Sodio Lattato Salf

    Ultimo aggiornamento: 24/01/2024

    Cos'è Sodio Lattato Salf?

    Sodio Lattato Salf è un farmaco a base del principio attivo Sodio (s)- Lattato Soluzione, appartenente alla categoria degli Soluzioni endovena elettrolitiche e nello specifico Soluzioni elettrolitiche. E' commercializzato in Italia dall'azienda Salf S.p.A. Laboratorio Farmacologico.

    Sodio Lattato Salf può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Sodio Lattato Salf ev 5 fiale 2 meq/ml 10 ml da diluire

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Salf S.p.A. Laboratorio Farmacologico
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Sodio (s)- Lattato Soluzione
    Gruppo terapeutico: Soluzioni endovena elettrolitiche
    ATC: B05XA - Soluzioni elettrolitiche
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Sodio Lattato Salf? A cosa serve?
    Trattamento degli stati lievi o moderati, ma non gravi, di acidosi metabolica.

    Posologia

    Come usare Sodio Lattato Salf: Posologia
    Il medicinale è una soluzione ipertonica con il sangue che deve essere somministrata per infusione endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione solo dopo diluizione con soluzioni compatibili (vedere paragrafo 6.2)
    La dose è dipendente dall'età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico, equilibrio acido-base e osmolarità del paziente.
    Generalmente si somministrano 60-90 mEq alla volta fino a 180 mEq/die, con la possibilità di aumentare questo dosaggio in relazione alla risposta del paziente.
    Nei bambini la sicurezza e l'efficacia di sodio lattato non sono state determinate.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Sodio Lattato Salf
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
    • acidosi lattica;
    • alterazione dei processi ossidativi che impediscono l'utilizzazione del lattato (shock, ipossiemie);
    • alcalosi metabolica e respiratoria;
    • ipotermia;
    • malattie da accumulo di glicogeno;
    • in sufficienza epatica;
    • condizioni associate ad una ridotta perfusione dei tessuti:
    • circolazione extracorporea.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Sodio Lattato Salf
    Usare con cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina; in pazienti in trattamento con farmaci ad azione inotropa cardiaca o con farmaci corticosteroidei o corticotropinici.
    I sali di sodio devono essere somministrati con cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca, edema periferico o polmonare, funzionalità renale ridotta, pre-eclampsia, o altre condizioni associate alla ritenzione di sodio (vedere paragrafo 4.5).
    Durante l'infusione è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, l'osmolarità plasmatica e l'equilibrio acido-base.
    La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Usare subito dopo l'apertura del contenitore. Il contenitore serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non può essere utilizzato.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Sodio Lattato Salf
    I corticosteroidi sono associati con la ritenzione di sodio e acqua, con conseguente edema e ipertensione: pertanto, è necessario usare cautela nella somministrazione contemporanea di sali di sodio e corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non sono disponibili dati su possibili effetti negativi del medicinale quando somministrato durante la gravidanza o l'allattamento o sulla capacità riproduttiva.
    Pertanto, il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza e durante l'allattamento, se non in caso di assoluta necessità e solo dopo aver valutato il rapporto rischio/beneficio.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Il medicinale non influenza la capacità di guidare e di utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Sodio Lattato Salf
    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del sodio lattato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
    Disordini dell'equilibrio idrico ed elettrolitico
    Ipernatriemia, ipervolemia, ipoosmolarità, ipocaliemia, iperlattacidemia.
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea, vertigini, irrequietezza, febbre, irritabilità, debolezza, rigidità muscolare, convulsioni, coma, morte.
    Disturbi psichiatrici
    Sonnolenza, stati confusionali.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Dispnea, arresto respiratorio.
    Patologie gastrointestinali
    Sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
    Patologie cardiache
    Tachicardia.
    Patologie dell'occhio
    Ridotta lacrimazione.
    Patologie renali e urinarie
    Insufficienza renale.
    Patologie vascolari
    Ipotensione, ipertensione, edema polmonare e periferico.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Episodi febbrili, infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa, necrosi tissulale.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sodio Lattato Salf
    Sintomi
    La somministrazione di dosi eccessive di soluzioni di sodio lattato può portare, a seconda delle condizioni cliniche del paziente, ad ipernatriemia e/o ipervolemia, ipocaliemia, iperlattacidemia.
    L'ipernatriemia e la ritenzione eccessiva di sodio laddove sussista una difettosa escrezione di sodio a livello renale determina disidratazione degli organi interni, in particolar modo del cervello, e l'accumulo di fluidi extracellulari con edemi che possono interessare il circolo cerebrale, polmonare e periferico con comparsa di edema polmonare e periferico.
    Trattamento
    Sospendere immediatamente l'infusione e istituire una terapia correttiva per ridurre i livelli plasmatici degli ioni che risultano in eccesso e ristabilire, se necessario, l'equilibrio acido-base (vedere paragrafo 4.4).
    Il paziente dovrà essere tenuto sotto osservazione per valutare la comparsa di eventuali segni e sintomi correlabili al farmaco somministrato, garantendo al paziente le relative misure sintomatiche e di supporto a seconda della necessità.
    In questi casi è raccomandata la somministrazione endovenosa di glucosio 5% o soluzioni di sodio cloruro ipotoniche o isotoniche (in quanto risultano ipotoniche per il paziente ipernatremico).
    In caso di elevata natremia si possono impiegare diuretici dell'ansa.
    Una natremia superiore a 200 mmol/l può richiedere l'impiego della dialisi.

    Scadenza

    36 mesi.
    Diluire la soluzione subito dopo l'apertura del contenitore; la soluzione diluita deve essere utilizzata immediatamente. Questa deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non può essere utilizzato.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale e nel contenitore ermeticamente chiuso. Non refrigerare o congelare.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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