Vpriv

    Ultimo aggiornamento: 04/03/2024

    Cos'è Vpriv?

    Vpriv è un farmaco a base del principio attivo Velaglucerasi Alfa, appartenente alla categoria degli Enzimi e nello specifico Enzimi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Takeda Italia S.p.A..

    Vpriv può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Vpriv 400 U polv. per soluz. inf. ev 1 flac.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Takeda Pharmaceuticals International AG Ireland Branch
    Concessionario: Takeda Italia S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: H
    Principio attivo: Velaglucerasi Alfa
    Gruppo terapeutico: Enzimi
    ATC: A16AB10 - Velaglucerasi alfa
    Forma farmaceutica: Polvere


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Vpriv? A cosa serve?

    VPRIV è indicato per la terapia enzimatica sostitutiva (TES) a lungo termine in pazienti affetti da malattia di Gaucher di tipo 1.


    Posologia

    Come usare Vpriv: Posologia

    Il trattamento con VPRIV deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nella gestione dei pazienti affetti da malattia di Gaucher.

    Posologia

    La dose raccomandata è 60 Unità/kg da somministrare a settimane alterne.

    A seconda del raggiungimento e del mantenimento degli obiettivi terapeutici è possibile effettuare aggiustamenti della dose su base individuale. Gli studi clinici hanno valutato dosi comprese tra 15 e 60 Unità/kg a settimane alterne. Dosi superiori a 60 Unità/kg non sono state valutate.

    I pazienti attualmente trattati con terapia enzimatica sostitutiva a base di imiglucerasi per la malattia di Gaucher di tipo 1 possono passare a VPRIV, alla stessa dose e frequenza di assunzione.

    Popolazioni speciali

    Pazienti anziani (≥65 anni) I pazienti anziani possono essere trattati con VPRIV a dosi comprese nello stesso intervallo di dose (15-60 Unità/kg) utilizzato per altri pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1).

    Compromissione renale

    Alla luce delle conoscenze attuali sulla farmacocinetica e sulla farmacodinamica di Velaglucerasi Alfa, non si raccomandano aggiustamenti della dose in pazienti che presentano compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).

    Compromissione epatica

    Alla luce delle conoscenze attuali sulla farmacocinetica e sulla farmacodinamica di velaglucerasi alfa, non si raccomandano aggiustamenti della dose in pazienti che presentano compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2).

    Popolazione pediatrica

    Venti pazienti su 94 (21%) trattati con velaglucerasi alfa nel corso di studi clinici erano in età pediatrica e adolescenziale (da 4 a 17 anni). I profili di sicurezza ed efficacia della popolazione pediatrica ed adulta sono risultati simili (vedere paragrafo 5.1 per ulteriori informazioni).

    La sicurezza e l'efficacia di velaglucerasi alfa nei bambini di età inferiore ai 4 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

    Modo di somministrazione

    Solo per infusione endovenosa (EV).

    Somministrare come infusione EV nell'arco di 60 minuti.

    Somministrare con un filtro da 0,2 o 0,22 µm.

    La somministrazione a domicilio sotto la supervisione di un operatore sanitario può essere presa in considerazione solo per pazienti che hanno ricevuto almeno tre infusioni e le hanno tollerate bene.

    Durante la somministrazione di velaglucerasi alfa deve essere prontamente disponibile un adeguato supporto medico, inclusa la presenza di personale esperto in procedure d'emergenza. Qualora si verifichino reazioni anafilattiche o altre reazioni acute, interrompere immediatamente l'infusione e iniziare un trattamento medico appropriato (vedere paragrafo 4.4).

    Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.


    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Vpriv

    Severa reazione allergica al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.


    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Vpriv

    Tracciabilità

    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

    Ipersensibilità

    Reazioni da ipersensibilità, inclusi sintomi compatibili con anafilassi, sono state osservate in pazienti partecipanti a studi clinici e nell'esperienza post-marketing. La maggior parte delle reazioni da ipersensibilità si verifica in genere fino a 12 ore dopo l'infusione. I sintomi da ipersensibilità più comunemente segnalati comprendono nausea, eruzione cutanea, dispnea, dolore dorsale, fastidio al torace (inclusa costrizione toracica), orticaria, artralgia e cefalea.

