Gammagard è un farmaco a base del principio attivo
Immunoglobulina Umana Normale Per Uso Endovenoso, appartenente alla categoria degli
Immunoglobuline umane normali e nello specifico
Immunoglobuline, umane normali. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Takeda Italia S.p.A..
Gammagard può essere prescritto con
Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.
Gammagard 10 g/192 ml polv. per soluz. per infusione 1 flacone liof. + 1 fiala solv. 192 ml
Gammagard 5 g/96 ml polv. per soluz. per infusione 1 flacone liof. + 1 fiala solv. 96 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Baxalta Innovations GmbHConcessionario: Takeda Italia S.p.A.Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe: H
Principio attivo: Immunoglobulina Umana Normale Per Uso EndovenosoGruppo terapeutico: Immunoglobuline umane normali
Forma farmaceutica: Polvere
Terapia sostitutiva in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in caso di:
- Sindromi da immunodeficienza primaria con produzione anticorpale compromessa (vedere paragrafo 4.4).
- Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, che non hanno risposto all'antibioticoterapia profilattica.
- Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococco.
- Ipogammaglobulinemia in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (Haematopoietic Stem Cell Transplantation - HSTC).
- AIDS congenito, con infezioni batteriche ricorrenti.
Immunomodulazione in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in caso di:
- Trombocitopenia immune primaria (ITP) in pazienti ad alto rischio di emorragia o prima di un intervento chirurgico per correggere la conta delle piastrine.
- Sindrome di Guillain Barré.
- Malattia di Kawasaki.
La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della immunodeficienza.
Posologia
La dose e lo schema posologico dipendono dall'indicazione terapeutica.
In terapia sostitutiva, la dose deve essere adattata alle esigenze specifiche di ciascun paziente, che sono dettate dalla farmacocinetica e dalla risposta clinica.
Gli schemi posologici di seguito descritti sono forniti come linea guida.
Terapia sostitutiva in caso di sindromi da immunodeficienza primaria:
Lo schema posologico deve raggiungere una concentrazione minima di IgG (misurata prima della successiva infusione) di almeno 5-6 g/l. Sono necessari da tre a sei mesi dall'inizio della terapia per raggiungere l'equilibrio. La dose iniziale consigliata è di 0,4-0,8 g/kg di peso corporeo da somministrare una sola volta, seguita da almeno 0,2 g/kg PC ogni tre-quattro settimane.
La dose necessaria a raggiungere una concentrazione minima di 5-6 g/l è dell'ordine di 0,2-0,8 g/kg PC/mese. L'intervallo tra le dosi, dopo aver raggiunto lo stato stazionario, varia da 3 a 4 settimane.
È necessario misurare le concentrazioni minime insieme all'incidenza di infezioni. Per ridurre la frequenza di infezioni, può essere necessario aumentare la dose e raggiungere concentrazioni minime più elevate.
Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, che non hanno risposto all'antibioticoterapia profilattica; ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococco, AIDS congenito con infezioni batteriche ricorrenti.
La dose consigliata è di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane.
Ipogammaglobulinemia in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
La dose consigliata è di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. Le concentrazioni minime devono essere mantenute al di sopra di 5 g/l.
Per il trattamento delle infezioni e per la profilassi della malattia da trapianto verso l'ospite, la dose deve essere adattata al singolo paziente.
Trombocitopenia immune primaria
Esistono due tipi di regimi di trattamento alternativi:
- 0,8-1 g/kg somministrato il giorno 1; questa dose può essere ripetuta una volta entro 3 giorni;
- 0,4 g/kg ogni giorno per due-cinque giorni.
Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidiva.
Sindrome di Guillain Barré
0,4 g/kg/die per 5 giorni.
Sindrome di Kawasaki
Somministrare 1,6-2,0 g/kg in dosi frazionate nel corso di due-cinque giorni oppure 2,0 g/kg in dose singola. È necessario trattare contemporaneamente i pazienti con acido acetilsalicilico.
