Aimafix

    Ultimo aggiornamento: 04/12/2023

    Cos'è Aimafix?

    Aimafix è un farmaco a base del principio attivo Fattore Ix Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato, appartenente alla categoria degli Antiemorragici vitamina K e nello specifico Fattori della coagulazione del sangue. E' commercializzato in Italia dall'azienda Kedrion S.p.A..

    Aimafix può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Aimafix 1.000 UI 1 flacone polvere + 1 flacone 10 ml solvente + set ricostituzione e somministrazione
    Aimafix 500 UI 1 flacone polvere + 1 flacone 10 ml solvente + set ricostituzione e somministrazione

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Kedrion S.p.A.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Fattore Ix Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato
    Gruppo terapeutico: Antiemorragici vitamina K
    ATC: B02BD04 - Fattore IX di coagulazione
    Forma farmaceutica: Polvere


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Aimafix? A cosa serve?
    Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia B (deficienza congenita di fattore IX).
    Questo prodotto può essere impiegato nel trattamento della deficienza acquisita di fattore IX.

    Posologia

    Come usare Aimafix: Posologia
    Il trattamento deve essere effettuato sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell'emofilia.
    Pazienti non trattati precedentemente
    La sicurezza e l'efficacia di AIMAFIX nei pazienti non trattati precedentemente non sono ancora state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Monitoraggio del trattamento
    Nel corso del trattamento, è richiesta un'appropriata determinazione dei livelli di fattore IX per regolare la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni. Le risposte al fattore IX possono variare nei singoli pazienti, raggiungendo diversi livelli del recupero in vivo e mostrando una emivita differente.
    Il dosaggio calcolato in base al peso corporeo può richiedere un aggiustamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso. In particolare, nel caso di interventi chirurgici maggiori, è indispensabile monitorare accuratamente la terapia sostitutiva attraverso analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore IX).
    Quando si utilizza un test di coagulazione in vitro “one-stage“ basato sul tempo di tromboplastina (aPTT) per la determinazione dell'attività del fattore IX nei campioni ematici dei pazienti, i risultati dell'attività del fattore IX plasmatico possono essere influenzati in maniera significativa sia dal tipo di reagente aPTT che dallo standard di riferimento utilizzato nel test. Ciò è importante in particolar modo quando si cambiano il laboratorio e/o i reagenti utilizzati nel test.
    Posologia
    Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della deficienza di fattore IX, dalla sede e dall'entità dell'emorragia, e dalla condizione clinica del paziente.
    Il numero di unità di fattore IX somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), correlate allo standard attuale dell'OMS per i prodotti a base di fattore IX. L'attività del fattore IX nel plasma è espressa o come percentuale (relativa al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (relative ad uno standard internazionale per il fattore IX plasmatico).
    L'attività di una Unità Internazionale (UI) di fattore IX è equivalente a quella della quantità di fattore IX contenuto in un millilitro di plasma umano normale.
    Trattamento al bisogno
    Il calcolo della dose di fattore IX necessaria si basa sulla osservazione empirica che 1 Unità Internazionale (UI) di fattore IX per Kg di peso corporeo aumenta l'attività del fattore IX plasmatico dello 0,8% dell'attività normale. La dose necessaria viene calcolata usando la seguente formula:
    Unità necessarie = peso corporeo (Kg) x aumento desiderato di fattore IX (%) (UI/dl) x (reciproco del recupero osservato)
    La quantità da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre guidate dall'efficacia clinica nel singolo caso.
    Nel caso dei seguenti eventi emorragici, l'attività del fattore IX nel periodo corrispondente non deve scendere al di sotto del dato livello di attività plasmatica (in % del normale). La seguente tabella può essere usata come riferimento in episodi emorragici e chirurgici:

    Grado di emorragia/Tipo di procedura chirurgica
    Livello di fattore IX necessario (%)(UI/dl)
    Frequenza delle dosi (ore)/Durata della terapia (giorni)
    Emorragia
     
     
    Emartro precoce, emorragia muscolare o emorragia orale
    20 – 40
    Ripetere ogni 24 ore. Almeno 1 giorno, finché l'episodio emorragico indicato dal dolore è risolto o si è raggiunta la guarigione.
    Emartro, emorragia muscolare o ematoma più estesi
    30 – 60
    Ripetere l'infusione ogni 24 ore per 3 – 4 giorni o più, finché il dolore e l'invalidità grave sono passati.
    Emorragie a rischio di vita
    60 – 100
    Ripetere l'infusione ogni 8-24 ore finché il sintomo è passato.
    Chirurgia
     
     
    Chirurgia minore incluse le estrazioni dentarie
    30 – 60
    Ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla guarigione.
    Chirurgia maggiore
    80 – 100 (pre- e post operazione)
    Ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino ad una adeguata guarigione della ferita; poi terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un'attività di fattore IX da 30% a 60% (UI/dl).

