L'Artane è indicato per il trattamento del parkinsonismo e del morbo di Parkinson postencefalitico. Esso è efficace in un'alta percentuale di pazienti e riduce sia il tremore che la rigidità.
L'Artane diminuisce anche la scialorrea che si accompagna al morbo di Parkinson.
L'Artane deve essere somministrato per via orale iniziando con una dose di 2 mg, 2 o 3 volte al giorno, in corrispondenza dei pasti. Dosi di 6-10 mg al giorno sono abitualmente sufficienti a ottenere buoni risultati terapeutici.
Nel morbo di Parkinson sono talvolta necessarie dosi più alte da 12 a 15 mg al giorno.
Dosi superiori ai 20 mg sono in genere mal tollerate e sono utili solo in rari casi.
Se l'Artane è usato in associazione con altri farmaci antiparkinsoniani sono sufficienti piccole dosi.
Nei pazienti affetti da intensa scialorrea è utile somministrare l'Artane dopo i pasti.
Nei pazienti che accusano spiccata secchezza della bocca l'Artane può essere somministrato prima dei pasti, purché ciò non provochi nausea. La secchezza della bocca può essere mitigata bevendo piccoli sorsi d'acqua o con l'uso di caramelle o di gomma da masticare.
Ipersensibilità individuale accertata.
Poiché il farmaco può determinare sonnolenza e modificare i tempi di reazione, è opportuno avvertire coloro che potrebbero condurre veicoli di qualsiasi tipo o attendere a operazioni rischiose o comunque richiedenti integrità del grado di vigilanza.
Non sono stati segnalati segni da sovradosaggio a dosi superiori a 300 mg.
In caso di sovradosaggio acuto i sintomi e i segni sono quelli di intossicazione da atropina.