Exemestane Zentiva

    Ultimo aggiornamento: 02/10/2023

    Cos'è Exemestane Zentiva?

    Exemestane Zentiva è un farmaco a base del principio attivo Exemestane, appartenente alla categoria degli Inibitori enzimatici e nello specifico Inibitori dell'aromatasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Exemestane Zentiva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Exemestane Zentiva 25 mg 30 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Exemestane
    Gruppo terapeutico: Inibitori enzimatici
    ATC: L02BG06 - Exemestan
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Exemestane Zentiva? A cosa serve?
    Exemestane Zentiva è indicato nel trattamento adiuvante delle donne in postmenopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni.
    Exemestane Zentiva è indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di postmenopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia è progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica.
    L'efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

    Posologia

    Come usare Exemestane Zentiva: Posologia
    Posologia
    Pazienti adulte e anziane
    La dose raccomandata di Exemestane Zentiva è 1 compressa rivestita con film (25 mg) da assumere per via orale una volta al giorno, preferibilmente dopo un pasto.
    Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento con exemestane deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale (tamoxifene seguito da exemestane) di cinque anni o di durata inferiore in caso di recidiva del tumore.
    Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento con exemestane deve proseguire fino a quando è evidente la progressione del tumore.
    Compromissione epatica o renale
    Non sono richiesti aggiustamenti della dose per pazienti con compromissione epatica o renale (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    L'uso nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Exemestane Zentiva
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Donne in premenopausa.
    • Donne in gravidanza o che allattano.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Exemestane Zentiva
    Exemestane Zentiva non deve essere somministrato alle donne in stato endocrino di premenopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di postmenopausa dovrà essere verificato valutando i livelli di LH, FSH ed estradiolo.
    Exemestane deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalità epatica o renale ridotta.
    Exemestane è un potente agente che riduce il livello di estrogeni, e, in seguito alla somministrazione, sono stati osservati una riduzione della densità minerale ossea (BMD) ed un aumento della percentuale di fratture (vedere paragrafo 5.1). All'inizio del trattamento adiuvante con Exemestane Zentiva nelle donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi deve essere valutata la condizione minerale delle ossa di inizio trattamento secondo le attuali linee guida e la prassi clinica. Nelle pazienti con malattia avanzata, la densità minerale ossea deve essere valutata caso per caso. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densità minerale ossea, causata da exemestane, le pazienti trattate con exemestane devono essere attentamente monitorate e il trattamento, o la profilassi, dell'osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio.
    Si deve prendere in considerazione la valutazione periodica dei livelli di 25 idrossi vitamina D prima dell'inizio del trattamento con un inibitore dell'aromatasi, a causa dell'elevata prevalenza di grave carenza nelle donne con carcinoma mammario in fase iniziale (EBC). Le donne con carenza di vitamina D devono ricevere un supplemento di vitamina D.
    Per chi svolge attività sportiva, l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
    Eccipienti
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmole (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio“.
    Glucosio
    Le pazienti con raro malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Exemestane Zentiva
    Studi condotti in vitro hanno mostrato che exemestane viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi (vedere paragrafo 5.2) e non inibisce nessuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell'exemestane. Probabilmente la catalisi tramite CYP3A4 è una via secondaria del metabolismo dell'exemestane.
    In uno studio di interazione tra rifampicina, un potente induttore del CYP 450, somministrata alla dose di 600 mg/die, e una dose singola di 25 mg di exemestane, l'AUC dell'exemestane è stata ridotta del 54% e la Cmax del 41%. Poiché la rilevanza clinica di tale interazione non è stata valutata, la somministrazione concomitante di medicinali quali rifampicina, antiepilettici (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP 3A4, può ridurre l'efficacia di exemestane.
    Exemestane deve essere usato con cautela in concomitanza con medicinali che vengono metabolizzati attraverso il CYP 3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non esiste esperienza clinica relativa all'uso concomitante di exemestane con altri medicinali antitumorali.
    Exemestane non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiché questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte ad Exemestane. Studi negli animali hanno dimostrato effetti tossici sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Pertanto Exemestane Zentiva è controindicato in gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se exemestane venga escreto nel latte umano. Exemestane Zentiva non deve essere somministrato a donne che allattano. 
    Donne in perimenopausa o in età fertile
    Il medico deve discutere la necessità di una contraccezione efficace con le donne in età fertile comprese le donne in perimenopausa, o che hanno raggiunto la menopausa di recente, almeno finchè lo stato di postmenopausa non sia definitivo (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Exemestane altera moderatamente la capacità di guidare e di usare macchinari.
    A seguito dell'uso di exemestane, sono stati riportati casi di torpore, sonnolenza, astenia e capogiri. Le pazienti devono essere informate che se insorgono tali effetti, le loro capacità fisiche e/o mentali necessarie per l'impiego di macchinari o la guida di autoveicoli possono essere ridotte.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Exemestane Zentiva
    Exemestane è stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti alla dose standard di 25 mg/die, e gli effetti indesiderati generalmente sono stati di gravità da lieve a moderata.
    Il tasso di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi è stato del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con exemestane dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e stanchezza (16%).
    Il tasso di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi è stato del 2,8% nella popolazione globale di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata. Le reazioni avverse più comuni sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%).
    La maggior parte delle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p.es. vampate di calore).
    Le reazioni avverse segnalate dagli studi clinici e successive alla commercializzazione sono sotto elencate secondo classificazione per sistemi e organi e frequenza.
    Le frequenze sono state così definite: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1.000 a <1/100), raro (≥1/10.000 a <1/1.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 1
    MedDRA SOC
    Frequenza
    Reazioni Avverse
    Patologie del sistema emolinfo-poietico
    Molto comune
    Leucopenia(**)
    Comune
    Trombocitopenia(**)
    Non nota
    Diminuzione della conta dei linfociti (**)
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Anoressia
    Disturbi psichiatrici
    Molto comune
    Depressione, insonnia
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea, capogiri
    Comune
    Sindrome del tunnel carpale, parestesia
    Raro
    Sonnolenza
    Patologie vascolari
    Molto comune
    Vampate di calore
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Dolori addominali, nausea
    Comune
    Vomito, costipazione, dispepsia,
    diarrea
    Patologie epatobiliari
     
