Infectofos

    Ultimo aggiornamento: 09/02/2023

    Cos'è Infectofos?

    Infectofos è un farmaco a base del principio attivo Fosfomicina Sodica, appartenente alla categoria degli Antibatterici e nello specifico Altri antibatterici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Infectopharm S.r.l..

    Infectofos può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Infectofos 40 mg/ml polvere per soluzione per infusione 10 flaconi da 2 g/50 ml
    Infectofos 40 mg/ml polvere per soluzione per infusione 10 flaconi da 4 g/100 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Infectopharm Arzneimittel und Cunsilium GmbH
    Concessionario: Infectopharm S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Fosfomicina Sodica
    Gruppo terapeutico: Antibatterici
    ATC: J01XX01 - Fosfomicina
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Infectofos? A cosa serve?
    InfectoFos è indicato in tutti i gruppi di età per il trattamento delle seguenti infezioni quando non sia considerato opportuno il ricorso agli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il loro trattamento iniziale (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):
    • infezioni complicate del tratto urinario
    • endocardite infettiva
    • infezioni ossee e articolari
    • polmonite contratta in ospedale, compresa la polmonite associata a ventilazione
    • infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
    • meningite batterica
    • infezioni complicate intra-addominali
    • batteriemia che si verifica in associazione con, o si sospetta sia associata a, qualsiasi delle infezioni sopra elencate
    Occorre prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'utilizzo appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Infectofos: Posologia
    Posologia
    La dose giornaliera di fosfomicina è determinata in base a indicazione, gravità e sito di infezione, sensibilità del/i patogeno/i alla fosfomicina e funzionalità renale. Nei bambini, è inoltre determinata in base all'età e al peso corporeo.
    Adulti e adolescenti (≥ 12 anni di età) (≥ 40 kg):
    Le linee guida generali di dosaggio per adulti e adolescenti con clearance della creatinina stimata > 80 ml/min sono come segue:
    Tabella 1 – Dosaggio in adulti e adolescenti con CrCl > 80 ml/min
    Indicazione
    Dose giornaliera
    Infezione complicata del tratto urinario
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Endocardite infettiva
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Infezioni ossee e articolari
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Polmonite contratta in ospedale, compresa la polmonite associata a ventilazione
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Meningite batterica
    16–24 g a in 3-4 dosi divise
    Infezioni complicate intra-addominali
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Batteriemia che si verifica in associazione con, o si sospetta sia associata a, qualsiasi delle infezioni sopra elencate
    12–24 g a in 2-3 dosi divise
    Le dosi individuali non devono superare gli 8 g.
    a Il regime ad alta dose in 3 dosi divise deve essere utilizzato in caso di infezioni gravi che sia previsto o noto siano causate da batteri meno sensibili.
    Vi sono limitati dati di sicurezza in particolare per dosi superiori a 16 g/giorno. Si consiglia particolare cautela quando tali dosi sono prescritte.
    Durata del trattamento
    La durata del trattamento deve prendere in considerazione il tipo di infezione, la gravità dell'infezione e la risposta clinica del paziente.
    Pazienti anziani
    Nei pazienti anziani devono essere utilizzate le dosi raccomandate per gli adulti. Si raccomanda cautela quando si prende in considerazione l'uso di dosi all'estremità superiore dell'intervallo raccomandato (vedere anche le raccomandazioni relative al dosaggio per i pazienti con funzionalità renale compromessa).
    Compromissione renale
    Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose nei pazienti entro clearance della creatinina stimata tra 40–80 ml/min. Tuttavia, si deve prestare cautela in questi casi, in particolare se sono considerate dosi all'estremità superiore dell'intervallo raccomandato.
    Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, la dose di fosfomicina deve essere aggiustata in base al grado di compromissione renale.
    La titolazione della dose deve essere basata sui valori di clearance della creatinina.
    La Tabella 2 mostra gli aggiustamenti della dose raccomandati per i pazienti con CrCl inferiore a 40 ml/min:
    Tabella 2 – Aggiustamenti della dose per i pazienti con CrCl inferiore a 40 ml/min
    CrCl del paziente
    CrCl del paziente/CrCl normale
    Dosaggio giornaliero raccomandatoa
    40 ml/min
    0,333
    70% (in 2-3 dosi divise)
    30 ml/min
    0,250
    60% (in 2-3 dosi divise)
    20 ml/min
    0,167
    40% (in 2-3 dosi divise)
    10 ml/min
    0,083
    20% (in 1-2 dosi divise)
