Sotalolo Teva

    Ultimo aggiornamento: 15/04/2024

    Cos'è Sotalolo Teva?

    Sotalolo Teva è un farmaco a base del principio attivo Sotalolo Cloridrato, appartenente alla categoria degli Betabloccanti e nello specifico Betabloccanti non selettivi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Sotalolo Teva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Sotalolo Teva 40 compresse 80 mg

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Sotalolo Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Betabloccanti
    ATC: C07AA07 - Sotalolo
    Forma farmaceutica: compressa


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Sotalolo Teva? A cosa serve?
    Sotalolo Teva è indicato negli adulti nella profilassi di:
    • tachicardie ventricolari potenzialmente letali;
    • tachicardie ventricolari sintomatiche e invalidanti, documentate, in assenza di insufficienza cardiaca non controllata;
    • tachicardie sopraventricolari documentate in assenza di insufficienza cardiaca non controllata quando viene accertata la necessità di trattamento (per es. mantenimento del ritmo sinusale dopo conversione della fibrillazione atriale o del flutter atriale).

    Posologia

    Come usare Sotalolo Teva: Posologia
    Posologia
    L'inizio del trattamento o il cambiamento della posologia devono seguire ad un'adeguata valutazione medica, inclusi un ECG con misurazione dell'intervallo QT corretto, una misurazione dei livelli di potassio ematico, una valutazione della funzionalità renale e tenendo conto di eventuali terapie concomitanti (vedere il paragrafo 4.5).
    Come avviene per altre sostanze antiaritmiche, si consiglia di iniziare il trattamento con Sotalolo Teva e di aumentarne le dosi sotto controllo ecocardiografico, poiché possono verificarsi eventi proaritmici non solo nella fase iniziale della terapia, ma anche ad ogni incremento del dosaggio.
    Il trattamento delle tachicardie ventricolari potenzialmente letali deve essere iniziato sotto monitoraggio in ambiente ospedaliero.
    La dose iniziale è di 80 mg somministrata in dose singola oppure in due dosi frazionate a intervalli di 12 ore. Gli aumenti delle dosi devono avvenire ad intervalli di 2 o 3 giorni, in modo da raggiungere lo stato stazionario e permettere un monitoraggio degli intervalli QT.
    La maggior parte dei pazienti risponde ad un dosaggio giornaliero compreso fra 160 e 320 mg assunti in 2 dosi (per es. 160 mg per 2) o 3 dosi (per es. 80 mg per 3) giornaliere.
    Alcuni pazienti con aritmie potenzialmente letali possono richiedere dosi maggiori, da 480 a 640 mg/die; in ogni caso questi dosaggi devono essere prescritti solo quando il potenziale beneficio supera il maggiore rischio di insorgenza di eventi avversi, in particolare di proaritmia.
    Danno renale
    Poiché sotalolo è escreto principalmente con le urine, il dosaggio deve essere modificato in base alla clearance della creatinina. Devono anche essere tenuti in considerazione la frequenza cardiaca (che non deve scendere al di sotto dei 50 battiti/minuto) e l'effetto clinico.
    Clearance della creatinina (ml/min)
    Posologia consigliata
    >60
    Dose usuale
    30–60
    Metà dose
    10–30
    Un quarto di dose
    <10
    Evitare sotalolo
    Formula di Cockcroft & Gault:
    Uomini:
    (140 - età) × peso (kg)

