Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare - Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 23/07/2021

    Cos'è Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare - Soluzione (uso Interno)?

    Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare - Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Sodio Ioduro 123i, appartenente alla categoria degli Radiofarmaceutici diagnostici e nello specifico Radiofarmaceutici diagnostici della tiroide vari. E' commercializzato in Italia dall'azienda GE Healthcare S.r.l..

    Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare - Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare 37 MBq/ml soluzione iniettabile 1 flaconcino

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: GE Healthcare S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Sodio Ioduro 123i
    Gruppo terapeutico: Radiofarmaceutici diagnostici
    ATC: V09FX02 - 123I-sodio ioduro
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare? A cosa serve?
    Medicinale solo per uso diagnostico.
    Sodio ioduro (123I) soluzione iniettabile è usato come agente diagnostico nello studio funzionale o morfologico della ghiandola tiroidea mediante:
    • test di captazione dello iodio radioattivo.
    • scintigrafia
    I dati sulla captazione nelle 24 ore sono solitamente utilizzati per calcolare la dose terapeutica da somministrare.

    Posologia

    Come usare Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare: Posologia
    Posologia
    Adulti
    Le attività raccomandate per un paziente adulto (70 kg) sono comprese tra 3,7 e 14,8 MBq.
    L'attività più bassa (3,7 MBq) è raccomandata per gli studi di captazione, mentre per la scintigrafia tiroidea si raccomandano dosi più elevate (11,1-14,8 MBq). Tuttavia, la dose prescritta per ogni singolo caso deve essere determinata dallo specialista che supervisiona la procedura. La determinazione del tasso di captazione dello 123I deve essere effettuata in base a procedure standard ben definite.
    Compromissione renale
    Non sono stati condotti studi specifici su pazienti con significativa insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    L'utilizzo nei bambini e negli adolescenti deve essere attentamente considerato, sulla base delle necessità cliniche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti.
    La dose da somministrare a bambini e adolescenti deve essere una frazione di quella dell'adulto in accordo alle raccomandazioni del Paediatric Task Group dell'European Association of Nuclear Medicine (EANM Dosage Card -2008).
    Tale attività può essere calcolata moltiplicando l'attività di base per un fattore che dipende dal peso corporeo del bambino o dell'adolescente (vedere Tabella 1):

    A [MBq] = 0,6 (attività basale) x fattore tratto dalla scheda di dosaggio EANM.

    Le attività risultanti sono riportate nella tabella seguente: 

    Peso (kg)
    Attività (MBq)
    Peso (kg)
    Attività (MBq)
    Peso (kg)
    Attività (MBq)
    3 3 22 5.6 42 11.4
    4 3 24 6 44 12
    6 3 26 6.6 46 12.6
    8 3 28 7.2 48 13.2
    10 3 30 7.8 50 13.8
    12 3 32 8.4 52-54 14.8
    14 3.4 34 9 56-28 14.8
    16 3.8 36 9.6 60-62 14.8
    18 4.4 38 10..2 64-66 14.8
    20 5 40 10.8 68 14.8
    Secondo le linee guida EANM, al fine di ottenere immagini di qualità occorre un'attività minima di 3 MBq per gli studi scintigrafici.
    Per i pazienti pediatrici di peso corporeo superiore ai 52 kg, non deve essere comunque superata la dose massima raccomandata per i pazienti adulti di 14,8 MBq.
    Modo di somministrazione
    Il medicinale è destinato ad un uso multidose.
    123I deve essere somministrato mediante iniezione endovenosa.
    L'attività nella siringa deve essere misurata immediatamente prima della somministrazione.
    Per la preparazione del paziente, vedere paragrafo 4.4.
    Acquisizione delle immagini
    L'immagine è ottenuta 3-6 ore dopo la somministrazione.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare
    Potenziale insorgenza di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche
    Deve essere sempre tenuta in considerazione la possibilità di reazioni di ipersensibilità.
    Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche/anafilattoidi la somministrazione del medicinale deve essere interrotta immediatamente ed iniziato il trattamento per via endovenosa, se necessario.
    Per consentire l'intervento immediato in caso di emergenza, i medicinali e le attrezzature necessari, come il tubo endotracheale ed il ventilatore, devono essere immediatamente disponibili.
    Giustificazione del rapporto beneficio/rischio individuale
    Per ciascun paziente, l'esposizione alla radiazione ionizzante deve essere giustificata in rapporto al possibile beneficio. L'attività somministrata deve essere tale da garantire la dose di radiazione più bassa ragionevolmente ottenibile, tenendo in considerazione il risultato diagnostico desiderato.
    Si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano radiofarmaci a persone giovani, a donne in età fertile e madri che allattano al seno.
    Compromissione renale
    Nei pazienti con funzionalità renale ridotta è necessaria una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio dal momento che in questi pazienti è possibile un'aumentata esposizione alle radiazioni.