    a La dose viene espressa come una percentuale della dose che sarebbe stata considerata appropriata se la funzionalità renale del paziente fosse normale come calcolato in base alla formula di Cockgroft-Gault.
    La prima dose (dose di carico) deve essere aumentata del 100%, ma non deve superare gli 8 g.
    Pazienti sottoposti a terapia renale sostitutiva
    I pazienti sottoposti a dialisi cronica intermittente (ogni 48 ore) devono ricevere 2 g di fosfomicina alla fine di ogni sessione dialitica.
    Durante l'emofiltrazione veno-venosa continua (post-diluizione), la fosfomicina è eliminata in modo efficace. I pazienti sottoposti a CVVHF post-diluizione non richiederanno alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica.
    Popolazione pediatrica
    Le raccomandazioni sulla dose sono basate su dati molto limitati.
    Neonati, lattanti e bambini di < 12 anni di età (< 40 kg)
    Il dosaggio della fosfomicina nei bambini deve essere stabilito in base a età e peso corporeo (body weight, BW):
    Tabella 3 – Dosaggio nei bambini e nei neonati
    Età/Peso
    Dose giornaliera
    Neonati prematuri (età a < 40 settimane)
    100 mg/kg BW in 2 dosi divise
    Neonati (età a 40-44 settimane)
    200 mg/kg BW in 3 dosi divise
    Lattanti 1-12 mesi (fino a 10 kg BW)
    200-300 mg/kg BW b in 3 dosi divise
    Lattanti e bambini di età compresa tra 1 ≤ 12 anni (10 ≤ 40 kg BW)
    200-400 mg/kg BW b in 3-4 dosi divise
    a Somma di età gestazionale e postnatale
    b Il regime ad alta dose può essere considerato per le infezioni gravi e/o le infezioni serie (come la meningite), in particolare quando sia noto o si sospetta siano causate da organismi con sensibilità moderata.
    Non è possibile fornire una raccomandazione posologica per i bambini con compromissione renale.
    Modo di somministrazione
    InfectoFos è destinato per l'uso endovenoso.
    La durata dell'infusione deve essere di almeno 15 minuti per la confezione da 2 g, di almeno 30 minuti per la confezione da 4 g, e di almeno 60 minuti per la confezione da 8 g.
    Poiché possono derivare effetti dannosi da una somministrazione endoarteriosa accidentale di prodotti non specificamente raccomandati per terapia endoarteriosa, è essenziale garantire che la fosfomicina venga somministrata solo in vena.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Infectofos
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Infectofos
    Rischio di selezione di resistenza e necessità di terapia di combinazione
    In vitro, è stato scoperto che la fosfomicina seleziona rapidamente mutanti resistenti. Inoltre, in studi clinici, l'uso endovenoso di fosfomicina in monoterapia è stato associato a selezione di resistenza. Laddove possibile, si raccomanda che la fosfomicina sia somministrata come parte di un regime farmacologico antibatterico combinato per ridurre il rischio di selezione di resistenza.
    Limiti dei dati clinici
    I dati clinici a supporto dell'uso endovenoso di fosfomicina per il trattamento di alcune delle indicazioni elencate sono limitati dalla mancanza di adeguate sperimentazioni controllate randomizzate. Inoltre, sono stati usati diversi regimi di dosaggio e nessun regime di dosaggio endovenoso singolo è stato fortemente supportato da dati di sperimentazioni cliniche. Si raccomanda che la fosfomicina sia selezionata per trattare le indicazioni elencate solo quando non sia considerato opportuno il ricorso agli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il loro trattamento iniziale.
    Reazioni di ipersensibilità
    Reazioni di ipersensibilità gravi e talvolta fatali, compresi anafilassi e shock anafilattico, possono verificarsi nel corso del trattamento con fosfomicina (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Se si verificano tali reazioni, il trattamento con fosfomicina deve essere immediatamente interrotto e devono essere avviate adeguate misure di emergenza.
    Diarrea associata a Clostridioides difficile
    Con la fosfomicina sono state segnalate colite associata a Clostridioides difficile e colite pseudo-membranosa e possono variare in gravità da lieve a potenzialmente letale (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o successivamente alla somministrazione di fosfomicina. Occorre considerare l'interruzione della terapia con fosfomicina e la somministrazione di un trattamento specifico per Clostridioides difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi.
    Livelli di sodio e di potassio e rischio di sovraccarico di sodio
