Galnora

    Ultimo aggiornamento: 19/04/2024

    Cos'è Galnora?

    Galnora è un farmaco a base del principio attivo Galantamina Bromidrato, appartenente alla categoria degli Antidemenza anticolinesterasici e nello specifico Anticolinesterasici. E' commercializzato in Italia dall'azienda KRKA Farmaceutici Milano S.r.l..

    Galnora può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Galnora 16 mg 28 capsule rigide a rilascio prolungato
    Galnora 24 mg 28 capsule rigide a rilascio prolungato
    Galnora 8 mg 28 capsule rigide a rilascio prolungato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Krka d.d. Novo Mesto
    Concessionario: KRKA Farmaceutici Milano S.r.l.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Galantamina Bromidrato
    Gruppo terapeutico: Antidemenza anticolinesterasici
    ATC: N06DA04 - Galantamina
    Forma farmaceutica: capsula a rilascio modificato


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    Indicazioni

    Perché si usa Galnora? A cosa serve?
    GALNORA è indicato per il trattamento sintomatico della demenza da Alzheimer da lieve a moderatamente grave.

    Posologia

    Come usare Galnora: Posologia
    Adulti/Anziani
    Posologia
    Prima di iniziare il trattamento
    La diagnosi di probabile demenza da Alzheimer deve essere adeguatamente confermata sulla base delle attuali linee guida cliniche (vedere paragrafo 4.4).
    Dose iniziale
    La dose iniziale raccomandata è di 8 mg/die per 4 settimane.
    Dose di mantenimento
    • La tollerabilità ed il dosaggio di galantamina devono essere rivalutati ad intervalli regolari, preferibilmente entro tre mesi dall'inizio del trattamento. Successivamente, il beneficio clinico di galantamina e la tollerabilità del paziente al trattamento devono essere rivalutati periodicamente secondo le attuali linee guida cliniche. La terapia di mantenimento può essere continuata finché i benefici terapeutici sono favorevoli e il paziente tollera il trattamento con galantamina. La sospensione del trattamento con galantamina deve essere presa in considerazione quando l'effetto terapeutico non è più evidente o se il paziente non tollera il trattamento.
    • La dose iniziale di mantenimento è di 16 mg/die; i pazienti devono essere mantenuti a 16 mg/die per almeno 4 settimane.
    • L'aumento della dose di mantenimento a 24 mg/die deve essere preso in considerazione, per ciascun paziente, dopo un'appropriata valutazione che tenga conto del beneficio terapeutico e della tollerabilità.
    • Per quei pazienti che non mostrano un'aumentata risposta o che non tollerano la dose di 24 mg/die, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose a 16 mg/die.