    Popolazione pediatrica

    Per informazioni sull'uso nella popolazione pediatrica, vedere paragrafo 4.2.
    È necessaria un'attenta valutazione delle indicazioni poichè la dose efficace per MBq nei pazienti pediatrici è più alta di quella negli adulti (vedere paragrafo 11 ).
    Preparazione del paziente
    Il paziente deve essere ben idratato prima dell'inizio dell'esame ed esortato a urinare il più spesso possibile durante le prime ore successive all'esame, al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni.
    Dopo la procedura
    Evitare il contatto ravvicinato con lattanti e donne in stato di gravidanza.
    Avvertenze specifiche
    Ciascuna dose di questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg), cioè è essenzialmente “privo di sodio“.
    Per le precauzioni relative ai rischi ambientali, vedere paragrafo 6.6.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare
    La captazione di (123I) può essere inibita dalla recente somministrazione di mezzi di contrasto iodati, dall'assunzione di iodio stabile sotto varie forme oppure da farmaci tiroidei, antitiroidei e da altri tipi di farmaci.
    Per questo motivo, si devono raccogliere accuratamente dal paziente informazioni relative alla dieta, ai farmaci precedentemente assunti ed alla somministrazione di mezzi di contrasto radiografici.
    Molti farmaci modificano la captazione di iodio da parte della ghiandola tiroide. Questi farmaci, elencati nella tabella 1, devono essere sospesi dietro consiglio del medico specialista in medicina nucleare prima della somministrazione di Sodio Ioduro (123I). Viene fornito il tempo necessario affinchè si ripristini una fisiologica captazione dopo l'interruzione della somministrazione di ciascun gruppo di farmaci.
    Tabella 1. Effetti di vari farmaci sulla captazione di iodio da parte della ghiandola tiroide.
    Tipo di medicinale
    Periodo di sospensione della somministrazione del farmaco prima dell'assunzione di Sodio Ioduro (123I) affinchè la captazione tiroidea possa ritornare al livello basale.
    Amiodarone, benzodiazepine, litio
    4 settimane circa
    Agenti antitiroidei (carbimazolo, metimazolo, propiltiouracile) perclorato
    1 settimana
    Preparati tiroidei naturali o sintetici (levotiroxina sodica, liotironina sodica)
    2-3 settimane
    Espettoranti e vitamine
    2 settimane
    Fenilbutazone
    1-2 settimane
    Salicilati, steroidi, nitroprussiato sodico,bromosulfoftaleina sodica, anticoagulanti, antiistaminici, antiparassitari, penicilline, sulfonamidi, tolbutamide, tiopentale
    1 settimana
     Preparazioni contenenti iodio per uso topico
    1-9 mesi
    Agenti di contrasto endovenosi
    1-2 mesi
    Mezzi di contrasto contenenti iodio 
     fino a 1 anno

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne potenzialmente fertili
    Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza.

    In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili).

    Gravidanza
    Le procedure che utilizzano radionuclidi, impiegate in donne in stato di gravidanza comportano l'esposizione alle radiazioni anche per il feto. Le indagini con radionuclidi durante la gravidanza devono essere condotte solo in casi assolutamente necessari, e quando il beneficio atteso supera il rischio in cui possono incorrere la madre e il feto.
    Allattamento
    Prima di somministrare radiofarmaci ad una donna che sta allattando con latte materno si deve prendere in considerazione la possibilità di posticipare l'esame al termine dell'allattamento e verificare che sia stato scelto il radiofarmaco più appropriato tenendo in considerazione la secrezione di attività nel latte materno.
    Nel caso in cui la somministrazione del radiofarmaco è ritenuta necessaria, l'allattamento con latte materno deve essere interrotto per 1,5-3 giorni seguenti alla somministrazione di iodio-123 che contiene iodio-125 e/o iodio-124 come radio-contaminanti. Il latte raccolto deve essere eliminato. L'allattamento con latte materno può essere ripreso quando il livello di radioattività nel latte comporti una dose di radiazione per il neonato non superiore ad 1 mSv.
    Evitare il contatto ravvicinato con lattanti.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare
    Per ciascun paziente, l'esposizione a radiazioni ionizzanti deve essere giustificata sulla base del possibile beneficio. L'attività somministrata deve essere tale che la dose di radiazione risultante sia la più bassa possibile tenendo presente la necessità di ottenere il risultato diagnostico atteso.
    Le frequenze degli effetti indesiderati sono definite come segue:
    Molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Disordini del Sistema immunitario
    Non nota: Ipersensibilità (reazioni anafilattiche/anafilattoidi)
    L'esposizione a radiazioni ionizzanti è legata all'induzione di cancro ed alla potenziale insorgenza di difetti ereditari.
    Per indagini diagnostiche di medicina nucleare, in cui la dose efficace a seguito della somministrazione della massima attività raccomandata di 14.8 MBq sarà di 3.3 mSv nei pazienti con una captazione tiroidea del 35%, ci si aspetta che tali effetti indesiderati si manifestino con frequenza trascurabile a causa della bassa dose di radiazioni impiegata.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sodio Ioduro (123I) GE Healthcare
    In caso di somministrazione di una dose eccessiva di Sodio Ioduro (123I), la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta, quando possibile, aumentando l'eliminazione del radionuclide dal corpo, mediante diuresi forzata e la frequente eliminazione dell'urina. Deve essere usato un agente bloccante, quale il perclorato di potassio, per ridurre al minimo l'irradiazione della tiroide.

    Bisogna fare attenzione ad evitare la contaminazione dovuta alla radioattività eliminata dai pazienti che si sottopongono a questo tipo di indagini diagnostiche.


    Scadenza

    Il prodotto può essere utilizzato fino a 36 ore dopo l'ora di calibrazione indicata sull'etichetta (64 ore dalla fine della produzione). Dopo l'apertura conservare in frigorifero (2°C – 8°C) ed utilizzare entro un giorno lavorativo.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Non congelare.
    Conservare nel contenitore originale in piombo o in un materiale schermante equivalente.
    La conservazione dei radiofarmaci deve avvenire nel rispetto delle disposizioni nazionali sui materiali radioattivi.
    Per le condizioni di conservazione del prodotto dopo la prima apertura, vedere il paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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