Dzuveo

    Ultimo aggiornamento: 10/05/2024

    Cos'è Dzuveo?

    Dzuveo è un farmaco a base del principio attivo Sufentanil, appartenente alla categoria degli Anestetici generali e nello specifico Anestetici oppioidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Laboratoire Aguettant.

    Dzuveo può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Dzuveo 30 microgrammi 5 compressse sublinguali in applicatori monodose

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Laboratoire Aguettant
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Sufentanil
    Gruppo terapeutico: Anestetici generali
    ATC: N01AH03 - Sufentanil
    Forma farmaceutica: compressa sublinguale


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Dzuveo? A cosa serve?
    Dzuveo è indicato nei pazienti adulti per la gestione del dolore acuto da moderato a grave.

    Posologia

    Come usare Dzuveo: Posologia
    Dzuveo deve essere somministrato esclusivamente da un operatore sanitario in ambiente sotto stretto controllo medico. Un ambiente simile deve essere dotato di attrezzature e di personale adeguatamente formato a individuare e a gestire l'ipoventilazione, oltre ad avere a disposizione ossigeno supplementare e antagonisti degli oppioidi, quali il naloxone. Dzuveo deve essere prescritto e somministrato esclusivamente da operatori sanitari esperti nella gestione della terapia con oppioidi, in particolare delle reazioni avverse agli oppioidi, quali la depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.4).
    Posologia
    Dzuveo è fornito in un applicatore monodose monouso, che deve essere somministrato da un operatore sanitario a seconda delle necessità del singolo paziente, ma non più di una volta ogni ora, fino a una dose massima di 720 microgrammi/giorno. I pazienti con dolore di maggiore intensità dopo un'ora dall'inizio del trattamento con Sufentanil necessitavano di un più frequente ridosaggio, rispetto ai pazienti con valori inferiori di intensità del dolore, dopo un'ora.
    Dzuveo non deve essere utilizzato per più di 48 ore.
    Anziani
    Non è necessario alcun adeguamento specifico della dose per i pazienti anziani. Tuttavia, tali pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione al fine di rilevare reazioni avverse a sufentanil (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica o renale
    In pazienti con compromissione epatica da moderata a grave o con compromissione renale grave, sufentanil deve essere somministrato con cautela (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    Nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni, la sicurezza e l'efficacia di sufentanil non sono state determinate. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Solo per uso sublinguale.
    Dzuveo deve essere somministrato da un operatore sanitario per mezzo di un applicatore monodose monouso (vedere paragrafo 6.6). L'applicatore è utilizzato come ausilio per l'inserimento, in modo che l'operatore sanitario possa posizionare la compressa sotto la lingua, quando necessario, su richiesta del paziente, con un intervallo minimo di un'ora tra le dosi.
    La compressa sublinguale dispensata deve essere disciolta sotto la lingua e non deve essere masticata, né ingoiata. Se la compressa viene ingoiata, la biodisponibilità orale di Dzuveo è pari soltanto al 9%, da cui deriva quindi un dosaggio subterapeutico. I pazienti non devono né mangiare, né bere e devono evitare di parlare per 10 minuti dopo ogni dose di sufentanil 30 microgrammi, compressa sublinguale. In caso di eccessiva secchezza della bocca, ai pazienti possono essere dati dei cubetti di ghiaccio.
    Alcuni eccipienti insolubili della compressa possono rimanere nella bocca dopo la sua completa dissoluzione; ciò è normale e non indica mancanza di assorbimento di sufentanil dalla compressa.
    Per le istruzioni sul modo di usare la compressa sublinguale di Dzuveo e dell'applicatore, vedere il paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Dzuveo
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Depressione respiratoria significativa o compromissione polmonare.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Dzuveo
    Depressione respiratoria
    Sufentanil può causare depressione respiratoria di grado/gravità correlati alla dose. Gli effetti respiratori di sufentanil devono essere valutati tramite monitoraggio clinico, ad es., frequenza respiratoria, livello di sedazione e saturazione di ossigeno. I pazienti con compromissione respiratoria o ridotta riserva respiratoria sono a più alto rischio. La depressione respiratoria causata da sufentanil può essere contrastata con gli antagonisti degli oppioidi. Qualora la depressione respiratoria dovesse durare più a lungo dell'effetto dell'antagonista, può essere necessario ripetere la somministrazione dell'antagonista (vedere paragrafo 4.9).
