Oxicodone Accord

    Ultimo aggiornamento: 09/08/2023

    Cos'è Oxicodone Accord?

    Oxicodone Accord è un farmaco a base del principio attivo Oxicodone Cloridrato, appartenente alla categoria degli Analgesici oppioidi e nello specifico Alcaloidi naturali dell'oppio. E' commercializzato in Italia dall'azienda Accord Healthcare Italia S.r.l..

    Oxicodone Accord può essere prescritto con Ricetta RNR - medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta.


    Confezioni

    Oxicodone Accord 10 mg 28 compresse a rilascio prolungato
    Oxicodone Accord 20 mg 28 compresse a rilascio prolungato
    Oxicodone Accord 40 mg 28 compresse a rilascio prolungato
    Oxicodone Accord 5 mg 28 compresse a rilascio prolungato
    Oxicodone Accord 80 mg 28 compresse a rilascio prolungato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Accord Healthcare S.L.U.
    Concessionario: Accord Healthcare Italia S.r.l.
    Ricetta: RNR - medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta
    Classe: A
    Principio attivo: Oxicodone Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Analgesici oppioidi
    ATC: N02AA05 - Oxicodone
    Forma farmaceutica: compressa a rilascio modificato


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    Indicazioni

    Perché si usa Oxicodone Accord? A cosa serve?
    Dolore grave, che può essere adeguatamente gestito solo con analgesici oppioidi.
    Questo medicinale è indicato negli adulti ed adolescenti di età superiore ai 12 anni.

