Visuplain

    Ultimo aggiornamento: 22/12/2022

    Cos'è Visuplain?

    Visuplain è un farmaco a base del principio attivo Bimatoprost, appartenente alla categoria degli Antiglaucoma e nello specifico Analoghi delle prostaglandine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Visufarma S.p.A..

    Visuplain può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Visuplain 0,1 mg/ml collirio, soluzione in flacone da 3 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Visufarma S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Bimatoprost
    Gruppo terapeutico: Antiglaucoma
    ATC: S01EE03 - Bimatoprost
    Forma farmaceutica: collirio


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    Indicazioni

    Perché si usa Visuplain? A cosa serve?
    Riduzione della pressione intraoculare elevata nel glaucoma cronico ad angolo aperto e nell'ipertensione oculare negli adulti (come monoterapia o come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti).

    Posologia

    Come usare Visuplain: Posologia
    Posologia
    La dose consigliata è di una goccia nell'occhio(i) affetto(i), una volta al giorno, da somministrare alla sera. La dose non deve superare una applicazione quotidiana, in quanto somministrazioni più frequenti possono ridurre l'effetto ipotensivo sulla pressione oculare.
    Popolazione pediatrica:
    La sicurezza e l'efficacia di Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite.
    Pazienti con compromissione epatica e renale:
    Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione, non è stato studiato in pazienti con compromissione renale, o compromissione epatica da moderata a grave; pertanto, è necessario utilizzarlo con cautela in questi pazienti. In pazienti con un'anamnesi di lieve malattia epatica o alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina anormali all'inizio della terapia, bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione, non ha determinato effetti avversi sulla funzionalità epatica in 24 mesi di trattamento.
    Modo di somministrazione
    Uso oftalmico.
    Nel caso in cui si stiano utilizzando più farmaci oftalmici per uso topico, ciascun farmaco deve essere somministrato a distanza di almeno 5 minuti l'uno dall'altro.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Visuplain
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Visuplain
    Oculari
    Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati circa la possibilità di crescita delle ciglia, imbrunimento delle palpebre e aumento della pigmentazione dell'iride, poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere permanenti e potrebbero causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. È probabile che l'aumento della pigmentazione dell'iride sia permanente. Il cambiamento della pigmentazione dipende dall'aumento del contenuto di melanina nei melanociti, piuttosto che dall'aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine dell'aumento della pigmentazione iridea non sono noti. Le variazioni di colore dell'iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni. Di solito, la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si espande in modo concentrico verso la periferia dell'iride e tutta, o parti dell'iride, acquistano una colorazione tendente al marrone. Sembra che il trattamento non abbia alcun effetto né sui nevi né sulle areole dell'iride. A 12 mesi, l'incidenza di iperpigmentazione dell'iride con bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione era dello 0,5%. A 12 mesi, l'incidenza con bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione era dell'1,5% (vedere paragrafo 4.8, Tabella 2) e non aumentava nei 3 anni successivi di trattamento. Per alcuni pazienti è stata riportata la reversibilità della pigmentazione del tessuto periorbitale.
    L'edema maculare cistoide è stato riscontrato con frequenza non comune (≥1/1.000, <1/100) dopo il trattamento con bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione. Pertanto, Visuplain deve essere usato con cautela nei pazienti che presentano fattori di rischio conosciuti per l'edema maculare (ad es. pazienti afachici, pseudofachici con lacerazione della capsula posteriore del cristallino).
    Sono state registrate rare segnalazioni spontanee di riattivazione di precedenti infiltrati della cornea o infezioni oculari con bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione. Visuplain, deve essere usato con cautela nei pazienti con precedenti infezioni oculari virali significative (ad es. herpes simplex) o uveite/irite.
    Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, glaucoma ad angolo chiuso, glaucoma congenito o glaucoma ad angolo stretto.
    Cutanee
    Esiste la possibilità che si verifichi crescita di peli nelle aree in cui la soluzione di Visuplain viene ripetutamente in contatto con la superficie cutanea. Pertanto, è importante applicare Visuplain secondo le istruzioni ed evitare che scorra sulla guancia o su altre aree cutanee.
    Respiratorie
    Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione non è stato studiato in pazienti con funzionalità respiratoria compromessa. Sebbene siano disponibili informazioni limitate in merito a pazienti con anamnesi di asma o BPCO, nel periodo post-marketing sono state segnalate esacerbazioni di asma, dispnea e BPCO, nonché casi di asma. La frequenza di questi sintomi non è nota. È necessario trattare con cautela i pazienti affetti da BPCO, asma o funzionalità respiratoria compromessa a causa di altre patologie.

