Tixteller

    Ultimo aggiornamento: 21/04/2023

    Cos'è Tixteller?

    Tixteller è un farmaco a base del principio attivo Rifaximina, appartenente alla categoria degli Antibatterici e nello specifico Antibiotici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Alfasigma S.p.A..

    Tixteller può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Tixteller 550 mg 56 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Alfasigma S.p.A.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Rifaximina
    Gruppo terapeutico: Antibatterici
    ATC: A07AA11 - Rifaximina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Tixteller? A cosa serve?
    TIXTELLER è indicato per la riduzione delle recidive di episodi di encefalopatia epatica conclamata in pazienti di età ≥ 18 anni (vedere paragrafo 5.1).
    Si devono tenere in considerazione le Linee-guida ufficiali sull'uso corretto degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Tixteller: Posologia
    Posologia
    Dose raccomandata: 550 mg due volte al giorno come trattamento a lungo termine per la riduzione delle recidive di episodi di encefalopatia epatica conclamata (vedere paragrafi 4.4, 5.1 e 5.2).
    Nel principale studio registrativo, il 91% dei pazienti ha assunto in concomitanza lattulosio (vedere anche il paragrafo 5.1).
    TIXTELLER può essere somministrato con o senza cibo.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di TIXTELLER nei pazienti pediatrici (di età inferiore a 18 anni) non sono state stabilite.
    Popolazione anziana
    Non sono necessari aggiustamenti della dose perché i dati di sicurezza e di efficacia di TIXTELLER non hanno evidenziato differenze tra la popolazione anziana e i pazienti più giovani.
    Compromissione epatica
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione renale
    Sebbene non siano previste modifiche della dose, occorre cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 5.2).
    Modo di somministrazione
    Il medicinale deve essere assunto per via orale, con un bicchiere d'acqua.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Tixteller
    • Ipersensibilità alla Rifaximina, ai derivati della rifamicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Casi di occlusione intestinale.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Tixteller
    Casi di diarrea da Clostridium difficile (CDAD) sono stati segnalati in associazione all'uso di quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusa la Rifaximina. Non si può escludere una possibile associazione tra il trattamento con la rifaximina, la CDAD e la colite pseudomembranosa (PMC).
    A causa della mancanza di dati e della possibile grave alterazione della flora intestinale con conseguenze sconosciute, la somministrazione concomitante della rifaximina con altre rifamicine non è raccomandata.
    I pazienti devono essere informati che, malgrado il trascurabile assorbimento del farmaco (inferiore all'1%), la rifaximina, come tutti i derivati della rifamicina, può provocare una colorazione rossastra delle urine.
    Compromissione epatica: usare con cautela nei pazienti con grave compromissione epatica (classe Child-Pugh C) e nei pazienti con punteggio MELD (Model for End-Stage Liver Disease) > 25 (vedere paragrafo 5.2).
    Si consiglia cautela nel caso in cui sia richiesto l'uso contemporaneo di rifaximina e di un inibitore della glicoproteina P, come la ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
    In pazienti in trattamento con warfarin che assumevano rifaximina sono stati segnalati sia aumenti che riduzioni dei valori del rapporto internazionale normalizzato -INR-(in alcuni casi associati a sanguinamento). Nel caso in cui fosse necessaria la co-somministrazione, l'INR deve essere attentamente monitorato nel momento in cui il trattamento con rifaximina viene iniziato o sospeso. Possono essere necessari aggiustamenti della dose degli anticoagulanti orali per mantenere il livello di anticoagulazione desiderato (vedere paragrafo 4.5).
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente
    ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Tixteller
    Non vi è esperienza di somministrazione di rifaximina a soggetti in terapia con un altro agente antibatterico a base di rifamicina per il trattamento di un'infezione batterica sistemica.
    I dati in vitro dimostrano che la rifaximina non inibisce gli isoenzimi del principale citocromo P-450 (CYP) responsabili del metabolismo dei farmaci (CYP 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1, e 3A4). Negli studi di induzione in vitro, la rifaximina non è risultata essere un induttore del CYP1A2 e CYP2B6 ma un debole induttore del CYP3A4.
