Glitisol

    Ultimo aggiornamento: 15/03/2024

    Cos'è Glitisol?

    Glitisol è un farmaco a base del principio attivo Tiamfenicolo Glicinato Cloridrato, appartenente alla categoria degli Antibatterici cloramfenicolici e nello specifico Amfenicoli. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zambon Italia S.r.l..

    Glitisol può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Glitisol iniett. liof. 1 flac. 631 mg (500 TAF) + 2 fiale 5 ml solv.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zambon Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Tiamfenicolo Glicinato Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Antibatterici cloramfenicolici
    ATC: J01BA02 - Tiamfenicolo
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Glitisol? A cosa serve?
    Tifo, paratifi, brucellosi, pertosse, infezioni dell'apparato respiratorio (bronchiti, bronchiectasie, ascessi polmonari, ecc.) otoiatriche (rinosinusiti, faringiti, laringiti), genitourinarie e, in genere, infezioni da germi tiamfenicolo-sensibili.
    GLITISOL è indicato negli adulti e nei bambini di età superiore a 6 mesi.

    Posologia

    Come usare Glitisol: Posologia
    Al momento dell'uso si introducono 5 o 10 ml (1 o 2 fiale) del solvente nel flaconcino: si ottengono così soluzioni rispettivamente al 10 o 5% (contenenti cioè mg 100 o 50 di tiamfenicolo per ogni ml).
    Impiego per via generale
    Per iniezioni intramuscolari si usa la soluzione al 10%; per le iniezioni endovenose è consigliabile usare la soluzione al 5%.
    Le dosi medie consigliate sono di g 1-1,5 (2-3 flaconcini) al giorno nell'adulto e di 25-50 mg/kg al giorno nel bambino.
    Tali dosi vanno somministrate frazionatamente in 3-4 volte nella giornata (ogni 6-8 ore) allo scopo di mantenere in circolo sufficienti concentrazioni antibatteriche del chemioterapico.
    Impieghi topici
    Per aerosol si usano in media, nell'adulto, 2 ml per volta della soluzione al 10%, 1-2 volte al giorno; nel bambino 1-2 ml per volta della soluzione al 5% o al 10%, 1-2 volte al giorno, a giudizio del medico.
    Per bronco-instillazioni o per introduzioni endocavitarie si usa in genere ½-1 flaconcino diluito al 5 o al 10%.
    Per la validità e le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita vedere i paragrafi “6.3 Validità“ e “6.4 Speciali condizioni per la conservazione“.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Glitisol
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Depressione midollare preesistente.
    Bambini di età inferiore a 6 mesi e prematuri.
    Pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
    Anuria