    Sospensione del trattamento

    • Non si osserva effetto “di rimbalzo “ in seguito all'interruzione improvvisa del trattamento (ad esempio, in preparazione ad un intervento chirurgico).
    Passaggio a GALNORA capsule a rilascio prolungato da galantamina compresse o galantamina soluzione orale.
    Si raccomanda di somministrare ai pazienti la stessa dose giornaliera totale di galantamina. I pazienti che passano alla mono-somministrazione giornaliera devono assumere la loro ultima dose di galantamina compresse o soluzione orale alla sera ed iniziare GALNORA capsule a rilascio prolungato una volta al giorno il mattino seguente.
    Compromissione renale
    Le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono essere aumentate nei pazienti affetti da insufficienza renale da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2).
    Per i pazienti con una clearance della creatinina ≥9 ml / min, non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.
    L'uso della galantamina è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 9 ml/min (vedere paragrafo 4.3).
    Compromissione epatica
    Le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono risultare aumentati nei pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2). Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica di grado moderato (Child-Pugh punteggio 7-9), sulla base di modelli farmacocinetici, si raccomanda di iniziare il trattamento con una capsula a rilascio prolungato da 8 mg a giorni alterni, preferibilmente al mattino, per una settimana. Successivamente, i pazienti devono continuare il trattamento assumendo 8 mg una volta al giorno per 4 settimane. In questa tipologia di pazienti, la dose giornaliera non deve superare i 16 mg. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica (punteggio Child-Pugh > 9), l'uso di galantamina è controindicato (v. paragrafo 4.3).
    Nei pazienti con lieve compromissione della funzionalità epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Trattamenti concomitanti
    Nei pazienti trattati con potenti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4, si deve considerare una riduzione delle dosi (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazione pediatrica
    Non esiste un uso rilevante della galantamina nella popolazione pediatrica.
    Metodo di somministrazione
    GALNORA capsule a rilascio prolungato deve essere somministrato oralmente, una volta al giorno, al mattino, preferibilmente con del cibo. Le capsule devono essere deglutite intere con l'aiuto di liquidi. Non devono essere masticate né frantumate.
    Per pazienti con difficoltà a deglutire: le capsule possono essere svuotate ed i nuclei delle compresse deglutiti interi con l'aiuto di liquidi. Il contenuto delle capsule (nuclei delle compresse) non deve essere masticato né frantumato.
    Durante il trattamento assicurare l'assunzione di quantità adeguate di liquidi (vedere paragrafo 4.8).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Galnora
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Poiché non ci sono dati disponibili sull'utilizzo di galantamina in pazienti con grave insufficienza epatica (punteggio Child-Pugh > 9) ed in pazienti con clearance della creatinina < 9 ml/min, la galantamina è controindicata in queste tipologie di pazienti. La galantamina è controindicata nei pazienti che presentano contemporaneamente disfunzioni renali ed epatiche significative.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Galnora
    Tipi di demenza
    GALNORA è indicato per pazienti con demenza da Alzheimer da lieve a moderatamente grave. Non sono stati dimostrati i benefici dell'uso di galantamina in pazienti con altre forme di demenza o di compromissione della memoria. In due studi clinici della durata di 2 anni in pazienti con la così detta lieve compromissione delle facoltà cognitive (tipologie di compromissione della memoria più lievi, che non soddisfano i criteri della demenza di Alzheimer), la terapia con galantamina non ha dimostrato alcun beneficio né nel rallentare il declino cognitivo, né nel rallentare la conversione clinica a demenza. Il tasso di mortalità nel gruppo trattato con galantamina era significativamente più alto rispetto al gruppo placebo, 14/1026 (1,4%) pazienti nel gruppo galantamina e 3/1022 (0,3%) pazienti nel gruppo placebo. Le morti erano dovute a varie cause. Circa la metà delle morti nel gruppo galantamina sembravano dovute a varie cause di origine vascolare (infarto del miocardio, ictus e morte improvvisa). La rilevanza di questi risultati per il trattamento dei pazienti con demenza da Alzheimer non è nota.
    Non è stato osservato nessun aumento della mortalità nel gruppo galantamina in una prospettiva a lungo termine, randomizzato, controllato con placebo in 2045 pazienti con lieve o moderata della malattia di Alzheimer. Il tasso di mortalità nel gruppo placebo era significativamente più alto rispetto al gruppo galantamina. C'erano 56/1021 (5,5%) decessi in pazienti trattati con placebo e 33/1024 (3,2%) decessi in pazienti trattati con galantamina (hazard ratio e il 95% intervallo di confidenza di 0,58 [0,37-0,89]; p = 0.011).