    Posologia

    Come usare Oxicodone Accord: Posologia
    Il dosaggio dipende dall'intensità del dolore e dalla sensibilità individuale del paziente alla terapia. Per i dosaggi non realizzabili/praticabili con questo medicinale, sono disponibili altre concentrazioni e altri medicinali.
    Questo medicinale è indicato negli adulti ed adolescenti di età superiore ai 12 anni.
    Si applicano le seguenti raccomandazioni posologiche generali:
    Adulti e adolescenti (> 12 anni)
    Titolazione e aggiustamento della dose
    In generale, la dose iniziale per i pazienti naïve agli oppioidi è di 10 mg di Oxicodone Cloridrato somministrato a intervalli di 12 ore. Alcuni pazienti possono beneficiare da una dose iniziale di 5 mg per minimizzare l'incidenza di reazioni avverse.
    I pazienti che ricevono già gli oppioidi possono iniziare il trattamento con dosi più alte, tenendo in considerazione la loro esperienza con terapie precedenti con oppioidi.
    L'uso di Oxicodone Accord compresse non è indicato come analgesico prn (pro re nata o se necessario).
    Secondo studi clinici ben controllati, 10-13 mg di oxicodone cloridrato corrispondono a circa 20 mg di morfina solfato, entrambi nella formulazione a rilascio prolungato.
    A causa delle differenze individuali nella sensibilità per oppioidi differenti, si raccomanda che i pazienti inizino la terapia in modo più conservativo con Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato dopo la conversione da altri oppioidi, con il 50-75% della dose calcolata di oxicodone.
    In alcuni pazienti che assumono Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato a regime fisso è necessaria la somministrazione di analgesici a rilascio rapido come farmaco di soccorso, per controllare le esacerbazioni acute di dolore (breakthrough pain). Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è indicato per il trattamento del dolore acuto e/o delle esacerbazioni acute di dolore (breakthrough pain). La singola dose del farmaco di soccorso deve ammontare a 1/6 della dose giornaliera equianalgesica di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato. L'uso del farmaco di soccorso per più di due volte al giorno indica che è necessario aumentare la dose di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato. La dose non deve essere titolata più frequentemente di una volta ogni 1-2 giorni, fino a quando è stata raggiunta una somministrazione stabile due volte al giorno.
    Seguendo un aumento della dose da 10 mg a 20 mg assunti ogni 12 ore, le titolazioni della dose devono essere effettuate in step di circa un terzo della dose giornaliera. L'obiettivo è un dosaggio specifico per il paziente, che, con la somministrazione due volte al giorno, fornisce un'analgesia adeguata con effetti indesiderati tollerabili e con la minima quantità possibile di farmaco di soccorso, fintantoché è necessaria la terapia del dolore.
    La distribuzione uniforme (la stessa dose al mattino e alla sera) seguendo un regime fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti. Per alcuni pazienti è probabilmente vantaggioso distribuire le dosi in modo non uniforme. In generale, deve essere selezionata la dose analgesica efficace più bassa. Per il trattamento del dolore non maligno, è in genere sufficiente una dose giornaliera di 40 mg; ma possono essere necessari dosaggi superiori. I pazienti con dolore neoplastico possono richiedere dosaggi di 80-120 mg, che in singoli casi possono essere aumentati fino a 400 mg. Se sono necessari dosaggi persino superiori, la dose deve essere stabilita individualmente, bilanciando l'efficacia e la tolleranza e il rischio di effetti indesiderati.
    Modo di somministrazione
    Per uso orale.
    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato deve essere assunto due volte al giorno, secondo un programma fisso, al dosaggio determinato.
    Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o indipendentemente dai pasti, con una quantità sufficiente di liquido.
    (Oxicodone Accord 5 mg compresse a rilascio prolungato)
    Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord 5 mg devono essere deglutite intere, non masticate o frantumate.
    (Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord 10 mg, 20 mg, 40 mg, 80 mg)
    Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord possono essere deglutite sia intere che tagliate (la compressa può essere divisa solo in due usando la linea di incisione), non masticate o frantumate.
    La somministrazione di compresse masticate o frantumate porta ad un rapido rilascio e assorbimento di una dose potenzialmente fatale di oxicodone (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
    Oxicodone Accord non deve essere assunto con bevande alcoliche (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è raccomandato per i bambini di età inferiore ai 12 anni.
    Pazienti di età superiore a 65 anni
    Per i pazienti anziani senza manifestazione clinica di alterazione della funzionalità epatica e/o renale non sono in genere richieste titolazioni del dosaggio. Ad ogni modo, in generale, la dose iniziale in pazienti geriatrici nuovi agli oppiodi, è di 5 mg di oxicodone cloridrato a intervalli di 12 ore.
    Pazienti con compromissione renale o epatica:
    La concentrazione plasmatica può aumentare in questa popolazione. La dose inziale deve seguire un approccio conservativo in questi pazienti. La dose iniziale raccomandata per gli adulti deve essere ridotta del 50% (per esempio una dose giornaliera orale totale di 10 mg in pazienti naive agli oppioidi) e per ogni paziente la dose deve essere titolata per adeguare il controllo del dolore in base alla situazione clinica individuale.
    Uso nel dolore non maligno:
    Gli oppioidi non sono la terapia principale per il dolore cronico non maligno, così come non sono raccomandati come unico trattamento. Alcuni tipi di dolore cronico, incluso dolore osteoartrosico cronico e disturbi del disco intervertebrale, vengono alleviati dall'oppioidi forti. La necessità di continuare il trattamento per il dolore non maligno deve essere valutata ad intervalli regolari.
    Durata della somministrazione
    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non deve essere assunto più a lungo del necessario. Se il trattamento a lungo termine è necessario a causa del tipo e della severità della malattia, l'attento e regolare monitoraggio è richiesto per determinare se e in che misura il trattamento debba essere continuato.
    Interruzione del trattamento
    Se la terapia con oppioidi non è più indicata, è probabilmente consigliabile ridurre la dose giornaliera gradualmente, per prevenire i sintomi di una sindrome da astinenza.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Oxicodone Accord
    Ipersensibilità a oxicodone o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Oxicodone non deve essere utilizzato in situazioni in cui gli oppioidi sono controindicati:
    • Depressione respiratoria severa con ipossia,
    • Livelli elevati di diossido di carbonio nel sangue,
    • Malattia polmonare ostruttiva cronica severa,
    • Cuore polmonare,
    • Asma bronchiale grave,
    • Ileo paralitico,
    • Addome acuto, ritardato svuotamento gastrico,
    • Qualsiasi situazione in cui gli oppioidi sono controindicati,
    • Compromissione della funzione epatica da moderata a grave,
    • Stipsi cronica
    I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Oxicodone Accord

    La somministrazione di compresse masticate o frantumate porta ad un rapido rilascio e assorbimento di una dose potenzialmente fatale di oxicodone (vedere paragrafo 4.9).

