Icatibant Zentiva

    Ultimo aggiornamento: 19/02/2024

    Cos'è Icatibant Zentiva?

    Icatibant Zentiva è un farmaco a base del principio attivo Icatibant, appartenente alla categoria degli Antiangioedema e nello specifico Farmaci usati nell'angioedema ereditario. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Icatibant Zentiva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Icatibant Zentiva 30 mg soluzione iniettabile 1siringa preriempita in vetro da 3 ml con ago

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: H
    Principio attivo: Icatibant
    Gruppo terapeutico: Antiangioedema
    ATC: B06AC02 - Icatibant
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Icatibant Zentiva? A cosa serve?
    Icatibant Zentiva è indicato per la terapia sintomatica degli attacchi acuti di angioedema ereditario (AEE) negli adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni, con carenza di inibitore esterasi C1.

    Posologia

    Come usare Icatibant Zentiva: Posologia
    Icatibant Zentiva deve essere utilizzato sotto la supervisione di un professionista sanitario.
    Posologia
    Adulti
    La dose raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di Icatibant Zentiva 30 mg.
    Nella maggior parte dei casi una singola iniezione di Icatibant Zentiva è sufficiente a trattare un attacco. In caso di sollievo non sufficiente o di una recidiva della sintomatologia, dopo 6 ore è possibile somministrare una seconda dose di Icatibant Zentiva. Se la seconda iniezione non attenua i sintomi in modo sufficiente o se si osserva ancora una recidiva, dopo ulteriori 6 ore è possibile somministrare una terza dose di Icatibant Zentiva. In un periodo di 24 ore non devono essere somministrate più di 3 dosi di Icatibant Zentiva.
    Negli studi clinici non sono state somministrate più di 8 iniezioni di Icatibant Zentiva al mese.
    Popolazione pediatrica
    La dose raccomandata di Icatibant Zentiva in funzione del peso corporeo nei bambini e negli adolescenti (di età 2-17 anni) è indicata nella tabella 1 sottostante.
    Tabella 1: Regime posologico per pazienti pediatrici
    Peso corporeo
    Dose (volume di iniezione)
    12-25 kg
    10 mg (1,0 ml)
    26-40 kg
    15 mg (1,5 ml)
    41-50 kg
    20 mg (2,0 ml)
    51-65 kg
    25 mg (2,5 ml)
    >65 kg
    30 mg (3,0 ml)
    Nell'ambito dello studio clinico, non è stata somministrata più di 1 iniezione di Icatibant Zentiva per singolo attacco di AEE.
    Non è possibile raccomandare un regime posologico per bambini di età inferiore a 2 anni o di peso inferiore a 12 kg in quanto la sicurezza e l'efficacia in questo gruppo appartenente alla popolazione pediatrica non sono state stabilite.
    Anziani
    Sono disponibili scarse informazioni per i pazienti con più di 65 anni.
    Nei pazienti anziani si è osservata una maggiore esposizione sistemica a icatibant. L'importanza di questo dato per la sicurezza di Icatibant Zentiva non è nota (vedere paragrafo 5.2).
    Insufficienza epatica
    Nei pazienti affetti da insufficienza epatica non è necessario un aggiustamento della dose.
    Insufficienza renale
    Nei pazienti affetti da insufficienza renale non è necessario un aggiustamento della dose.
    Modo di somministrazione
    Icatibant Zentiva viene somministrato per via sottocutanea preferibilmente nell'area dell'addome.
    Dato il volume da somministrare, Icatibant Zentiva soluzione iniettabile deve essere iniettata lentamente.
    Ciascuna siringa di Icatibant Zentiva è solo monouso.
    Per le istruzioni per l'uso vedere il foglio illustrativo.
    Somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente/Autosomministrazione
    Solo ad un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento dell'angioedema ereditario spetta decidere se il paziente debba autosomministrarsi Icatibant Zentiva o farselo somministrare dalla persona che si prende cura di lui dovrebbe essere presa (vedere paragrafo 4.4).

