Gadovist - Soluzione, Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 13/11/2023

    Cos'è Gadovist - Soluzione, Soluzione (uso Interno)?

    Gadovist - Soluzione, Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Gadobutrolo, appartenente alla categoria degli Mezzi di contrasto e nello specifico Mezzi di contrasto paramagnetici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Bayer S.p.A..

    Gadovist - Soluzione, Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Gadovist 1 mmol/ml soluzione iniettabile 3 flaconcini 2 ml
    Gadovist ev 1 flaconcino da 15 ml 1,0 mmol/ml
    Gadovist ev 1 flaconcino da 30 ml 1,0 mmol/ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Bayer S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Gadobutrolo
    Gruppo terapeutico: Mezzi di contrasto
    ATC: V08CA09 - Gadobutrolo
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Gadovist? A cosa serve?
    Medicinale solo per uso diagnostico. Gadovist è indicato negli adulti e nei bambini di tutte le età (inclusi i neonati a termine) per:
    • L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica (RM) cerebrale e spinale.
    • L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica (RM) del fegato o dei reni in pazienti con elevato sospetto o evidenza di lesioni focali, per classificarle come benigne o maligne.
    • L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica angiografica (CE-MRA).
    Gadovist può essere utilizzato anche per la risonanza magnetica (RM) delle patologie del corpo intero.
    Gadovist facilita la visualizzazione di strutture anomale o di lesioni e contribuisce alla differenziazione tra tessuto sano e patologico.
    Gadovist deve essere usato soltanto quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non ottenibili con la risonanza magnetica (RM) senza mezzo di contrasto.