    72 × creatinina sierica (mg/dl)
    Donne: idem x 0,85.
    Se la creatinina sierica è espressa in µmol/l, dividere il valore per 88,4 (1 mg/dl = 88,4 µmol/l).
    Compromissione epatica
    Non è necessario modificare il dosaggio.
    Anziani
    L'età in se stessa non è una ragione per adattare la dose iniziale. Può essere necessario un adeguamento del dosaggio in presenza di funzionalità renale ridotta causata dall'età avanzata (vedere anche “Danno renale”).
    Popolazione pediatrica
    A causa della mancanza di dati, la somministrazione di sotalolo non è indicata nei bambini.
    Modo di somministrazione
    Le compresse devono essere assunte con una quantità sufficiente di liquido (per es. un bicchiere di acqua) ed ingerite intere.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Sotalolo Teva
    Sotalolo è controindicato nelle seguenti situazioni:
    • ipersensibilità al principio attivo, alle sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
    • sindromi del QT allungato (congenite o acquisite)
    • torsione di punta
    • asma bronchiale e sindrome ostruttiva cronica delle vie aeree
    • insufficienza cardiaca non controllata
    • shock cardiogeno
    • blocco atrioventricolare di II e III grado, a meno che non sia presente un pacemaker
    • angina di Prinzmetal
    • sindrome del nodo del seno (compreso il blocco seno-atriale) a meno che non sia presente un pacemaker
    • bradicardia sinusale sintomatica
    • fenomeno di Raynaud e disturbi circolatori periferici
    • feocromocitoma non trattato
    • ipotensione arteriosa (tranne quando sia dovuta ad aritmia)
    • anestesia con induzione di depressione miocardica
    • grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min)
    • acidosi metabolica
    • floctafenina (vedere paragrafo 4.5)
    • associazione con sostanze che causano torsione di punta:
      • antiaritmici di classe I (chinidina, idrochinidina, disopiramide, procainamide),
      • altri antiaritmici di classe III (amiodarone, dofetilide, ibutilide),
      • alcuni neurolettici (tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo),
      • alcuni antidepressivi (SSRI: citalopram ed escitalopram, agenti triciclici: clomipramina, amitriptilina, desipramina, imipramina e nortriptilina)
      • alcuni agenti antipsicotici (fenotiazine: mesoridazina)
      • alcuni antibiotici (macrolidi: azitromicina, claritromicina, eritromicina, roxitromicina)
      • alcuni antimalarici (alofantrina, clorochina)
      • alcuni antistaminici (terfenadina, prometazina, astemizolo)
      • alcuni agenti gastroprocinetici/antiemetici (cisapride, domperidone, ondansetron)
      • alcuni inibitori delle protein-chinasi (vandetanib)
      • altri principi attivi ad es. bepridile, difemanile, eritromicina IV, mizolastina, vincamina IV, metadone, triossido di arsenico, donepezil, propofol, trazodone, probucol, fluconazolo, papaverina, anagrelide e moxifloxacina.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Sotalolo Teva
    I pazienti che presentano bradicardia o ipotensione ritenute a giudizio del medico curante clinicamente significative e di grave entità, devono interrompere immediatamente il trattamento con Sotalolo Teva.
    Proaritmia
    L'evento avverso più pericoloso in corso di terapia antiaritmica consiste nell'aggravamento delle aritmie pre-esistenti o nell'induzione di nuove aritmie. I farmaci che prolungano l'intervallo QT, possono causare torsione di punta, una tachicardia ventricolare polimorfa associata con il prolungamento dell'intervallo QT. I dati disponibili dimostrano che il rischio di sviluppare una torsione di punta è associato con il prolungamento dell'intervallo QT e del QTc, la riduzione della frequenza cardiaca, storia di cardiomegalia o scompenso cardiaco, l'ipopotassiemia e l'ipomagnesiemia (ad es. come conseguenza dell'uso dei diuretici), le alte concentrazioni plasmatiche di farmaco (ad es. conseguente a sovradosaggio o ad insufficienza renale) e con interazioni del sotalolo con altri farmaci, come ad esempio anti-depressivi ed antiaritmici di Classe I che sono stati associati allo sviluppo di torsione di punta. Le donne sembrano essere maggiormente a rischio di sviluppare una torsione di punta.