    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è stato studiato nei bambini di età inferiore ai 12 anni. La sicurezza e l'efficacia delle compresse non sono state dimostrate e l'uso nei bambini di età inferiore ai 12 anni non è pertanto raccomandato.

    Il rischio maggiore causato da un eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria. Si deve procedere con cautela quando si somministra oxicodone ad anziani debilitati; pazienti con funzione polmonare gravemente compromessa, con funzioni renali o epatiche compromesse, a pazienti con mixedema, ipotiroidismo, malattia di Addison, delirium tremens, pancreatite, patologie del tratto biliare, ipotensione, ipovolemia, psicosi tossica, patologie infiammatorie intestinali, ipertrofia prostatica, insufficienza adrenocorticale e pazienti con pressione intracranica aumentata, con ferite alla testa (a causa del rischio di aumento della pressione intracranica) o pazienti che assumono inibitori delle MAO.

    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non deve essere utilizzato nei casi in cui esiste la possibilità che insorga l'ileo paralitico. Qualora si sospetti la presenza o insorga l'ileo paralitico, la somministrazione di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato deve essere interrotta immediatamente.

    Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è raccomandato per uso pre–operatorio o nelle 12–24 ore successive ad interventi chirurgici.

    Come per tutte le preparazioni di oppioidi, i prodotti a base di oxicodone devono essere utilizzati con cautela dopo un intervento chirurgico addominale, poiché è noto che gli oppioidi alterano la motilità intestinale e non devono essere usati fino a quando il medico non è certo della presenza di una funzione intestinale normale.

    I pazienti che stanno per sottoporsi a interventi addizionali per il sollievo dal dolore (ad es. intervento chirurgico, blocco del plesso) non devono ricevere Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato per le 12 ore che precedono l'intervento. Nel caso in cui sia indicato l'ulteriore trattamento con Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato, il dosaggio deve essere titolato al nuovo fabbisogno in fase post-operatoria.

    Oxicodone Accord 80 mg compresse a rilascio prolungato non deve essere utilizzato nei pazienti non precedentemente esposti agli oppioidi. Questa concentrazione della compressa può causare depressione respiratoria fatale quando viene somministrata a pazienti non abituati agli oppioidi.

    Per i pazienti appropriati affetti da dolore cronico non maligno, gli oppioidi devono essere utilizzati nell'ambito di un programma terapeutico completo coinvolgente altri medicinali e altre modalità di trattamento. Un elemento cruciale della valutazione di un paziente affetto da dolore cronico non maligno è l'assuefazione del paziente e la storia di abuso di sostanze.
    Se il trattamento con oppioidi è considerato appropriato per il paziente, allora l'obiettivo principale del trattamento è di non ridurre al minimo la dose dell'oppioide, ma piuttosto di raggiungere una dose che fornisce l'adeguato sollievo dal dolore con un minimo di effetti collaterali. Deve essere instaurato un contatto frequente tra il medico e il paziente, per rendere possibili le titolazioni del dosaggio. Si raccomanda vivamente che il medico definisca gli esiti della terapia in conformità con le linee guida sulla gestione del dolore. Il medico e il paziente possono quindi concordare di interrompere la terapia se questi obiettivi non vengono soddisfatti.

    Il paziente in terapia cronica può sviluppare tolleranza al farmaco e richiedere progressivamente dosi più elevate per mantenere il controllo del dolore. L'uso prolungato di questo medicinale può provocare dipendenza fisica e si può verificare una sindrome da astinenza in caso di brusca interruzione della terapia. Nel caso in cui il paziente non richieda più una terapia con oxicodone è consigliabile diminuire gradualmente la dose per prevenire sintomi da astinenza. L'astinenza da oppioidi o la sindrome di astinenza sono caratterizzate da alcuni o tutti i seguenti sintomi: irrequietezza, lacrimazione, rinorrea, sbadigli, iperidrosi, tremori, mialgia, midriasi e palpitazioni. Altri sintomi che possono svilupparsi includono: irritabilità, ansia, mal di schiena, dolori articolari, debolezza, crampi addominali, insonnia, nausea, anoressia, vomito, diarrea, o aumento della pressione sanguigna, della frequenza respiratoria o cardiaca.