    Posologia

    Come usare Gadovist: Posologia
    Gadovist deve essere somministrato esclusivamente da operatori sanitari con esperienza nella pratica clinica della risonanza magnetica (RM).
    Modo di somministrazione
    Questo medicinale deve essere somministrato solo per via endovenosa.
    La dose necessaria viene somministrata per via endovenosa con iniezione in bolo.
    La RM con mezzo di contrasto può iniziare immediatamente dopo l'iniezione (o poco dopo, a seconda delle sequenze di impulsi usate e del protocollo d'esame).
    L'intensificazione ottimale del segnale si osserva durante il primo passaggio arterioso del mezzo di contrasto per la Risonanza Magnetica Angiografica ed entro circa 15 minuti dall'iniezione di Gadovist per le indicazioni per l'SNC (il tempo dipende dal tipo di lesione/tessuto).
    Le sequenze T1 pesate risultano particolarmente adatte per indagini con intensificazione del contrasto.
    La somministrazione intravascolare del mezzo di contrasto deve, se possibile, essere eseguita con il paziente sdraiato. Dopo la somministrazione, il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per almeno mezz'ora, in quanto l'esperienza insegna che la maggiore parte degli effetti indesiderati si manifesta entro tale lasso di tempo (vedere paragrafo 4.4).
    Istruzioni per l'uso:
    Questo medicinale è esclusivamente monouso.
    Questo medicinale deve essere ispezionato visivamente prima dell'uso.
    Gadovist non deve essere usato in caso di evidente alterazione del colore, presenza di particelle o contenitore difettoso. Il mezzo di contrasto non utilizzato durante l'esame deve essere eliminato.
    Gadovist non deve essere prelevato dal flacone nella siringa se non immediatamente prima dell'uso.
    Il tappo di gomma non deve essere forato più di una volta.
    Se si intende somministrare questo medicinale tramite iniettore automatico, l'idoneità del sistema per tale utilizzo deve essere dimostrata dal produttore del dispositivo medico. Devono essere rispettate inoltre eventuali istruzioni supplementari fornite dal produttore del dispositivo d'infusione.
    Posologia
    Usare la dose più bassa che consente di ottenere un miglioramento sufficiente ai fini diagnostici. La dose va calcolata in base al peso corporeo del paziente e non deve superare la dose raccomandata per chilogrammo di peso corporeo riportata in questo paragrafo.
    Adulti
    Indicazioni per il sistema nervoso centrale
    La dose raccomandata per gli adulti è 0,1 mmol per chilogrammo di peso corporeo (mmol/kg di peso corporeo). Questo equivale a 0,1 ml/kg di peso corporeo della soluzione 1,0 M.
    Se persiste il forte sospetto clinico di una lesione nonostante l'esame RM risulti non significativo, oppure nel caso in cui informazioni più precise potrebbero influenzare la terapia del paziente, può essere somministrata una seconda iniezione fino a 0,2 ml/kg di peso corporeo entro 30 minuti dalla precedente.
    Una dose di 0,075 mmol di Gadobutrolo per kg di peso corporeo (equivalente a 0,075 ml di Gadovist per kg di peso corporeo) può essere somministrata come dose minima per l'imaging del SNC (vedere paragrafo 5.1).
    RM del corpo intero (esclusa MRA)
    In generale, la somministrazione di 0,1 ml di Gadovist per kg di peso corporeo è sufficiente per risolvere i quesiti diagnostici.
    Intensificazione del contrasto nella Risonanza Magnetica Angiografica
    Immagini con 1 campo di vista (field of view=FOV): 7,5 ml per pazienti con peso corporeo inferiore a 75 kg, 10 ml per pazienti con peso corporeo di 75 kg o superiore (corrispondenti a 0,1-0,15 mmol/kg di peso corporeo).
    Immagini con FOV >1: 15 ml per pazienti con peso corporeo inferiore a 75 kg, 20 ml per pazienti con peso corporeo di 75 kg o superiore (corrispondenti a 0,2-0,3 mmol/kg di peso corporeo).
    Popolazioni speciali
    Compromissione renale
    Gadovist deve essere usato nei pazienti con compromissione renale severa (GFR <30 ml/min/1,73 m2) e in pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se l'informazione diagnostica è essenziale e non ottenibile con RM senza mezzo di contrasto (vedere paragrafo 4.4). Se è necessario l'uso di Gadovist, la dose non deve essere superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata più di una dose durante ogni esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Gadovist non devono essere ripetute senza che l'intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni.
    Popolazione pediatrica
    Per i bambini di tutte le età (compresi i neonati a termine) la dose raccomandata è di 0,1 mmol di gadobutrolo per kg di peso corporeo (corrispondenti a 0,1 ml di Gadovist per kg di peso corporeo) per tutte le indicazioni (vedere paragrafo 4.1).
    Neonati fino a 4 settimane di età ed infanti fino a 1 anno di età
    A causa della funzione renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane di età e negli infanti fino ad 1 anno di età, Gadovist deve essere usato in questi pazienti solo dopo attenta considerazione ad una dose non superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere usata più di una dose durante l'esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Gadovist non devono essere ripetute, a meno che l'intervallo tra queste sia almeno di 7 giorni.
    Anziani (a partire da 65 anni d'età)
    Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose. Usare cautela nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Gadovist
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Gadovist
    L'iniezione di Gadovist in vene di piccolo calibro può provocare effetti avversi quali arrossamento e gonfiore.
    Anche per l'uso di Gadovist valgono le usuali precauzioni di sicurezza adottate per gli esami di RM, con particolare riguardo all'esclusione di materiali ferromagnetici.
    Reazioni di ipersensibilità