    Il dosaggio di sotalolo deve essere incrementato con molta cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato. Un controllo elettrocardiografico eseguito subito prima o immediatamente dopo l'episodio rivela generalmente un incremento significativo dell'intervallo QT e QTc. Negli studi clinici, il sotalolo non è stato somministrato nei pazienti che presentavano un intervallo QTc pre-trattamento superiore a 450 msec. L'incidenza di torsioni di punta è dose dipendente. Le torsioni di punta generalmente si verificano nel corso della prima settimana d'inizio del trattamento o all'aumento del dosaggio e termina spontaneamente nella maggior parte dei pazienti.
    Sebbene la maggior parte dei casi di torsione di punta siano autolimitanti, possono essere associati a sintomi (es. sincope) e possono evolvere in fibrillazione ventricolare.
    Nel corso di studi clinici, il 4,3% dei 3257 pazienti aritmici trattati hanno mostrato una nuova aritmia ventricolare o il peggioramento di una aritmia ventricolare pre-esistente, compresa tachicardia ventricolare sostenuta (circa l'1%) e torsione di punta (2,4%). In più, in circa l'1% dei pazienti i decessi sono stati considerati come possibilmente correlati al farmaco.
    Nei pazienti con aritmie ventricolari e sopraventricolari meno gravi, l'incidenza di torsione di punta è stata rispettivamente dell'1% e del 1,4%.
    Le proaritmie gravi, inclusa la torsione di punta, si sono mostrate dose dipendenti, come sottoindicato:
    Incidenza percentuale di proaritmie gravi per dosaggio in pazienti con tachicardia/fibrillazione ventricolare sostenuta§
    Dose/die (mg)
    Incidenza di proaritmie gravi (%)
    Pazienti (n)
    1-80
    0
    (0/72)
    81-160
    0,5
    (4/838)
    161-320
    1,8
    (17/960)
    321-480
    4,5
    (21/471)
    481-640
    4,6
    (15/327)
    > 640
    6,8
    (7/103)
    § Torsione di punta o nuova TV/FV sostenuta
    Altri fattori di rischio per le torsioni di punta sono l'eccessivo prolungamento del QTc e una storia pregressa di cardiomegalia o scompenso cardiaco.
    Pazienti con scompenso cardiaco e tachicardia ventricolare sostenuta sono a più alto rischio per il manifestarsi di eventi proaritmici (7%).
    Eventi proaritmici possono verificarsi non solo durante la fase iniziale della terapia, ma anche dopo ogni incremento posologico, generalmente entro 7 giorni dall'inizio o dall'incremento. Un incremento graduale e prudente del dosaggio, partendo da 80 mg BID o dal dosaggio individuato per ciascun singolo paziente sulla base della risposta terapeutica e della dose tollerata, riduce il rischio di proaritmia (vedere paragrafo 4.2). Pertanto, il sotalolo deve essere somministrato con cautela se il tratto QTc è maggiore di 500 msec durante il trattamento; nel caso in cui l'intervallo QTc sia maggiore di 550 msec, deve essere attentamente valutato se ridurre la dose o sospendere la terapia. A causa dei molteplici fattori di rischio correlati allo sviluppo di torsione di punta, occorre comunque fare attenzione indipendentemente dalla durata dell'intervallo QTc.
    Interruzione improvvisa del trattamento
    Occasionalmente, in seguito all'interruzione della terapia beta-bloccante è stata osservata una ipersensibilità alle catecolamine, così come sono stati occasionalmente segnalati casi di aggravamento di angina pectoris, aritmie e, raramente, infarto del miocardio. Pertanto, in caso di trattamento cronico, è opportuno, in particolare in pazienti con cardiopatia ischemica, monitorare attentamente il paziente quando si interrompe la terapia con Sotalolo Teva. Se possibile il dosaggio va gradualmente ridotto in un periodo di 1-2 settimane. Dal momento che la cardiopatia ischemica è patologia di frequente riscontro e talvolta non viene diagnosticata, una brusca interruzione della terapia con Sotalolo Teva può rivelare una latente insufficienza coronarica.
    Insufficienza cardiaca
    I beta-bloccanti possono deprimere ulteriormente la contrattilità miocardica e indurre un peggioramento dell'insufficienza cardiaca. Si consiglia di prestare attenzione quando si inizia la terapia in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra adeguatamente controllata dalla terapia (es.: ACE-inibitori, diuretici, digitale); in tal caso è opportuno somministrare una dose iniziale bassa di Sotalolo Teva ed incrementare il dosaggio gradualmente.
