Clodronato ABC

    Ultimo aggiornamento: 23/05/2023

    Cos'è Clodronato ABC?

    Clodronato ABC è un farmaco a base del principio attivo Acido Clodronico Sale Disodico Tetraidrato, appartenente alla categoria degli Osteomodulanti e nello specifico Bifosfonati. E' commercializzato in Italia dall'azienda ABC Farmaceutici S.p.A..

    Clodronato ABC può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Clodronato ABC 300 mg/10 ml soluzione per infusione 6 fiale
    Clodronato ABC iniett. soluzione 12 fiale 100 mg/3,3 ml
    Clodronato ABC iniett. soluzione 6 fiale 100 mg/3,3 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: ABC Farmaceutici S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Acido Clodronico Sale Disodico Tetraidrato
    Gruppo terapeutico: Osteomodulanti
    ATC: M05BA02 - Acido clodronico
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Clodronato ABC? A cosa serve?
    Osteolisi tumorali.
    Mieloma multiplo.
    Iperparatiroidismo primario.
    Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale.

    Posologia

    Come usare Clodronato ABC: Posologia
    Il clodronato è eliminato prevalentemente per via renale. Pertanto, durante il trattamento con clodronato è necessario garantire un adeguato apporto di liquidi.
    Bambini
    La sicurezza e l'efficacia del farmaco in pazienti pediatrici non sono state stabilite.
    Anziani
    Non ci sono particolari raccomandazioni di dosaggio del farmaco per gli anziani. Gli studi clinici effettuati hanno incluso pazienti con età superiore ai 65 anni e non sono stati riportati eventi avversi specifici per questo gruppo di età.
    Osteolisi tumorali - Mieloma multiplo - Iperparatiroidismo primario
    Lo schema posologico deve essere considerato orientativo e può quindi essere adattato alla necessità del singolo paziente.
    a) Fase di attacco
    CLODRONATO ABC 300 mg/10 ml soluzione per infusione endovenosa
    300 mg/die in unica somministrazione per via endovenosa lenta per 3-8 giorni in relazione all'andamento dei parametri clinici e di laboratorio (calcemia, idrossiprolinuria, ecc.).
    Il clodronato viene somministrato come infusione endovenosa di 300 mg (una fiala da 10 ml)/giorno diluita in 500 ml di soluzione fisiologica (sodio cloruro 9 mg/ml) o in una soluzione di glucosio al 5% (50 mg/ml). Tale soluzione deve essere somministrata mediante perfusione endovenosa lenta per un periodo di almeno due ore.
    Pazienti con insufficienza renale
    Si raccomanda di ridurre il dosaggio dell'infusione di clodronato come segue:
    Grado di insufficienza renale: clearance della creatinina, ml/min
    Riduzione del dosaggio, %
    50 – 80
    25
    12 – 50
    25 – 50
    < 12
    50
    Si raccomanda che 300 mg di clodronato siano infusi prima dell'emodialisi, che la dose sia ridotta del 50% nei giorni liberi da dialisi, e di limitare lo schema di trattamento a 5 giorni. È da notare che la dialisi peritoneale rimuove scarsamente il clodronato dalla circolazione.
    b) Fase di mantenimento
    CLODRONATO ABC 100 mg/3,3 ml soluzione iniettabile 100 mg/die per via intramuscolare per 2-3 settimane.
    Tali cicli possono essere ripetuti ad intervalli variabili a seconda dell'evoluzione della malattia.
    Pazienti con insufficienza renale
    Il clodronato è eliminato principalmente per via renale. Pertanto, esso deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza renale. Dosaggi giornalieri eccedenti 1600 mg non devono essere usati in maniera continuativa.
    Si raccomanda di ridurre il dosaggio di clodronato come segue: 
    Livelli di insufficienza renale
    Clearance creatinina, ml/min
    Dose
    Lieve
    50 – 80 ml/min
    1600 mg / die
    Moderata
    30 – 50 ml/min
    1200 mg/die
    Grave
    10 – 30 ml/min
    800 mg/die
    Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale
    La posologia in funzione del quadro clinico e dei valori mineralometrici può variare, come di seguito riportato:
    Clodronato ABC 100 mg / 3,3 ml soluzione iniettabile
    per via intramuscolare 100 mg ogni 7-14 giorni o per infusione endovenosa 200 mg ogni 3-4 settimane, per 1 anno o più a seconda delle condizioni del paziente.
    Pazienti con insufficienza renale
    Si raccomanda di ridurre il dosaggio dell'infusione di clodronato come segue:
    Grado di insufficienza renale: Creatinina Clearance, ml/min
    Riduzione del dosaggio, %
    50-80
    25
    12-50
    25-50
    <12
    50
    Si raccomanda di somministrare clodronato prima dell'emodialisi, e di ridurre la dose del 50% nei giorni liberi da dialisi, e di limitare lo schema di trattamento a 5 giorni. É da notare che la dialisi peritoneale rimuove scarsamente il clodronato dalla circolazione.
    Non è stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bifosfonati per l'osteoporosi. La necessità di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali, in particolare dopo 5 o più anni d'uso.
    Clodronato ABC 300 mg / 10 ml soluzione per infusione endovenosa
    Questo medicinale è solo per uso endovenoso.
    Diluire prima della somministrazione.
    Clodronato ABC 100 mg / 3,3 ml soluzione iniettabile
    Questo medicinale è per uso intramuscolare o endovenoso.
    Nel caso di uso intramuscolare per per evitare una iniezione intravascolare accidentale si raccomanda di aspirare prima di iniettare il medicinale.
    Evitare di massaggiare la sede di iniezione.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Clodronato ABC
    Ipersensibilità al principio attivo (acido clodronico) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Trattamenti concomitanti con altri bifosfonati.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Clodronato ABC