    Può verificarsi un'iperalgesia che non risponde ad un incremento della dose di oxicodone, in particolare ad alte dosi. Può essere necessaria la riduzione della dose di oxicodone o il passaggio ad un altro oppioide.

    Disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza)

    Dopo somministrazioni ripetute di oppioidi, come l'ossicodone, si possono manifestare tolleranza e dipendenza fisica e/o psicologica. È nota la comparsa di dipendenza iatrogena dopo l'uso terapeutico di oppioidi.
    L'uso ripetuto di [nome del prodotto] può provocare il disturbo da uso di oppioidi (OUD). L'abuso o l'uso errato intenzionale di [nome del prodotto] può portare a sovradosaggio e/o morte. Il rischio di sviluppare OUD è maggiore nei pazienti con una storia personale o familiare (genitori o fratelli) di disturbi da uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), in attuali utilizzatori di tabacco o in pazienti con una storia personale di disturbi mentali (per es, depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).
    I pazienti devono essere monitorati per individuare i segni di comportamenti di ricerca di sostanza d'abuso (per es. la richiesta troppo anticipata di nuove prescrizioni). Ciò include la valutazione di oppioidi e psicofarmaci concomitanti (come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, deve essere preso in considerazione un ulteriore consulto con uno specialista

    Come con gli altri oppioidi, i bambini nati da madri dipendenti possono manifestare sintomi di astensione e possono essere affetti da depressione respiratoria alla nascita.

    L'abuso di forme farmaceutiche orali somministrate per via parenterale può comportare gravi eventi avversi, come necrosi locali dei tessuti, infezione, aumento del rischio di endocardite, granuloma polmonare e lesioni delle valvole cardiache che possono essere fatali.
    La somministrazione di compresse masticate o frantumate produce un rapido rilascio e assorbimento di una dose potenzialmente fatale di oxicodone (vedere paragrafo 4.9).

    L'utilizzo concomitante di alcol e Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato può incrementare gli effetti indesiderati di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato; l'uso concomitante deve essere evitato.

    Disturbi della respirazione correlati al sonno

    Gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, inclusi apnea centrale del sonno (CSA) e ipossiemia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. In pazienti con CSA, deve essere presa in considerazione la riduzione del dosaggio totale degli oppioidi.

    Rischio dall'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati:

    L'uso concomitante di Oxicodone Accord e medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Oxicodone Accord in concomitanza ai medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.