    Post infarto recente: in pazienti post-infartuati con disfunzione ventricolare sinistra devono essere attentamente valutati i rischi ed i benefici connessi con la somministrazione di sotalolo. All'inizio della terapia e nel corso della stessa sono di particolare importanza un attento monitoraggio e l'aumento graduale del dosaggio. I risultati negativi osservati negli studi clinici condotti con farmaci anti-aritmici (es.: aumento apparente della mortalità) suggeriscono che il sotalolo non deve essere somministrato nei pazienti con frazione di eiezione del ventricolo sinistro < 40% che non siano affetti da aritmie ventricolari severe.
    In un grande studio clinico controllato in pazienti con infarto recente del miocardio senza insufficienza cardiaca, con o senza aritmie ventricolari, l'impiego di sotalolo e stato associato ad una riduzione non statisticamente significativa della mortalità in confronto al placebo (18%). In questo studio sul post infarto a dose fissa di 320 mg Q.D. e in un ulteriore piccolo studio randomizzato su pazienti post-infartuati con LVEF ≤ 40% trattati ad alte dosi (640 mg/die), ci sono stati indizi di un eccesso di morti improvvise precoci.
    Disturbi elettrolitici
    Sotalolo Teva non deve essere usato in pazienti con ipopotassiemia o ipomagnesiemia senza aver prima corretto tali alterazioni.
    Queste condizioni possono ulteriormente prolungare la durata del tratto QT ed aumentare il rischio di torsione di punta. Particolare attenzione deve essere riservata al bilancio idro-elettrolitico ed all'equilibrio acido-basico nei pazienti con diarrea grave o prolungata o nei pazienti sottoposti a trattamento concomitante che faciliti l'eliminazione urinaria di magnesio e/o potassio.
    Alterazioni dell'elettrocardiogramma
    Prolungamenti eccessivi dell'intervallo QT (> 550 msec) possono essere un segno di tossicità e devono essere evitati (vedere sopra in sezione “Proaritmia”). Negli studi clinici condotti in pazienti aritmici trattati con sotalolo e stata osservata una bradicardia sinusale (frequenza cardiaca < 50 bpm) nel 13% dei casi. Tale condizione, di per sè, aumenta il rischio di torsione di punta. Disturbi della conduzione a livello del nodo del seno (pausa, arresto e disfunzione sinusale) sono stati evidenziati in meno dell'1% dei pazienti. L'incidenza del blocco atrio-ventricolare di II e III grado è risultata approssimativamente dell'1%.
    Anafilassi
    Pazienti con storia di allergia possono avere reazioni allergiche più severe in corso di terapia con beta-bloccanti. Inoltre, tali pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina impiegate usualmente come terapia anti-allergica. Soprattutto nei pazienti inclini a gravi reazioni anafilattiche può verificarsi una resistenza alle dosi abituali di adrenalina, indipendentemente dalla loro origine, ed in particolare se sono dovute alla floctafenina (vedere paragrafo 4.5), o ai mezzi di contrasto iodati, oppure se si verificano durante la terapia di desensibilizzazione.
    Anestesia
    In caso di interventi chirurgici condotti con anestetici miocardio-depressivi (es.: ciclopropano, tricloroetilene) è necessario somministrare i farmaci beta-bloccanti con cautela. Date le sue proprietà beta-bloccanti, il sotalolo può ridurre la tachicardia riflessa ed aumentare il rischio di ipotensione. La prosecuzione del trattamento con sotalolo riduce il rischio di aritmia, di ischemia miocardica e di crisi di ipertensione. L'anestesista deve essere informato che il paziente è in trattamento con sotalolo.
    Se si ritiene necessaria l'interruzione del trattamento, una sospensione di 48 ore è considerata sufficiente per permettere alla sensibilità alle catecolamine di svilupparsi nuovamente. In alcuni casi, il trattamento con sotalolo non può essere interrotto.
    Nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica o coronarica, è preferibile continuare il trattamento fino all'intervento, dato il rischio associato alla brusca interruzione dei beta-bloccanti.
    In casi urgenti o se è impossibile interrompere il trattamento, il paziente deve essere protetto dalla predominanza vagale con una sufficiente pre-medicazione di atropina, rinnovata secondo le necessità.