    La diagnosi della demenza da Alzheimer deve essere effettuata, secondo le attuali linee guida, da un medico esperto. La terapia con galantamina deve avvenire sotto la supervisione di un medico ed essere iniziata solo nel caso in cui sia disponibile una persona che assista il paziente e che controlli regolarmente l'assunzione del farmaco.
    Gravi reazioni cutanee
    Reazioni cutanee gravi (sindrome di Stevens Johnson e pustolosi esantematica generalizzata acuta) sono state riportate in pazienti trattati con Galnora (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di informare i pazienti circa i sintomi di reazioni cutanee gravi e sul fatto che l'uso di Galnora debba essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo.
    Controllo del peso
    I pazienti con morbo di Alzheimer perdono peso. Il trattamento con inibitori della colinesterasi, inclusa galantamina, è stato associato a perdita di peso in questi pazienti. Durante la terapia, è opportuno monitorare il peso corporeo del paziente.
    Condizioni che richiedono cautela
    Come con altri colinomimetici, la galantamina deve essere somministrata con cautela nelle seguenti condizioni:
    Patologie cardiache
    A causa della loro azione farmacologica, i colinomimetici possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (inclusa bradicardia e tutti i tipi di blocco del nodo atrioventricolare (vedere paragrafo 4.8)). Questo potenziale effetto può essere particolarmente rilevante nei pazienti con “sindrome del nodo del seno“ o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, o in quelli che contemporaneamente fanno uso di farmaci che riducono significativamente la frequenza cardiaca, come la digossina ed i beta bloccanti o in pazienti con disturbi elettrolitici non controllati (es. iperpotassiemia, ipopotassiemia).
    Deve essere usata cautela nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cardiovascolari, es. nel periodo immediatamente successivo ad un infarto miocardico, nuova insorgenza di fibrillazione atriale, blocco di conduzione cardiaca di secondo grado o maggiore, angina pectoris instabile o scompenso cardiaco congestizio, specialmente NYHA gruppo III-IV.
    L'analisi aggregata di studi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina ha mostrato un'aumentata incidenza di alcuni eventi avversi cardiovascolari. (vedere paragrafo 4.8).
    Patologie gastrointestinali
    I pazienti ad aumentato rischio per lo sviluppo di ulcere peptiche, ad esempio quelli con anamnesi di ulcera o quelli predisposti a questi disturbi, inclusi quelli cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci anti-infiammmatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l'insorgenza di eventuali sintomi. L'uso di galantamina non è raccomandato nei pazienti con ostruzione gastro-intestinale o in fase di recupero da un intervento di chirurgia gastro-intestinale.
    Patologie del sistema nervoso
    Sono state riportate crisi convulsive con galantamina (vedere paragrafo 4.8). Le crisi convulsive possono anche essere una manifestazione del morbo di Alzheimer. In rari casi un aumento del tono colinergico può peggiorare i sintomi Parkinsoniani.
    In un'analisi aggregata di studi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza da Alzheimer trattati con galantamina, eventi cerebrovascolari sono stati osservati in modo non comune (vedere paragrafo 4.8); è necessario tener conto di ciò nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cerebrovascolari.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    I colinomimetici devono essere prescritti con cautela nei pazienti con anamnesi di asma grave o di malattia polmonare ostruttiva o infezioni polmonari in atto (es. polmonite).
    Patologie renali ed urinarie
    L'uso di galantamina non è raccomandato nei pazienti con ostruzione del flusso urinario o in fase di recupero da un intervento chirurgico alla vescica.
    Procedure mediche e chirurgiche
    La galantamina, essendo un colinomimetico, può esagerare il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico durante l'anestesia, specialmente nei casi di deficit di pseudocolinesterasi.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Galnora
    Interazioni farmacodinamiche
    A causa del suo meccanismo d'azione, la galantamina non deve essere somministrata in concomitanza con altri colinomimetici (quali ambenonio, donepezil, neostigmina, piridostigmina, rivastigmina o pilocarpina per via sistemica). La galantamina può potenzialmente antagonizzare l'effetto dei farmaci anticolinergici. In caso di interruzione improvvisa di terapie anticolinergiche quali l'atropina, esiste un potenziale rischio di esacerbazione dell'effetto della galantamina. Come atteso con i colinomimetici, è possibile un'interazione farmacodinamica con i farmaci che riducono in maniera significativa la frequenza cardiaca, quali digossina, beta bloccanti, alcuni agenti di blocco dei canali del calcio e l'amiodarone. Bisogna prestare attenzione con i farmaci potenzialmente in grado di causare torsione di punta. In questi casi bisogna considerare la possibilità di eseguire un ECG.
