Piperital

    Ultimo aggiornamento: 24/07/2023

    Cos'è Piperital?

    Piperital è un farmaco a base del principio attivo Piperacillina Sodica, appartenente alla categoria degli Antibatterici penicillinici e nello specifico Penicilline ad ampio spettro. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ibi Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini S.p.A..

    Piperital può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Piperital 1 g/2 ml polv. per soluz. iniett. per im 1 flac. + 1 fiala solv. 2 ml
    Piperital 2 g polv. soluz. iniett. 10 flaconi
    Piperital 2 g/4 ml polv. per soluz. iniett. per im 1 flac. + 1 fiala solv. 4 ml
    Piperital 4 g polv. per soluz. infusione 1 flac.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Ibi Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Piperacillina Sodica
    Gruppo terapeutico: Antibatterici penicillinici
    ATC: J01CA12 - Piperacillina
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Piperital? A cosa serve?
    Trattamento delle infezioni sostenute da germi patogeni sensibili alla piperacillina in particolare:
    • infezioni acute e croniche delle vie respiratorie
    • infezioni del rene e delle vie genito-urinarie
    • infezioni sistemiche e setticemie
    • infezioni ginecologiche e della cavità addominale
    • infezioni della cute e dei tessuti molli
    • profilassi perioperatoria.

    Posologia

    Come usare Piperital: Posologia
    Posologia
    Orientativamente possono essere consigliate le seguenti posologie:
    Somministrazione intramuscolare
    Adulti: 2 g per 2 volte al dì
    Bambini di età superiore a 6 anni: 1 g per 2 volte al dì Bambini di età inferiore a 6 anni: 0.5 g per 2 volte al dì
    Somministrazione endovenosa
    Adulti: 150-300 mg/kg/die (fino a 24 g nelle 24 ore) Bambini: 100-300 mg/kg/die
    Queste dosi vanno suddivise in più somministrazioni a seconda della sede e della gravità dell'infezione.
    In caso di insufficienza renale grave la posologia deve essere adeguata in funzione della clearance della creatinina.
    Modo di somministrazione
    La piperacillina può essere usata sia per via intramuscolare che endovenosa diretta o in fleboclisi.
    La fiala annessa alla confezione, contenente lidocaina cloridrato, va usata esclusivamente per la somministrazione intramuscolare.
    Attenzione: Per la somministrazione endovenosa diretta, da iniettare in un periodo di tre-cinque minuti, utilizzare acqua per preparazioni iniettabili (4 ml per flaconcino da 1 g, 8 ml per flaconcino da 2 g).
    Per l'infusione possono essere utilizzati i comuni diluenti ad eccezione di quelli contenenti esclusivamente sodio bicarbonato.
    Per ottenere una rapida dissoluzione del prodotto: iniettare nel flacone il solvente necessario, agitare vigorosamente per almeno 15-20 secondi, attendere finché non si ottiene una soluzione limpida (paragrafo 6.6)

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Piperital
    Ipersensibilità già nota alle penicilline e alle cefalosporine. Ipersensibilità alla lidocaina ed altri anestetici di tipo amidico (solvente intramuscolare).
    Generalmente controindicato durante la gravidanza e l'allattamento e nella primissima infanzia (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Piperital
    Prima di iniziare una terapia con una penicillina è necessaria una anamnesi accurata.
    In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di shock anafilattico, un immediato trattamento con adrenalina o altre opportune misure di emergenza.
    La Piperacillina Sodica non offre particolari vantaggi nelle infezioni da germi sensibili alla penicillina G né è attiva sugli stafilococchi penicillinasi produttori e quindi scarsamente sensibili alla penicillina. Reazioni di ipersensibilità e di fenomeni anafilattici gravi sono state riportate per lo più a seguito di impiego parenterale di penicillina. L'insorgenza di tali reazioni è, comunque, più frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilità verso allergeni multipli di asma, febbre da fieno ed orticaria.
    L'uso prolungato di penicilline, così come di altri antibiotici, può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi i funghi, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Durante i trattamenti prolungati, con dosi elevate, sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.
    Non impiegare per uso oftalmico topico le soluzioni di piperacillina sodica iniettabile.
    Quando somministrato in pazienti sottoposti a restrizione dell'assunzione di sale, va tenuto presente che Piperital è un composto monosodico contenente circa 1,9 mEq di sodio per ogni grammo di piperacillina.
    Usare con cautela nei pazienti con mononucleosi. Tenere fuori dalla portata dei bambini.

    Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH)
    Sono stati segnalati casi di HLH in pazienti trattati con piperacillina, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni. L'HLH è una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es. febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi). I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente. In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina deve essere interrotto.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Piperital
    La piperacillina evidenzia un'azione sinergica se impiegata in associazione con antibiotici aminoglucosidici. Tale caratteristica può essere favorevolmente sfruttata, nella pratica clinica, nelle infezioni sostenute da microorganismi patogeni gram-negativi. Piperacillina non deve comunque essere mescolata nella stessa soluzione ma deve essere somministrata separatamente.
    È possibile allergia crociata con penicillina G, penicilline semisintetiche e cefalosporine. L'associazione con oxacillina e flucloxacillina ha un effetto sinergico o additivo.
    Quando somministrato in associazione ad eparine o anticoagulanti orali o ad altri farmaci che possono influenzare il sistema della coagulazione devono essere testati più frequentemente e monitorati regolarmente.
    La piperacillina può prolungare l'azione degli agenti di blocco neuromuscolare; pertanto l'anestesista deve essere informato in caso di intervento chirurgico.
    Le penicilline possono ridurre l'escrezione di metotrexato. Pertanto i livelli sierici di quest'ultimo dovrebbero essere monitorati in pazienti trattati con alte dosi terapeutiche di metotrexato.
    Interazione con probenecid: 1 g di probenecid per os aumenta del 30% sia il picco sierico che l'emivita terminale, mentre diminuisce il volume di distribuzione apparente del 20% e la clearance renale del 40%.
    Interazioni con i test di laboratorio: come per le altre beta-lattamine la piperacillina può dar luogo a false positività del test di Coombs.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Il prodotto non interferisce sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Piperital
    Le reazioni secondarie dovute a Piperacillina Sodica sono rare ed abitualmente di leggera o moderata entità e in genere comuni a tutte le penicilline.
    È possibile la comparsa di reazioni anafilattiche da piperacillina ed altri gravi fenomeni allergici come per le altre penicilline.
    Reazioni di ipersensibilità: orticaria, febbre, eruzioni cutanee sono le manifestazioni più frequenti. È possibile la comparsa di eosinofilia, prurito, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Steven-Johnson.
    Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, flatulenza, diarrea.
    Patologie del sistema emolinfopoietico: raramente ed in forma transitoria neutropenia, leucopenia, anemia, granulocitopenia, trombocitopenia e disordini della coagulazione.
    La piperacillina può dar luogo a positività del test di Coombs.
    Patologie renali e urinarie: raramente insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.
    Patologie epatobiliari: transitori aumenti delle concentrazioni sieriche delle transaminasi, della fosfatasi alcalina, della latticodeidrogenasi, delle gammaglutamiltranspeptidasi, della bilirubina che si normalizzano alla sospensione della terapia.
    Patologie del sistema nervoso: vertigini, cefalea, stanchezza, allucinazioni e mioclonie.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: dolore, eritema ed indurimento dei tessuti nella sede di iniezione intramuscolare. Occasionalmente flebiti e tromboflebiti dopo somministrazione endovenosa.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Piperital
    Non sono noti casi di sovradosaggio in seguito a somministrazione di piperacillina.

    Scadenza

    3 anni.
    La soluzione ricostituita con la fiala solvente annessa alla confezione deve essere utilizzata immediatamente dopo la preparazione.
    Le soluzioni preparate in ambiente ospedaliero sono stabili dal punto di vista chimico-fisico per 24 ore; dal punto di vista microbiologico, la stabilità è diretta responsabilità dell'operatore; la soluzione può essere conservata al massimo per 24 ore in frigorifero (2-8°C).

    Conservazione

    Nessuna particolare condizione di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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