    Gli anestetici utilizzati devono avere un'azione depressiva minima sul miocardio e l'eventuale perdita di sangue deve essere compensata.
    Diabete mellito
    In pazienti con diabete mellito (specialmente se non ben controllato) o con pregressi episodi di ipoglicemia spontanea, Sotalolo Teva deve essere somministrato con attenzione poiché i beta-bloccanti possono mascherare alcuni importanti segni premonitori di ipoglicemia (es.: tachicardia). La maggior parte dei beta-bloccanti non cardioselettivi aumenta l'incidenza e la gravità dell'ipoglicemia.
    Tireotossicosi
    I beta-bloccanti possono mascherare alcuni segni clinici di ipertiroidismo (es.: tachicardia). Pazienti con sospetto ipertiroidismo devono evitare brusche interruzioni della terapia, che possono essere seguite da un peggioramento della sintomatologia, inclusa tempesta tiroidea.
    Compromissione epatica
    I pazienti con alterazione della funzionalità epatica non mostrano riduzioni nell'eliminazione di sotalolo, dal momento che il farmaco non è soggetto a metabolismo da primo passaggio.
    Compromissione renale
    Il sotalolo è eliminato principalmente per via renale, attraverso filtrazione glomerulare e in minima parte per secrezione tubulare. Esiste una correlazione diretta tra la funzionalità renale, valutata in base alla creatinina sierica e/o alla clearance della creatinina, e l'emivita di eliminazione del sotalolo. Per gli adattamenti posologici da adottare in corso di compromissione renale si rimanda al paragrafo 4.2.
    Psoriasi
    È stato raramente riportata correlazione tra l'uso di beta-bloccanti e il peggioramento dei sintomi di psoriasis vulgaris.
    Lattosio
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Sotalolo Teva
    Associazioni controindicate
    Floctafenina: in caso di ipotensione o di shock indotti dalla floctafenina, il sotalolo impedisce le reazioni cardiovascolari compensatorie.
    Antiaritmici: i farmaci antiaritmici di Classe Ia (es.: disopiramide, idrochinidina, chinidina e procainamide), i farmaci antiaritmici di Classe Ic (es.: flecainide) e i farmaci di Classe III (es.: amiodarone, dofetilide, ibutilide) non sono raccomandati come terapia concomitante a Sotalolo Teva a causa della loro capacità di prolungare il periodo refrattario (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione contemporanea di altri beta-bloccanti con Sotalolo Teva può dare un effetto additivo di Classe II.
    Farmaci che inducono torsione di punta (Nota: il seguente elenco non è esaustivo, in quanto il relativo Riassunto delle Caratteristiche del prodotto deve essere sempre consultato):
    • neurolettici (tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo),
    • antidepressivi (SSRI: citalopram e escitalopram; agenti triciclici: clomipramina, amitriptilina, desipramina, imipramina e nortriptilina),
    • antipsicotici (fenotiazine: mesoridazina),
    • alcuni antibiotici (macrolidi: azitromicina, claritromicina, eritromicina, roxitromicina),
    • alcuni antimalarici (alofantrina, clorochina),
    • alcuni antistaminici (terfenadina, prometazina, astemizolo),
    • alcuni gastroprocinetici/antiemetici (cisapride, domperidone, ondansetron),
    • alcuni inibitori delle protein-chinasi (vandetanib),
    • altri (bepridil, difemanile, eritromicina IV, mizolastina, vincamina IV, moxifloxacina, metadone, triossido di arsenico, donepezil, propofol, trazodone, probucolo, fluconazolo, papaverina e anagrelide)
    Combinazioni sconsigliate
    Farmaci che prolungano l'intervallo QT: Sotalolo Teva deve essere somministrato con estrema cautela insieme ad altri farmaci che prolungano l'intervallo QT (Nota: il seguente elenco non e esaustivo, in quanto il relativo Riassunto delle Caratteristiche del prodotto deve essere sempre consultato) (vedere paragrafo 4.4).
    Pentamidina, fluorochinoloni: aumentato rischio di aritmie ventricolari, specialmente di torsione di punta. Se possibile, i farmaci che inducono torsione di punta devono essere sospesi, a meno che non si tratti di un antiinfettivo. Se l'associazione è inevitabile, l'intervallo QT deve essere preventivamente misurato e si deve monitorare l'ECG.