    La galantamina, essendo un colinomimetico, può esagerare il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico durante l'anestesia, specialmente nei casi di deficit di pseudo colinesterasi.
    Interazioni farmacocinetiche
    Nell'eliminazione della galantamina intervengono percorsi metabolici multipli ed escrezione renale. La possibilità di interazioni clinicamente rilevanti è bassa. Tuttavia, il verificarsi di interazioni significative può assumere rilevanza clinica in singoli casi.
    L'assunzione concomitante di cibo rallenta la velocità ma non influenza il grado di assorbimento di galantamina. Si raccomanda di assumere GALNORA con del cibo, per minimizzare gli effetti collaterali di tipo colinergico.
    Altri farmaci che influenzano il metabolismo della galantamina
    Studi formali di interazione con altri farmaci hanno mostrato un aumento nella biodisponibilità della galantamina pari a circa il 40% in caso di somministrazione concomitante di paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) e al 30% e 12% rispettivamente in caso di terapia concomitante con ketoconazolo ed eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4). Pertanto, all'inizio di un trattamento con potenti inibitori del CYP2D6 (ad esempio: chinidina, paroxetina o fluoxetina) o del CYP3A4 (ad esempio: ketoconazolo o ritonavir) i pazienti possono andare incontro ad un'aumentata incidenza di reazioni avverse di tipo colinergico, soprattutto nausea e vomito. In questi casi, sulla base della tollerabilità, si può considerare una riduzione della dose di mantenimento della galantamina (vedere paragrafo 4.2).
    La memantina, un antagonista del recettore dell'N-metil-D- aspartato (NMDA), alla dose di 10 mg una volta al giorno per due giorni, seguita da una dose di 10 mg due volte al giorno per 12 giorni, non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo stato stazionario della galantamina (somministrata come galantamina capsule a rilascio prolungato 16 mg una volta al giorno).
    Effetto della galantamina sul metabolismo di altri farmaci
    Dosi terapeutiche di galantamina pari a 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica di digossina, sebbene possa esserci un'interazione farmacodinamica (v. anche interazioni farmacodinamiche).
    Dosi terapeutiche di galantamina 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica e sul tempo di protrombina del warfarin.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione alla galantamina in gravidanza.
    Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il farmaco deve essere prescritto con cautela in caso di gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se la galantamina sia escreta nel latte materno e non sono stati condotti studi clinici in donne che allattano. Pertanto, le donne in terapia con galantamina non devono allattare.
    Fertilità
    Gli effetti della galantamina sulla fertilità non sono stati valutati.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La galantamina ha un effetto lieve o moderato sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I sintomi includono vertigini e sonnolenza, specialmente nelle prime settimane dopo l'inizio del trattamento.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Galnora
    La tabella seguente riflette i dati ottenuti con galantamina in otto studi clinici, in doppio cieco controllati con placebo (N = 6,502), cinque studi clinici in aperto (n = 1,454) e da segnalazioni spontanee post-marketing.
    Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate sono state nausea (21%) e vomito (11%). Si sono verificate principalmente durante i periodi di titolazione, nella maggior parte dei casi sono durate meno di una settimana e la maggioranza dei pazienti ha riportato un episodio. In questi casi può essere utile la prescrizione di medicinali anti-emetici e un'adeguata assunzione di liquidi.
    In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato contro placebo, il profilo di sicurezza del trattamento con capsule di galantamina a rilascio prolungato in monosomministrazione giornaliera era simile nella frequenza e nelle caratteristiche a quello osservato con le compresse.
    La frequenza è definita come:
    • molto comune (≥1/10),
    • comune (≥1/100,<1/10),
    • non comune (≥1/1.000, <1/100),
    • raro (≥1/10.000, <1/1000),
    • molto raro (<1/10.000),
    • non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza della reazione avversa al farmaco
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Raro
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Diminuzione dell'appetito
    Disidratazione
     