    Reazioni correlate all'infusione

    La reazione correlata all'infusione è definita come una reazione avversa al farmaco che si verifica entro 24 ore dall'inizio dell'infusione di Velaglucerasi Alfa. Le reazioni correlate all'infusione sono le reazioni avverse osservate con maggiore frequenza nei pazienti partecipanti agli studi clinici. Una reazione correlata all'infusione spesso si presenta come reazione da ipersensibilità. I sintomi da ipersensibilità più comunemente segnalati comprendono nausea, eruzione cutanea, dispnea, dolore dorsale, fastidio al torace (inclusa costrizione toracica), orticaria, artralgia e cefalea. Sintomi compatibili con l'anafilassi sono stati segnalati nei pazienti partecipanti a studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Oltre ai sintomi associati a ipersensibilità, le reazioni correlate all'infusione possono presentarsi con stanchezza, capogiro, piressia, aumento della pressione arteriosa, prurito, visione offuscata o vomito. Nei pazienti naïve al trattamento la maggior parte delle reazioni correlate all'infusione si è verificata nei primi 6 mesi di terapia.

    Prevenzione e gestione delle reazioni correlate all'infusione, incluse le reazioni da ipersensibilità

    La gestione delle reazioni correlate all'infusione deve tenere conto della severità della reazione e prevede la riduzione della velocità di infusione, il trattamento con medicinali quali antistaminici, antipiretici e/o corticosteroidi e/o l'interruzione e la successiva ripresa del trattamento prolungando il tempo di infusione.

    A causa del rischio di reazioni da ipersensibilità, inclusa anafilassi, durante la somministrazione di velaglucerasi alfa deve essere prontamente disponibile un adeguato supporto medico, inclusa la presenza di personale esperto in misure di emergenza. Qualora si verifichino reazioni anafilattiche o altre reazioni acute, nel contesto clinico o domiciliare, interrompere immediatamente l'infusione e iniziare un trattamento medico appropriato. Per i pazienti che sviluppano anafilassi in un contesto domiciliare deve essere considerata la possibilità di continuare il trattamento in un contesto clinico.

    Il trattamento deve essere somministrato con cautela in pazienti che abbiano manifestato sintomi di ipersensibilità a velaglucerasi alfa o ad altra terapia enzimatica sostitutiva.

    Il pretrattamento con antistaminici e/o corticosteroidi potrebbe prevenire successive reazioni nei casi in cui si sia reso necessario un trattamento sintomatico.

    Immunogenicità

    Lo sviluppo di anticorpi anti velaglucerasi alfa potrebbe essere associato a reazioni correlate all'infusione, comprese reazioni di ipersensibilità di tipo allergico. Negli studi clinici per l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio, 1 paziente su 94 (1%) ha sviluppato anticorpi della classe IgG alla velaglucerasi alfa. In quest'unico caso, in un saggio in vitro gli anticorpi sono stati identificati essere neutralizzanti. Nessun paziente ha sviluppato anticorpi IgE alla velaglucerasi alfa.

    Fase di post-marketing

    Durante uno studio di estensione post-marketing, un paziente ha sviluppato anticorpi IgG a VPRIV.

    Inoltre, dopo la commercializzazione sono stati segnalati pochi casi di anticorpi neutralizzanti positivi e mancanza di effetto.

    Se il medico sospetta mancanza/perdita di effetto, che potrebbe essere correlata alla formazione di anticorpi, il paziente può essere sottoposto a dosaggio anticorpale, a discrezione del medico. Per ulteriori informazioni sulla richiesta di servizi di test anticorpali, si prega di contattare medinfoEMEA@takeda.com.

    Sodio

    Questo medicinale contiene 12,15 mg di sodio per flaconcino equivalente allo 0,6% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vpriv

    Non sono stati effettuati studi di interazione.


    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile

    Le pazienti con malattia di Gaucher che sviluppano una gravidanza possono attraversare un periodo di aumentata attività della malattia durante la gravidanza e il puerperio. Per le donne con malattia di Gaucher che stanno pianificando una gravidanza è necessaria una valutazione dei rischi e dei benefici.

    Gravidanza

    I dati relativi all'uso di Velaglucerasi Alfa in donne in gravidanza non ci sono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. Per impostare una terapia personalizzata occorre monitorare attentamente la gravidanza e le manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher. VPRIV deve essere prescritto con cautela a donne in stato di gravidanza.