    Come per altri mezzi di contrasto endovenoso, Gadovist può essere associato a reazioni di tipo anafilattoide/di ipersensibilità od altre reazioni idiosincrasiche, caratterizzate da manifestazioni cardiovascolari, respiratorie e cutanee anche gravi fino allo shock. In generale, i pazienti con malattie cardiovascolari sono più sensibili agli esiti gravi o anche fatali di severe reazioni d'ipersensibilità.
    Il rischio di reazioni d'ipersensibilità è superiore nei seguenti casi:
    • precedenti reazioni a mezzo di contrasto
    • anamnesi positiva di asma bronchiale
    • anamnesi positiva di disturbi allergici
    Nei pazienti con una predisposizione allergica, la decisione di usare Gadovist deve essere presa dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
    Molte di queste reazioni si manifestano dopo mezz'ora dalla somministrazione, pertanto, si raccomanda l'osservazione del paziente dopo la procedura.
    È necessaria l'immediata disponibilità di farmaci per il trattamento delle reazioni di ipersensibilità, così come è necessario essere preparati per l'istituzione di misure di emergenza (vedere paragrafo 4.2).
    Raramente sono state osservate reazioni ritardate (dopo ore o diversi giorni) (vedere paragrafo 4.8).
    Compromissione della funzionalità renale
    Prima della somministrazione di Gadovist, si raccomanda che tutti i pazienti siano sottoposti a screening delle disfunzioni renali, con test di laboratorio.
    Sono stati riportati casi di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) associati all'uso di alcuni mezzi di contrasto contenenti gadolinio, in pazienti con compromissione renale severa acuta o cronica (GFR < 30 ml/min/1,73 m2). I pazienti che si sottopongono a trapianto di fegato sono esposti ad un rischio particolare dal momento che l'incidenza di insufficienza renale acuta è elevata in questo gruppo di pazienti. Poiché potrebbe manifestarsi NSF con Gadovist, il medicinale deve essere usato nei pazienti con compromissione renale severa e nei pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato, solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se le informazioni diagnostiche siano essenziali e non ottenibili con RM senza mezzo di contrasto.
    L'emodialisi subito dopo la somministrazione di Gadovist può essere utile per rimuovere Gadovist dall'organismo. Non ci sono prove a supporto dell'uso dell'emodialisi nella prevenzione o nel trattamento della NSF in pazienti non ancora sottoposti a emodialisi.
    Neonati e infanti
    A causa della funzione renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane di età e negli infanti fino ad 1 anno di età, Gadovist deve essere usato in questi pazienti solo dopo attenta valutazione.
    Anziani
    Dato che negli anziani la clearance renale del Gadobutrolo può essere compromessa, è particolarmente importante sottoporre a screening della funzionalità renale i pazienti a partire dai 65 anni d'età.
    Disturbi convulsivi
    Come per tutti gli altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio, è necessaria particolare cautela nei pazienti con una bassa soglia convulsiva.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose (sulla base della quantità media somministrata ad una persona di 70 kg), cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Gadovist
    Non sono stati effettuati studi di interazione.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non ci sono dati circa l'uso del Gadobutrolo nella donna in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva ad alte dosi ripetute (vedere paragrafo 5.3). Gadovist non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che la condizione clinica nella donna richieda l'uso del gadobutrolo.
    Allattamento
    I mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono escreti nel latte materno in piccole quantità (vedere paragrafo 5.3). A dosi cliniche non sono previsti effetti sul lattante a causa della piccola quantità escreta nel latte e dello scarso assorbimento a livello intestinale. Il medico e la madre che allatta devono decidere se continuare o sospendere l'allattamento al seno per 24 ore dopo la somministrazione di Gadovist.
    Fertilità
    Gli studi sugli animali non indicano compromissione della fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non pertinente.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Gadovist
    Il profilo di sicurezza complessivo di Gadovist si basa sui dati ricavati dagli studi clinici su oltre 6.300 pazienti e dalla sorveglianza post marketing.
    Le reazioni avverse al farmaco che si osservano con maggior frequenza(≥ 0.5%) nei pazienti che ricevono Gadovist sono cefalea, nausea e capogiri.
    Le reazioni avverse al farmaco più gravi nei pazienti che ricevono Gadovist sono arresto cardiaco e reazioni anafilattoidi gravi (incluso l'arresto respiratorio e lo shock anafilattico).
    Raramente sono state osservate reazioni anafilattoidi ritardate (dopo ore o diversi giorni) (vedere paragrafo 4.4).
    La maggior parte degli effetti indesiderati era di intensità da lieve a moderata.
    Le reazioni avverse osservate con l'uso di Gadovist sono riportate nella seguente tabella, classificate per sistemi e organi secondo MedDRA. Viene usato il termine MedDRA più appropriato per descrivere una determinata reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.
    Le reazioni avverse al farmaco negli studi clinici sono classificate per frequenza. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: comune ≥ 1/100, < 1 /10; non comune: ≥1/1.000, <1/100; raro: ≥1/10.000, <1/1.000. Le reazioni avverse identificate solo durante la sorveglianza post-marketing e per le quali non è possibile definire una frequenza, sono elencate sotto ‘non notà.
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici o durante la sorveglianza post marketing nei pazienti trattati con Gadovist
     
