Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
Ibifen 50 mg capsule rigide
Ibifen 100 mg capsule rigide
Ibifen 200 mg compresse a rilascio prolungato

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Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Ibifen 50 mg capsule rigide
Ibifen 100 mg capsule rigide
Ibifen 200 mg compresse a rilascio prolungato
Ketoprofene
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene 
importanti informazioni per lei.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
- Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:

1. Che cos’è Ibifen e a cosa serve

Ibifen contiene il principio attivo ketoprofene.
Ketoprofene appartiene a una classe di medicinali chiamati antinfiammatori ed antireumatici non steroidei
(FANS), che svolgono numerose attività, con una funzione importante nel controllo del dolore.
Ibifen capsule rigide e compresse a rilascio prolungato viene usato per il trattamento dei dolori da:
infiammazione cronica progressiva delle articolazioni (artrite reumatoide)
infiammazione cronica che colpisce prevalentemente le vertebre della schiena (spondilite anchilosante)
infiammazione acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, causata dal deposito di cristalli di un acido denominato acido urico (gotta acuta)
malattia degenerativa delle articolazioni (osteoartrosi) a varia localizzazione
irritazione con dolore di un nervo chiamato sciatico (sciatalgie)
infiammazioni dei nervi che escono dalle vertebre (radicoliti)
dolori ai muscoli (mialgie) e infiammazioni delle articolazioni (borsiti, sinoviti, capsuliti), dei tendini
(tendiniti), delle guaine che avvolgono i tendini (tenosinoviti)
contusioni
distorsioni
lussazioni
strappi muscolari
infiammazioni delle vene (flebiti) e presenza di un grumo di sangue in una vena (tromboflebiti superficiali)
malattia dei vasi linfatici (linfangiti)
infiammazioni dolorose ai denti, alla bocca, al naso, alla gola
infiammazioni degli organi che producono urina
infiammazioni dei polmoni.

