Dexmedetomidina B. Braun

    Ultimo aggiornamento: 19/02/2024

    Cos'è Dexmedetomidina B. Braun?

    Dexmedetomidina B. Braun è un farmaco a base del principio attivo Dexmedetomidina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Ipnotici sedativi e nello specifico Altri ipnotici e sedativi. E' commercializzato in Italia dall'azienda B. Braun Milano S.p.A..

    Dexmedetomidina B. Braun può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Dexmedetomidina B. Braun 100 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 10 fiale da 2 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: B. Braun Melsungen AG
    Concessionario: B. Braun Milano S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Dexmedetomidina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Ipnotici sedativi
    ATC: N05CM18 - Dexmedetomidina
    Forma farmaceutica: concentrato per soluzione per infusione


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    Indicazioni

    Perché si usa Dexmedetomidina B. Braun? A cosa serve?
    Per la sedazione di pazienti adulti in UTI (Unità di Terapia Intensiva) che necessitano di un livello di sedazione non più profondo del risveglio in risposta a una stimolazione verbale (corrispondente al valore da 0 a -3 della scala Richmond agitazione-sedazione (Richmond Agitation-Sedation Scale, RASS)).
    Per la sedazione di pazienti adulti non intubati prima e/o durante procedure diagnostiche o chirurgiche che richiedono sedazione, ossia sedazione procedurale/cosciente.

    Posologia

    Come usare Dexmedetomidina B. Braun: Posologia
    Per la sedazione di pazienti adulti in UTI (unità di terapia intensiva) che necessitano di un livello di sedazione non più profondo del risveglio in risposta a una stimolazione verbale (corrispondente al valore da 0 a -3 della scala Richmond agitazione-sedazione (Richmond Agitation-Sedation Scale, RASS)).
    Solo per uso ospedaliero. Dexmedetomidina B. Braun deve essere somministrato da operatori sanitari specializzati nella gestione di pazienti che necessitano di terapia intensiva.
    Posologia
    I pazienti già intubati e sedati possono passare a dexmedetomidina a una velocità di infusione iniziale di 0,7 microgrammi/kg/h, che può in seguito essere modificata gradualmente all'interno dell'intervallo di dosaggio compreso tra 0,2 e 1,4 microgrammi/kg/h fino al raggiungimento del livello desiderato di sedazione, che dipende dalla risposta del paziente. Per i pazienti fragili deve essere presa in considerazione una velocità di infusione iniziale più bassa. Dexmedetomidina è molto potente e la velocità di infusione è espressa per ora. Dopo l'aggiustamento della dose, un nuovo livello di sedazione allo stato stazionario non può essere raggiunto prima di un'ora.
    Dose massima
    Non deve essere superata la dose massima di 1,4 microgrammi/kg/h. I pazienti che non raggiungono un adeguato livello di sedazione con la dose massima di dexmedetomidina devono essere trattati con un medicinale sedativo alternativo.
    L'uso di una dose di carico di Dexmedetomidina B. Braun per la sedazione in UTI non è raccomandato ed è associato a un aumento delle reazioni avverse. Se necessario, possono essere somministrati propofol o midazolam fino al raggiungimento degli effetti clinici di dexmedetomidina.
    Durata
    Non c'è esperienza con l'uso di Dexmedetomidina B. Braun per più di 14 giorni. L'uso di Dexmedetomidina B. Braun per un periodo più lungo deve essere rivalutato regolarmente.
    Per la sedazione di pazienti adulti non intubati prima e/o durante procedure diagnostiche o chirurgiche che richiedono sedazione, ossia sedazione procedurale/cosciente.
    Dexmedetomidina B. Braun deve essere somministrato esclusivamente da operatori sanitari specializzati nella gestione di pazienti che necessitano di anestesia in sala operatoria o durante procedure diagnostiche. Quando Dexmedetomidina B. Braun viene somministrato per la sedazione cosciente, i pazienti devono essere continuamente monitorati da persone non coinvolte nello svolgimento della procedura diagnostica o chirurgica. I pazienti devono essere continuamente monitorati per poter rilevare i primi segni di ipotensione, ipertensione, bradicardia, depressione respiratoria, ostruzione delle vie aeree, apnea, dispnea e/o desaturazione dell'ossigeno (vedere paragrafo 4.8).
    Ossigeno supplementare deve essere immediatamente disponibile e fornito quando indicato. La saturazione di ossigeno deve essere monitorata mediante pulsossimetria.
    Dexmedetomidina B. Braun viene somministrato come infusione di carico seguita da infusione di mantenimento. A seconda della procedura, può essere necessaria una concomitante anestesia locale o una analgesia per ottenere l'effetto clinico desiderato. Una ulteriore analgesia o sedativi (ad es. oppioidi, midazolam o propofol) sono raccomandati in casi di procedure dolorose o se è necessaria una sedazione più profonda. L'emivita di distribuzione farmacocinetica di Dexmedetomidina B. Braun è stata stimata in circa 6 min; questa deve essere presa in considerazione, insieme agli effetti degli altri farmaci somministrati, quando si valuta il tempo necessario della titolazione per ottenere l'effetto clinico desiderato di Dexmedetomidina B. Braun.
    Fase iniziale della sedazione procedurale
    Un'infusione di carico di 1,0 microgrammi/kg in 10 minuti. Per procedure meno invasive come la chirurgia oftalmica, può essere adatta un'infusione di carico di 0,5 microgrammi/kg somministrata in 10 minuti.
    Mantenimento della sedazione procedurale
    L'infusione di mantenimento viene generalmente iniziata a 0,6-0,7 microgrammi/kg/ora e titolata per ottenere l'effetto clinico desiderato con dosi comprese tra 0,2 e 1 microgrammo/kg/ora. La velocità d'infusione di mantenimento deve essere regolata in modo da raggiungere il livello desiderato di sedazione.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Generalmente non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). I pazienti anziani possono essere predisposti ad un aumentato rischio di ipotensione (vedere paragrafo 4.4) ma i dati limitati disponibili sulla sedazione procedurale non suggeriscono una chiara dipendenza dalla dose.
    Compromissione renale
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale.
    Compromissione epatica
    Dexmedetomidina viene metabolizzata nel fegato e deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione epatica. Si può prendere in considerazione una riduzione della dose di mantenimento (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Dexmedetomidina B. Braun nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione sulla posologia.
    Modo di somministrazione
    Uso endovenoso.
    Dexmedetomidina B. Braun deve essere somministrato solo come infusione endovenosa diluita, usando un dispositivo per infusione controllata. Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Dexmedetomidina B. Braun
    • Ipersensibilità al principio o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Blocco cardiaco avanzato (di grado 2 o 3) se non stimolato da pacemaker
    • Ipotensione non controllata
    • Condizioni cerebrovascolari acute