     
    Frequenza
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune
    Non comune
     
    Raro
     
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
     
    Reazione d'ipersensibilità/anafilattoide*#
    (es. shock anafilattoide§*,
    collasso circolatorio§*,
    arresto respiratorio§*,
    edema polmonare§*,
    broncospasmo§,
    cianosi§, gonfiore orofaringeo§*,
    edema laringeo§,
    ipotensione*,
    pressione arteriosa aumentata§,
    dolore toracico§,
    orticaria,
    edema facciale,
    angioedema§,
    congiuntivite§,
    edema delle palpebre,
    rossore,
    iperidrosi§,
    tosse§,
    starnuti§,
    sensazione di bruciore§,
    pallore§)
     
     
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Capogiro,
    Disgeusia
    Parestesia
     
    Perdita di coscienza*,
    Convulsione
    Parosmia
     
    Patologie cardiache
     
     
    Tachicardia, Palpitazioni
    Arresto cardiaco*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Dispnea*
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Vomito
    Secchezza delle fauci
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eritema,
    Prurito (incluso prurito generalizzato)
    Eruzione cutanea (inclusa eruzione cutanea generalizzata, maculare, papulare, pruriginosa)
     
     
    Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Reazione nella sede d'iniezione0
    Sensazione di calore
    Malessere
    Sensazione di freddo
     
    * Sono stati riportati casi pericolosi per la vita e/o fatali risultanti da queste reazioni avverse
    # Nessuno dei singoli sintomi delle reazioni avverse elencate sotto ipersensibilità/reazioni anafilattoidi, identificate negli studi clinici, ha raggiunto una frequenza maggiore rispetto alla rara (eccetto l'orticaria).
    § Ipersensibilità/reazioni anafilattoidi identificate solo durante la sorveglianza post-marketing (frequenza non nota)
    0 Reazioni nella sede di iniezione (di vario tipo) comprendono i seguenti termini: stravaso nella sede di iniezione, bruciore nella sede di iniezione, sensazione di freddo nella sede di iniezione, sensazione di calore nella sede di iniezione, eritema o eruzione cutanea nella sede di iniezione, dolore nella sede di iniezione, ematoma nella sede di iniezione
    I pazienti con predisposizione allergica sono soggetti più frequentemente degli altri a reazioni di ipersensibilità.
    Casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) sono stati segnalati con Gadovist (vedere paragrafo 4.4).
    Dopo la somministrazione di Gadovist sono state osservate delle fluttuazioni dei parametri di funzionalità renale incluso l'aumento della creatinina sierica.
    Popolazione pediatrica
    Sulla base di due studi a dose singola di fase I/III effettuati su 138 soggetti di età compresa tra 2 e 17 anni e 44 soggetti di età compresa tra 0 e <2 anni (vedere paragrafo 5.1) la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini di tutte le età (compresi i neonati a termine) sono comparabili al profilo degli eventi avversi noto per gli adulti. Ciò è stato confermato in uno studio di fase IV che include più di 1.100 pazienti pediatrici e dalla sorveglianza post marketing.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Gadovist
    La dose massima giornaliera testata nell'uomo è pari a 1,5 mmol di Gadobutrolo/kg di peso corporeo.
    Fino ad oggi non sono stati riportati segni di intossicazione da sovradosaggio durante l'impiego clinico.
    In caso di sovradosaggio accidentale si raccomanda il monitoraggio cardiovascolare (incluso l'ECG) ed il controllo della funzione renale come misure precauzionali.
    In caso di sovradosaggio in pazienti con insufficienza renale, Gadovist può essere rimosso mediante emodialisi. Dopo 3 sessioni di emodialisi, circa il 98% del prodotto è eliminato dall'organismo. Tuttavia, non ci sono prove che l'emodialisi sia efficace per la prevenzione della fibrosi sistemica nefrogenica (NSF).

    Scadenza

    3 anni.
    Validità dopo apertura del contenitore:
    l'eventuale soluzione iniettabile non utilizzata per l'indagine deve essere eliminata. La stabilità chimica, fisica e microbiologica del prodotto dopo apertura è stata dimostrata per 24 ore a 20-25 °C.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non usato immediatamente il tempo e le condizioni di conservazione del prodotto ricadono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione dopo apertura del medicinale vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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