    I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

    Avvertenza Anti-Doping
    Gli atleti devono essere consapevoli che questo medicinale può causare una reazione positiva ai test anti-doping. L'uso di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato come sostanza di doping può divenire un pericolo per la salute.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Oxicodone Accord
    Medicinali depressivi del sistema nervoso centrale e altri oppioidi
    Può verificarsi un potenziamento dell'effetto depressivo sul SNC durante terapia concomitante con medicinali che agiscono sul SNC come tranquillanti, anestetici, ipnotici, antidepressivi, sedativi, fenotiazine, neurolettici, altri oppioidi, miorilassanti ed antiipertensivi.
    Anticolinergici
    L'uso concomitante di oxicodone con anticolinergici o medicinali con attività anticolinergica (per es. antidepressivi tricicilici, antistaminici, antipsicotici, miorilassanti, farmaci anti–Parkinson) può provocare un aumento degli effetti indesiderati anticolinergici. Nei pazienti in trattamento con questi medicinali, l'oxicodone deve essere usato con cautela e può essere necessario ridurre il dosaggio.
    Alcol
    L'alcol può potenziare gli effetti farmacodinamici di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato; l'uso concomitante deve essere evitato.
    Inibitori della monoamino-ossidasi
    È nota l'interazione degli inibitori della monoamino-ossidasi (I-MAO) con gli analgesici narcotici, con conseguente eccitazione o depressione del sistema nervoso centrale (SNC) con crisi iper- o ipotensiva (vedere paragrafo 4.4).
    L'oxicodone deve essere usato con particolare cautela in pazienti a cui sono somministrati inibitori della monoamino-ossidasi o che hanno assunto inibitori della monoamino-ossidasi nelle ultime due settimane (vedi paragrafo 4.4).
    L'oxicodone è metabolizzato principalmente dal citrocromo CYP3A4, con un contributo del citocromo CYP2D6. Le attività di queste vie metaboliche possono essere inibite o indotte da vari farmaci o prodotti dietetici co-somministrati.
    Inibitori del citocromo CYP3A4
    Gli inibitori del citocromo CYP3A4, come i macrolidi (claritromicina, eritromicina e telitromicina), antimicotici azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo e posaconazolo), inibitori delle proteasi (per es. boceprevir, ritonavir, indinavir, nelfinavir e saquinavir), cimetidina e succo di pompelmo, possono portare ad una celarence ridotta dell'oxicodone, che potrebbe causare un aumento della concentrazione plasmatica di oxicodone. Pertanto, la dose di oxicodone può necessitare di essere modificata di conseguenza.
    Alcuni esempi specifici sono riportati di seguito:
    • Itraconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, somministrato alla dose di 200 mg per via orale per cinque giorni, ha aumentato l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata più elevata di circa 2,4 volte (range 1,5-3,4).
    • Voriconazolo, un inibitore del CYP3A4, somministrato alla dose di 200 mg due volte al giorno per quattro giorni (400 mg somministrati come prime due dosi), ha aumentato l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata più elevata di circa 3,6 volte (range 2,7-5,6).
    • Telitromicina, un inibitore del CYP3A4, somministrata alla dose di 800 mg per via orale per quattro giorni, ha aumentato l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata più elevata di circa 1,8 volte (range 1,3-2,3).
    • Succo di pompelmo, un inibitore del CYP3A4, somministrato alla dose di 200 ml tre volte al giorno per cinque giorni, ha aumentato l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata volte più elevata di circa 1,7 (range 1,1-2,1).
    Induttori del citocromo CYP3A4
    Gli induttori del citocromo CYP3A4, come rifampicina, carbamazepina, fenitoina ed erba di San Giovanni, possono indurre il metabolismo dell'oxicodone e causare un aumento della clearance dell'oxicodone che può portare ad una riduzione dei livelli plasmatici di oxicodone. Pertanto la dose di oxicodone può necessitare di essere modificata di conseguenza.
    Alcuni esempi specifici sono riportati di seguito:
    • L'Erba di San Giovanni, un induttore del CYP3A4, somministrata alla dose di 300 mg tre volte al giorno per quindici giorni, ha ridotto l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata inferiore di circa il 50% (range 37-57%).
    • Rifampicina, un induttore del CYP3A4, somministrata alla dose di 600 mg una volta al giorno per sette giorni, ha ridotto l'AUC di oxicodone orale. In media, l'AUC è stata inferiore di circa l'86%.
    Farmaci che inibiscono l'attività del citocromo CYP2D6, come paroxetina, fluoxetina e chinidina possono causare una ridotta clearance dell'oxicodone che potrebbe portare ad una maggiore concentrazione plasmatica.
