Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
Noradrenalina Concentrato Galenica Senese

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Foglio illustrativo: informazioni per il medico
NORADRENALINA TARTRATO GALENICA SENESE 2 mg/ml 
concentrato per soluzione per infusione
Noradrenalina tartrato
Le seguenti informazioni sono destinate esclusivamente ai medici o agli operatori sanitari
INFORMAZIONI CLINICHE
Posologia e modo di somministrazione
La noradrenalina deve essere diluita in una soluzione di Glucosio al 5% in acqua o in soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) perché tali soluzioni proteggono contro l'eccessiva ossidazione e la conseguente perdita di potenza. È sconsigliata la diluizione con la soluzione salina da sola.
Le dosi di seguito riportate sono espresse come noradrenalina base.
La dose iniziale di noradrenalina è 8-12 microgrammi/min per infusione endovenosa.
È necessario aggiustare la velocità di flusso per stabilire e mantenere una pressione sanguigna normale (sistolica
80-100 mmHg).
La dose usuale di mantenimento comprende un intervallo da 2 a 4 microgrammi/min .
Possono essere necessarie dosi giornaliere fino a 68 mg.
Prima della somministrazione della noradrenalina si deve correggere la deplezione del volume sanguigno nel modo più completo possibile. Quando, come misura di emergenza, la pressione intraaortica deve essere mantenuta per prevenire un'ischemia arteriosa cerebrale o coronarica, la noradrenalina può essere somministrata prima o in concomitanza del ripristino del volume sanguigno.
Eventuali trasfusioni di sangue intero o plasma, se indicati per aumentare il volume sanguigno, devono essere somministrate separatamente dalla soluzione contenente noradrenalina (per esempio, usando un tubo a Y e contenitori separati se somministrati simultaneamente).
Monitorare la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e l’elettrocardiogramma.
Pazienti anziani
In generale, bisogna scegliere con cautela la dose per l'anziano, di solito partendo dalla più bassa dose nell'intervallo di dosaggio. Negli anziani l'infusione di noradrenalina non deve essere effettuata nelle vene delle gambe (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Usare con cautela dopo infarto del miocardio, in presenza di cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo, diabete mellito, ipovolemia non corretta e in età avanzata.
Quando possibile, l’infusione di noradrenalina deve essere effettuata in vene di grande calibro, in particolare nella zona antecubitale, perché, quando somministrata in questa zona, il rischio di necrosi tissutale è apparentemente minimo. La vena femorale sembra essere un altro accettabile sito di infusione. L’uso di un catetere, se possibile, deve essere evitato poiché l’ostruzione al flusso sanguigno intorno al tubo può causare stasi e aumento della concentrazione locale del farmaco.
Nei pazienti anziani e nei pazienti con malattie vascolari occlusive (aterosclerosi, arteriosclerosi, endoarterite diabetica, malattia di Buerger) si devono evitare le vene della gamba come sito di infusione. In tali pazienti, infatti, sono stati riportati casi di gangrena nell’estremità bassa quando l’infusione di noradrenalina era fatta a livello di una vena della caviglia.
II sito di infusione deve essere controllato frequentemente. Deve essere fatta attenzione per evitare stravasi di noradrenalina nei tessuti, in quanto può insorgere necrosi tissutale a causa dell'azione vasocostrittrice del farmaco.
Un impallidimento nel corso dell’infusione, talvolta senza un evidente stravaso, è stato attribuito ad una costrizione dei vasi con un aumento della permeabilità del letto venoso, permettendo qualche fuoriuscita. Questo può anche portare in rari casi ad una perdita di tessuto, in particolare durante l’infusione nelle vene delle gambe in pazienti anziani o in quelli che soffrono di patologie vascolari obliteranti. Quindi, se si verifica un impallidimento, deve essere preso in considerazione il cambio del sito di infusione.
La soluzione deve essere opportunamente diluita prima della somministrazione per via endovenosa. La 
soluzione deve essere usata solo se limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo non può essere utilizzato.
Sovradosaggio
Un sovradosaggio di noradrenalina può causare mal di testa, severa ipertensione, bradicardia riflessa, aumento marcato della resistenza periferica e diminuzione del flusso cardiaco. In caso di sovradosaggio accidentale, mostrato da un eccessivo innalzamento della pressione, la somministrazione della noradrenalina deve essere sospesa fino a che le condizioni del paziente non si siano stabilizzate.
L'eventuale bradicardia da noradrenalina può essere trattata con la somministrazione di atropina mentre gli effetti ipertensivi possono essere contrastati con la somministrazione di fentolamina.
Incompatibilità
Ci sono opinioni contrastanti riguardo la compatibilità della noradrenalina con il Sodio Cloruro 0,9%. Infatti, la noradrenalina è compatibile fisicamente con il Sodio Cloruro 0,9% ma si sconsiglia la somministrazione di una miscela di noradrenalina diluita solamente con la soluzione salina in quanto non protegge il principio attivo dall'ossidazione.
La noradrenalina è stabile in un intervallo di pH di 3,6 – 6,0; al di sopra di questo intervallo può esserci una perdita di potenza del medicinale. Pertanto, si sconsiglia l'uso della noradrenalina in soluzioni con pH> 6
(presenza di bicarbonato di sodio, barbiturati, antibiotici alcalini).
La noradrenalina è fisicamente incompatibile con il sangue intero, pertanto nel caso in cui il paziente riceva delle trasfusioni, è necessario somministrare la noradrenalina separatamente.
In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di soluzioni di Glucosio o di sodio cloruro.
Per ulteriori informazioni consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.