    Durante il trattamento con clodronato deve essere mantenuto un adeguato introito di liquidi. Questo è particolarmente importante quando la somministrazione di clodronato avviene per via endovenosa e in pazienti con ipercalcemia o insufficienza renale.
    Prima e durante il trattamento deve essere monitorata la funzionalità renale mediante i livelli di creatinina, calcio e fosfato sierici.
    Negli studi clinici si sono verificati aumenti asintomatici e reversibili delle transaminasi, senza modifiche degli altri test di funzionalità epatica. Si consiglia il monitoraggio delle transaminasi (vedere anche paragrafo 4.8).
    Il clodronato deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
    La somministrazione endovenosa di dosi notevolmente superiori a quelle raccomandate può causare grave danno renale, specialmente se la velocità di infusione è troppo alta.
    L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), è stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella è stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali.
    Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive e, durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria può esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella.
    Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.
    È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bifosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezioni o trauma. L'eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bifosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio.
    Fratture atipiche del femore
    Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. È stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
    Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore.
    Avvertenze importanti su alcuni eccipienti:
    Clodronato ABC 100 mg / 3,3 ml soluzione iniettabile contiene sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
    Clodronato ABC 300 mg / 10 ml soluzione per infusione endovenosa contiene sodio
    Questo medicinale contiene 49,14 mg di sodio (componente principale del sale da cucina) per fiala, equivalente a 2,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Clodronato ABC
    È controindicato l'uso concomitante con altri bisfosfonati.
    L'uso contemporaneo del clodronato con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), più spesso con diclofenac, è stato associato a disfunzione renale.
    A causa dell'aumentato rischio d'ipocalcemia, deve essere usata cautela in caso di somministrazione contemporanea di clodronato con aminoglicosidi.
    È stato riportato che l'uso concomitante di estramustina fosfato con clodronato aumenta la concentrazione sierica di estramustina fosfato fino ad un massimo dell'80%.
    Il clodronato forma complessi con cationi bivalenti scarsamente solubili in acqua, che ne riducono l'assorbimento. Pertanto, il clodronato non deve essere somministrato endovena con soluzioni contenenti cationi bivalenti (ad es.: soluzione di Ringer).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    In studi su animali, il clodronato non causa danni fetali, ma grosse dosi riducono la fertilità maschile.
    Non sono disponibili dati clinici sull'effetto del clodronato sulla fertilità degli esseri umani.
    Gravidanza
    Sebbene negli animali il clodronato passa attraverso la barriera placentare, non è noto, nell'uomo, se esso passa nel feto. Inoltre, non si conosce se negli esseri umani il clodronato possa causare danno fetale o influenzare la funzione riproduttiva. C'è solo una limitata quantità di dati sull'uso del clodronato nella donna in gravidanza. Clodronato ABC non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile non protette da una efficace terapia contraccettiva.
    Allattamento
    Nell'uomo non è noto se il clodronato sia escreto nel latte materno. Non può essere escluso un rischio per il lattante. Pertanto, durante il trattamento con Clodronato ABC, l'allattamento al seno deve essere interrotto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Clodronato ABC non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    I pazienti devono essere avvertiti di evitare la guida di veicoli e l'utilizzo di macchinari se manifestano uno o più sintomi descritti ai paragrafi 4.4 e 4.8 che possono influenzare la loro capacità di guidare e utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Clodronato ABC
    La somministrazione di clodronato per via intramuscolare può indurre dolorabilità al sito di iniezione, anche in considerazione della durata della terapia.
    In rare circostanze i bisfosfonati (incluso il clodronato) sono stati associati a disturbi visivi e oculari. Nel caso si verifichino tali disturbi è necessario interrompere il trattamento e far riferimento ad un oftalmologo.
    In pazienti in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa è stata riportata osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (vedere anche paragrafo 4.4).
    La reazione più comunemente riportata è la diarrea, che usualmente è lieve ed è più frequente con i dosaggi più alti.
    Queste reazioni avverse possono manifestarsi sia col trattamento orale sia con quello parenterale, sebbene possa differire la loro frequenza.
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune
    ≥1/100, < 1/10
    Rara
    ≥ 1/10.000, < 1/1.000
    Disturbi del metabolismo della nutrizione
    Ipocalcemia asintomatica
    Ipocalcemia sintomatica
    Aumento del paratormone sierico associato con ridotto calcio sierico
    Aumento della fosfatasi alcalina sierica*
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea**
    Nausea**
    Vomito**
     