    Adulti

    Icatibant Zentiva può essere autosomministrato o essere somministrato dalla persona che si prende cura del paziente solo dopo essere stati addestrati nella tecnica di iniezione sottocutanea da parte di un professionista sanitario.
    Bambini e adolescenti di età compresa fra i 2 e i 17 anni
    Icatibant Zentiva può essere somministrato da una persona che si prende cura del paziente solo previo addestramento nella tecnica di iniezione sottocutanea da parte di un operatore sanitario.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Icatibant Zentiva
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Icatibant Zentiva
    Attacchi laringei
    I pazienti con attacchi laringei devono essere gestiti in una struttura sanitaria adeguata dopo l'iniezione fino a quando il medico non ritenga sicure le loro dimissioni.
    Cardiopatia ischemica
    In teoria, in condizioni di ischemia, un farmaco antagonista del recettore di tipo 2 della bradichinina potrebbe causare un deterioramento della funzione cardiaca e una riduzione del flusso ematico coronarico. Va quindi usata prudenza nella somministrazione di Icatibant Zentiva in pazienti con cardiopatia ischemica o angina pectoris instabile (vedere paragrafo 5.3).
    Ictus
    Anche se esistono dimostrazioni a sostegno di un effetto positivo del blocco del recettore B2 immediatamente dopo un ictus, sussiste la possibilità teorica che icatibant possa attenuare gli effetti neuroprotettivi positivi in fase tardiva della bradichinina. Per questo motivo, è necessaria prudenza nella somministrazione di icatibant a pazienti che abbiano subito un ictus da alcune settimane.
    Somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente/Autosomministrazione
    Per i pazienti che non hanno mai assunto icatibant prima, il primo trattamento deve essere somministrato in una struttura medica o sotto la supervisione di un medico.
    In caso di sollievo non sufficiente o ricomparsa dei sintomi dopo l'autosomministrazione o la somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente, si raccomanda al paziente o alla persona di cui sopra di rivolgersi al medico. Per gli adulti, le dosi successive che possono essere necessarie per lo stesso attacco devono essere somministrate in una struttura sanitaria (vedere sezione 4.2). Non vi sono dati sulla somministrazione di dosi successive per lo stesso attacco in bambini o adolescenti.
    I pazienti che sviluppano un attacco laringeo devono sempre rivolgersi a un medico e rimanere in osservazione in una struttura sanitaria, anche se l'iniezione è stata somministrata a casa.
    Popolazione pediatrica
    L'esperienza di trattamento di più di un attacco di AEE con icatibant nella popolazione pediatrica è limitata.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per siringa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Icatibant Zentiva
    Non sono attese interazioni farmacocinetiche che interessino il CYP450 (vedere paragrafo 5.2).
    La somministrazione di icatibant in associazione con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) non è stata studiata. Gli ACE inibitori sono controindicati nei pazienti con AEE a causa del possibile aumento dei livelli di bradichinina.
    Popolazione pediatrica
    Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte a Icatibant. Gli studi sugli animali hanno dimostrato effetti sull'impianto in utero e sul parto (vedere paragrafo 5.3), ma il potenziale rischio nell'uomo non è noto.
    Icatiban Zentiva va utilizzato in gravidanza soltanto se il potenziale beneficio giustifica i rischi potenziali per il feto (per esempio, in caso di trattamento di attacchi laringei pericolosi per la vita).
    Allattamento
    Icatibant viene escreto nel latte di ratti in allattamento a concentrazioni simili a quelle presenti nel sangue materno. Non sono stati osservati effetti sullo sviluppo postnatale dei ratti neonati.
    Non è noto se icatibant venga escreto nel latte materno, ma durante l'allattamento si raccomanda alle donne che vogliono assumere Icatibant Zentiva di non allattare per le 12 ore successive al trattamento.
    Fertilità
    Nei ratti e nei cani l'utilizzo ripetuto di icatibant ha avuto effetti sugli organi della riproduzione. Icatibant non ha avuto effetti sulla fertilità di topi e ratti maschi (vedere paragrafo 5.3). Da uno studio condotto su 39 individui adulti sani, uomini e donne, che hanno ricevuto una dose di 30 mg ogni 6 ore per 3 volte ogni 3 giorni, per un totale di 9 dosi, non sono risultati cambiamenti clinicamente significativi nella concentrazione degli ormoni riproduttivi, nei valori di base o in quelli sotto stimolo GnRH, né negli uomini né nelle donne. Non sono stati registrati effetti significativi di icatibant sulla concentrazione di progesterone in fase luteale, sulla funzione luteale, o sulla durata del ciclo mestruale nelle donne, né sulla conta, la motilità e la morfologia spermatica negli uomini. L'utilizzo clinico della posologia adottata durante questo studio è improbabile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Icatibant altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Dopo l'assunzione di icatibant sono stati osservati affaticamento, stato di torpore, stanchezza, sonnolenza e capogiri. Questi sintomi possono verificarsi in seguito ad attacchi di AEE. Ai pazienti deve essere consigliato di non guidare né utilizzare macchinari se avvertono stanchezza o capogiri.