I dosaggi raccomandati sono riepilogati nella seguente tabella:
Indicazione
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Dose
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Frequenza dell'infusione
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Terapia sostitutiva in sindromi da immunodeficienza primaria
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- dose iniziale:
0,4-0,8 g/kg
- quindi:
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ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l
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Terapia sostitutiva in sindromi da immunodeficienza secondaria |
0,2-0,4 g/kg |
ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l |
AIDS congenito
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0,2-0,4 g/kg |
ogni 3-4 settimane |
Ipogammaglobulinemia (< 4 g/l) in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
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0,2-0,4 g/kg
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ogni 3 – 4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG superiore a 5 g/l
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- trattamento delle infezioni e profilassi della malattia da trapianto verso l'ospite |
ogni settimana dal giorno -7 per un periodo fino a 3 mesi dopo il trapianto |
- persistente mancanza di produzione di anticorpi
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ogni mese fino al ripristino dei normali livelli anticorpali
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Immunomodulazione: |
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- Trombocitopenia immune primaria |
0,8-1 g/kg
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al giorno 1, con possibilità di ripetizione una volta entro 3 giorni |
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Oppure |
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(Porpora trombocitopenica idiopatica) |
0,4 g/kg/die
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per 2-5 giorni |
Sindrome di Guillain-Barré |
0,4 g/kg/die |
per 5 giorni |
Sindrome di Kawasaki
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1,6-2 g/kg
oppure
2 g/kg
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in dosi frazionate nel corso di 2-5 giorni in associazione con acido acetilsalicilico
in una sola dose in associazione con acido acetilsalicilico
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Popolazione pediatrica
La posologia dei bambini e degli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti, perché la posologia per ogni indicazione è fornita per peso corporeo e viene regolata in base agli esiti clinici delle condizioni suddette.
Modo di somministrazione
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Per uso endovenoso
Si raccomanda di somministrare, se possibile, la soluzione di Gammagard al 10% nelle vene dell'avambraccio.
Questo può ridurre la probabilità che il paziente provi disagio nel sito di infusione.
Prima dell'infusione la soluzione deve essere portata a temperatura corporea o a temperatura ambiente.
La quantità di prodotto da somministrare è espressa in ml per kg di peso corporeo/h.
Gammagard 5% (50 mg/ml) deve essere somministrato per via endovenosa ad una velocità iniziale di 0,5 ml/kg/h. Se ben tollerata (vedere sezione 4.4), la velocità di somministrazione può essere aumentata gradualmente fino ad un massimo di 4 ml/kg/h.
In generale si raccomanda che i pazienti che cominciano il trattamento con Gammagard o provenienti da un altro prodotto a base di IVIg inizialmente vengano infusi alla velocità di infusione più bassa per poi aumentarla fino alla velocità massima, se hanno tollerato varie infusioni a velocità intermedie.
I pazienti che tollerano bene Gammagard in soluzione al 5% alla velocità di 4 ml/kg/h possono essere infusi con la soluzione ricostituita al 10% iniziando con la velocità di 0,5 ml/kg/h. In assenza di effetti avversi, la velocità può essere aumentata gradualmente fino ad un massimo di 8 ml/kg/h.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere il paragrafo 4.4).
Ipersensibilità a immunoglobuline umane, in particolare in pazienti con anticorpi anti IgA.
Gammagard è controndicato in pazienti con risposte anafilattiche o di ipersensibilità grave note.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Assumere Gammagard durante la gravidanza e l'allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La capacità di guidare veicoli o di usare macchinari può essere alterata da alcune reazioni avverse associate a Gammagard. I pazienti che sperimentano reazioni avverse durante il trattamento devono attendere la loro risoluzione prima di guidare veicoli o usare macchinari.
Il sovradosaggio può causare un sovraccarico idrico e iperviscosità, particolarmente nei pazienti a rischio, inclusi i pazienti anziani o pazienti con insufficienza cardiaca o renale.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobuline umane normali per somministrazione endovascolare, codice ATC: J06BA02.
Le immunoglobuline umane normali contengono principalmente immunoglobuline G (IgG) con un ampio spettro di anticorpi
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Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione endovenosa le immunoglobuline umane normali sono immediatamente e completamente biodisponibili nella circolazione del ricevente. Esse si distribuiscono in maniera relativamente rapida fra il plasma e il liquido extravascolare, ...
Dati preclinici di sicurezza
Nell'animale la prova della tossicità per somministrazione singola non ha alcun rilievo poiché il sovradosaggio avviene a dosi elevate. Le prove di tossicità ripetute e la tossicità embrio-fetale risultano impraticabili ...
Polvere:
Albumina umana (3 mg/ml per la soluzione al 5% e 6 mg/ml per la soluzione al 10%), glicina, sodio cloruro, glucosio monoidrato, polietilenglicole.
Solvente:
Acqua per preparazioni iniettabili.