    Disturbi psichiatrici
     
    Allucinazioni; depressione
    Allucinazioni visive; Allucinazioni uditive
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Sincope; capogiri; tremore; cefalea; sonnolenza; letargia
    Parestesia; disgeusia; ipersonnia; crisi convulsive*
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    Visione offuscata
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Tinnito
     
    Patologie cardiache
     
    Bradicardia
    Extrasistoli sopraventricolari; blocco atrioventricolare di primo grado; bradicardia sinusale; palpitazioni
    Blocco atrioventricolare completo
    Patologie vascolari
     
    Ipertensione
    Ipotensione; rossore
     
    Patologie gastrointestinali
    Vomito; nausea
    Dolore addominale; dolore all'addome superiore; diarrea; dispepsia; malessere addominale
    Conati di vomito
     
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Iperidrosi
    Sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi acuta generalizzata esantematosa, eritema multiforme
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Spasmi muscolari
    Debolezza muscolare
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Affaticamento; astenia; malessere
     
     
    Esami diagnostici
     
    Diminuzione di peso
    Aumento degli enzimi epatici
     
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
    Cadute, lacerazioni
     
     
    * Effetti correlati alla classe segnalati con farmaci inibitori dell'acetilcolinesterasi anti-demenza che includono convulsioni/crisi epilettiche (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione di sospette reazioni avverse
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, consente un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Galnora
    Sintomi
    È previsto che i segni ed i sintomi in caso di significativo sovradosaggio di galantamina siano simili a quelli riscontrati in caso di sovradosaggio da altri colinomimetici. Questi effetti generalmente coinvolgono il sistema nervoso centrale, il sistema nervoso parasimpatico e la giunzione neuromuscolare. In aggiunta alla debolezza o fascicolazione muscolare, possono svilupparsi alcuni o tutti i segni di una crisi colinergica: grave nausea, vomito, crampi gastro-intestinali, salivazione, lacrimazione, minzione, defecazione, sudorazione, bradicardia, ipotensione, collasso e convulsioni. L'aumentata debolezza muscolare accompagnata da un'ipersecrezione tracheale e da broncospasmo può condurre alla compromissione delle vie aeree vitali.
    Ci sono state segnalazioni post-marketing di torsione di punta, prolungamento del QT, bradicardia, tachicardia ventricolare e breve perdita di coscienza in associazione a sovradosaggio accidentale di galantamina. In un caso nel quale la dose era conosciuta, erano state ingerite in un'unica giornata otto compresse da 4 mg (32 mg totali).
    Due ulteriori casi di ingestione accidentale di 32 mg (con nausea, vomito, secchezza delle fauci; nausea, vomito e dolore toracico sottosternale) ed uno di ingestione di 40 mg (con vomito), risoltisi completamente, hanno però reso necessaria una breve ospedalizzazione per osservazione. Un paziente con precedente storia di allucinazioni nei due anni precedenti, al quale erano stati prescritti 24 mg al giorno e che aveva ricevuto per errore 24 mg due volte al giorno per 34 giorni, ha sviluppato allucinazioni che hanno richiesto il ricovero.
    Un altro paziente, cui erano stati prescritti 16 mg/die di soluzione orale, e che ha ingerito inavvertitamente 160 mg (40 ml) ha manifestato sudorazione, vomito, bradicardia, ed un'ora più tardi una condizione prossima alla sincope, che hanno richiesto il trattamento ospedaliero. I sintomi si sono risolti in 24 ore.
    Trattamento
    Come in ogni caso di sovradosaggio, devono essere istituite delle misure generali di supporto. Nei casi gravi, possono essere usati anticolinergici come l'atropina, in quanto antidoto generale ai colinomimetici. Si raccomanda una dose iniziale di 0,5-1 mg endovenosa, con dosi successive basate sulla risposta clinica.
    Poiché le strategie per il trattamento del sovradosaggio sono in continua evoluzione, è consigliabile contattare un centro anti-veleni per stabilire quali sono le ultime raccomandazioni per il trattamento del sovradosaggio.

    Scadenza

    Blister OPA/Al/PVC+Al
    2 anni
    Blister PVC/PE/PVDC+Al
    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Galnora a base di Galantamina Bromidrato sono: Reminyl

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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