Visipaque

    Ultimo aggiornamento: 17/10/2023

    Cos'è Visipaque?

    Visipaque è un farmaco a base del principio attivo Iodixanolo, appartenente alla categoria degli Mezzi di contrasto e nello specifico Mezzi di contrasto radiologici idrosolubili, nefrotropici, a bassa osmolarità. E' commercializzato in Italia dall'azienda GE Healthcare S.r.l..

    Visipaque può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Visipaque 270 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 100 ml
    Visipaque 270 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 200 ml
    Visipaque 270 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 50 ml
    Visipaque 270 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 500 ml
    Visipaque 320 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 100 ml
    Visipaque 320 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 200 ml
    Visipaque 320 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 50 ml
    Visipaque 320 mg I/ml soluz. iniettabile 1 flacone PP 500 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: GE Healthcare S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Iodixanolo
    Gruppo terapeutico: Mezzi di contrasto
    ATC: V08AB09 - Iodixanolo
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Visipaque? A cosa serve?
    Medicinale solo per uso diagnostico.
    Mezzo di contrasto per radiodiagnostica in cardioangiografia, angiografia cerebrale (convenzionale e DSA endoarteriosa), arteriografia periferica (convenzionale e DSA endoarteriosa), angiografia addominale (DSA endoarteriosa), urografia, flebografia e contrast enhancement in tomografia computerizzata. Mielografia lombare, toracica e cervicale.
    Artrografia, isterosalpingografia (HSG) e studi del tratto gastrointestinale.

    Posologia

    Come usare Visipaque: Posologia
    Il dosaggio varia in base al tipo di esame, all'età, peso, gittata cardiaca, condizioni generali del paziente e tecnica usata. Di norma vanno impiegate le stesse concentrazioni e volumi utilizzati per gli altri mezzi di contrasto iodati per radiodiagnostica di corrente uso. Tuttavia, in alcuni studi, Iodixanolo ha fornito una buona informazione diagnostica a concentrazioni inferiori di iodio. Come per gli altri mezzi di contrasto i pazienti devono essere adeguatamente idratati prima e dopo la somministrazione del prodotto. Il prodotto è per uso endovenoso, endoarterioso, intratecale e per uso nelle cavità corporee: intrarticolare, intrauterino e gastrointestinale.
    I seguenti dosaggi possono servire da riferimento. Le dosi somministrate per via endoarteriosa sono intese per iniezioni singole e possono essere ripetute.
    INDICAZIONE/TIPO DI ESAME
    CONCENTRAZIONE
    VOLUME
    Uso endoarterioso
    Arteriografia
    selettiva cerebrale 270/320(1) mg I/ml 5-10 ml per iniezione
    selettiva cerebrale DSA endoarteriosa 270/320 mg I/ml 5-8 ml per iniezione(dose totale massima raccomandata 175 ml)
    aortografia 270/320 mg I/ml 40-60 ml per iniezione
    periferica 270/320 mg I/ml 30-60 ml per iniezione
    periferica DSA endoarteriosa 270 mg I/ml 5-50 ml per iniezione
    320 mg I/ml 3-50 ml per iniezione (dose totale massima raccomandata 250 ml)
    selettiva viscerale DSA endoarteriosa
    270 mg I/ml
    10-40 ml per iniezione
    Cardioangiografia, adulti
    Iniezione in ventricolo sinistro e radice aortica 320 mg I/ml 30-60 ml per iniezione
    Arteriografia coronarica selettiva 320 mg I/ml 4-8 ml per iniezione
    Bambini:
    270/320 mg I/ml
    Dipende dall'età, peso e patologia (dose totale massima raccomandata 10 ml/kg)
    Uso endovenoso
    Urografia
    adulti 270/320 mg I/ml 40-80 ml(2)
    bambini < 7 kg 270/320 mg I/ml 2-4 ml/kg
    bambini > 7 kg
    270/320 mg I/ml 2-3 ml/kg
       
    Tutte le dosi dipendono dall'età, peso, patologia (max 50 ml)
    Flebografia
    270 mg I/ml
    50-150 ml/gamba
    Constrast enhancement in tomografia computerizzata
    TAC del cranio, adulti 270/320 mg I/ml 50-150 ml
    TAC del corpo, adulti 270/320 mg I/ml 75-150 ml
    Bambini, TAC del cranio e del corpo 270/320 mg I/ml
    2-3 ml/kg fino a 50 ml
    (in alcuni casi possono essere somministrati fino a 150 ml)
    (1) Entrambe le concentrazioni sono documentate, ma si consiglia l'uso della concentrazione di 270 mg I/ml nella maggior parte dei casi.
    (2) In casi particolari è possibile superare la dose di 80 ml.
     