    Patologie epatobiliari
    Aumento delle transaminasi, usualmente entro il range della normalità
    Aumento delle transaminasi due volte superiore al range di normalità senza altre anomalie della funzionalità epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Reazioni di ipersensibilità che si manifestano come reazioni cutanee
    Patologie del tessuto osseo
     
    Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore
    *In pazienti con metastasi, possono anche essere dovute al coinvolgimento epatico o osseo
    **Usualmente lievi
    Viene usato il più appropriato termine MedDRA per descrivere una reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.
    Esperienza post-marketing
    Patologie dell'occhio
    Durante l'esperienza post-marketing con clodronato sono stati riportati casi di uveite. Le seguenti reazioni sono state riportate con altri bifosfonati: congiuntivite, episclerite e sclerite. La congiuntivite è stata riportata solo con clodronato in un paziente in trattamento concomitante con un altro bifosfonato. Finora, episclerite e sclerite non sono stati riportati con clodronato (reazione avversa di classe dei bifosfonati)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
    Compromissione della funzione respiratoria nei pazienti con asma sensibile all'aspirina. Reazioni di ipersensibilità che si manifestano come disturbi respiratori.
    Patologie renali ed urinarie
    Insufficienza renale (aumento della creatinina sierica e proteinuria), grave danno renale specialmente dopo rapida infusione endovenosa di alte dosi di clodronato (per le istruzioni sulla posologia vedi sezione 4.2 Posologia e modo di somministrazione “Pazienti con insufficienza renale“).
    Singoli casi di insufficienza renale, raramente con esito fatale, sono stati riportati specialmente con l'uso concomitante di FANS, più spesso diclofenac.
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Sono stati riportati isolati casi di osteonecrosi della mandibola, primariamente in pazienti che erano stati precedentemente trattati con amino-bisfosfonati come zoledronato e pamidronato (vedi anche sezione 4.4). In pazienti che assumono Clodronato ABC è stato riportato grave dolore osseo, articolare e/o muscolare. Tuttavia, tali segnalazioni sono state infrequenti e, negli studi randomizzati controllati con placebo, non appaiono differenze fra i pazienti trattati con placebo o con Clodronato ABC. L'esordio dei sintomi varia da giorni a diversi mesi dopo l'inizio della terapia con Clodronato ABC.
    Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara):
    Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati).
    Molto Raro: osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazioni avversa per la classe dei bifosfonati).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischi del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Clodronato ABC
    Sintomi
    Sono stati riportati aumento della creatinina sierica e disfunzione renale con alte dosi di clodronato somministrato per via endovenosa. È stato riportato un caso di uremia e danno al fegato dopo l'ingestione accidentale di 20.000 mg (50x400 mg) di clodronato.
    Trattamento
    Il trattamento dell'overdose deve essere sintomatico. Deve essere assicurata un'adeguata idratazione e devono essere monitorati la funzionalità renale e il calcio sierico.
    Nonostante non vi siano esperienze di sovradosaggio, è tuttavia teoricamente possibile che elevate quantità di prodotto possano indurre ipocalcemia. In tali evenienze il trattamento dovrà consistere nella correzione dell'ipocalcemia mediante supplemento alimentare adeguato o, in casi gravi, mediante somministrazione endovenosa di calcio.
    Qualora dovessero verificarsi alterazioni della funzionalità renale per la formazione di aggregati di calcio, a seguito di somministrazione intravenosa, la terapia dovrà mirare al ripristino della funzionalità stessa.

    Scadenza

    2 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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