2. Cosa deve sapere prima di prendere Ibifen

Non prenda Ibifen
se è allergico al ketoprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6)
se è allergico ad altri medicinali appartenenti alla stessa classe del ketoprofene, in particolare verso altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
se ha una storia di reazioni allergiche come spasmo dei bronchi, attacchi d'asma, raffreddore (rinite), macchie sulla pelle più o meno pruriginose (orticaria) o altre reazioni di tipo allergico al principio attivo di Ibifen, il ketoprofene, ad altri medicinali della stessa classe (FANS) o della classe dell’aspirina (Acido Acetilsalicilico). In questi casi può avere gravi reazioni allergiche improvvise
(reazioni anafilattiche gravi), raramente fatali
se ha una grave insufficienza al cuore
se ha una lesione nella parete interna dello stomaco e dell’intestino che si ripresenta periodicamente e che può sanguinare (ulcera peptica attiva o ricorrente/emorragia, due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento)
se in passato ha avuto sanguinamenti o perforazione dello stomaco e dell’intestino relativi a precedente terapia con medicinali della stessa classe di ketoprofene, FANS
se ha predisposizione a sanguinare facilmente (diatesi emorragica)
se ha problemi al fegato (insufficienza epatica, cirrosi epatica, epatiti gravi)
se ha una grave insufficienza dei reni
se ha in corso una terapia per aumentare notevolmente la produzione di urina (terapia diuretica intensiva)
se ha da tempo difficoltà di digestione (dispepsia cronica) e infiammazione dello stomaco (gastrite)
se ha un numero ridotto di alcune cellule del sangue (leucopenia e piastrinopenia) o ha dei sanguinamenti (emorragie) in atto
se sta assumendo medicinali che fluidificano il sangue (anticoagulanti)
se soffre di una malattia di una parte dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa)
se è al terzo trimestre di gravidanza
se è in età pediatrica
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Ibifen:
se intende iniziare una gravidanza, poiché il medicinale può ridurre la fertilità femminile e non è consigliato alle donne che intendono iniziare una gravidanza, che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità
se ha problemi ai reni (stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, nefrosi, insufficienza renale cronica)
se è in terapia con diuretici
se ha problemi al cuore (insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata)
se ha la pressione del sangue alta (ipertensione) se ha problemi ai vasi sanguigni (malattia arteriosa periferica
se ha malattie cerebrovascolari
se ha problemi al fegato (insufficienza epatica da lieve a moderata, cirrosi)
se è anziano poiché in tal caso ha una maggiore possibilità di sviluppare reazioni avverse come sanguinamenti e perforazioni dello stomaco e dell’intestino che possono essere fatali
se è anziano o ha una storia di lesioni allo stomaco e all’intestino, soprattutto se complicate da sanguinamento o perforazione (vedere “Non prenda Ibifen”), il rischio di sanguinamento allo stomaco e all’intestino, di lesioni o perforazione è più alto con dosi elevate di antinfiammatori non steroidei (FANS). In questi casi il medico inizierà il trattamento con la più bassa dose disponibile e prenderà in considerazione l'uso concomitante di medicinali che proteggono lo stomaco
(misoprostolo o inibitori di pompa protonica)
se è un soggetto che deve essere trattato a lungo con il medicinale e ha fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (come aumento della pressione del sangue (ipertensione), dei grassi nel sangue (iperlipidemia), diabete (mellito) e fumo
se deve assumere contemporaneamente Ibifen con altri medicinali antinfiammatori (inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2)
se ha una storia di tossicità allo stomaco e all’intestino, in particolare se è anziano, deve riferire qualsiasi sintomo inusuale (soprattutto emorragia dello stomaco e dell’intestino) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento
se sta assumendo medicinali insieme a Ibifen che potrebbero aumentare il rischio di lesioni o sanguinamenti allo stomaco e all’intestino, come altri medicinali contro le infiammazioni
(corticosteroidi orali), fluidificanti del sangue (anticoagulanti come warfarin o agenti antiaggreganti come l'aspirina) e medicinali contro la depressione (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina)
se ha una malattia infiammatoria cronica di una parte dell’intestino (colite ulcerosa o morbo di
Crohn)
se ha una malattia infettiva Ibifen può mascherare gli usuali segni di progressione della infezione come ad esempio la febbre
se ha alterazioni della funzionalità epatica o ha una malattia del fegato
se soffre di asma, asma associata a raffreddore cronico (rinite cronica), di sinusite cronica e/o di poliposi nasale (formazioni all’interno del naso), poiché in questo caso ha un rischio maggiore di allergia all’aspirina e/o ai medicinali antinfiammatori (FANS) rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di Ibifen può causare attacchi di asma o di spasmo ai bronchi, in particolare se è allergico all'aspirina o agli antinfiammatori non steroidei (FANS)
se ha un basso peso corporeo, in quanto , in queste circostanze, aumenta il rischio di sanguinamento allo stomaco e all’intestino aumenta in seguito all’assunzione di Ibifen. Se il sanguinamento o la lesione allo stomaco (ulcera) si verificano, deve interrompere immediatamente il trattamento
se è diabetico o assume medicinali che fanno urinare (agenti risparmiatori di potassio, vedere “Altri medinali e Ibifen”), il medico le prescriverà delle analisi per controllare i livelli di potassio nel sangue
se ha un’infezione - vedere paragrafo «Infezioni» di seguito.
Infezioni
Ibifen può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Ibifen possa ritardare un trattamento adeguato dell’infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un’infezione e i sintomi dell’infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.
Se usa Ibifen soprattutto ad alte dosi e per trattamenti prolungati può avere un aumento modesto di rischio di infarto del cuore (infarto del miocardio) o lesione ai vasi del cervello (ictus).