    INDICAZIONE/TIPO DI ESAME
    CONCENTRAZIONE
    VOLUME
    Uso intratecale
    Mielografia lombare e toracica
    (Iniezione lombare)
    270 mgI/ml
    oppure
    10-12 ml(3)
    320 mgI/ml
    10 ml(3)
    Mielografia cervicale
    (Iniezione cervicale o lombare)
    270 mgI/ml
    oppure
    10-12 ml(3)
    320 mgI/ml
     10 ml(3)
    Cavità corporee
     
    Il dosaggio deve essere adattato in base alle esigenze individuali per ottenere una visualizzazione ottimale
    Uso Intrarticolare 
    Artrografia
    270 mgI/ml
    1 – 15 ml
    Uso intrauterino    
    Isterosalpingografia (HSG)
    270 mgI/ml
    5-10 ml
    La dose raccomandata può essere superata più volte, es. in caso di reflusso in vagina (volumi studiati fino a 40 ml)
    Studi gastrointestinali: 
    Uso Orale 
    Adulti: 
    Transito 320 mgI/ml
    80-200 ml volumi studiati
    Esofago 320 mgI/ml 10-200 ml
    Stomaco 320 mgI/ml
    20-200 ml volumi studiati
    Bambini: 270/320 mg I/ml
    5 ml/kg su peso corporeo 10-240 ml volumi studiati
    Uso rettale 
    Bambini
    270/320 mgI/ml
    30-400 ml volumi studiati
    (3) Per ridurre al minimo eventuali reazioni avverse non deve essere superata la dose totale di 3,2 g di Iodio.
    Anziani: Come per gli adulti

