Riastap

    Ultimo aggiornamento: 30/11/2023

    Cos'è Riastap?

    Riastap è un farmaco a base del principio attivo Fibrinogeno Umano Liofilizzato, appartenente alla categoria degli Antiemorragici vitamina K e nello specifico Fibrinogeno. E' commercializzato in Italia dall'azienda CSL Behring S.p.A..

    Riastap può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Riastap 20 mg/ml polvere per soluzione iniett. o inf. 1 flaconcino 1 g+1 filtro per sir. e disp. transfer.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: CSL Behring GmbH
    Concessionario: CSL Behring S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Fibrinogeno Umano Liofilizzato
    Gruppo terapeutico: Antiemorragici vitamina K
    ATC: B02BB01 - Fibrinogeno umano
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Riastap? A cosa serve?
    Trattamento e profilassi di episodi di sanguinamento in pazienti affetti da ipo-, o afibrinogenemia congenita con tendenza al sanguinamento.

    Posologia

    Come usare Riastap: Posologia
    Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disturbi della coagulazione.
    Posologia
    Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della patologia, dalla localizzazione e dall'estensione del sanguinamento, nonché dalle condizioni cliniche del paziente.
    Il calcolo del dosaggio individuale deve essere determinato sulla base del livello di fibrinogeno (funzionale), mentre la quantità e la frequenza della somministrazione devono essere individualmente calcolate sulla base della misurazione costante del livello di fibrinogeno plasmatico e del continuo monitoraggio delle condizioni cliniche del paziente e delle altre terapie sostitutive usate.
    Il livello normale di fibrinogeno nel plasma va da 1,5 a 4,5 g/L. Il livello critico di fibrinogeno nel plasma, al di sotto del quale possono insorgere episodi emorragici, è approssimativamente di 0,5 – 1,0 g/L.
    In caso di interventi di chirurgia maggiore, è essenziale che la terapia sostitutiva sia oggetto di un attento monitoraggio mediante test della coagulazione.
    Dose iniziale
    Se non è noto il livello di fibrinogeno del paziente, si raccomanda la somministrazione per via endovenosa di una dose pari a 70 mg per kg di peso corporeo (p.c.).
    Dose successiva
    Il livello target (1 g/L) in caso di episodi emorragici minori (ad es. epistassi, sanguinamento intramuscolare o menorragia) deve essere mantenuto per almeno tre giorni. In caso di episodi emorragici di maggior importanza (ad es. trauma cranico o emorragia intracranica) il livello target (1,5 g/L) deve essere mantenuto per 7 giorni.
    Dose di fibrinogeno (mg/kg di peso corporeo) =

    [livello target (g/L) – quantità misurata (g/L)]