    In soggetti sani, gli studi clinici di interazione farmaco-farmaco hanno dimostrato che la rifaximina non altera in misura significativa la farmacocinetica dei substrati del CYP3A4. Tuttavia, in pazienti con funzionalità epatica compromessa non è possibile escludere che rifaximina, a causa della maggiore esposizione sistemica rispetto ai soggetti sani, possa ridurre l'esposizione ai substrati del CYP3A4 (p.es. warfarin, antiepilettici, antiaritmici, contraccettivi orali) qualora somministrati contemporaneamente.
    In pazienti in trattamento con warfarin che assumevano rifaximina sono stati segnalati sia aumenti che riduzioni dei valori del rapporto internazionale normalizzato (INR). Nel caso in cui fosse necessaria la co-somministrazione, l'INR deve essere attentamente monitorato nel momento in cui il trattamento con rifaximina viene iniziato o sospeso. Possono essere necessari aggiustamenti della dose degli anticoagulanti orali.
    Uno studio in vitro ha evidenziato che la rifaximina è un substrato moderato della glicoproteina P (P-gp) ed è metabolizzato dal CYP3A4. Non è noto se l'assunzione concomitante di farmaci inibitori del CYP3A4 possa aumentare l'esposizione sistemica alla rifaximina.
    In soggetti sani, la somministrazione concomitante di una singola dose di ciclosporina (600 mg), un potente inibitore della glicoproteina P, con una singola dose di rifaximina (550 mg) ha determinato incrementi corrispondenti a 83 e 124 volte il valore medio di Cmax di rifaximina e AUC ∞. Il significato clinico di questo incremento di esposizione sistemica non è noto.
    Il potenziale di interazione con altri farmaci a livello dei trasportatori è stato valutato in vitro. Questi studi suggeriscono che è improbabile un'interazione clinica tra la rifaximina e altri composti soggetti a efflusso tramite la P-gp e altre proteine di trasporto (MRP2, MRP4, BCRP e BSEP).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili o sono limitati i dati relativi all'uso di Rifaximina in donne in stato di gravidanza.
    Gli studi sugli animali evidenziano effetti transitori sull'ossificazione e variazioni scheletriche nel feto (vedere paragrafo 5.3).
    A scopo precauzionale, l'uso della rifaximina non è raccomandato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se la rifaximina e i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno.
    Non è possibile escludere un rischio per i neonati allattati al seno.
    La decisione di interrompere l'allattamento al seno o di interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con la rifaximina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilità maschile e femminile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    In studi clinici controllati sono stati segnalati casi di capogiro. Tuttavia, la Rifaximina ha una influenza trascurabile sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Tixteller
    Studi clinici:
    La sicurezza della Rifaximina in pazienti in remissione da encefalopatia epatica (EE) è stata valutata nell'ambito di due studi, uno studio di fase 3 randomizzato, in doppio-cieco, controllato verso placebo (RFHE3001) e uno studio in aperto a lungo termine (RFHE3002).
    Nello studio RFHE3001 140 pazienti trattati con la rifaximina (alla dose di 550 mg due volte al giorno per 6 mesi) sono stati confrontati con 159 pazienti trattati con placebo, mentre nello studio RFHE3002 322 pazienti, di cui 152 provenienti dallo studio RFHE3001, sono stati trattati con la rifaximina 550 mg due volte al giorno per 12 mesi (66% dei pazienti) e per 24 mesi (39% dei pazienti), per un'esposizione mediana di 512,5 giorni.
    Inoltre, in tre studi di supporto 152 pazienti con encefalopatia epatica hanno ricevuto dosi di rifaximina comprese tra 600 mg e 2.400 mg al giorno fino a un massimo di 14 giorni.
    Nella tabella sottostante sono riportate tutte le reazioni avverse che si sono verificate in pazienti trattati con la rifaximina con un'incidenza ≥5% e superiore (≥1%) a quella osservata nei pazienti trattati con placebo nell'ambito dello studio RFHE3001.
    Tabella 1: Reazioni avverse che si sono verificate in ≥5% dei pazienti trattati con la rifaximina e con un'incidenza superiore rispetto al placebo nello studio RFHE3001
    Classe sistemico-organica MedDRA
    Evento
    Placebo N=159 n %
    Rifaximina N= 140 n %
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Anemia
    6
    3,8
    11
    7,9
    Patologie gastrointestinali
    Ascite
    15 
    9,4 
    16
    11,4
    Nausea
    21
    13,2 
    20
    14,3
    Dolore addominale superiore
    5,0
    9
    6,4
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Edema periferico
    13
    8,2
    21
    15,0
    Piressia
    5
    3,1
    9
    6,4
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
    Spasmi muscolari
    11
    6,9
    13
    9,3
     