    Cardiovascolari

    Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione non è stato studiato in pazienti con blocco cardiaco di grado superiore al primo o insufficienza cardiaca congestizia non controllata. È stato registrato un numero limitato di segnalazioni spontanee di bradicardia o ipotensione con bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione. Visuplain deve essere usato con cautela nei pazienti predisposti a frequenza cardiaca bassa o pressione arteriosa bassa.
    Altre informazioni
    In studi su bimatoprost 0,3 mg/ml in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare è stato dimostrato che l'esposizione più frequente dell'occhio a più di una dose di bimatoprost al giorno può diminuire l'effetto di riduzione della PIO (vedere paragrafo 4.5). I pazienti che utilizzano Visuplain con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio per rilevare eventuali variazioni della pressione intraoculare.
    Visuplain 0,1 mg/ml contiene come conservante il benzalconio cloruro (200 ppm), che può essere assorbito da lenti a contatto morbide. A causa della presenza del benzalconio cloruro, si possono anche verificare irritazione oculare e scolorimento delle lenti a contatto morbide. Prima dell'instillazione è necessario rimuovere le lenti a contatto, che possono essere riapplicate 15 minuti dopo la somministrazione.
    Sono stati riportati casi di irritazione agli occhi, occhio secco, alterazione del film e della superficie corneale a seguito di somministrazione oftalmica di benzalconio cloruro. Da usare con cautela nei pazienti con occhio secco e con compromissione della cornea.
    I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
    Sono stati riferiti casi di cheratite batterica associata all'uso di contenitori multidose di prodotti oftalmici per uso topico. Questi contenitori sono stati inavvertitamente contaminati dai pazienti che, nella maggior parte dei casi, presentavano una patologia oculare concomitante. I pazienti che presentano degradazione della superficie dell'epitelio oculare sono a maggior rischio di contrarre cheratite batterica.
    I pazienti devono essere istruiti ad evitare che la punta del contenitore di erogazione entri in contatto con l'occhio o le strutture circostanti, in modo da evitare lesioni oculari e la contaminazione della soluzione.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Visuplain
    Non sono stati effettuati studi di interazione.
    Non si prevedono interazioni nell'uomo in quanto, dopo somministrazione oculare di bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione, le concentrazioni sistemiche di bimatoprost sono estremamente basse (inferiori a 0,2 ng/ml). Il bimatoprost viene biotrasformato attraverso diversi sistemi enzimatici, e negli studi preclinici effettuati, non sono stati riscontrati effetti su enzimi epatici deputati alla metabolizzazione dei farmaci.
    Negli studi clinici, bimatoprost 0,3 mg/ml, collirio, soluzione è stato utilizzato in concomitanza con diversi medicinali oftalmici beta-bloccanti senza alcuna evidenza di interazione.
    Visuplain non è stato valutato, nella terapia aggiuntiva antiglaucomatosa, con agenti diversi dai beta- bloccanti topici.
    È possibile che l'effetto di riduzione della PIO degli analoghi delle prostaglandine (ad es. Visuplain) sia minore nei pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare se utilizzati congiuntamente ad altri analoghi delle prostaglandine (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di Bimatoprost in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
    Visuplain non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario.
    Allattamento
    Non è noto se bimatoprost venga escreto nel latte umano. Studi su animali hanno dimostrato che bimatoprost viene escreto nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con Visuplain tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sugli effetti di bimatoprost sulla fertilità nell'uomo.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Visuplain altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Come per altri trattamenti per uso oftalmico, nel caso si verifichi una transitoria visione offuscata al momento dell'applicazione delle gocce, il paziente deve aspettare che la visione torni nitida prima di guidare veicoli o utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Visuplain
    In uno studio clinico di fase III di 12 mesi, il 38% circa dei pazienti trattati con Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione è stato interessato da reazioni avverse. La reazione avversa segnalata con maggiore frequenza è stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente di grado lieve e di natura non infiammatoria), occorsa nel 29% dei pazienti. All'incirca il 4% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso nello studio di 12 mesi.
    Le seguenti reazioni avverse sono state riscontrate nel corso di studi clinici effettuati con bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione o nel periodo post-marketing. La maggior parte sono stati effetti oculari lievi, e nessuno di tipo grave.
    Le reazioni avverse classificate come molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili) sono presentate in base alla Classificazione per sistemi e organi, in ordine decrescente di gravità all'interno di ciascuna classe di frequenza, nella Tabella 1.
    Tabella 1.
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazione avversa
    Patologie del sistema nervoso
    non comune
    cefalea
    non nota
    capogiro
    Patologie dell'occhio
    molto comune
    iperemia congiuntivale
     