    I livelli di sodio e di potassio devono essere monitorati regolarmente nei pazienti trattati con fosfomicina, in particolare durante un trattamento prolungato. Dato l'alto contenuto di sodio (0,32 grammi) per grammo di fosfomicina, il rischio di ipernatriemia e sovraccarico di liquidi devono essere valutati prima di iniziare il trattamento, specialmente nei pazienti con anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia o comorbilità preesistenti, come la sindrome nefrosica, cirrosi epatica, ipertensione, iperaldosteronismo, edema polmonare o ipoalbuminemia, nonché nei neonati soggetti a restrizione di sodio. Si raccomanda una dieta a basso contenuto di sodio durante il trattamento. Si possono inoltre considerare un aumento della durata dell'infusione e/o una riduzione della dose individuale (con somministrazione più frequente). La fosfomicina può diminuire i livelli di potassio nel siero o nel plasma, pertanto occorre sempre considerare l'uso di un integratore di potassio.
    Reazioni ematologiche (compresa agranulocitosi)
    Nei pazienti che ricevono fosfomicina per via endovenosa si sono verificate reazioni ematologiche, tra cui neutropenia o agranulocitosi (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, la conta leucocitaria deve essere monitorata a intervalli regolari e, se tali reazioni dovessero manifestarsi, occorre avviare un adeguato trattamento medico.
    Compromissione renale
    Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, occorre adeguare il dosaggio in base al grado di insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).
    Eccipienti
    1 g di fosfomicina (equivalente a 1,32 g di fosfomicina disodica) contiene 14 mmol (320 mg) di sodio, equivalente al 16% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.Ogni flaconcino con 2 g di fosfomicina contiene 28 mmol (640 mg) di sodio, ogni flaconcino con 4 g di fosfomicina contiene 56 mmol (1.280 mg) di sodio e ogni flaconcino con 8 g di fosfomicina contiene 111 mmol (2.560 mg) di sodio.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Infectofos
    Preoccupazioni specifiche relative allo squilibrio dell'INR:
    Numerosi casi di aumento dell'attività anticoagulante orale sono stati segnalati in pazienti trattati con terapia antibiotica. La gravità dell'infezione o dell'infiammazione, l'età del paziente e lo stato di salute generale sembrano essere fattori di rischio. In queste circostanze, è difficile stabilire in quale misura la stessa infezione o il suo trattamento rivestano un ruolo nello squilibrio del rapporto internazionale normalizzato (International Normalised Ratio, INR). Tuttavia, alcune classi di antibiotici sono più coinvolte, in particolare: fluorochinoloni, macrolidi, cicline, cotrimoxazolo e alcune cefalosporine.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non vi sono dati riguardanti l'uso endovenoso di fosfomicina somministrata a donne in gravidanza. La fosfomicina attraversa la placenta. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). La fosfomicina, quindi, non deve essere prescritta a donne in gravidanza, a meno che i benefici superino i rischi.
    Allattamento
    Dopo la somministrazione di fosfomicina, sono state trovate basse quantità nel latte umano. Sono disponibili solo scarse informazioni sull'utilizzo di fosfomicina durante l'allattamento; pertanto, questo trattamento non è raccomandato come prima scelta per una donna che allatta, specialmente se sta allattando un bambino nato prematuro o un neonato. Non è stato dimostrato alcun rischio specifico per un bambino allattato; tuttavia, come con altri antibiotici, occorre prendere in considerazione un rischio potenziale di alterazioni nella flora intestinale del lattante.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sugli esseri umani. In maschi e femmine di ratto, la somministrazione orale di fosfomicina, fino a 1000 mg/kg/giorno non ha influenzato la fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi specifici, ma occorre comunicare ai pazienti che sono state segnalate confusione e astenia. Ciò può influenzare in alcuni pazienti la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Infectofos
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante il trattamento sono eruzione cutanea eritematosa, squilibri ionici (vedere paragrafo 4.4), reazioni nel sito di iniezione, disgeusia e disturbi gastrointestinali. Altre importanti reazioni avverse comprendono shock anafilattico, colite associata agli antibiotici e riduzione della conta dei globuli bianchi (vedere paragrafo 4.4).
    Tabella delle reazioni avverse
    Gli effetti indesiderati sono elencati in base al sistema corporeo e frequenza utilizzando la seguente convenzione:
    Molto comune: ≥1/10
    Comune: (≥1/100, <1/10)
    Non comune: (≥1/1.000, <1/100)
    Raro: (≥1/10.000, <1/1.000)
    Molto raro: <1/10.000
    Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    All'interno di ciascun raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non nota
    Sono state riportate agranulocitosi (transitoria), leucopenia, trombocitopenia, neutropenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro
    Reazioni anafilattiche compresi shock anafilattico e ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Disgeusia
    Non comune
    Cefalea
    Esami diagnostici
    Comune
    Ipernatriemia, ipokaliemia* (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie gastrointestinali
     