    La somministrazione concomitante di chinidina, un inibitore del citocromo P450-2D6, ha prodotto un aumento dell'11% della Cmax, del13% dell'AUC e del 14% dell'emivita (t1/2) di eliminazione di oxicodone. È stato inoltre osservato un aumento del livello di noroxicodone (Cmax del 50%, AUC dell'85% e emivita (t1/2 di eliminazione del 42%). L'effetto farmacodinamico dell'oxicodone non è stato modificato.
    Medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati:
    L'uso concomitante di oppioidi con i medicinali sedativi quali le benzodiazepine o medicinali correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
    La somministrazione concomitante di ossicodone con agenti serotoninergici, quali un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) o un inibitore della ricaptazione di serotonina-norepinefrina (SNRI), può causare tossicità da serotonina. I sintomi della tossicità da serotonina possono includere alterazioni dello stato mentale (ad es., agitazione, allucinazioni, coma), instabilità autonomica (ad es., tachicardia, pressione arteriosa labile, ipertermia), anomalie neuromuscolari (ad es., iperreflessia, incoordinazione, rigidità) e/o sintomi gastrointestinali (ad es., nausea, vomito, diarrea). L'ossicodone deve essere usato con cautela e potrebbe essere necessario ridurne il dosaggio nei pazienti che assumono tali medicinali.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    L'uso di questo medicinale deve essere evitato per quanto possibile nelle pazienti che sono in gravidanza o in allattamento.
    Gravidanza
    Esistono dati limitati derivati dall'uso dell'oxicodone nelle donne in gravidanza.
    I neonati nati da madri che hanno ricevuto oppioidi nelle ultime 3 o 4 settimane prima del parto devono essere monitorati per depressione respiratoria. I sintomi da astinenza possono essere osservati nei neonati di madri sottoposte a trattamento con oxicodone.
    Allattamento
    L'oxicodone può essere escreto nel latte materno e può causare depressione respiratoria nel neonato. L'oxicodone non deve, quindi, essere assunto durante l'allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    L'Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato esercita un influsso importante sulla capacità di guidare e di utilizzare macchinari. Questo effetto è probabile particolarmente all'inizio del trattamento con Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato, dopo l'aumento della dose o la rotazione del prodotto e se Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato viene associato a alcol o altri medicinali che hanno un effetto depressivo sul sistema nervoso centrale (SNC). Con la terapia stabile, non è necessario vietare ai pazienti di guidare veicoli in generale. Il medico curante deve valutare ogni singola situazione.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Oxicodone Accord
    Le reazioni avverse al farmaco sono tipiche degli agonisti completi degli oppioidi. Possono verificarsi tolleranza e dipendenza (vedere paragrafo 4.4). La stipsi può essere prevenuta con un lassativo appropriato. Se la nausea e il vomito sono problematici, l'oxicodone può essere somministrato in associazione con un antiemetico.
    Per la classificazione degli effetti indesiderati sono usate le seguenti categorie di frequenza:
    Molto comune (≥ 1/10)
    Comune (da ≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune (da ≥ 1/1.000, < 1/100)
    Raro (da ≥ 1/10.000, < 1/1.000)
    Molto raro (< 1/10.000)
    Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Patologie del sistema immunitario
    Non comune: ipersensibilità
    Frequenza non nota: reazione anafilattica, reazione anafilattoide
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune: diminuzione dell'appetito
    Non comune: disidratazione
    Disturbi psichiatrici
    Comune: ansia, stato confusionale, depressione, insonnia, nervosismo, alterazioni dell'attività onirica, pensiero anormale
    Non comune: allucinazioni, agitazione, alterazione dell'umore, irrequietezza, disorientamento, disforia, euforia, diminuzione della libido, labilità affettiva, dipendenza da farmaci (vedere paragrafo 4.4).
    Frequenza non nota: aggressività
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune: sonnolenza, capogiri, cefalea
    Comune: tremore, letargia, sedazione
    Non comune: amnesia, ipertonia, ipoestesia, disordini della parola, convulsioni, contrazioni muscolari involontarie, parestesia,
    alterazione del gusto (disgeusia), sincope,.
    Frequenza non nota:iperalgesia
    Patologie dell'occhio
    Non comune: miosi, compromissione della vista
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Non comune: vertigini
    Patologie cardiache
    Non comune: tachicardia sopraventricolare, palpitazioni (nel contesto della sindrome da astinenza)
    Patologie vascolari
    Non comune: vasodilatazione, flushing facciale
    Raro: ipotensione, ipotensione ortostatica
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune: tosse ridotta, broncospasmo, dispnea