    Calcio-antagonisti: somministrazioni concomitanti di beta-bloccanti e calcio-antagonisti possono indurre fenomeni ipotensivi, bradicardia, anomalie della conduzione e insufficienza cardiaca. I beta-bloccanti non devono essere somministrati in combinazione con calcio-antagonisti ad azione cardiodepressiva come il verapamil e il diltiazem, a causa degli effetti additivi sulla conduzione atrioventricolare e sulla funzione ventricolare.
    • Farmaci che possono indurre ipertensione (ad es. IMAO).
    Combinazioni che richiedono precauzioni per l'uso
    Farmaci che prolungano l'intervallo QT: antidepressivi (SSRI sertralina), antistaminici: (famotidina, difenidramina).
    Inibitori di pompa protonica: si può verificare ipomagnesemia, aumentando il rischio di torsione di punta (omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo) (vedere paragrafo 4.4).
    Diuretici depletori di potassio: questi farmaci possono indurre ipopotassiemia o ipomagnesiemia, aumentando il rischio di torsione dipunta (vedere paragrafo 4.4).
    altri farmaci depletori di potassio: l'amfotericina B per via IV, i corticosteroidi sistemici, il tetracosactide ed alcuni composti lassativi possono indurre ipopotassiemia; i livelli di potassio ematico vanno monitorati ed eventualmente corretti durante l'impiego di Sotalolo Teva.
    Digossina: dosi singole e multiple di sotalolo non modificano significativamente i livelli sierici di digossina. Eventi proaritmici sono risultati più frequenti in pazienti trattati contemporaneamente con sotalolo e digossina; peraltro questo può essere giustificato, nei pazienti che ricevono digossina, dalla presenza di scompenso cardiaco, noto fattore di rischio per eventi proaritmici.
    Agenti antiadrenergici: l'uso concomitante di un beta-bloccante con agenti antiadrenergici, come la reserpina e la guanetidina, può determinare una riduzione eccessiva del tono adrenergico a riposo. Tali pazienti devono essere monitorati attentamente onde evitare l'insorgenza di ipotensione e/o marcata bradicardia che possono evolvere in eventi sincopali.
    Insulina e ipoglicemizzanti orali: può verificarsi ipoglicemia ed il dosaggio dei farmaci anti-diabetici può richiedere opportuni adeguamenti. Sotalolo Teva può mascherare i sintomi di ipoglicemia. Informare il paziente e rafforzare l'automonitoraggio del sangue, soprattutto all'inizio della terapia.
    Beta2 agonisti: farmaci beta-agonisti come il salbutamolo, la terbutalina e l'isoprenalina possono dover essere somministrati a dosaggi maggiori quando usati in concomitanza con Sotalolo Teva (vedere paragrafo 4.3).
    Clonidina: i farmaci beta-bloccanti possono potenziare l'ipertensione (effetto "rebound") dovuta all'improvvisa interruzione della somministrazione di clonidina; pertanto i beta-bloccanti devono essere opportunamente interrotti alcuni giorni prima della graduale interruzione della clonidina.
    Farmaci tubocurarina-simili: la contemporanea somministrazione di agenti beta-bloccanti può indurre prolungamento del blocco neuromuscolare.
    Propafenone: disturbi della contrattilità, dell'automatismo e della conduzione (inibizione dei meccanismi simpatici compensatori). È necessario un monitoraggio clinico e dell'ECG.
    Baclofene: aumentato effetto antiipertensivo. Si deve controllare la pressione arteriosa e, se necessario, regolare la dose di antiipertensivo.
    Lidocaina (somministrata per via endovenosa): aumento del livello plasmatico di lidocaina, associato a possibili effetti avversi cardiaci e neurologici (diminuzione della clearance epatica della lidocaina). È necessario un monitoraggio clinico e dell'ECG.
    Principi attivi che inducono bradicardia (agenti antipertensivi ad azione centrale come guanfacina, alfa-metildopa; inibitori della colinesterasi come quelli utilizzati nella malattia di Alzheimer, ad esempio rivastigmina, tacrina, galantamina, neostigmina, piridostigmina, ambenonio; pilocarpina).
    • Anestetici alogenati volatili: il sotalolo riduce la risposta cardiovascolare compensatoria (i beta-agonisti possono essere usati durante l'intervento, per superare il beta-blocco).
      Come regola generale, il sotalolo non deve essere mai sospeso né interrotto bruscamente.
      L'anestesista deve sapere che il paziente è in cura con sotalolo.
    Combinazioni da tenere in considerazione