    Artralgia
    4
    2,5
    9
    6,4
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiri
    13
    8,2
    18
    12,9
    Disturbi psichiatrici
    Depressione
    8
    5,0
    10
    7,1
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Dispnea
    7
    4,4
    6,4
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Prurito
    10
    6,3
    13
    9,3
    Eruzione cutanea
    6
    3,8
    7
    5,0
    La tabella 2 riporta le reazioni avverse osservate nello studio controllato verso placebo RFHE3001,nello studio a lungo termine RFHE3002 e dalla esperienza post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e in base alla frequenza.
    Le categorie di frequenza sono definite in base alla convenzione seguente:
    Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 2: Reazioni avverse suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e in base alla frequenza.
    Classificazione per sistemi e organi MedDRA
    Comune
    Non comune
    Raro
    Non nota
    Infezioni e infestazioni
     
    Infezioni da Clostridi,
    infezioni delle vie urinarie,
    candidiasi
    Polmonite,
    cellulite,
    infezioni delle vie respiratorie superiori,
    rinite
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Anemia
     
    Trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Reazioni anafilattiche,
    angioedemi,
    ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Anoressia,
    iperpotassiemia
    Disidratazione
     
    Disturbi psichiatrici
    Depressione
    Stato confusionale,
    ansia,
    ipersonnia,
    insonnia
     
     
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiri,
    mal di testa
    Disturbi dell'equilibrio,
    amnesia,
    convulsioni,
    disturbi dell'attenzione,
    ipoestesia,
    compromissione della memoria
     
     
    Patologie vascolari
     
    Vampate di calore
    Ipertensione,
    ipotensione
    Pre-sincope,
    sincope
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Dispnea
     
    Versamento pleurico
    Malattia polmonare cronica ostruttiva
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Dolore addominale superiore,
    distensione dell'addome,
    diarrea,
    nausea,
    vomito,
    ascite
    Dolore addominale,
    emorragia da varici esofagee,
    bocca secca,
    disturbi allo stomaco
    Stipsi
     
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Alterazioni dei test di funzionalità epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzioni cutanee,
    prurito
     
     
     
    Dermatite,
    eczema
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
    Spasmi muscolari,
    artralgia
    Mialgia
    Dolore alla schiena
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Disuria,
    pollachiuria
    Proteinuria
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Edema periferico
    Edema,
    piressia
    Astenia
     
    Esami diagnostici
     
     
     
    Anomalie del rapporto internazionale normalizzato
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
    Cadute
     
    Contusioni,
    dolore procedurale
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tixteller
    Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio. 
    Negli studi clinici su pazienti con diarrea del viaggiatore sono state tollerate dosi fino a 1.800 mg/die senza segni clinici gravi. Anche in pazienti/soggetti con normale flora batterica la Rifaximina a dosi fino a 2.400 mg/die per 7 giorni non ha causato sintomi clinici rilevanti correlati al dosaggio elevato.
    In caso di sovradosaggio accidentale, si consigliano un trattamento sintomatico e una terapia di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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