    Non comune: depressione respiratoria, singhiozzi
    Frequenza non nota: Sindrome di apnea centrale nel sonno
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune: stipsi, nausea, vomito
    Comune: secchezza delle fauci, dolore addominale, diarrea, dispepsia
    Non comune: disfagia, eruttazione, gastrite, ileo, , flatulenza
    Frequenza non nota: carie dentaria
    Patologie epatobiliari
    Non comune: aumento degli enzimi epatici, coliche biliari
    Frequenza non nota: colestasi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune: prurito
    Comune: eruzioni cutanee, iperidrosi
    Non comune: pelle secca, dermatite esfoliativa
    Raro: orticaria
    Patologie renali e urinarie
    Non comune: ritenzione urinaria, spasmo uretrale
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non comune: disfunzione erettile, ipogonadismo
    Frequenza non nota: amenorrea
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: astenia, fatica
    Non comune: sindrome da astinenza a medicinali, malessere, edema, edema periferico, tolleranza ai medicinali, sete, piressia, brividi Frequenza non nota: sindrome neonatale da astinenza ai medicinali
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Oxicodone Accord
    Sintomi del sovradosaggio
    Il sovradosaggio acuto di oxicodone può manifestarsi con miosi, depressione respiratoria, ipotensione e allucinazioni. In casi più gravi possono insorgere compromissione della circolazione e sonnolenza che può evolvere in stupore o coma profondo, ipotonia, bradicardia, edema polmonare e morte.
    Gli effetti del sovradosaggio sono potenziati dall'ingestione simultanea dell'alcol o di altri farmaci psicotropi.
    Terapia del sovradosaggio
    È necessario rivolgere soprattutto attenzione al mantenimento di una via aerea pervia e all'istituzione della ventilazione assistita o controllata. Gli antagonisti puri degli oppioidi come naloxone sono degli antidoti specifici contro i sintomi da sovradosaggio di oppioidi. Se necessario devono essere prese altre misure di supporto.
    Nel caso di sovradosaggio, può essere indicata la somministrazione endovenosa di un antagonista oppiaceo (ad es. 0,4-2 mg di naloxone per via endovenosa per un adulto e 0,01 mg/kg di peso corporeo per i bambini) se il paziente è in coma o è presente depressione respiratoria. La somministrazione di singole dosi deve essere ripetuta a seconda della situazione clinica, a intervalli di 2-3 minuti. Se sono necessarie dosi ripetute, in questo caso un'infusione del 60% della dose iniziale per ora è un utile punto di partenza. Una soluzione di 10 mg preparata in 50 ml di destrosio produce 200 microgrammi/ml per l'infusione, utilizzando una pompa endovenosa (dose titolata alla risposta clinica). Le infusioni non devono sostituire l'esame frequente dello stato clinico del paziente. Il naloxone per via intramuscolare è un'alternativa nel caso in cui l'accesso endovenoso non sia possibile. Poiché la durata d'azione del naloxone è relativamente breve, il paziente deve essere attentamente monitorato fino a quando si è ristabilita in modo affidabile la respirazione spontanea. Il naloxone è un antagonista competitivo e possono essere necessarie dosi alte (4 mg) in pazienti gravemente intossicati.
    Se il sovradosaggio è meno grave, somministrare naloxone 0,2 mg per via endovenosa, seguito da incrementi di 0,1 mg ogni 2 minuti, se necessario.
    Il paziente deve essere osservato per almeno 6 ore dopo l'ultima dose di naloxone.
    Il naloxone non deve essere somministrato in assenza di depressione respiratoria o circolatoria clinicamente significativa secondaria al sovradosaggio di oxicodone. Il naloxone deve essere somministrato con cautela nei pazienti con nota o sospetta dipendenza fisica dall'oxicodone; in questi casi l'inversione improvvisa o totale degli effetti degli oppioidi potrebbe precipitare il dolore e una sindrome acuta da astinenza.
    Altre/addizionali considerazioni:
    • Considerare il carbone attivo (50 g per adulti, 10-15 g per i bambini), se è stata ingerita una quantità sostanziale entro un'ora (1 ora), purché possa essere protetta la via aerea. È probabilmente ragionevole presumere che la somministrazione tardiva di carbone attivo possa essere vantaggiosa per i preparati a rilascio prolungato, ma non esiste tuttavia alcuna evidenza a supporto.
    • Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato continuerà a rilasciare e aggiungere al carico di oxicodone per un massimo di 12 ore dopo la somministrazione e la gestione del sovradosaggio di oxicodone deve essere modificata in modo opportuno. È probabilmente necessario svuotare il contenuto gastrico, perché questo può essere utile per rimuovere il medicinale non assorbito, in particolare quando è stata assunta una formulazione a rilascio prolungato.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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