    Allattamento

    Esistono informazioni insufficienti sull'escrezione di velaglucerasi alfa o dei suoi metaboliti nel latte materno. Velaglucerasi è una forma sintetica di beta-glucocerebrosidasi, un normale componente del latte materno. Studi con altre forme dell'enzima hanno rilevato livelli molto bassi dell'enzima nel latte materno. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con VPRIV tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

    Fertilità

    Gli studi sugli animali non mostrano alcuna evidenza di ridotta fertilità (vedere paragrafo 5.3).


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    VPRIV non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.


    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Vpriv

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Le reazioni avverse più gravi osservate nei pazienti partecipanti agli studi clinici erano reazioni da ipersensibilità (2,1%).

    Le reazioni avverse più comuni erano reazioni correlate all'infusione (39,4%). I sintomi delle reazioni correlate all'infusione osservati con maggiore frequenza includevano: cefalea, capogiro, ipotensione, ipertensione, nausea, stanchezza/astenia e piressia/aumento della temperatura corporea (vedere paragrafo 4.4 per ulteriori informazioni). L'unica reazione avversa che ha comportato la sospensione del trattamento è stata una reazione correlata all'infusione.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le reazioni avverse manifestate dai pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1 sono elencate nella tabella 1. Le informazioni sono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e frequenza, secondo la convenzione MedDRA. La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10) e non comune (≥1/1 000, <1/100). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

    Tabella 1: reazioni avverse di VPRIV in pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1

    Classificazione per sistemi e organi
    Reazione avversa
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Disturbi del sistema immunitario
     
    reazioni da ipersensibilità (comprendono dermatite allergica e reazioni anafilattiche*/anafilattoidi)
     
    Patologie del sistema nervoso
    cefalea, capogiro
     
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    visione offuscata*
    Patologie cardiache
     
    tachicardia
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    dispnea*
     
    Patologie vascolari
     
    ipertensione, ipotensione, rossore
     
    Patologie gastrointestinali
    dolore addominale/dolore addominale superiore
    nausea
    vomito*
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eruzione cutanea, orticaria, prurito*
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    dolore osseo, artralgia, dolore dorsale
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    reazione correlata all'infusione, astenia/stanchezza piressia/aumento della temperatura corporea
    fastidio al torace*
     
    Esami diagnostici
     
    prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivata, positività agli anticorpi neutralizzanti
     
    *Reazioni avverse derivate da segnalazioni post-marketing

    Descrizione di alcune reazioni avverse

    Vomito

    In alcuni casi il vomito può essere grave e severo. Il vomito si verifica con maggiore frequenza durante l'infusione e nelle 24 ore successive all'infusione.

    Altre popolazioni speciali

    Popolazione anziana (≥65 anni)

    Il profilo di sicurezza di VPRIV emerso nel corso di studi clinici che hanno coinvolto pazienti di età pari o superiore a 65 anni è risultato simile a quello osservato in altri pazienti adulti.

    Popolazione pediatrica

    Il profilo di sicurezza di VPRIV emerso dagli studi clinici che hanno coinvolto pazienti pediatrici e adolescenti di età compresa tra 4 e 17 anni è risultato simile a quello osservato negli adulti.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vpriv

    Le informazioni relative al sovradosaggio di Velaglucerasi Alfa sono in numero limitato. Nella maggior parte dei casi di segnalazione di sovradosaggio non sono stati osservati ulteriori eventi avversi. Tuttavia, in caso di sovradosaggio accidentale o intenzionale, i pazienti devono essere attentamente monitorati e sottoposti a un trattamento sintomatico e di supporto. Non esiste un antidoto. La dose massima di velaglucerasi alfa utilizzata negli studi clinici è di 60 Unità/kg (vedere paragrafo 4.4).


    Scadenza

    3 anni

    Soluzione ricostituita e diluita per infusione:

    È stato dimostrato che il medicinale si mantiene chimicamente e fisicamente stabile per 24 ore alla temperatura di 2°C - 8°C e al riparo dalla luce.

    Da un punto di vista microbiologico il medicinale deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e non devono superare le 24 ore alla temperatura di 2°C - 8°C.


    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).

    Non congelare.

    Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione, vedere paragrafo 6.3.


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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