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Visipaque
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
    Tireotossicosi conclamata. Reazioni gravi da ipersensibilità a VISIPAQUE in anamnesi.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Visipaque
    Speciali precauzioni per l'utilizzo di mezzi di contrasto non-ionici in generale:
    Ipersensibilità
    Una anamnesi positiva per allergia, asma, o reazioni indesiderate ai mezzi di contrasto iodati necessita di precauzioni particolari. In questi casi può essere presa in considerazione la premedicazione con corticosteroidi o antagonisti dei recettori istaminici H1 e H2.
    Il rischio di reazioni gravi in seguito all'impiego di Visipaque è considerato basso. Tuttavia i mezzi di contrasto iodati possono provocare reazioni di tipo anafilattoide o altre manifestazioni da ipersensibilità.
    Deve sempre essere considerata la possibilità di ipersensibilità includendo le reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi, che mettono in pericolo la vita e fatali. La maggior parte delle reazioni avverse gravi si verifica entro i primi 30 minuti. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità ad insorgenza ritardata (dopo 1 ora o più dalla somministrazione). È bene quindi predisporre in anticipo un piano d'azione con disponibilità dei farmaci e delle attrezzature necessarie al trattamento d'emergenza, qualora si dovesse verificare una reazione grave. È sempre consigliabile utilizzare un ago cannula in situ o un catetere per un rapido accesso endovenoso durante l'intera procedura radiodiagnostica.
    L'uso di agenti beta-bloccanti adrenergici può abbassare il livello di soglia per l'insorgenza del broncospasmo dopo somministrazione di mezzo di contrasto in pazienti asmatici, e può ridurre la risposta al trattamento con adrenalina.
    I pazienti devono essere tenuti in osservazione per almeno 30 minuti dopo la somministrazione di VISIPAQUE.
    Coagulopatia
    I mezzi di contrasto non ionici hanno in vitro minori effetti sul sistema della coagulazione rispetto ai mezzi di contrasto ionici.
    Sono stati segnalati fenomeni di coagulazione quando il sangue resta in contatto con le siringhe contenenti il mezzo di contrasto, inclusi i mezzi di contrasto non ionici.
    È stato riportato che l'uso di siringhe in plastica in luogo di quelle in vetro diminuisca ma non elimini la possibilità di coagulazione in vitro.
    Rischio di tromboembolia
    Durante le procedure angio-cardiografiche eseguite sia con mezzi di contrasto ionici che non ionici sono stati segnalati fenomeni tromboembolici gravi, raramente fatali causanti infarto del miocardio e ictus. La somministrazione intravenosa, deve essere quindi praticata con una tecnica meticolosa, particolarmente nel corso di una procedura angiografica, allo scopo di ridurre al massimo l'insorgere di eventi tromboembolici.
    Numerosi fattori, come la durata dell'esame, il numero di iniezioni, il tipo di materiale di cui sono costituiti il catetere e la siringa, malattie di base esistenti e trattamenti concomitanti possono contribuire allo sviluppo di eventi tromboembolici. Per tale motivo sono raccomandate tecniche angiografiche meticolose, con particolare attenzione alla manipolazione del filo guida e del catetere, l'uso di collettori e/o rubinetti a tre vie, frequente lavaggio del catetere (es. con soluzioni fisiologiche eparinate) e riducendo al minimo la durata della procedura.
    Devono essere prontamente disponibili adeguati presidi per la rianimazione.
    Si deve prestare cautela nei pazienti con omocistinuria (rischio di tromboembolismo).
    Idratazione
    Un'adeguata idratazione deve essere assicurata prima e dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. Questo vale soprattutto per i pazienti con mieloma multiplo, diabete mellito, disfunzione renale, così come per i lattanti, i bambini piccoli e gli anziani. I bambini piccoli (età < 1 anno) e soprattutto i neonati sono soggetti a squilibri elettrolitici e ad alterazioni emodinamiche.
    Reazioni cardio-circolatorie
    Particolare attenzione deve essere prestata nei pazienti affetti da gravi cardiopatie e da ipertensione polmonare, in quanto possono sviluppare alterazioni emodinamiche o aritmie.
    Raramente si sono verificate gravi reazioni pericolose per la vita e fatali di origine cardiovascolare, come arresto cardiaco, arresto cardio-respitatorio e infarto del miocardio.
    Disturbi del Sistema Nervoso Centrale
    L'encefalopatia è stata segnalata con l'uso di Iodixanolo (vedi paragrafo 4.8).
    L'encefalopatia da contrasto può manifestarsi con sintomi e segni di disfunzione neurologica come: mal di testa, disturbi visivi, cecità corticale, confusione, convulsioni, perdita di coordinazione, emiparesi, afasia, incoscienza, coma ed edema cerebrale con tempistiche che vanno da pochi minuti ad ore dopo la somministrazione di iodixanolo, e generalmente si risolvono in pochi giorni.
    Il prodotto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con condizioni che alterano l'integrità della barriera emato-encefalica (BBB), potenzialmente portando ad una maggiore permeabilità del mezzo di contrasto attraverso la BBB e aumentando il rischio di encefalopatia. Pazienti con patologie cerebrali acute, tumori o con anamnesi di epilessia sono predisposti alle crisi epilettiche e richiedono particolare attenzione. Anche gli alcolisti e i tossicodipendenti hanno una più bassa soglia di insorgenza di convulsioni e reazioni neurologiche. Per quanto riguarda l'applicazione intravascolare, si deve prestare cautela nei pazienti con ictus acuto o sanguinamento intracranico acuto, in pazienti con barriera emato-encefalica alterata, edema cerebrale o demielinizzazione acuta.
    In caso di sospetto di encefalopatia da contrasto, la somministrazione di iodixanolo dovrebbe essere sospesa e dovrebbe essere avviata un'adeguata gestione medica.