    comune
    cheratite puntata, irritazione oculare, prurito oculare, crescita delle ciglia, dolore oculare, eritema della palpebra, prurito della palpebra
    non comune
    astenopia, visione offuscata, disturbo della congiuntiva, edema congiuntivale, iperpigmentazione dell'iride, madarosi, edema della palpebra
    non nota
    pigmentazione palpebrale, edema maculare, alterazioni periorbitali e delle palpebre incluso infossamento del solco palpebrale, occhio secco, secrezione oculare, edema oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi, lacrimazione aumentata, fastidio oculare, fotofobia
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    non nota
    asma, esacerbazione di asma, esacerbazione di BPCO e dispnea
    Patologie gastrointestinali
    non comune
    nausea
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    comune
    iperpigmentazione cutanea, ipertricosi
    non comune
    cute secca, croste del margine palpebrale, prurito
    non nota
    colorazione anormale della pelle (perioculare)
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    comune
    irritazione in sede di instillazione
    Disturbi del sistema immunitario
    non nota
    reazione da ipersensibilità inclusi segni e sintomi di allergia oculare e dermatite allergica
    Patologie vascolari
    non nota
    ipertensione
    Negli studi clinici effettuati, oltre 1.800 pazienti sono stati trattati con bimatoprost 0,3 mg/ml. Associando i dati di fase III in monoterapia ed in terapia aggiuntiva con bimatoprost 0,3 mg/ml, tra le reazioni avverse verificatesi più di frequente figurano:
    • crescita delle ciglia fino al 45% nel primo anno, con una incidenza di nuovi casi che diminuisce al 7% a 2 anni e al 2% a 3 anni
    • iperemia congiuntivale (prevalentemente di grado lieve e ritenuta essere di natura non- infiammatoria) fino al 44% nel primo anno, con una incidenza di nuovi casi che diminuisce al 13% a 2 anni e al 12% a 3 anni
    • prurito oculare fino al 14% dei pazienti nel primo anno, con una incidenza di nuovi casi che diminuisce al 3% a 2 anni e 0% a 3 anni. Meno del 9% dei pazienti ha dovuto sospendere il trattamento a causa di reazioni avverse nel primo anno, con una incidenza di nuovi pazienti che interrompevano il trattamento del 3% sia a 2 sia a 3 anni.
    Nella Tabella 2 vengono riportate ulteriori reazioni avverse riscontrate con bimatoprost 0,3 mg/ml. La tabella include anche le reazioni avverse occorse con entrambe le formulazioni, ma con una diversa frequenza. La maggior parte sono stati effetti oculari da lievi a moderati, e nessuno di tipo grave.
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 2.
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
     Reazione avversa
    Patologie del sistema nervoso
    comune
    cefalea
    non comune
    capogiro
    Patologie dell'occhio
    molto comune
    prurito oculare, crescita delle ciglia
    comune
    erosione della cornea, bruciore oculare, congiuntivite allergica, blefarite, peggioramento dell'acuità visiva, astenopia, edema congiuntivale, sensazione di corpo estraneo, secchezza oculare, dolore oculare, fotofobia, lacrimazione, secrezione oculare, disturbo visivo/visione offuscata, pigmentazione dell'iride aumentata, scurimento delle ciglia
    non comune
    emorragia retinica, uveite, edema maculare cistoide, irite, blefarospasmo, retrazione della palpebra, eritema
    periorbitale
    Patologie vascolari
    comune
    ipertensione
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    non comune
    irsutismo
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    non comune
    astenia
    Esami diagnostici
    comune
    prova di funzionalità epatica anormale
    Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato:
    Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Visuplain
    Non sono stati riportati casi di sovradosaggio ed è improbabile che si verifichino con l'uso oftalmico.
    In caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere di tipo sintomatico e di supporto. Nel caso in cui Visuplain venga ingerito accidentalmente, potrebbe essere utile sapere che: in studi effettuati su ratti e topi della durata di due settimane, si è riscontrato che la somministrazione orale di dosi fino a 100 mg/kg al giorno non ha determinato alcuna tossicità. Tale dose espressa in mg/m2 è almeno 210 volte superiore alla dose contenuta in un flacone di Bimatoprost 0,1 mg/ml collirio, soluzione accidentalmente somministrata a un bambino di 10 kg.

    Scadenza

    21 mesi.
    Dopo la prima apertura del flacone: utilizzare entro 28 giorni. Non conservare a temperatura superiore a 25°C.

    Conservazione

    Dopo la prima apertura del flacone:
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Visuplain a base di Bimatoprost sono: Bialviz, Bimatoprost Mylan, Brinus, Lumigan - Collirio

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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