    Rischio derivante dall'uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati
    L'uso concomitante di sufentanil e di medicinali sedativi, quali benzodiazepine o medicinali correlati, può provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di tali rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative o ai casi in cui sufentanil è utilizzato in situazioni d'emergenza.
    Pressione intracranica
    Sufentanil deve essere usato con cautela nei pazienti particolarmente sensibili agli effetti cerebrali della ritenzione di CO2, ad es., pazienti che manifestano un aumento della pressione intracranica o un deterioramento dello stato di coscienza. Sufentanil può occultare il decorso clinico dei pazienti con traumatismo al capo e deve essere usato con cautela nei pazienti con tumori cerebrali.
    Effetti cardiovascolari
    Sufentanil può causare bradicardia. Pertanto, deve essere usato con cautela nei pazienti con bradiaritmia pregressa o preesistente.
    Sufentanil può causare ipotensione, specialmente nei pazienti ipovolemici. Devono essere prese misure adeguate per mantenere una pressione arteriosa stabile.
    Funzionalità renale o epatica compromessa
    Sufentanil viene metabolizzato principalmente a livello epatico ed escreto nell'urina e nelle feci. La durata dell'attività può risultare prolungata nei pazienti con grave compromissione renale ed epatica. I dati disponibili sull'uso di sufentanil in tali pazienti sono solo limitati. I pazienti con compromissione epatica da moderata a grave o con compromissione renale grave devono essere monitorati attentamente per individuare l'eventuale insorgenza di sintomi da sovradosaggio di sufentanil (vedere paragrafo 4.9).
    Tolleranza e disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza)
    In seguito a somministrazione ripetuta di oppioidi possono svilupparsi tolleranza, dipendenza fisica e psicologica e disturbo da uso di oppioidi (OUD - opioide use disorder).
    L'abuso o l'uso improprio intenzionale di Dzuveo può portare a un sovradosaggio e/o al decesso. Il rischio di sviluppare OUD è maggiore nei pazienti con anamnesi personale o familiare (genitori o fratelli/sorelle) di disturbi da uso di sostanze (compreso il disturbo da uso di alcol), negli attuali consumatori di tabacco o nei pazienti con anamnesi personale di altri disturbi della salute mentale (ad esempio depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).
    I pazienti dovranno essere monitorati per rilevare segni di comportamento di ricerca compulsiva di sostanze (ad es. richieste troppo anticipate di una nuova fornitura). Ciò include la revisione degli oppioidi e dei farmaci psicoattivi (come benzodiazepine) concomitanti. Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, si consiglia di prendere in considerazione il consulto con uno specialista delle dipendenze.
    Effetti gastrointestinali
    In quanto agonista del recettore µ degli oppioidi, sufentanil può rallentare la motilità gastrointestinale. Pertanto, Dzuveo deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di ileo.
    In quanto agonista del recettore µ degli oppioidi, sufentanil può causare spasmi dello sfintere di Oddi. Pertanto, Dzuveo deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia delle vie biliari, inclusa la pancreatite acuta.
    Iperalgesia indotta da oppioidi
    Come con altri oppioidi, in caso di insufficiente controllo del dolore in risposta a un aumento della dose di sufentanil deve essere considerata la possibilità di iperalgesia indotta da oppioidi. Potrebbe essere indicata una riduzione della dose o la sospensione/revisione del trattamento con sufentanil.
    Disturbi della respirazione correlati al sonno
    Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori correlati al sonno, incluse apnea centrale nel sonno (Central Sleep Apnoea, CSA) e ipossiemia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, bisogna prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dzuveo
    Interazione con l'enzima citocromo P450-3A4
    Sufentanil viene metabolizzato, nell'uomo, principalmente dall'enzima citocromo P450-3A4. Il ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, può aumentare significativamente l'esposizione sistemica a sufentanil sublinguale (aumento dei livelli plasmatici massimi [Cmax] del 19%, aumento dell'esposizione globale al principio attivo [AUC] del 77%) e prolungare fino al 41% il tempo necessario a raggiungere la concentrazione massima. Non è possibile escludere effetti simili con altri potenti inibitori del CYP3A4 (ad es., itraconazolo, ritonavir). Qualsiasi variazione in termini di efficacia/tollerabilità associata all'aumento dell'esposizione sarebbe, nella pratica, compensata da un aumento dell'intervallo di tempo fra le dosi (vedere paragrafo 4.2).
