Raxone

    Ultimo aggiornamento: 20/03/2024

    Cos'è Raxone?

    Raxone è un farmaco a base del principio attivo Idebenone, appartenente alla categoria degli Farmaci del sistema nervoso e nello specifico Altri psicostimolanti e nootropi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Chiesi Italia S.p.A..

    Raxone può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Raxone 150 mg 180 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Chiesi Farmaceutici S.p.A
    Concessionario: Chiesi Italia S.p.A.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Idebenone
    Gruppo terapeutico: Farmaci del sistema nervoso
    ATC: N06BX13 - Idebenone
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Raxone? A cosa serve?
    Raxone è indicato per il trattamento della compromissione della visione, in pazienti adulti e adolescenti affetti da neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) (vedere paragrafo 5.1).

    Posologia

    Come usare Raxone: Posologia
    Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella LHON.
    Posologia
    La dose raccomandata è di 900 mg/die di Idebenone (300 mg, 3 volte al giorno).
    Sono disponibili dati riguardanti il trattamento continuo con idebenone fino a 24 mesi, ottenuti nell'ambito di uno studio clinico in aperto sulla storia naturale (vedere paragrafo 5.1).
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Per il trattamento della LHON in pazienti anziani, non è richiesta una particolare modifica della dose.
    Compromissione epatica o renale
    I pazienti con compromissione epatica o renale sono stati studiati. Tuttavia, non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Si consiglia cautela nel trattamento di pazienti con compromissione epatica o renale, poiché l'insorgenza di eventi avversi ha determinato la sospensione temporanea o l'interruzione definitiva del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
    In assenza di un numero sufficiente di dati clinici, occorre usare cautela in pazienti con compromissione renale.
    Popolazione pediatrica
    In pazienti affetti da LHON di età inferiore a 12 anni, la sicurezza e l'efficacia di Raxone non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
    Modo di somministrazione
    Raxone compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con acqua. Le compresse non devono essere spezzate o masticate. Raxone deve essere somministrato con il cibo, perché il cibo aumenta la biodisponibilità di idebenone.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Raxone
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Raxone
    Monitoraggio
    I pazienti devono essere regolarmente monitorati secondo la pratica clinica locale.
    Compromissione epatica o renale
    Occorre usare cautela nel prescrivere Raxone a pazienti con compromissione epatica o renale. Nei pazienti con compromissione epatica, sono stati riferiti eventi avversi che hanno determinato la sospensione temporanea o l'interruzione definitiva del trattamento.
    Cromaturia
    I metaboliti di Idebenone sono colorati e possono causare cromaturia, ossia una colorazione anormale marrone-rossastra delle urine. L'effetto è innocuo, non è associato a ematuria e non richiede un adattamento della dose o l'interruzione del trattamento. Occorre usare cautela per garantire che la cromaturia non mascheri alterazioni del colore dovute ad altre ragioni (ad es., patologie del rene o ematiche).
    Lattosio
    Raxone contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o malassorbimento glucosio-galattosio, non devono assumere Raxone.
    Giallo tramonto
    Raxone contiene giallo tramonto FCF (E110), che può causare reazioni allergiche.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Raxone
    I dati derivati dagli studi in vitro hanno dimostrato che idebenone e il suo metabolita QS10 non esercitano inibizione sistemica delle isoforme del citocromo P450 CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4, a concentrazioni clinicamente rilevanti di idebenone o QS10. Inoltre, non è stata osservata un'induzione di CYP1A2, CYP2B6 o CYP3A4.
    In vivo, idebenone è un debole inibitore del CYP3A4. Dati provenienti da uno studio d'interazione farmaco-farmaco in 32 volontari sani, mostrano come durante il primo giorno di somministrazione di 300 mg di idebenone tre volte al giorno per via orale, il metabolismo di midazolam, un substrato del CYP3A4, non abbia subito modifiche quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente. Dopo somministrazione ripetuta, quando midazolam è stato somministrato in associazione con 300 mg di idebenone, tre volte al giorno, la Cmax e l'AUC di midazolam erano aumentate, rispettivamente, del 28% e del 34%. Di conseguenza, i substrati di CYP3A4 noti per avere un ristretto indice terapeutico quali alfentanil, astemizolo, terfenadina, cisapride, ciclosporina, fentanil, pimozide, chinidina, sirolimus, tacrolimus o gli alcaloidi dell'ergot (ergotamina, diidroergotamina) devono essere somministrati con cautela nei pazienti trattati con idebenone.
    Idebenone può inibire la glicoproteina-P (P-gp) con possibile aumento dell'esposizione, ad es., di dabigatran etexilato, digossina o aliskiren. Nei pazienti che stanno assumendo idebenone, questi medicinali devono essere somministrati con cautela. Idebenone non è un substrato per la P-gp in vitro.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Nelle donne in gravidanza, la sicurezza di Idebenone non è stata stabilita. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di tossicità riproduttiva, diretti o indiretti. Idebenone deve essere somministrato a donne in gravidanza o a donne in età fertile con probabilità di iniziare una gravidanza, solamente se si ritiene che il beneficio dell'effetto terapeutico superi il potenziale rischio.
    Allattamento
    Negli animali, i dati farmacodinamici/tossicologici disponibili hanno evidenziato l'escrezione di idebenone nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i lattanti non può essere escluso. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere /astenersi dalla terapia con Raxone tenendo presente il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non esistono dati sugli effetti dell'esposizione a idebenone sulla fertilità umana.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Raxone non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Raxone
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse a Idebenone più comunemente segnalate sono diarrea, da lieve a moderata (che di solito non richiede l'interruzione del trattamento), nasofaringite, tosse e dolore dorsale.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse emerse dagli studi clinici condotti su pazienti con LHON o segnalate dopo l'immissione in commercio per altre indicazioni, sono riportate nella tabella di seguito. Le classi di frequenza sono definite in base alla convezione seguente: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Termine preferito
    Frequenza
    Infezioni ed infestazioni
    Nasofaringite
    Molto comune
    Bronchite
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Agranulocitosi, anemia, leucocitopenia, trombocitopenia, neutropenia
    Non nota
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Colesterolo ematico amentato, trigliceridi ematici aumentati
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Crisi convulsiva, delirium, allucinazioni, agitazione, discinesia, ipercinesia, poriomania, capogiro, cefalea, irrequietezza, stupore
    Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Tosse
    Molto comune
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Comune
    Nausea, vomito, anoressia, dispepsia
    Non nota
    Patologie epatobiliari
    Alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, latticodeidrogenasi ematica, gamma-glutamiltransferasi aumentata, bilirubina ematica aumentata, epatite
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea, prurito
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore dorsale
    Comune
    Dolore a un arto
    Non nota
    Patologie renali e urinarie
    Azotemia, cromaturia
    Non nota
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Malessere
    Non nota
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Raxone
    Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato dagli studi RHODOS, LEROS e PAROS. Negli studi clinici sono state somministrate dosi fino a 2.250 mg/die , evidenziando un profilo di sicurezza coerente con quello riportato nel paragrafo 4.8.
    Per Idebenone non esiste un antidoto specifico. Se necessario, deve essere istituito un trattamento sintomatico di supporto.

    Scadenza

    5 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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