    Reazioni renali
    Il maggiore fattore di rischio per la nefropatia indotta dalla somministrazione del mezzo di contrasto è la disfunzione renale di base.
    Il diabete mellito ed il volume del mezzo di contrasto iodato somministrato sono fattori che contribuiscono al rischio in presenza di disfunzione renale. Ulteriori fonti di preoccupazione sono la disidratazione, l'arteriosclerosi avanzata, la scarsa perfusione renale e la presenza di altri fattori che potrebbero essere nefrotossici, come alcuni farmaci o la chirurgia maggiore.
    Per prevenire disfunzioni renali acute dovute alla somministrazione del mezzo di contrasto, è necessario trattare con particolare attenzione i pazienti con funzione renale già compromessa e diabete mellito poiché sono considerati pazienti a rischio.
    Anche i pazienti affetti da paraproteinemia (mielomatosi e macroglobulinemia di Waldenström) sono considerati a rischio.
    Le misure preventive includono:
    • Identificazione dei pazienti ad alto rischio
    • Garantire un'adeguata idratazione, mantenendo se necessario un'infusione endovenosa da prima della procedura e finchè il mezzo di contrasto non è stato eliminato dai reni.
    • Evitare un ulteriore carico renale sottoforma di farmaci nefrotossici, sostanze colecistografiche orali, clampaggio arterioso, angioplastica dell'arteria renale o interventi chirurgici importanti, fintanto che il mezzo di contrasto non è stato eliminato.
    • Ridurre la dose al minimo.
    • Rinviare la ripetizione dell'esame con mezzo di contrasto fino a quando la funzionalità renale non sia tornata ai livelli pre-esame.
    I mezzi di contrasto iodati possono essere utilizzati dai pazienti in emodialisi, in quanto sono rimossi dal processo di dialisi.
    Pazienti diabetici che ricevono metformina
    Gli studi di contrasto intravascolare con mezzi di contrasto iodati possono portare ad alterazione acuta della funzionalità renale, e sono stati associati ad 'acidosi lattica nei pazienti con funzionalità renale compromessa che assumono metformina
    Per prevenire l'acidosi lattica, la velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) deve essere misurata nei pazienti diabetici trattati con metformina prima della somministrazione intravascolare del mezzo di contrasto iodato.
    1. Pazienti con un valore di eGFR maggiore o uguale a 60 ml/min/1.73 m2 (IRC 1 e 2) possono continuare as assumere metformina normalmente.
    2. Pazienti con un valore di eGFR maggiore o uguale a 30-59 ml/min/1.73 m2 (IRC 3)
    • Pazienti che ricevono il mezzo di contrasto per via endovenosa, con un valore di eGFR maggiore o uguale a 45 ml/min /1.73 m2, possono continuare as assumere metformina normalmente.
    • Nei pazienti che ricevono il mezzo di contrasto per via intraarteriosa, e nei pazienti che ricevono il mezzo di contrasto per via endovenosa con valori di eGFR fra 30 e 44, ml/min /1.73 m2, l'assunzione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima della somministrazione del mezzo di contrasto e deve essere ripresa solo 48 ore dopo, a condizione che la funzionalità renale non sia stata compromessa.
    1. Nei pazienti con un valore di eGFR inferiore a 30 ml/min/1.73 m2 (IRC 4 e 5) o con una malattia intercorrente che causa un calo della funzionalità epatica o una ipossia, la metformina è controindicata e i mezzi di contrasto iodati devono essere evitati.
    2. In casi di emergenza, nei quali la funzione renale è anormale o non nota, il medico dovrà valutare il rischio/beneficio dell'esame con il mezzo di contrasto. L‘assunzione di metformina deve essere interrotta dal momento in cui viene somministrato il mezzo di contrasto. Dopo la procedura è necessario controllare i sintomi di acidosi lattica nel paziente. La metformina deve essere ripresa 48 ore dopo la somministrazione del mezzo di contrasto, purchè la cratinina serica / eGFR risulti immodificata rispetto al valore di pre-imaging.
    Compromissione della funzionalità renale ed epatica
    Un'attenzione particolare è richiesta nei pazienti con gravi disturbi sia della funzione renale che epatica poiché possono avere un'eliminazione significativamente ritardata del mezzo di contrasto. Ai pazienti sottoposti ad emodialisi può essere somministrato il mezzo di contrasto per le procedure radiologiche, non è necessario stabilire una correlazione temporale tra la somministrazione del mezzo di contrasto e l'emodialisi.
    Miastenia grave
    La somministrazione di mezzi di contrasto iodati può aggravare i sintomi della miastenia grave.
    Feocromocitoma
    Ai pazienti affetti da feocromocitoma sottoposti a procedure intervenzionistiche, dovrebbero essere somministrati come profilassi gli alfa bloccanti per evitare crisi ipertensive.
    Disturbi della funzionalità tiroidea
    I pazienti con ipertiroidismo manifesto ma non ancora diagnosticato, i pazienti con ipertiroidismo latente (es. gozzo nodulare) e i pazienti con autonomia funzionale (spesso per es. in pazienti anziani, specialmente nelle zone con carenza di iodio) sono a più alto rischio di tireotossicosi acuta dopo l'utilizzo di mezzi di contrasto iodati. La presenza di un rischio aggiuntivo deve essere valutata in tali pazienti prima dell'utilizzo di un mezzo di contrasto iodato. Nei pazienti con sospetto ipertiroidismo può essere preso in considerazione il test della funzione tiroidea prima della somministrazione del mezzo di contrasto e/o della terapia tireostatica preventiva. I pazienti a rischio devono essere monitorati per lo sviluppo di tireotossicosi nelle settimane successive all'iniezione.
    Dopo la somministrazione di mezzi di contrasto iodati in adulti e bambini, inclusi i neonati, sono stati segnalati casi di test di funzionalità tiroidea indicativi di ipotiroidismo o di soppressione tiroidea transitoria. Alcuni pazienti sono stati trattati per l'ipotiroidismo.