    Interazione con calcio-antagonisti e/o beta-bloccanti
    Con sufentanil, l'incidenza e il grado di bradicardia e di ipotensione possono essere maggiori nei pazienti in terapia cronica con calcio-antagonisti e/o beta-bloccanti.
    Nel caso di pazienti in terapia concomitante con questi medicinali, occorre agire con cautela e monitorare attentamente tali soggetti.
    Depressori del sistema nervoso centrale (SNC)
    L'uso concomitante di depressori del SNC, inclusi barbiturici, benzodiazepine, neurolettici e altri oppioidi, gas alogenati o altri depressori non selettivi del SNC (ad es., alcol), può incrementare la depressione respiratoria.
    L'uso concomitante di oppioidi e gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin) aumenta il rischio di sovradosaggio di oppioidi, depressione respiratoria e decesso.
    Quando si prende in considerazione l'uso di sufentanil in un paziente che assume un depressore del SNC, occorre valutare la durata dell'uso del depressore del SNC e la risposta del paziente, compreso il grado di tolleranza sviluppato alla depressione del SNC. Qualora si decida di iniziare il trattamento con sufentanil, si deve strettamente monitorare il paziente e valutare l'opportunità di somministrare una dose inferiore del concomitante depressore del SNC.
    Agenti serotoninergici
    La somministrazione concomitante di sufentanil con un agente serotoninergico, quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, SSRI), gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (Serotonin-Norepinephrine Reuptake Inhibitors, SNRI) o gli inibitori delle monoaminossidasi (Monoamine Oxidase Inhibitors, MAOI), può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente fatale. Gli inibitori delle monoaminossidasi non devono essere assunti nelle 2 settimane precedenti o in concomitanza con l'assunzione di Dzuveo.
    Altro
    L'interazione con altri prodotti somministrati per via sublinguale, o con prodotti volti a diluire/determinare un effetto nella cavità orale, non è stata valutata; occorre pertanto evitare la somministrazione simultanea.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non esistono, o sono disponibili in numero limitato, dati relativi all'uso di Sufentanil in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Sufentanil non deve essere usato in gravidanza perché attraversa la placenta e, nel feto, il centro del respiro è sensibile agli oppioidi. Se sufentanil viene somministrato alla madre durante tale periodo, deve essere prontamente disponibile un antidoto per il bambino. A seguito di un trattamento di lungo periodo, sufentanil potrebbe causare sintomi da astinenza nel neonato.
    Sufentanil non deve essere usato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non fanno uso di misure contraccettive.
    Allattamento
    Sufentanil è escreto nel latte materno in quantità tali per cui sono probabili effetti su neonati/lattanti. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con sufentanil, tenendo conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapia
    per la donna. Fertilità
    Non sono disponibili dati clinici sugli effetti di sufentanil sulla fertilità. Studi su ratti hanno rivelato una ridotta fertilità e una maggiore mortalità dell'embrione (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Sufentanil influisce notevolmente sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. I pazienti dovranno essere informati di non guidare, né usare macchinari, se manifestano sonnolenza, capogiro o disturbo visivo quando assumono sufentanil o dopo il trattamento. I pazienti possono guidare veicoli e usare macchinari solo se è trascorso un periodo di tempo sufficiente dall'ultima somministrazione di sufentanil.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Dzuveo
    Riassunto del profilo di sicurezza
    In studi clinici con Sufentanil, la reazione avversa più grave con sufentanil è stata la depressione respiratoria, verificatasi con un tasso dello 0,6%.
    Con medicinali contenenti sufentanil, le reazioni avverse più frequentemente segnalate, osservate in studi clinici e nell'esperienza successiva all'immissione in commercio, sono state nausea, vomito e piressia (≥1/10 pazienti) (vedere paragrafo 4.4).
    Tabella delle reazioni avverse
    Con altri medicinali contenenti sufentanil, le reazioni avverse individuate in studi clinici o nell'esperienza successiva all'immissione in commercio, sono riassunte nella tabella di seguito riportata. Le frequenze sono definite come segue:
    Molto comune ≥1/10
    Comune ≥1/100, <1/10
    Non comune ≥1/1.000, <1/100
    Rara ≥1/10.000, <1/1.000
    Molto rara <1/10.000
    Non nota La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Non nota
    Infezioni ed infestazioni
       