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Glitisol
    Pazienti adulti e popolazione pediatrica
    Come regola generale, la durata della somministrazione di GLITISOL deve essere limitata al minimo periodo richiesto per il trattamento dell'infezione del paziente. Il trattamento non deve superare i 10 giorni.
    La somministrazione sistemica di GLITISOL, può provocare alterazioni ematologiche (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati), che sinora si sono dimostrate sempre reversibili e dose-dipendenti. Tali effetti sono più gravi e prolungati in caso di sovradosaggio e di trattamento prolungato, specialmente in caso di insufficienza renale o depressione midollare pre-esistente.
    È pertanto consigliabile usare l'antibiotico nelle infezioni da germi sicuramente sensibili, evitandone l'impiego nella chemioprofilassi o nella terapia di infezioni banali.
    Prestare particolare attenzione nei pazienti sottoposti a concomitante trattamento con farmaci che determinano mielosoppressione.
    Il trattamento con GLITISOL non deve superare i 10 giorni di terapia; ove ciò sia necessario, controllare periodicamente la crasi ematica, interrompendo la terapia se opportuno.
    Siccome il tiamfenicolo è eliminato dal rene in forma non coniugata, esso raggiunge elevate concentrazioni attive urinarie anche se la funzione renale è ridotta. Tuttavia, in presenza di insufficienza renale si ha un prolungamento della permanenza di antibiotico attivo nel sangue; pertanto le somministrazioni devono essere più distanziate: nell'adulto con insufficienza renale di media gravità (clearance della creatinina tra 20-50 ml/min) e nel rene senile si consiglia 500 mg due volte al giorno; in caso di insufficienza più grave (clearance della creatinina tra 5-20 ml/min) si consiglia 500 mg al giorno in dose unica. Se l'azotemia è stabilmente oltre i 100 mg, si consiglia 500 mg ogni due giorni.
    Il fatto che il tiamfenicolo non viene glucurono-coniugato ne permette l'impiego anche in caso di insufficienza o immaturità funzionale epatica. Il trattamento con GLITISOL come con altri antibiotici può dar luogo a super infezioni da agenti batterici insensibili ad esso e da miceti.
    Il tiamfenicolo induce raramente polineuropatia. Evitare un uso prolungato e dosi elevate di GLITISOL.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, cioè praticamente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Glitisol
    Popolazione adulta e pediatrica
    Non sono stati effettuati studi d' interazione.
    Non ci sono dati in merito ad interazione con i test di laboratorio.
    Nonostante il tiamfenicolo non sia metabolizzato a livello epatico, è riportato che inibisca gli enzimi microsomiali epatici e possa influenzare il metabolismo di altri farmaci.
    Per evitare effetti di antagonismo si sconsiglia l'associazione del tiamfenicolo con altri antibiotici battericidi.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Come tutti gli antibiotici e chemioterapici, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Tiamfenicolo in donne in gravidanza sono in numero limitato.
    Durante la gravidanza e il travaglio si deve tenere in considerazione che l'antibiotico supera la barriera placentare e che la sintesi delle proteine mitocondriali nel fegato del feto è inibita dalle concentrazioni di farmaco normalmente raggiunte.
    Studi sulla riproduttività in animali hanno mostrato segni di tossicità riproduttiva con Tiamfenicolo Glicinato Cloridrato (vedere paragrafo 5.3).
    È sconsigliato l'uso di GLITISOL durante la gravidanza ed in donne fertili che non utilizzano contraccettivi.
    Allattamento
    Il tiamfenicolo per uso sistemico è escreto nel latte materno in misura tale che sono probabili gli effetti sui neonati/infanti allattati.
    È sconsigliato l'uso del GLITISOL durante l'allattamento. Se necessario, interrompere l'allattamento durante il trattamento con GLITISOL.
    Fertilità
    Studi di tossicità cronica e studi sulla fertilità nei ratti hanno evidenziato una inibizione dose-dipendente della spermatogenesi a dosi superiori a quella terapeutica. La fertilità sembra essere completamente reversibile dopo interruzione del trattamento.
    Dati clinici sulla fertilità maschile e femminile non sono disponibili.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati eseguiti studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari né con Tiamfenicolo Glicinato Cloridrato, né con il tiamfenicolo.
    Non è noto se GLITISOL influisce sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Glitisol
    Riassunto del profilo di sicurezza
    I principali effetti indesiderati riscontrati in seguito a somministrazione sistemica del tiamfenicolo includono depressione midollare che si manifesta con anemia, trombocitopenia e leucopenia. Gli effetti gastrointestinali rappresentano la maggior parte degli eventi avversi di carattere non ematologico dopo assunzione orale. Gli effetti gastrointestinali più frequenti sono diarrea, nausea e vomito.
    Elenco tabulare degli effetti indesiderati
    La tabella seguente riporta le principali reazioni avverse in pazienti trattati con GLITISOL secondo classificazione organo-sistemica. All'interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. La loro frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili:
    Classificazione organo-sistemica
    Effetti indesiderati
    (Frequenza non nota)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Anemia, trombocitopenia, leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione anafilattica, reazioni di tipo Jarisch-Herxheimer (in corso di trattamento della febbre tifoide)
    Patologie del sistema nervoso
    Neurite ottica, neuropatia periferica (dopo somministrazione prolungata), mal di testa, vertigine
    Patologie gastrointestinali
    Nausea, vomito, diarrea
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea, Alopecia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    Descrizione di alcuni effetti indesiderati
    I cambiamenti ematologici come anemia, trombocitopenia e leucopenia sono correlati alla dose e reversibili con la sospensione del trattamento.
    Alopecia è stata riportata in pazienti con insufficienza renale, con possibile esito in calvizie. Questo evento è reversibile con la sospensione del trattamento.
    Popolazione pediatrica
    Dagli studi clinici e dalla sorveglianza post-marketing, non si evince una rilevante differenza clinica per natura, frequenza, serietà e reversibilità delle reazioni avverse tra il profilo di sicurezza nella popolazione adulta e pediatrica, o in altre fasce d'età di interesse.
    Tuttavia, in seguito a somministrazione sistemica, nei neonati e nei prematuri può verificarsi una sindrome che, iniziata con distensione addominale e cianosi pallida, può evolvere anche con gravi disfunzioni cardiocircolatorie ed exitus.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Glitisol
    Nessun caso di sovradosaggio è stato riportato in pazienti adulti o pediatrici.
    Sintomi
    In generale, i sintomi da iperdosaggio non differiscono qualitativamente dagli effetti collaterali già descritti e dagli eventuali problemi di ordine aspecifico riconducibili all'iperdosaggio di antibiotici a largo spettro (dismicrobismi, superinfezioni).
    Gestione del sovradosaggio
    Praticare terapia di supporto.

    Scadenza

    4 anni.
    La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.
    Uso topico
    • Le soluzioni al 5% di GLITISOL rimangono stabili per 10 giorni se conservate a temperatura non superiore a 5°C.
    • Le soluzioni al 10% di GLITISOL rimangono stabili per 5 giorni se conservate a temperatura non superiore a 5°C.
    Uso iniettabile
    La soluzione rimanente a seguito di una somministrazione parziale non deve essere riutilizzata.

    Conservazione

    Uso topico: conservare la soluzione ricostituita a una temperatura non superiore a 5°C.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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