     
    Raro
    Epatite(Î), epatite colestatica(Î)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Iperidrosi
    Comune
    Alopecia, eruzione cutanea, orticaria, prurito
    Non comune
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata(†)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Molto comune
    Dolore muscolare e articolare (*)
    Comune
    Osteoporosi, fratture
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
     
     Dolore, affaticamento
    Comune
     
    Edema periferico, astenia
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue
    (*) Include: artralgia, e con minore frequenza dolore alle estremità, osteoartrite, mal di schiena, artrite, mialgia e rigidità delle articolazioni.
    (**) In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata molto raramente sono stati segnalati casi di trombocitopenia e leucopenia. Una diminuzione occasionale del numero dei linfociti è stata osservata in circa il 20% delle pazienti che ricevevano exemestane, in particolare in quelle con linfopenia preesistente: tuttavia, in tali pazienti i valori medi dei linfociti non si sono modificati in modo significativo nel tempo e non è stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali.
    Questi effetti non sono stati osservati in pazienti trattate negli studi relativi al carcinoma mammario in fase iniziale.
    (Î) Frequenza calcolata da 3/X
    La tabella sottostante mostra la frequenza degli eventi avversi e delle patologie sopra specificati nello studio sul carcinoma mammario in fase iniziale Intergroup Exemestane Study (IES), indipendentemente dalla causalità, segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia. 
    Eventi avversi e
    patologie
     
    (N =2.249)
     
    Tamoxifene
    (N = 2.279)
     
    Vampate di calore
    491 (21,8%)
    457 (20,1%)
     
    Stanchezza
    367 (16,3%)
    344 (15,1%)
     
    Cefalea
    305 (13,6%)
    255 (11,2%)
     
    Insonnia
    290 (12,9%)
    204 (9,0%)
     
    Aumento della
    sudorazione
     
    270 (12,0%)
    242 (10,6%)
     
    Ginecologici
    235 (10,5%)
    340 (14,9%)
     
    Capogiri
    224 (10,0%)
    200 (8,8%)
     
    Nausea
    200 (8,9%)
    208 (9,1%)
     
    Osteoporosi
    116 (5,2%)
    66 (2,9%)
     
    Emorragie vaginali
    90 (4,0%)
    121 (5,3%)
     
    Altro tumore primario
    84 (3,6%)
    125 (5,3%)
     
    Vomito
    50 (2,2%)
    54 (2,4%)
     
    Disturbi visivi
    45 (2,0%)
    53 (2,3%)
     
    Tromboembolismo
    16 (0,7%)
    42 (1,8%)
     
    Fratture osteoporotiche
    14 (0,6%)
    12 (0,5%)
     
    Infarto del miocardio
    13 (0,6%)
    4 (0,2%)
     
    Nello studio IES, la frequenza di eventi ischemici cardiaci è stata del 4,5% vs 4,2% nelle pazienti trattati rispettivamente con exemestane e con tamoxifene. Non è stata osservata alcuna differenza significativa per singoli eventi cardiovascolari compresi ipertensione (9,9% vs 8,4%), infarto del miocardio (0,6% vs 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs 0,7%).
    Nello studio IES, exemestane è stato associato ad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto a tamoxifene (3,7% vs 2,1%).
    Nel corso di un altro studio randomizzato, in doppio cieco condotto su donne in postmenopausa affette da carcinoma mammario in fase iniziale a basso rischio e trattate con exemestane (N=73) o placebo (N=73) per 24 mesi, exemestane è stato associato ad una riduzione media dei livelli plasmatici di colesterolo HDL del 7-9%, vs un aumento dell'1% nel gruppo placebo. Nel gruppo trattato con exemestane è stata inoltre osservata una riduzione dell'apolipoproteina A1 pari al 5-6% vs 0-2% nel gruppo placebo. L'effetto sugli altri parametri lipidici esaminati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina B e lipoproteina A) è stato molto simile in entrambi i gruppi di trattamento. Non è chiaro il significato clinico di questi risultati.
    Nello studio IES è stata riscontrata una maggiore frequenza di ulcera gastrica nel braccio exemestane rispetto al braccio tamoxifene (0,7% vs <0,1%). La maggior parte delle pazienti nel braccio exemestane con ulcera gastrica era in terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o aveva una precedente storia clinica.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Exemestane Zentiva
    Gli studi clinici sono stati eseguiti con la somministrazione di Exemestane fino alla dose di 800 mg come dose singola a volontari sani di sesso femminile e fino alla dose di 600 mg al giorno a donne in postmenopausa affette da carcinoma mammario in fase avanzata; tali dosaggi sono stati ben tollerati. Non è nota quale sia la dose singola di exemestane che possa mettere in pericolo la vita della paziente. Nei ratti e nei cani, la letalità è stata osservata dopo somministrazioni di dosi singole orali equivalenti rispettivamente a 2.000 e 4.000 volte la dose raccomandata nell'uomo, calcolata sulla base di mg/m2.
    Gestione
    Non esiste alcun antidoto specifico al sovradosaggio e il trattamento deve essere sintomatico.
    Sono indicate terapie generali di supporto, compreso il monitoraggio frequente dei segni vitali e la stretta osservazione della paziente.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede specifiche precauzioni per la conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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