Non superi la dose o la durata del trattamento raccomandato.
Se ha problemi cardiaci, o precedenti di ictus o pensa di potere essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha pressione del sangue alta, diabete o colesterolo elevato o fuma) deve discutere la sua terapia con il medico o il farmacista.
Durante il trattamento con tutti i FANS sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono verificarsi, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso, e che possono essere fatali.
Alcune evidenze suggeriscono che i medicinali contenenti ketoprofene possono essere associati a un elevato rischio di grave tossicità dello stomaco e dell’intestino, rispetto ad altri antinfiammatori della stessa classe
(FANS), soprattutto ad alte dosi. Nel caso si verifichi sanguinamento o lesioni allo stomaco e all’intestino, il medico le sospenderà il trattamento con Ibifen
Gravi reazioni della pelle alcune delle quali fatali (dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica) sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei medicinali della stessa classe di Ibifen (FANS) (vedere “Effetti indesiderati). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nel caso manifesti sintomi di queste gravi reazioni della pelle, avverta immediatamente il medico. Il medico interromperà la somministrazione di Ibifen.
Se assume Ibifen può avere disturbi visivi, come visione offuscata. In questi casi deve interrompere il trattamento
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti se il medico le prescrive la dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile per controllare i sintomi.
Bambini
Ibifen è controindicato nei bambini sotto i 15 anni di età.
Altri medicinali e Ibifen
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
In particolare, informi il medico se sta prendendo uno dei seguenti medicinali, in quanto gli effetti di Ibifen possono essere influenzati o influenzare questi medicinali:
medicinali a base di litio (per il trattamento di alcune malattie della mente) poiché la quantità di litio nel sangue può diventare troppo alta
Acido Acetilsalicilico o altri medicinali antinfiammatori non steroidei (compresi gli inibitori della
COX-2 selettivi) poiché aumentano il rischio di lesioni e sanguinamento allo stomaco (ulcere e sanguinamento gastrointestinale) e se ne sconsiglia l’uso contemporaneo con Ibifen
eparina, warfarin ticlopidina, clopidogrel, (medicinali che fluidificano il sangue) poiché aumentano il rischio di sanguinamento
metotrexato (per il trattamento dei tumori e per le malattie del sistema di difesa dell’organismo)
poiché rimane più a lungo nell’organismo con possibilità di aumentare la sua tossicità
diuretici (per aumentare la quantità di urina) poiché possono peggiorare i danni renali
ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II (per il trattamento della pressione alta) poiché
possono peggiorare i danni renali
corticosteroidi (ormoni antinfiammatori) poiché aumentano il rischio di lesioni (ulcerazione) o sanguinamento (vedere “Avvertenze e precauzioni”)
pentossifillina (medicinale per migliorare il flusso del sangue nei vasi) poiché aumenta il rischio di sanguinamento
beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, diuretici (per il trattamento della pressione alta) poiché l’effetto di questi medicinali può essere ridotto
trombolitici (per il trattamento dei grumi di sangue) poiché aumentano il rischio di sanguinamento
inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (per il trattamento della depressione) poiché
aumentano il rischio di sanguinamento allo stomaco e all’intestino (vedere “Avvertenze e precauzioni”)
diuretici risparmiatori di potassio (per aumentare la quantità di urina), inibitori dell'enzima di conversione, bloccanti del recettore dell'angiotensina II (per il trattamento della pressione alta),
FANS (per il trattamento delle infiammazioni), eparine a basso peso molecolare o non frazionate
(per fluidificare il sangue), ciclosporina e tacrolimus (per ridurre il sistema di difesa dell’organismo)
e trimetoprim (contro i batteri) poiché la loro capacità di aumentare i valori di potassio nel sangue può aumentare con Ibifen
tirofiban, eptifibarid, abciximab e iloprost (per fluidificare il sangue) poiché aumentano il rischio di sanguinamento
tenofovir, per la terapia dell’HIV, poiché può aumentare il rischio di insufficienza renale
probenecid (per il trattamento della gotta) poiché aumenta la quantità e la permanenza di Ibifen nell’organismo
gemeprost, un medicinale che agisce sull’utero, poiché la co-somministrazione riduce l’efficacia di gemeprost
antibiotici chinolonici, poiché i pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni
ciclosporina e tacrolimus (per ridurre il sistema di difesa dell’organismo) poiché possono aumentare il rischio di danni ai reni, in particolare in soggetti anziani
Dispositivi anticoncezionali intrauterini (IUDs) poiché l’efficacia del dispositivo può risultare ridotta con conseguente gravidanza.
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza
Non usi Ibifen durante l’ultimo trimestre di gravidanza perché può causare problemi al suo bambino e durante il parto (vedere il paragrafo “Non usi Ibifen”).
Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) aumentano il rischio di aborto e di malformazioni se assunti nelle prime fasi della gravidanza. L’uso di Ibifen non è raccomandato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza. Questo medicinale può essere utilizzato in questi casi solo se assolutamente necessario e sotto stretto controllo del medico.
Allattamento
Non usi Ibifen durante l’allattamento con latte materno.
Fertilità
Ibifen può causare problemi di fertilità nella donna e pertanto non è raccomandato nelle donne che stanno pianificando una gravidanza. Informi il medico se ha problemi di fertilità ed intende programmare una gravidanza oppure se deve sottoporsi ad esami per la fertilità.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Ibifen può causare disturbi visivi, sonnolenza, capogiri o convulsioni. Se questo accade non guidi e non usi macchinari.
Ibifen capsule rigide contiene lattosio
Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