    FANS (derivati dall'indometacina): ridotto effetto antipertensivo (i FANS inibiscono le prostaglandine vasodilatatrici; i FANS pirazolonici provocano ritenzione idrosalina).
    Amifostina: aumentato effetto antiipertensivo e rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo).
    Principi attivi che bloccano il canale del calcio (diidropiridine): ipotensione, insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente o non controllata (effetto inotropo negativo delle diidropiridine (in vitro), più o meno marcato a seconda del prodotto, e tendente ad aggiungersi all'effetto inotropo negativo del sotalolo). La presenza di sotalolo può anche ridurre al minimo la reazione riflessa simpatica che insorge a causa dell'eccessiva ripercussione emodinamica.
    Dipiridamolo (somministrato per via endovenosa): aumentato effetto antiipertensivo.
    Esami di laboratorio:
    La presenza di sotalolo nelle urine può determinare livelli falsamente elevati di metanefrina urinaria, quando misurata con metodo fotometrico. I pazienti con sospetto feocromocitoma e trattati con sotalolo devono dosare la metanefrina urinaria con metodiche diagnostiche alternative alla fotometria (es.: HPLC con estrazione in fase solida).
    Gli atleti devono essere informati del fatto che questo medicinale contiene un principio attivo che può indurre una reazione positiva nei test antidoping.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Gli studi su animali non hanno mostrato un effetto teratogeno o altri effetti potenzialmente nocivi per il feto. Sebbene non ci siano studi adeguati e controllati su donne gravide, il Sotalolo Cloridrato ha dimostrato di passare la placenta ed è stato riscontrato nel liquido amniotico. I composti beta-bloccanti possono ridurre la perfusione placentare, e ciò può indurre morte del feto o parto prematuro. Pertanto, Sotalolo Teva deve essere usato in gravidanza solo in caso di effettivo bisogno e comunque quando il beneficio del trattamento sia considerato superiore rispetto al rischio per il feto. I neonati partoriti da pazienti trattate con beta-bloccanti, incluso sotalolo somministrato nel breve termine, possono manifestare bradicardia, ipoglicemia o ipotensione per diversi giorni dopo il parto. In questi casi, laddove non fosse stato possibile sospendere il trattamento alla madre 2-3 giorni prima del parto, il neonato deve essere monitorato molto accuratamente per 48-72 ore dopo la nascita. Tuttavia, è possibile che, riducendo le reazioni cardiovascolari compensatorie, si verifichi un'insufficienza cardiaca che richiede l'ospedalizzazione e la terapia intensiva (vedere paragrafo 4.9). In questi casi, gli espansori di plasma devono essere evitati (rischio di edema polmonare acuto).
    Allattamento
    Sotalolo viene escreto nel latte degli animali da laboratorio ed è stato rinvenuto nel latte materno. A causa delle reazioni avverse potenziali che si possono verificare in corso di allattamento, durante l'assunzione di sotalolo occorre decidere se interrompere l'allattamento o sospendere l'assunzione della terapia, in dipendenza dell'importanza del farmaco per la madre.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Le possibili reazioni avverse come problemi alla vista e vertigini possono alterare la capacità di guidare veicoli e l'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Sotalolo Teva
    Gli effetti indesiderati più frequenti del sotalolo derivano dalle sue proprietà beta-bloccanti. Sono generalmente di natura transitoria e raramente necessitano dell'interruzione o della sospensione del trattamento. Tali eventi includono: dispnea, stanchezza, vertigini, cefalea, febbre, eccessiva bradicardia e/o ipotensione. Essi scompaiono generalmente riducendo il dosaggio. Gli effetti indesiderati più gravi sono quelli dovuti a effetti proaritmici, comprese le torsioni di punta (vedere il paragrafo 4.4).
    I seguenti sono eventi avversi considerati correlati alla terapia con sotalolo:
    Classificazione per Sistemi e Organi
    Molto comune
    (≥ 1/10)
    Comune
    (≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune
    (≥ 1/1.000, < 1/100)
    Raro
    (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
    Molto raro
    (< 1/10.000)
    Non nota
    (la frequenza non può essere definite sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
     
