Pcolina

    Ultimo aggiornamento: 08/05/2023

    Cos'è Pcolina?

    Pcolina è un farmaco a base del principio attivo Fluorometilcolina (18f), appartenente alla categoria degli Radiofarmaceutici diagnostici e nello specifico Altri radiofarmaceutici diagnostici per la rilevazione di tumori. E' commercializzato in Italia dall'azienda Iason GmbH.

    Pcolina può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Pcolina 1 GBq/ml soluzione iniettabile 1 flaconcino multidose 15 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Iason GmbH
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: CN
    Principio attivo: Fluorometilcolina (18f)
    Gruppo terapeutico: Radiofarmaceutici diagnostici
    ATC: V09IX07 - Fluorocolina (18F)
    Forma farmaceutica: soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Pcolina? A cosa serve?
    Medicinale solo per uso diagnostico.
    L'uso di fluorocolina (18F) cloruro è indicato nella tomografia ad emissione di positroni (PET). Pcolina è utilizzato per la diagnostica per immagini in pazienti sottoposti a diagnosi oncologica per la descrizione della funzione o della patologia dove l'obiettivo diagnostico è il maggior afflusso di colina in organi o tessuti specifici.
    Le seguenti indicazioni per la PET con fluorocolina ( 18F) cloruro sono state sufficientemente documentate:
    Tumore alla prostata
    Rilevazione di metastasi ossee del tumore alla prostata in pazienti ad alto rischio.
    Carcinoma epatocellulare
    • Localizzazione di lesioni da accertato carcinoma epatocellulare ben differenziato.
    • In aggiunta alla PET con FDG, caratterizzazione di noduli al fegato e/o stadiazione di accertato o molto probabile carcinoma epatocellulare, quando la PET con FDG non è conclusiva o quando è programmato un intervento chirurgico o un trapianto.

    Posologia

    Come usare Pcolina: Posologia
    Posologia
    Adulti e anziani
    L'attività raccomandata per un adulto del peso di 70 kg è da 200 a 500 MBq somministrata mediante iniezione endovenosa diretta. L'attività deve essere adattata al peso corporeo del paziente e al tipo di macchina PET o PET/CT impiegata.
    Compromissione renale
    Non sono stati effettuati studi estensivi di dose-range e di aggiustamento della dose con questo prodotto medicinale nelle popolazioni normali e speciali. Non è stata caratterizzata la farmacocinetica di 18F in pazienti con compromissione renale.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati clinici in merito alla sicurezza e all'efficacia diagnostica del prodotto nei pazienti di età inferiore ai 18 anni. Pertanto, non è raccomandato l'impiego in oncologia pediatrica.
    Modo di somministrazione
    Per la preparazione del paziente, vedere paragrafo 4.4.
    L'attività di fluorocolina (18F) cloruro deve essere misurata con un calibratore di dose subito prima dell'iniezione.
    L'iniezione di fluorocolina (18F) cloruro deve essere endovenosa per evitare sia l'irradiazione dovuta ad uno stravaso locale, sia immagini artefatte. Deve essere somministrato per iniezione endovenosa diretta.
    Acquisizione delle immagini
    Per il tumore alla prostata: acquisizione PET dinamica sulla pelvi incluso il letto prostatico e le anche, della durata di 8 minuti, con inizio dopo 1 minuto dall'iniezione, o se non possibile, un'acquisizione statica di 2 minuti. con inizio dopo 1 minuto dall'iniezione.
    Per tutte le indicazioni: acquisizione PET “statica“ di tutto il corpo con inizio 10 - 20 minuti dopo l'iniezione. In caso di dubbio sulle lesioni caratterizzate da una lenta captazione (per es. immagini statiche negative mentre i livelli sierici nel PSA serio sono aumentati), può essere effettuata una seconda acquisizione statica dopo un'ora.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Pcolina
    • Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad uno qualsiasi dei componenti del radiofarmaco marcato.
    • Gravidanza.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Pcolina
    Gravidanza, vedere paragrafi 4.3 e 4.6
    Giustificazione individuale del rapporto beneficio/rischio
    Per ciascun paziente l'esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dal possibile beneficio. In ogni caso, l'attività somministrata deve essere la più bassa ragionevolmente possibile per ottenere le informazioni diagnostiche richieste.
    Compromissione renale
    È richiesta un'attenta valutazione dell'indicazione, poichè in questi pazienti è possibile che l'esposizione alle radiazioni sia maggiore.
    Popolazione pediatrica
    Per informazioni sull'uso nella popolazione pediatrica, vedere paragrafi 4.2. o 5.1.
    Preparazione del paziente
    Pcolina deve essere somministrato a pazienti a digiuno da almeno 4 ore.
    Al fine di ottenere immagini della migliore qualità e di ridurre l'esposizione alle radiazioni della vescica, i pazienti devono essere stimolati a bere a sufficienza e invitati a svuotare la vescica prima e dopo l'esame PET.
    Dopo la procedura
    Limitare lo stretto contatto con bambini piccoli e donne in gravidanza durante le 12 ore che seguono l'iniezione.
    Avvertenze specifiche