    Popolazione pediatrica
    È raccomandato il monitoraggio della funzione tiroidea (in genere TSH e T4) nei neonati almeno 7-10 giorni ed 1 mese dopo l'esposizione a Visipaque, in particolare nei neonati pretermine, poiché l'esposizione ad un mezzo di contrasto iodato può causare ipotiroidismo transitorio.
    Particolare attenzione deve essere prestata ai pazienti pediatrici di età inferiore a 3 anni poiché una tiroide ipoattiva durante i primi anni di vita può essere dannosa per lo sviluppo motorio, uditivo e cognitivo e può richiedere una terapia sostitutiva T4 transitoria. L'incidenza di ipotiroidismo in pazienti di età inferiore a 3 anni esposti a mezzi di contrasto iodati è stata riportata tra l'1,3% e il 15% a seconda dell'età dei soggetti e della dose di mezzo di contrasto iodato ed è più comunemente osservata nei neonati e nei neonati prematuri. I neonati possono anche essere esposti attraverso la madre durante la gravidanza. La funzionalità tiroidea deve essere valutata in tutti i pazienti pediatrici di età inferiore a 3 anni in seguito ad esposizione a mezzi di contrasto iodati. Se viene rilevato ipotiroidismo, si deve considerare la necessità di effettuare il trattamento e la funzione tiroidea deve essere monitorata fino alla normalizzazione.
    Stravaso
    In caso di stravaso è probabile che VISIPAQUE, per la sua isotonicità, provochi minore dolore locale ed edema extravascolare rispetto ai mezzi di contrasto iperosmolari. Come misura di routine si raccomanda di sollevare e raffreddare la zona interessata. In caso di sindrome compartimentale può essere necessaria la decompressione chirurgica.
    Periodo di osservazione:
    Dopo somministrazione del mezzo di contrasto il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per almeno 30 minuti, poiché la maggior parte degli effetti collaterali gravi si manifesta entro questo intervallo. Tuttavia l'esperienza dimostra che reazioni da ipersensibilità possono comparire fino a diverse ore o giorni dopo la somministrazione.
    Uso intratecale:
    Dopo mielografia il paziente deve riposare per 1 ora con il capo ed il torace sollevati a 20°, dopodichè il paziente può muoversi con cautela, ma deve evitare di chinarsi. Se il paziente è sdraiato a letto, il capo ed il torace devono rimanere sollevati per le prime 6 ore. Tenere sotto osservazione durante questo periodo i pazienti per i quali si sospetta una bassa soglia convulsiva. I pazienti esterni non devono rimanere completamente soli per le prime 24 ore.
    Isterosalpingografia
    L'isterosalpingografia non deve essere eseguita durante la gravidanza o in presenza di malattie infiammatorie pelviche acute (PID).
    Si deve prestare cautela nei pazienti con malattie cardiache gravi e ipertensione polmonare poiché essi potrebbero sviluppare variazioni emodinamiche o aritmie, che interessano in particolare i casi di applicazione intracoronarica. Più frequentemente negli anziani e nei pazienti con pre-esistenti deficit cardiaci si osservano reazioni con alterazioni ischemiche dell'ECG e aritmia.
    Avvertenze specifiche:
    Questo medicinale contiene sodio:
    Visipaque 270 mg I/ml:0,03 mmoli (0,76 mg) di sodio per ml.
    Visipaque 320 mg I/ml:0,02 mmoli (0,45 mg) di sodio per ml.
    Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Visipaque
    Tutti i mezzi di contrasto iodati possono interferire con la capacità del tessuto tiroideo di legare lo iodio che può in tal modo essere ridotta per parecchie settimane; tests che misurano l'uptake dello iodio (utilizzando iodio radioattivo) risulteranno perciò alterati.
    Alte concentrazioni di mezzo di contrasto nel siero e nelle urine possono alterare i risultati dei test di laboratorio per bilirubina, proteine o sostanze inorganiche (per es. ferro, rame, calcio e fosfati). Queste sostanze non devono quindi essere dosate il giorno dell'esame.
    L'impiego di mezzi di contrasto iodati può causare disturbi transitori della funzione renale e ciò può aggravare una condizione di acidosi lattica nei diabetici che stanno assumendo metformina (vedere 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
    Pazienti trattati con interleukina-2 da meno di due settimane dalla somministrazione di un mezzo di contrasto iodato hanno un maggiore rischio di reazioni tardive (sintomi simil-influenzali o reazioni cutanee). Ci sono evidenze che l'uso dei beta bloccanti è un fattore di rischio per le reazioni anafilattoidi ai mezzi di contrasto per radiodiagnostica (è stata osservata grave ipotensione con mezzi di contrasto per radiodiagnostica nella terapia con beta bloccanti).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza:
    Non è stata stabilita la sicurezza di Visipaque nelle pazienti in gravidanza.
    La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non ha evidenziato effetti dannosi diretti o indiretti sulla riproduzione, sviluppo embrionale o fetale, gestazione e sviluppo peri- e postnatale.
    Poiché qualora possibile, l'esposizione alle radiazioni ionizzanti durante la gravidanza dovrebbe essere evitata, i benefici di un esame radiografico, con o senza mezzo di contrasto, devono essere accuratamente valutati in rapporto ai possibili rischi. Il prodotto non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che i benefici non siano superiori ai rischi e l'esame sia considerato indispensabile dal medico.
    Si raccomanda di monitorare la funzione tiroidea nei neonati che sono stati esposti a mezzi di contrasto iodati mentre erano nell'utero (vedere paragrafo 4.4).
    Allattamento:
    I mezzi di contrasto sono scarsamente escreti nel latte umano e piccole quantità sono assorbite dall'intestino. L'allattamento può proseguire normalmente quando il mezzo di contrasto viene somministrato alla madre.