    Bronchite
    Congiuntivite infettiva
    Faringite
     
    Tumori benigni, maligni e non specificati (incl. cisti e polipi)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Anemia
    Leucocitosi
    Lipoma
    Trombocitopenia
     
    Disturbi del sistema
    immunitario
     
    Ipersensibilità
     
    Shock
    anafilattico
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Ipocalcemia
    Ipoalbuminemia
    Ipokaliemia
    Iponatriemia
    Ipomagnesiemia
    Ipoproteinemia
    Iperkaliemia
    Diabete mellito
    Iperglicemia
    Iperlipidemia
    Ipofosfatemia
    Ipovolemia
     
    Disturbi psichiatrici
     
    Insonnia
    Ansia
    Stato confusionale
    Agitazione
    Apatia
    Disturbo di conversione
    Disorientamento
    Umore euforico
    Allucinazioni
    Alterazioni dello stato mentale
    Nervosismo
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea
    Capogiro
    Sonnolenza
    Sedazione
    Tremore
    Atassia
    Distonia
    Iperreflessia
    Tremore
    Sensazione di bruciore
    Presincope
    Parestesia
    Ipoestesia
    Letargia
    Compromissione della memoria
    Emicrania
    Cefalea muscotensiva
    Convulsioni Coma
    Patologie dell'occhio
     
     
    Dolore oculare
    Disturbo visivo
    Miosi
    Patologie cardiache
     
    Tachicardia
    Tachicardia sinusale
    Bradicardia
    Angina pectoris
    Fibrillazione atriale
    Extrasistoli ventricolari
     
    Patologie vascolari
     
    Ipotensione
    Ipertensione
    Ipertensione ortostatica
    Rossore
    Ipotensione diastolica
    Ipotensione ortostatica
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Ipossia
    Dolore
    faringolaringeo
    Depressione respiratoria
    Bradipnea
    Epistassi
    Singhiozzo
    Apnea
    Atelettasia
    Ipoventilazione
    Embolia polmonare
    Edema polmonare
    Sofferenza respiratoria
    Insufficienza respiratoria
    Respiro sibilante
    Arresto respiratorio
    Patologie gastrointestinali
    Nausea Vomito
    Stipsi
    Dispepsia
    Flatulenza
    Bocca secca
    Diarrea
    Eruttazione
    Conati di vomito
    Fastidio addominale
    Distensione addominale
    Dolore addominale superiore
    Fastidio epigastrico
    Gastrite
    Malattia da reflusso gastroesofageo
    Ipoestesia orale
     
    Patologie epatobiliari Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Prurito
    Iperbilirubinemia
    Iperidrosi
    Ipoestesia facciale
    Prurito generalizzato
    Vescicole
    Eruzione cutanea
     Cute secca
    Eritema
    Patologie del sistema
     
    Spasmi muscolari
    Dolore dorsale
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Ritenzione di urina
    Esitazione minzionale
    Oliguria
    Insufficienza renale
    Dolore alle vie urinarie
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
     
    Sensazione di caldo
    Stanchezza
    Astenia
    Brividi
    Tumefazione locale
    Dolore toracico non cardiaco
    Fastidio al torace
    Sindrome di astinenza da sostanza d'abuso
    Esami diagnostici
     
    Saturazione di ossigeno diminuita
    Temperatura corporea aumentata
    Pressione arteriosa aumentata
    Frequenza respiratoria diminuita
    Glucosio ematico aumentato
    Bilirubina ematica aumentata
    Produzione di urina diminuita
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Urea ematica aumentata Onda T dell'elettrocardiogramma anormale
    Elettrocardiogramma anormale
    Enzimi epatico aumentato
    Prova di funzionalità epatica anormale
     
    Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
     
    Anemia postoperatoria
    Nausea procedurale
    Ileo post-operatorio
    Vomito procedurale
    Complicazione di stoma gastrointestinale
    Dolore procedurale
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'allegato V.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dzuveo
    Segni e sintomi
    Il sovradosaggio di Sufentanil si manifesta con una amplificazione dei suoi effetti farmacologici. In base alla sensibilità individuale, il quadro clinico è determinato dal grado di depressione respiratoria. Quest'ultima può variare in un intervallo che va dalla ipoventilazione all'arresto respiratorio. Possono verificarsi altri sintomi, quali perdita di coscienza, coma, shock cardiovascolare e rigidità muscolare.
    Gestione
    La gestione del sovradosaggio da sufentanil deve essere incentrata sul trattamento dei sintomi dovuti all'agonismo sui recettori µ-oppioidi, inclusa la somministrazione di ossigeno. È necessario prestare attenzione principalmente all'ostruzione delle vie aeree e alla necessità di ventilazione assistita o controllata.
    In caso di depressione respiratoria, deve essere somministrato un antagonista degli oppioidi (ad es., naloxone). Questo non esclude altre contromisure più dirette. È necessario tenere conto della più breve durata dell'attività dell'antagonista degli oppioidi rispetto a sufentanil. In tal caso, l'antagonista degli oppioidi può essere somministrato ripetutamente o per via infusionale.

    Scadenza

    4 anni.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'ossigeno.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it