3. Come prendere Ibifen

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Deve essere usata la dose efficace più bassa per il periodo più breve necessario ad alleviare i sintomi. Se ha un’infezione, si rivolga immediatamente al medico qualora i sintomi (per esempio febbre e dolore) persistano o peggiorino (vedere paragrafo 2).
Adulti e ragazzi oltre i 15 anni
La dose raccomandata massima giornaliera è 200 mg
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi
Ibifen 50 mg capsule rigide
La dose raccomandata è: 2 – 4 capsule al giorno ripartite dopo i pasti.
Ibifen 100 mg capsule rigide
La dose raccomandata è: 1 – 2 capsule al giorno ripartite dopo i pasti.
Ibifen 200 mg compresse a rilascio prolungato
La dose raccomandata è: 1 compressa al giorno subito dopo i pasti.
Anziani e pazienti con insufficienza renale
Nel trattamento di pazienti anziani e di pazienti con insufficiente funzionalità dei reni la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Uso nei bambini
Ibifen è controindicato in età pediatrica sotto i 15 anni di età.
Se prende più Ibifen di quanto deve
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Ibifen capsule rigide o compresse a rilascio prolungato, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi osservati sono stati benigni e limitati a letargia, sonnolenza, nausea, vomito e dolore allo stomaco
Se dimentica di prendere Ibifen
Se dimentica di usare una dose lo faccia appena se ne ricorda, a meno che non sia quasi l’ora di usare la dose successiva. Non usi una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Ibifen
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono le lesioni (ulcere peptiche), le perforazioni o sanguinamenti allo stomaco e all’intestino, a volte fatali, in particolare negli anziani (vedere “Avvertenze e precauzioni”).
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate negli adulti:
Comuni (possono interessare 1 persona su 10)
difficoltà di digestione (dispepsia), nausea, dolore addominale, vomito
Non comuni (possono interessare 1 persona su 100)
mal di testa, vertigini, sonnolenza, capogiri
stipsi (costipazione), diarrea, fuoriuscita di aria dall’ano (flatulenza), infiammazione dello stomaco
(gastrite)
eruzione cutanea, prurito
gonfiore (edema)
senso di stanchezza
Rari (possono interessare 1 persona su 1.000)
una malattia dei globuli rossi del sangue (anemia emorragica)
alterazione della sensibilità (parestesia)
visione offuscata
suoni nelle orecchie (tinnito)
asma
infiammazione della bocca (stomatite)
lesione allo stomaco e all’intestino (ulcera peptica)
infiammazione di una parte dell’intestino (colite)
infiammazione del fegato (epatite), aumento dei valori dei test di funzionalità del fegato
(transaminasi e bilirubina), colorazione gialla della pelle e delle sclere e delle mucose
diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia)
aumento di peso
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
presenza di grumi di sangue nelle arterie (per esempio infarto del miocardio o ictus), specialmente ad alti dosaggi e nei trattamenti di lunga durata con antinfiammatori non steroidei (FANS)
riduzione/assenza di alcune cellule del sangue (agranulocitosi, trombocitopenia)
insufficiente produzione di cellule del sangue (insufficienza midollare)
improvvise e gravi reazioni allergiche (reazioni anafilattiche, incluso lo shock)
alterazioni dell'umore
infiammazione della membrana che avvolge il cervello (meningite asettica)
convulsioni
distorsione del senso del gusto (disgeusia)
stato confusionario
insufficienza cardiaca
aumento della frequenza del cuore (tachicardia, fibrillazione atriale), palpitazioni
aumento della pressione del sangue (ipertensione)
infiammazione dei vasi sanguigni (vasculite)
vasodilatazione
spasmo dei bronchi (particolarmente se è un paziente con nota ipersensibilità alla aspirina e altri medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS)
raffreddore (rinite)
difficoltà respiratoria (dispnea)
aggravamento di una infiammazione di una parte dell’intestino (colite) e di una malattia cronica dell’intestino (esacerbazione del morbo di Crohn)
sanguinamento e perforazioni allo stomaco e all’intestino, feci di colore scuro, a causa della presenza di sangue (melena), sangue nel vomito (ematemesi)
rapido gonfiore della pelle (angioedema)
aumentata sensibilità della pelle esposta alla luce (fotosensibilità)
perdita dei capelli (alopecia)
eruzione cutanea con prurito (orticaria, aggravamento di orticaria cronica)
eruzioni bollose (comprese la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica)
insufficiente funzionalità dei reni (insufficienza renale acuta, nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefrosica)
pancreatite
diminuzione del sodio nel sangue (iponatriemia) e aumento del potassio nel sangue (iperpotassiemia)
eritema (patologie della pelle)
esantema cutaneo (patologie della pelle)
depressione
allucinazione
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: Agenzia Italiana del Farmaco Sito web:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Ibifen

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo “Scadenza”. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Ibifen
Ibifen 50 mg capsule rigide
Ogni capsula contiene
- Il principio attivo è ketoprofene mg 50
- Gli altri componenti sono lattosio, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, titanio biossido, ossido di ferro 
rosso, ossido di ferro giallo, gelatina
Ibifen 100 mg capsule rigide
Ogni capsula contiene
- Il principio attivo è ketoprofene mg 100
- Gli altri componenti sono lattosio, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, gelatina, titanio biossido
Ibifen 200 mg compresse a rilascio prolungato
Ogni compressa contiene
- Il principio attivo è ketoprofene mg 200
- Gli altri componenti sono idrossipropilmetilcellulosa, mannitolo, polivinilpirrolidone, silice colloidale, magnesio stearato, Eudragit L100-55, triacetina
Descrizione dell’aspetto di Ibifen e contenuto della confezione
Capsule rigide da 50 mg in confezione da 30 unità
Capsule rigide da 100 mg in confezione da 30 unità
Compresse a rilascio prolungato da 200 mg in confezione da 30 unità
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini S.p.A.
Via Fossignano, 2 – 04011 Aprilia (LT)
e-mail: info@ibi-lorenzini.com