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
    Comunque, si sconsiglia di guidare veicoli o di usare macchinari durante le prime 24 ore dalla somministrazione intratecale.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Visipaque
    Qui di seguito sono elencati i possibili effetti collaterali relativi alle procedure radiografiche che prevedono l'impiego di VISIPAQUE.
    Gli effetti indesiderati associati a VISIPAQUE sono di solito da lievi a moderati e di natura transitoria
    Reazioni gravi o fatali si verificano soltanto in casi molto rari. Queste possono includere: insufficienza renale acuta-sub-cronica, insufficienza renale acuta, shock anafilattico o anafilattoide, reazioni di ipersensibilità seguite da reazioni cardiache (sindrome di Kounis), arresto cardiaco o cardiorespiratorio e infarto del miocardio. La reazione cardiaca potrebbe essere favorita dalla malattia di base o dalla procedura.
    Le reazioni da ipersensibilità generalmente si manifestano con sintomi respiratori o cutanei come dispnea, rash, eritema, orticaria, prurito, reazioni cutanee gravi, angioedema, ipotensione , febbre, edema della laringe, broncospasmo o edema polmonare.
    In pazienti con patologie autoimmuni sono stati osservati casi di vasculite e di sindrome simil Stevens–Johnson (SJS).
    Queste possono presentarsi immediatamente o fino ad alcuni giorni dopo la somministrazione.
    Le reazioni da ipersensibilità possono manifestarsi indipendentemente dalla dose e dalla modalità di somministrazione e lievi sintomi possono rappresentare il primo segnale di una grave reazione anafilattoide /shock. La somministrazione del mezzo di contrasto deve essere interrotta immediatamente e, se necessario, deve essere praticata una terapia specifica attraverso l'accesso vascolare. I pazienti in terapia con beta bloccanti possono riferire i sintomi atipici di ipersensibilità che possono essere confusi con una reazione vagale.
    Un incremento minore e transitorio della creatinina sierica è comune dopo somministrazione di mezzi di contrasto iodati, ma generalmente non ha alcuna rilevanza clinica
    Un effetto indesiderato si intende essere:
    • Molto comune se la frequenza è ≥1/10
    • Comune se la frequenza è fra ≥1/100 e <1/10
    • Non comune se la frequenza è fra ≥1/1.000 e <1/100
    • Raro se la frequenza è fra ≥1/10.000 e <1/1.000
    • Molto raro se la frequenza è <1/10.000
    Non Nota ( la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Le frequenze listate si basano sulla documentazione clinica interna e su studi su larga scala pubblicati che comprendono più di 57,705 pazienti.
    Uso intravascolare:
    MedDRA Classificazione per sistemi/organi
    ADRs
    Frequenza
    Patologie cardiache
    Aritmia (incluso bradicardia e tachicardia)
    raro
    Trombosi delle arterie coronarie non nota
    Angina pectoris non nota
    Ipocinesia ventricolare non nota
    Ischemia miocardica non nota
    Spasmo delle arterie coronarie non nota
    Infarto miocardico raro
    Arresto cardiaco molto raro
    Palpitazioni molto raro
    Arresto cardiorespiratorio
    non nota
    Disturbi del sangue e del sistema linfatico
    Trombocitopenia
    non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
     