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Icatibant Zentiva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Negli studi clinici per la registrazione del farmaco, un totale di 999 attacchi di AEE sono stati trattati con 30 mg di Icatibant somministrati per via sottocutanea da un professionista sanitario. Icatibant 30 mg SC è stato somministrato da un professionista sanitario a 129 soggetti sani e 236 pazienti con AEE.
    Quasi tutti i soggetti trattati con icatibant per via sottocutanea negli studi clinici hanno sviluppato reazioni nel sito di iniezione (caratterizzate da irritazione cutanea, gonfiore, dolore, prurito, eritema, sensazione di bruciore). Queste reazioni erano solitamente di gravità da lieve a moderata, transitorie e si risolvevano senza ulteriori interventi.
    Tabella delle reazioni avverse
    La frequenza delle reazioni avverse elencate nella tabella 1 è stata definita utilizzando la seguente convenzione:
    molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000,
    <1/1.000); molto raro (<1/10.000).
    Tutte le reazioni avverse segnalate nell'esperienza post-marketing sono indicate in corsivo.
    Tabella 2: reazioni avverse riferite per icatibant.
    Classificazione per organi
    Frequenza
    Termine preferito
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Capogiro
    Cefalea
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Nausea
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eruzione cutanea
    Eritema
    Prurito
    Non nota
    Orticaria
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Molto comune
    Reazioni in sede di iniezione*
    Comune
    Piressia
    Esami diagnostici
    Comune
    Aumento transaminasi
    * Livido in sede di iniezione, ematoma in sede di iniezione, bruciore in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, ipoestesia in sede di iniezione, irritazione in sede di iniezione, intorpidimento in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, sensazione di compressione in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione, orticaria in sede di iniezione e calore in sede di iniezione.
    Popolazione pediatrica
    Nell'ambito di studi clinici sono stati esposti al trattamento con icatibant in totale 32 pazienti pediatrici (8 bambini di età 2-11 anni e 24 adolescenti di età 12-17 anni) con AEE. Trentuno pazienti hanno ricevuto una singola dose di icatibant e 1 paziente (adolescente) ha ricevuto icatibant per due attacchi di AEE (due dosi in totale). Icatibant è stato somministrato mediante iniezione sottocutanea a una dose di 0,4 mg/kg di peso corporeo fino a una dose massima di 30 mg.
    Nella maggioranza dei casi, i pazienti pediatrici trattati con icatibant per via sottocutanea hanno manifestato reazioni nella sede di iniezione come eritema, gonfiore, sensazione di bruciore, dolore cutaneo e prurito; queste reazioni sono state di grado da lieve a moderato e sono risultate sovrapponibili a quelle osservate negli adulti. Due pazienti pediatrici hanno sviluppato reazioni in sede di iniezione valutate come gravi che si sono risolte completamente entro 6 ore. Queste reazioni hanno incluso eritema, gonfiore, bruciore e sensazione di calore.
    Nel corso degli studi clinici non sono state osservate variazioni clinicamente significative dei livelli degli ormoni riproduttivi.
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate
    Immunogenicità
    Durante trattamenti ripetuti di soggetti adulti all'interno degli studi controllati di fase III, sono stati rilevati rari casi di positività transitoria agli anticorpi anti-icatibant. L'efficacia è rimasta comunque invariata per tutti i pazienti. Un paziente è risultato positivo agli anticorpi anti-icatibant sia prima che dopo il trattamento con icatibant. Il paziente è stato seguito per 5 mesi, e ulteriori campioni sono risultati negativi agli anticorpi anti-icatibant. Non sono stati riportati casi di ipersensibilità o di reazioni anafilattiche con icatibant.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Icatibant Zentiva
    Non sono disponibili informazioni cliniche in caso di sovradosaggio.
    Una dose di 3,2 mg/kg per via endovenosa (circa 8 volte la dose terapeutica) ha causato eritemi, prurito, rossore o ipotensioni transitori in soggetti sani. Non è stato necessario alcun intervento terapeutico.

    Scadenza

    2 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Non congelare.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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