    Profilassi
    Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti con emofilia B grave le dosi usuali sono da 20 a 40 UI di fattore IX per kg di peso corporeo a intervalli di 3 – 4 giorni.
    In alcuni casi, specialmente per i pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli terapeutici più brevi o dosi più elevate.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di AIMAFIX nei bambini di età inferiore ai 6 anni non sono state ancora stabilite.
    Modo di somministrazione
    Uso endovenoso
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 6.6.
    Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa, per iniezione o infusione lenta.
    Si raccomanda di non somministrare dosi superiori a 100 UI/Kg di peso corporeo pro die.
    La velocità di infusione deve essere valutata per ogni singolo paziente.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Aimafix
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Aimafix
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Ipersensibilità
    Sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico con AIMAFIX.
    Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore IX. I pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto e di contattare il proprio medico se si manifestano sintomi di ipersensibilità. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilità inclusi orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi.
    In caso di shock deve essere messo in atto il trattamento medico standard per lo shock.
    Informazioni importanti sugli ingredienti di AIMAFIX
    Questo medicinale contiene fino ad un massimo di 41 mg di sodio per il flaconcino da 10 ml, equivalenti al 2,05% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Questo medicinale contiene fino a 10 UI/ml di eparina. L'eparina può causare reazioni allergiche e riduzione del numero delle cellule del sangue, che può compromettere la coagulazione ematica. Pazienti che hanno una storia di reazioni allergiche indotte da eparina devono evitare l'uso di medicinali contenenti eparina.
    Inibitori
    Dopo trattamenti ripetuti con prodotti a base di fattore IX della coagulazione del plasma umano i pazienti devono essere controllati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori) che devono essere quantificati in Unità Bethesda (BU) usando appropriati test biologici.
    Ci sono segnalazioni in letteratura che mostrano una correlazione tra presenza di inibitori del fattore IX e reazioni allergiche. Perciò, in pazienti che manifestano reazioni allergiche, deve essere valutata la presenza di un inibitore. Da notare che i pazienti con inibitori di fattore IX possono avere un maggior rischio di anafilassi ad una successiva esposizione al fattore IX.
    A causa del rischio di reazioni allergiche con i prodotti a base di fattore IX, la somministrazione iniziale di fattore IX deve avvenire, in accordo con il parere del medico curante, sotto controllo medico e in un ambiente dove può essere fornita un'appropriata cura medica per le reazioni allergiche.
    Tromboembolismo
    A causa del rischio potenziale di complicanze trombotiche, quando si somministra questo prodotto a pazienti con epatopatie, a quelli in periodo post-operatorio, a neonati o a pazienti a rischio di fenomeni trombotici o di CID, deve essere intrapresa, mediante appropriati test biologici, una sorveglianza clinica per individuare i primi segni di coagulopatie trombotiche e da consumo. In ognuna di queste situazioni, il beneficio del trattamento con AIMAFIX deve essere valutato in rapporto al rischio di tali complicazioni
    Eventi cardiovascolari
    Nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolari, la terapia sostitutiva con FIX può aumentare il rischio cardiovascolare.
    Complicanze correlate all'uso del catetere
    Se è richiesto l'uso di un dispositivo di accesso venoso centrale (CVC), deve essere considerato il rischio di complicanze correlate all'uso del catetere venoso centrale, incluse infezioni locali, batteriemia e trombosi nel sito di cateterizzazione.
    Sicurezza virale
    Misure standard per prevenire le infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l'inclusione di step di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus.
    Ciò nonostante, quando si somministrano specialità medicinali preparate da sangue o plasma umano non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti.
    Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell'epatite B (HBV) e il virus dell'epatite C (HCV) e per il virus senza involucro lipidico come il virus dell'epatite A (HAV). Le misure prese possono avere un effetto limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 può essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o eritropoiesi aumentata (es. anemia emolitica).
    Una vaccinazione appropriata (epatite A e B) dovrebbe essere presa in considerazione per i pazienti che ricevono regolarmente derivati da plasma umano (fattore IX della coagulazione).
    È fortemente raccomandato che, ogni volta che si somministra AIMAFIX ad un paziente, siano registrati sia il nome che il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere la tracciabilità tra il paziente ed il lotto del prodotto.
    Popolazione pediatrica
    Non ci sono dati sufficienti per raccomandare l'uso di AIMAFIX nei bambini di età inferiore a 6 anni. Le avvertenze speciali e precauzioni di impiego elencate in questo paragrafo si applicano sia alla popolazione adulta che a quella pediatrica.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Aimafix
    Non sono state riportate interazioni dei prodotti a base di fattore IX della coagulazione del plasma umano con altri prodotti medicinali.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con fattore IX. A causa della rara insorgenza di casi di emofilia B nelle donne, dati sull'uso del fattore IX durante la gravidanza e l'allattamento non sono disponibili. Pertanto il fattore IX deve essere usato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    AIMAFIX non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Aimafix
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, sensazione di bruciore e dolore pungente in sede di infusione, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, pomfi, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, parestesia, vomito, respiro sibilante) sono state osservate raramente e possono in alcuni casi progredire ad anafilassi acuta (shock incluso). In alcuni casi queste reazioni sono progredite ad anafilassi acuta e si sono manifestate in stretta associazione temporale con lo sviluppo di inibitori del fattore IX (vedere anche il paragrafo 4.4).
    È stata segnalata sindrome nefrosica in seguito al tentativo di induzione di tolleranza immunologica in pazienti con emofilia B con inibitori del fattore IX e anamnesi di reazioni allergiche.
    Pazienti con emofilia B possono sviluppare anticorpi neutralizzanti il fattore IX (inibitori). La presenza di questi inibitori si manifesta con una insufficiente risposta clinica. In tali casi, si raccomanda di contattare un centro specializzato in emofilia.
    Esiste un potenziale rischio di eventi tromboembolici in seguito alla somministrazione di prodotti contenenti fattore IX, con un rischio maggiore per i preparati scarsamente purificati. L'uso di prodotti a base di fattore IX a basso grado di purezza è stato associato con casi di infarto miocardico, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolia polmonare. L'uso di fattore IX ad elevato grado di purezza è raramente associato alla comparsa di tali reazioni avverse.
    Per le informazioni sulla sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
    Elenco delle reazioni avverse
    La tabella seguente è stilata in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC e per livello termine preferito [PT]).
    La frequenza delle reazioni avverse è stata valutata secondo i seguenti criteri: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Non ci sono dati consistenti ricavati da studi clinici sulla frequenza delle reazioni avverse.
    I seguenti dati sono in linea con il profilo di sicurezza dei prodotti contenenti fattore IX e in parte osservati nell'esperienza post-marketing; poiché la segnalazione post marketing delle reazioni avverse è volontaria e relativa ad una popolazione di dimensioni non note, non risulta possibile stimare la frequenza di queste reazioni.

    Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA (SOC)
    Reazioni avverse (Termine MedDRA Preferito [PT])
    Frequenza
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Coagulazione intravascolare disseminata
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità o reazioni allergiche (Ipersensibilità)
    Non nota
    Reazione anafilattica*
    Non nota
    Shock anafilattico
    Non nota
    Disturbi psichiatrici
    Irrequietezza
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Non nota
    Letargia
    Non nota
    Parestesia
    Non nota
    Patologie cardiache
    Tachicardia
    Non nota
    Infarto miocardico
    Non nota
    Patologie vascolari
    Rossore
    Non nota
    Ipotensione
    Non nota
    Evento tromboembolico (Embolia)
    Non nota
    Trombosi venosa
    Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Sibilo
    Non nota
    Embolia polmonare (Embolia polmonare e infarto polmonare)
    Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Non nota
    Vomito
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Angioedema
    Non nota
    Orticaria generalizzata (Orticaria)
    Non nota
    Pomfi (Orticaria)
    Non nota
    Patologie renali e urinarie
    Sindrome nefrosica
    Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Sensazione di bruciore in sede di infusione (Sensazione di bruciore)
    Non nota
     Dolore pungente in sede di applicazione (Dolore in sede di applicazione)
    Non nota
    Brividi
    Non nota
    Costrizione toracica (Fastidio al torace)
    Non nota
    Piressia
    Non nota
    Esami diagnostici
    Sviluppo di inibitori del Fattore IX (Anticorpi inibitori)
    Non nota

    * Queste reazioni si riferiscono agli eventi avversi di classe dei prodotti a base di fattore IX che sono stati osservati anche durante l'esperienza post-marketing.
    Laddove non ci sia corrispondenza tra la descrizione riportata per le reazioni avverse con i termini preferiti (Preferred Term-PT) del dizionario MedDRA, questi ultimi sono riportati tra parentesi.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia taliana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aimafix
    Non è stata riportato nessun sintomo di sovradosaggio con fattore IX della coagulazione del plasma umano.

    Scadenza

    3 anni.
    Dopo la ricostituzione il prodotto va usato immediatamente.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare.
    Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Aimafix a base di Fattore Ix Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato sono: Alphanine, Ixed, Octanine

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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