    non comune
    Capogiro raro
    Disturbo sensoriale inclusi disturbi del gusto, parestesia, parosmia raro
    Accidente cerebrovascolare molto raro
    Sincope molto raro
    Coma non nota
    Disturbi della coscienza non nota
    Convulsioni non nota
    Encefalopatia transitoria da contrasto causata da stravaso di mezzi di contrasto, che può manifestarsi come disfunzione sensoriale, motoria o neurologica generale (incluso amnesia, allucinazione, paralisi, paresi, disorientamento, transitorio disturbo del linguaggio, afasia, disartria) non nota
    Tremore (transitorio) molto raro
    Ipoestesia
    molto raro
    Patologie dell'occhio
    Cecità transitoria corticale
    molto raro
    Deficit visivo transitorio (incluso diplopia, visione offuscata), edema della palpebra.
    molto raro
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

     
     
     
     
     
     
     
    Tosse
    raro
    Starnuti raro
    Dispnea raro
    Edema della laringe molto raro
    Edema della faringe molto raro
    Irritazione della gola molto raro
    Edema polmonare non cardiogeo non nota
    Broncospasmo non nota
    Costrizione alla gola
    non nota
    Patologie gastrointestinali

     
     
     
     
     
     
    Nausea
     
    non comune
    Vomito non comune
    Dolore addominale molto raro
    Diarrea/fastidio molto raro
    Pancreatite acuta non nota
    Peggioramento della pancreatite non nota
    Ingrandimento delle ghiandole salivari
    non nota
    Patologie della pelle e dei tessuti sottocutanei

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Eruzione cutanea o eruzione da farmaco
     
    non comune
    Prurito non comune
    Orticaria non comune
    Edema angioneurotico molto raro
    Eritema raro
    Dermatite bollosa o esfoliativa non nota
    Sindrome di Stevens-Johnson non nota
    Eritema multiforme non nota
    Necrolisi epidermica tossica non nota
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata non nota
    Eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici non nota
    Eruzione da farmaco non nota
    Iperidrosi molto raro
    Angioedema
    molto raro
    Patologie renali e urinarie