    A seconda del momento in cui avviene la somministrazione, il contenuto di sodio somministrato al paziente in alcuni casi può essere maggiore di 1 mmol. Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

    Vedere paragrafo 6.6 per le precauzioni relative ai rischi ambientali.
    Il volume massimo da somministrare a un paziente non deve superare i 10 mL.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pcolina
    Nei pazienti sottoposti a terapia antiandrogena, l'indicazione della PET con Pcolina deve essere particolarmente documentata dall'aumento dei livelli sierici. Qualunque modifica della terapia deve essere seguita dalla rivalutazione dell'indicazione della PET con Pcolina prendendo in considerazione l'impatto atteso sulla gestione del paziente.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne potenzialmente fertili
    Se è prevista una somministrazione di radiofarmaci ad una donna potenzialmente fertile, è importante determinare se sia o meno in stato di gravidanza. Qualunque donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza fino a prova contraria. In caso di dubbio sulla potenziale gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non impieghino radiazioni ionizzanti (se disponibili).
    Gravidanza
    L'uso di Pcolina è controindicato nelle donne in gravidanza a causa delle dosi di radiazioni trasmesse al feto (vedere paragrafo 4.3).
    Non esistono dati disponibili relativi all'uso di questo prodotto durante la gravidanza. Non è stato effettuato alcuno studio sulla funzione riproduttiva negli animali.
    Allattamento
    Prima di somministrare radiofarmaci ad una madre in fase di allattamento, occorre valutare la possibilità di posticipare la somministrazione di radionuclidi fino al termine dell'allattamento e quale radiofarmaco sia più appropriato sulla base alla secrezione di attività nel latte materno. Se la somministrazione è considerata necessaria, l'allattamento deve essere sospeso per le prime 12 ore successive all'iniezione e il latte prodotto eliminato.
    Durante questo periodo deve essere limitato qualsiasi stretto contatto con i neonati.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non pertinente.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Pcolina
    Fino ad oggi non sono stati riscontrati effetti indesiderati.
    Dal momento che la quantità di sostanza somministrata è molto bassa, il rischio principale è causato dalle radiazioni. L'esposizione alle radiazioni ionizzanti è correlata all'induzione del cancro e al potenziale sviluppo di difetti ereditari. Poichè la dose efficace è di 5,1 mSv e 3,1 mSv rispettivamente per le donne e per gli uomini quando si somministra l'attività massima raccomandata di 280 MBq (4 MBq/kg per un soggetto di 70 kg), si prevede una bassa probabilità di queste reazioni avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pcolina
    Un sovradosaggio in senso farmacologico è improbabile con le dosi utilizzate ai fini diagnostici.

    In caso di somministrazione di un sovradosaggio di radiazioni con fluorocolina (18F) cloruro, la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta, se possibile, aumentando l'eliminazione del radionuclide dall'organismo mediante diuresi forzata e frequente svuotamento della vescica. Può essere utile la stima della dose efficace applicata.


    Scadenza

    14 ore dalla data e ora di calibrazione (15 minuti dalla fine della produzione). Non conservare in frigorifero o congelare.
    8 ore dopo il primo utilizzo senza superare la data di scadenza. Dopo il primo utilizzo, conservare a temperatura inferiore a 25°C. Non refrigerare o congelare.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Non refrigerare o congelare. Conservare nella confezione originale.
    Dopo il primo utilizzo, conservare a temperatura inferiore a 25°C. Non refrigerare o congelare.
    La conservazione dei radiofarmaci deve avvenire nel rispetto delle disposizioni nazionali in materia di materiali radioattivi.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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