    0,017 (g/L per mg/kg di peso corporeo
    Posologia per neonati, bambini e ragazzi
    Per quanto riguarda l'impiego pediatrico di Riastap sono disponibili pochi dati da studi clinici. Dai risultati di questi studi, nonché dalla pluriennale esperienza clinica acquisita nell'impiego di prodotti a base di fibrinogeno, il dosaggio raccomandato nel trattamento dei bambini è lo stesso consigliato per i pazienti adulti.
    Modo di somministrazione
    Infusione o iniezione per via endovenosa.
    Riastap deve essere ricostituito seguendo le istruzioni riportate al paragrafo 6.6. Prima della somministrazione, la soluzione ricostituita deve essere portata a temperatura ambiente o corporea.
    Riastap deve essere iniettato o infuso lentamente, cioè a una velocità di somministrazione che sia accettabile per il paziente. La velocità di iniezione o di infusione non deve superare approssimativamente i 5 mL per minuto.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Riastap
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Riastap
    Sussiste il rischio di trombosi nei pazienti affetti da carenza congenita e trattati con concentrati di fibrinogeno umano, soprattutto se somministrati ripetutamente o in dosaggi elevati. I pazienti trattati con concentrato di fibrinogeno umano devono essere tenuti sotto attento controllo in modo da individuare tempestivamente l'insorgenza di segni o sintomi di trombosi.
    In pazienti con storia clinica di coronaropatie o di infarto miocardico, in pazienti con epatopatie, in pazienti in periodo peri- o post-operatorio, in neonati nonché in pazienti a rischio di eventi tromboembolici o di coagulazione intravascolare disseminata, deve essere sempre valutato il potenziale beneficio derivante dal trattamento con concentrato di fibrinogeno da plasma umano a fronte di un eventuale rischio di complicanze tromboemboliche. Il paziente deve essere strettamente monitorato e trattato con precauzione.
    Se si verificano reazioni di tipo allergico o di tipo anafilattico, si dovrà immediatamente interrompere l'iniezione/infusione. In caso di shock anafilattico deve essere instaurato il trattamento medico standard richiesto per lo shock.
    In seguito all'applicazione di terapie sostitutive con fattori della coagulazione in pazienti con altri tipi di carenze congenite, sono state osservate reazioni anticorpali. Tuttavia, per quanto riguarda il fibrinogeno, non sono attualmente disponibili dati.
    Riastap contiene fino a 164 mg (7,1 mmol) di sodio per flaconcino, pari a 11,5 mg (0,5 mmol) di sodio per 1 kg di peso corporeo, se al paziente viene prescritta una dose iniziale di 70 mg/kg di peso corporeo. Si raccomanda di considerare questo dato se il paziente sta seguendo una dieta a regime sodico controllato.
    Sicurezza virale
    Le misure standard per prevenire infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, il controllo delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marcatori di infezione, e l'adozione di procedure di produzione efficaci nell'inattivazione / rimozione dei virus. Ciò nonostante, quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi.
    Questo deve intendersi anche per i virus e per altri patogeni emergenti o di natura sconosciuta.
    Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus capsulati, quali HIV, HBV e HCV, nonché per il virus non-capsulato HAV.
    Le misure adottate possono essere di limitato valore nei confronti di virus non-capsulati, come il parvovirus B19.
    L'infezione da parvovirus B19 può avere gravi conseguenze nelle donne in gravidanza (infezione fetale) e negli individui con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (ad es. anemia emolitica).
    Per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente prodotti derivati da plasma umano, deve essere presa in considerazione un'appropriata vaccinazione (epatite A e B).
    È fortemente raccomandato che ad ogni somministrazione di Riastap siano registrati il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato, in modo da poter mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Riastap
    Non sono note interazioni del concentrato di fibrinogeno da plasma umano con altri prodotti medicinali.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con Riastap (vedere paragrafo 5.3).
    Dal momento che il principio attivo è di origine umana esso viene catabolizzato dal paziente, come le altre proteine endogene. Per questi costituenti fisiologici del sangue umano non sono attesi effetti indesiderati sulla riproduzione o sul feto.
    La sicurezza di Riastap nella gravidanza umana non è stata stabilita in studi clinici controllati,
    L'esperienza clinica con il concentrato di fibrinogeno nel trattamento di complicanze ostetriche suggeriscono che non sono da attendersi effetti dannosi sia nel corso di una gravidanza sia a carico della salute del feto o del neonato.
    Allattamento
    Non è noto se Riastap venga escreto nel latte umano. L'utilizzo di Riastap nelle donne in allattamento non è stato valutato in studi clinici.
    Un rischio per il lattante non può essere escluso. In questo caso sarà necessario decidere se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Riastap valutando sia il beneficio indotto dall'allattamento al seno per il bambino sia il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non vi sono dati disponibili sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Riastap non influenza, o influenza in maniera trascurabile, la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Riastap
    Elenco delle reazioni avverse al farmaco (ADRs)
    La tabella sintetizza le reazioni avverse provenienti da studi clinici e dall'utilizzo del farmaco dopo l'immissione in commercio (post-marketing). Le frequenze riportate nella tabella sono basate sull'analisi combinata di due studi clinici controllati con placebo e sponsorizzati dall'azienda, eseguiti in chirurgia aortica con o senza ulteriori procedure chirurgiche [BI3023-2002 (N=61) e BI3023-3002 (N=152)] in accordo con le seguenti definizioni: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e < 1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
    Per le ADRs spontanee di post-marketing, la frequenza delle segnalazioni è classificata come sconosciuta.
    In considerazione del fatto che questi studi clinici sono stati condotti solo in una ristretta popolazione di pazienti sottoposti a chirurgia aortica, le percentuali di reazioni avverse al farmaco osservate potrebbero non riflettere le percentuali osservate nella pratica clinica e sono sconosciute per ambiti clinici al di fuori dell'indicazione studiata. 
    Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA (SOC)
    Reazioni avverse (Termine MedDRA preferito –PT)
    Frequenza
    (in chirurgia aortica con o senza ulteriori procedure chirurgiche)
    Disturbi generali e condizioni del sito di somministrazione
    Piressia
    Molto comuni
     
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazioni anafilattiche (incluso shock anafilattico)
    Non comuni
     
    Reazioni allergiche (Inclusi orticaria generalizzata, rash, dispnea, tachicardia, nausea, vomito, brividi, piressia, dolore al torace, tosse, ipotensione)
    Sconosciuto
    Disturbi vascolari
    Eventi tromboembolici* (vedere paragrafo 4.4)
    Comuni**
    * Casi isolati sono stati fatali
    ** Basandosi sull'analisi di due studi clinici (in chirurgia aortica con o senza ulteriori procedure chirurgiche) il tasso di incidenza di eventi tromboembolici è stato inferiore nei soggetti trattati con fibrinogeno (N=8, 7.4%) rispetto a quelli trattati con placebo (N=11, 10.4%).
    Per quanto riguarda la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Riastap
    Per evitare un sovradosaggio, nel corso della terapia è indicato monitorare regolarmente il livello plasmatico del fibrinogeno (vedere paragrafo 4.2).
    In caso di sovradosaggio, aumenta il rischio di complicanze tromboemboliche.

    Scadenza

    5 anni.
    A temperatura ambiente (max. 25°C) la stabilità chimico-fisica dopo ricostituzione è risultata pari a 8 ore. Il prodotto ricostituito deve essere somministrato immediatamente. Se non fosse possibile la sua immediata somministrazione, è possibile conservarlo a temperatura ambiente (max. 25°C) per non più di 8 ore. La soluzione ricostituita non deve essere conservata in frigorifero.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (tra 2 °C e 8 °C). Non congelare. Tenere il flaconcino nella scatola esterna per proteggerlo dalla luce.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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