     
    Danno renale acuto o nefropatia tossica (nefropatia da mezzi di contrasto-CIN)
     
    non comune
    Aumento della creatininemia
    non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artralgia
    non nota
    Mal di schiena molto raro
    Spasmo muscolare
    molto raro
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
    Iodismo
    non nota
    Patologie vascolari
    Rossore
     
    non comune
    Ipotensione raro
    Ipertensione molto raro
    Spasmo arterioso non nota
    Trombosi non nota
    Tromboflebite non nota
    Shock
    non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Sensazione di caldo generalizzata
     
    non comune
    Dolore toracico non comune
    Tremore (brividi) raro
    Piressia raro
    Reazioni di dolore e sofferanza nel sito di somministrazione incluso lo stravaso
    raro
    sensazione di freddo
    raro
    Condizioni di astenia (es. malessere, affaticamento) molto raro
    Edema del viso molto raro
    Edema localizzato molto raro
    Gonfiore
    non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità
    non comune
    Reazione anafilattica/anafilattoide, compreso reazioni con pericolo di vita o anafilassi fatale non nota
    Shock anafilattico/anafilattoide
    non nota
    Disturbi psichiatrici
    Stato confusionale
    non nota
    Agitazione molto raro
    Ansia
    molto raro
    Patologie endocrine
    Ipotiroidismo neonatale transitorio
    non nota
    Ipertiroidismo non nota
    Ipotiroidismo transitorio
    non nota
    Uso intratecale:
    Gli effetti indesiderati, dopo uso intratecale, possono essere ritardati e possono manifestarsi alcune ore o perfino alcuni giorni dopo la procedura. La frequenza è simile a quella della singola puntura lombare.
    L'irritazione meningea con fotofobia, il meningismo e la meningite chimica franca sono stati osservati con altri mezzi di contrasto organoiodati non ionici. La possibilità che insorga una meningite infettiva deve essere considerata.
    MedDRA Classificazione per sistemi/organi
    ADRs
    Frequenza
    Disturbi del sistema immunitario
    ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi)
    non nota
    Patologie del sistema nervoso

     
    Cefalea (può essere grave e persistente)
     
    non comune
    Convulsione non nota
    Capogiro non nota
    Encefalopatia transitoria da contrasto causata da stravaso di mezzi di contrasto, che può manifestarsi come disfunzione sensoriale, motoria o neurologica generale incluso amnesia, allucinazione, stato confusionale, paralisi, paresi, disorientamento, afasia, disturbo del linguaggio
    non nota
    Patologie gastrointestinali
    Vomito
     
    non comune
    Nausea
    non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Spasmo muscolare
    non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Tremore
    non nota
    Dolore in sede di iniezione
    non nota
    Isterosalpingografia (HSG):
    MedDRA Classificazione per sistemi/organi
    ADRs
    Frequenza
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    comune
    Patologie gastrointestinali
    Dolore addominale
    molto comune
    Nausea comune
    Vomito
    non comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

     
     
    Piressia
    comune
    Tremore non nota
    Reazione nel sito di iniezione
    non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi
    non nota
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Emorragia vaginale
    molto comune
    Artrografia:
    MedDRA Classificazione per sistemi/organi
    ADRs
    Frequenza
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Dolore in sede di iniezione
    comune
    Tremore
    non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi
    non nota
    Studi del tratto gastrointestinale:
    MedDRA Classificazione sistema/organo
    ADRs
    Frequenza
    Patologie gastrointestinali

     
     
    Diarrea
    comune
    Dolore addominale comune
    Nausea comune
    Vomito
    non comune
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi
    non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Tremore
    non nota
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Visipaque
    Il sovradosaggio è improbabile in pazienti con una funzionalità renale normale.
    La durata della procedura è importante per la tollerabilità renale di alte dosi di mezzo di contrasto, (t 1/2 ~ 2 ore). In caso di sovradosaggio accidentale, la perdita idro-elettrolitica deve essere compensata tramite infusione. La funzione renale deve essere controllata almeno per i 3 giorni successivi. Se necessario, l'emodialisi può essere utilizzata per eliminare l'eccesso di Iodixanolo. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento del sovradosaggio è sintomatico.

    Scadenza

    3 anni a confezionamento integro, a temperatura non superiore ai 30°C, protetto dalla luce e dai Raggi-X secondari.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 30°C, protetto dalla luce e dai Raggi-X secondari.
    Il prodotto può essere conservato per un mese a 37°C.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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