Nerixia

    Ultimo aggiornamento: 15/04/2024

    Cos'è Nerixia?

    Nerixia è un farmaco a base del principio attivo Acido Neridronico Sale Sodico, appartenente alla categoria degli Osteomodulanti e nello specifico Bifosfonati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Abiogen Pharma S.p.A..

    Nerixia può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Nerixia 100 mg concentrato per soluzione per infusione 2 fiale 8 ml
    Nerixia 25 mg soluzione iniettabile 1 fiala in vetro da 2 ml
    Nerixia 25 mg soluzione iniettabile 4 fiale da 2 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Abiogen Pharma S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Acido Neridronico Sale Sodico
    Gruppo terapeutico: Osteomodulanti
    ATC: M05BA - Bifosfonati
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Nerixia? A cosa serve?
    Adulti
    Osteogenesi imperfetta.
    Malattia ossea di Paget.
    Trattamento sintomatico dell'algodistrofia nell'adulto, con sintomi insorti da meno di 4 mesi.
    Bambini (al di sotto di 18 anni di età)
    Osteogenesi imperfetta.

    Posologia

    Come usare Nerixia: Posologia
    Osteogenesi imperfetta
    Adulti
    Da 25 mg a 100 mg e.v., in funzione del peso corporeo, in un'unica somministrazione per infusione lenta, previa diluizione in 250-500 ml di soluzione di cloruro di sodio 0,9%. La posologia orientativa è di 2 mg/kg di peso corporeo ogni 3 mesi.
    La dose totale può essere frazionata in dosi i.m. da 25 mg/die fino a 4 giorni consecutivi ogni 3 mesi.
    Bambini (al di sotto di 18 anni di età)
    Il dosaggio raccomandato è di 2 mg/kg di peso corporeo (al massimo 100 mg) per infusione endovenosa lenta (almeno 2 ore) ogni 3 mesi. Prima della somministrazione diluire in 250–500 ml di soluzione di cloruro di sodio 0,9%.
    Malattia ossea di Paget
    La dose più comunemente raccomandata è di 100 mg e.v. al giorno, per 2 giorni consecutivi, per infusione lenta (almeno 2 ore) previa diluizione in 250-500 ml di soluzione fisiologica. Dosi inferiori possono essere sufficienti per forme meno severe di malattia; la dose complessiva può anche essere frazionata in dosi i.m. di 25 mg/die da somministrare in giorni consecutivi fino ad un massimo di 8 giorni. L'opportunità di ripetere il ciclo terapeutico andrà valutata dopo non meno di 6 mesi, quando l'effetto terapeutico sul turnover osseo (fosfatasemia alcalina sierica) del primo ciclo si sarà completamente espresso.
    Algodistrofia
    Il medicinale è indicato, entro i 4 mesi dall'insorgenza della sintomatologia (vedi paragrafo 5.1).
    Nerixia 100 mg concentrato per soluzione per infusione
    La dose raccomandata è di 100 mg al giorno ogni 3 giorni, per un totale di 400 mg di neridronato, somministrati in infusione endovenosa (e.v.) lenta (almeno 2 ore) previa diluizione in 250-500 ml di soluzione fisiologica.
    Nerixia 25 mg soluzione iniettabile
    Nei casi in cui non sia possibile somministrare il trattamento per via endovenosa mediante somministrazione di NERIXIA 100 mg concentrato per soluzione per infusione, qualora il medico ritenga appropriato il trattamento domiciliare, la dose cumulativa (400 mg) può essere frazionata in dosi di 25 mg/die (1 fiala) da somministrare per via intramuscolare per 16 giorni consecutivi.
    La ripetizione del trattamento non è raccomandata a causa dell'assenza di dati clinici.
    Popolazione pediatrica
    L'uso di NERIXIA non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni per l'assenza di dati clinici.
    Modo di somministrazione
    Per uso intramuscolare ed endovenoso.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Nerixia
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1 o ad altri farmaci del gruppo dei bisfosfonati.
    Insufficienza renale grave.
    Gravidanza e allattamento.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Nerixia
    Durante il trattamento con neridronato devono essere monitorati la funzionalità renale, nonché il calcio e il fosfato sierici.
    Osteonecrosi della mandibola e/o mascella
    L'Osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), è stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella è stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bisfosfonati orali.
    Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive.
    Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria può esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella.
    Osteonecrosi del canale uditivo esterno
    È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio.
    Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.
    Fratture atipiche del femore
    Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. È stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
    Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Nerixia 25 mg contiene 9,6 mg di sodio per dose. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè essenzialmente “senza sodio”.
    Nerixia 100 mg contiene 38,42 mg di sodio per dose, equivalente all'1,9% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Nerixia
    Non esistono studi in proposito. È necessario essere prudenti quando si somministrano bisfosfonati assieme ad aminoglicosidi perché ambedue i principi attivi possono abbassare la calcemia per periodi di tempo prolungati.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    NERIXIA non è stato studiato in donne in gravidanza e durante l'allattamento; quindi, è controindicato in tali condizioni.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non esistono dati che suggeriscono che NERIXIA interferisca sulla capacità di guidare o sull'uso di macchine.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Nerixia
    La frequenza è definita come: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1000, <1/100), Raro (≥1/10000, <1/1000), Molto raro (<1/10000) e Non Nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazioni avverse
    Frequenza
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
    Ipocalcemia, ipofosfatemia
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati)
    Raro
    osteonecrosi della mandibola/mascella
    Molto raro
    Patologie dell'occhio
     
    uveite anteriore, episclerite, congiuntivite e dolore oculare
    Non nota
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati)
    Molto raro
    Vertigine
    Molto raro
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    eruzione cutanea, eritema
    Molto raro
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    sintomi transitori come da risposta della fase acuta (mialgia, malessere e raramente febbre), tipicamente associati all'inizio del trattamento
    Raro
    Dolore al sito di iniezione, che diminuisce dopo pochi minuti
    Non Comune*
    * la frequenza “Non Comune” è riferita alla via di somministrazione intramuscolare.
    Per la via di somministrazione endovenosa la frequenza è “Molto raro”.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Nerixia
    Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento di un sovradosaggio con neridronato.
    Una ipocalcemia clinicamente rilevante può essere corretta con somministrazione endovenosa di calcio gluconato.

    Scadenza

    4 anni.
    Dopo la diluizione in soluzione isotonica di cloruro di sodio, la miscela ottenuta è risultata stabile per un periodo di tempo di 48 ore a 20°C.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Nerixia a base di Acido Neridronico Sale Sodico sono: Nerixia

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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