     
    Non comune
    Nausea, vomito, diarrea
    Non nota
    Colite associata ad antibiotici (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie epatobiliari
    Non comune
    Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue (transitorio), aumento delle transaminasi (ALAT, ASAT), aumento della gamma-GT
    Non nota
    Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eruzione eritematosa
    Non comune
    Eruzione cutanea
    Non nota
    Angioedema, prurito, orticaria
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Flebite in sede di iniezione
    Non comune
    Astenia
    * vedere paragrafo di seguito (Descrizione di reazioni avverse selezionate)
    Descrizione di reazioni avverse selezionate:
    L'ipokaliemia può causare sintomi diffusi come debolezza, stanchezza o edema e/o contrazione muscolare. Forme gravi possono causare iporiflessia e aritmia cardiaca. L'ipernatriemia può essere associata a sete, ipertensione e segni di sovraccarico di liquidi come edema (vedere paragrafo 4.4). Forme gravi possono causare confusione, iperreflessia, convulsioni e coma.
    Popolazione pediatrica
    Sono disponibili informazioni di sicurezza limitate sulla popolazione pediatrica. Si può prevedere che frequenza, tipo e gravità delle reazioni avverse siano simili a quelle della popolazione adulta.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Infectofos
    L'esperienza relativa al sovradosaggio di fosfomicina è limitata. Sono stati segnalati casi di ipotonia, sonnolenza, disturbi elettrolitici, trombocitopenia e ipoprotrombinemia con uso parenterale di fosfomicina. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato (in particolare per i livelli degli elettroliti di plasma/siero) e il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. La reidratazione è raccomandata per promuovere l'eliminazione urinaria del principio attivo. La fosfomicina viene efficacemente eliminata dall'organismo mediante emodialisi con un'emivita di eliminazione media di circa 4 ore.

    Scadenza

    4 anni.
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso della soluzione finale ricostituita preparata in asepsi è stata dimostrata per 24 ore a 25 °C se tenuta al riparo dalla luce.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se il medicinale non viene usato immediatamente, l'utilizzatore è responsabile della durata e delle condizioni di conservazione prima dell'uso; il medicinale può essere conservato per un massimo di 24 ore a 2–8 °C, a meno che la preparazione non avvenga in condizioni asettiche controllate e validate.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione della soluzione per infusione vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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