     
    Trombocitopenia
    Eosinofilia
    Leucopenia
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
     
     
    Ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici
     
    Depressione
    Ansia
    Disturbo del sonno
    Umore alterato
     
     
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Astenia
    Parestesia
    Cefalea
    Capogiro
    Stanchezza
    Stordimento mentale
    Sincope
    Presincope
    Disgeusia
     
     
     
     
    Disturbi oculari
     
    Disturbo visivo
     
     
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    compromissione dell'udito
     
     
     
     
    Patologie cardiache
     
    Torsioni di punta
    Insufficienza cardiaca
    Ipotensione
    Bradicardia
    Aritmia
    Dolore toracico
    Edema
    Palpitazioni
    Elettrocardiogramma anormale
     
     
     
    Blocco atrio-ventricolare
    Angina pectoris
    Patologie vascolari
     
     
     
     
     
    Malattia vascolare periferica (fenomeno di Raynaud,
    claudicatio intermittens)
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Dispnea, in particolare nei pazienti con disturbi ostruttivi della ventilazione
     
     
     
    Broncospasmo
    Disturbi gastrointestinali
     
    Dolore addominale
    Vomito
    Diarrea
    Dispepsia
    Nausea
    Flatulenza
     
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eruzione cutanea
     
     
     
    Alopecia
    Prurito
    Iperidrosi
    Condizioni psoriasiche
    o esacerbazione della psoriasi
    Eruzione cutanea
    Esantema
    Fotosensibilità
    Diaforesi
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo ed osseo
     
    Spasmi muscolari
     
     
     
    Crampi
    Artralgia
    Mialgia
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
    Disfunzione sessuale
     
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Piressia
     
     
     
     
    Esami diagnostici
    In rari casi è stata riscontrata la formazione di anticorpi antinucleari, solo eccezionalmente accompagnati da manifestazioni cliniche di sindrome da lupus eritematoso indotto, che scompaiono con l'interruzione del trattamento.
    Aritmia
    Sono stati condotti con sotalolo somministrato per via orale diversi studi clinici su un totale di 3256 pazienti con aritmie cardiache (1363 dei quali con tachicardia ventricolare sostenuta). 2451 pazienti hanno ricevuto il farmaco per almeno 2 settimane. Gli eventi avversi più significativi sono stati la torsione di punta e l'insorgenza di nuove aritmie ventricolari gravi (vedere paragrafo 4.4) che si sono verificate nelle percentuali riportate nella seguente tabella:
     
    Popolazione studiata
     
    TV/FV
    (n=1,363)
    TVNS/BPV
    (n=946)
    ASV (n=947)
    Torsione di punta
    4,1%
    1,0%
    1,4%
    TVS/FV
    1,2%
    0,7%
    0,3%
    TV = tachicardia ventricolare;
    FV = fibrillazione ventricolare;
    TVNS = tachicardia ventricolare non sostenuta;
    BPV = battito prematuro ventricolare;
    ASV = aritmia sopraventricolare.
    Complessivamente, si sono verificate interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi nel 18% dei pazienti studiati per aritmie. Gli eventi avversi che più frequentemente hanno portato alla sospensione della terapia con sotalolo sono stati: stanchezza 4%, bradicardia (< 50 bpm) 3%, dispnea 3%, eventi proaritmici 2%, astenia 2% e vertigini 2%.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sotalolo Teva
    Raramente il sovradosaggio accidentale o intenzionale di sotalolo è risultato letale. L'emodialisi riduce i livelli plasmatici di sotalolo in modo considerevole.
    Sintomi e trattamento: i segni che più comunemente possono insorgere in caso di sovradosaggio sono i seguenti: bradicardia, insufficienza cardiaca congestizia, ipotensione, broncospasmo, ipoglicemia.
    Nei casi di sovradosaggio intenzionale massivo (2-16 g) di sotalolo, sono stati osservati i seguenti risultati clinici: ipotensione, bradicardia, prolungamento dell'intervallo QT, complessi ventricolari prematuri, tachicardia ventricolare, torsione di punta.
    Nel caso di sovradosaggio, la terapia con sotalolo deve essere sospesa ed il paziente strettamente osservato. Ove richiesto, si suggeriscono i seguenti interventi terapeutici:
    Bradicardia: atropina, un altro farmaco anticolinergico, un agonista beta-adrenergico o un "pacing cardiaco" transvenoso.
    Blocco atrioventricolare (II-III grado): “pacing cardiaco” transvenoso.
    Ipotensione: l'adrenalina piuttosto dell'isoproterenolo o della noradrenalina può essere utile, dipende dai fattori associati.
    Broncospasmo: aminofillina o un agonista beta2-adrenergico per via aerosol.
    Torsione di punta: cardioversione elettrica, "pacing cardiaco" transvenoso, adrenalina e/o solfato di magnesio.
    In caso di scompenso cardiaco nei neonati, la cui madre è in trattamento con sotalolo:
    • 0,3 mg/kg di glucagone;
    • ricovero in terapia intensiva;
    • isoprenalina e dobutamina: poiché le posologie sono generalmente elevate e il trattamento prolungato, è necessario un monitoraggio specializzato (vedere paragrafo 4.6).
    • Il sovradosaggio è associato al rischio di gravi aritmie ventricolari (torsione di punta).

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Conservare il blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it