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Dexmedetomidina B. Braun
    Monitoraggio
    Dexmedetomidina B. Braun deve essere utilizzato negli ambienti di terapia intensiva, sala operatoria e durante le procedure diagnostiche. Non è raccomandato l'uso in altri ambienti. Durante l'infusione con Dexmedetomidina B. Braun, tutti i pazienti devono essere sottoposti ad un costante monitoraggio cardiaco.. La respirazione deve essere monitorata in pazienti non intubati a causa del rischio di depressione respiratoria e, in alcuni casi, di apnea (vedere paragrafo 4.8).
    È stato riportato che il tempo di ripresa dopo l'uso di dexmedetomidina è di circa un'ora. Quando usato in ambiente ambulatoriale, bisogna effettuare uno stretto monitoraggio per almeno un'ora (o più a lungo in base alle condizioni del paziente), con una supervisione medica di almeno un'altra ora per garantire la sicurezza del paziente.
    Precauzioni generali
    Dexmedetomidina B. Braun non deve essere somministrato in bolo e in UTI non è raccomandata una dose di carico. Gli utilizzatori devono quindi essere pronti a usare un sedativo alternativo per il controllo acuto dell'agitazione o durante le procedure, specialmente durante le prime ore di trattamento. Durante la sedazione procedurale, può essere utilizzato un piccolo bolo di un altro sedativo se è necessario ottenere un rapido aumento del livello di sedazione.
    Si è osservato che alcuni pazienti che ricevevano Dexmedetomidina B. Braun erano risvegliabili e vigili quando stimolati. Questa non deve essere considerata come una prova di mancanza di efficacia in assenza di altri segni e sintomi clinici.
    La dexmedetomidina generalmente non causa una sedazione profonda e i pazienti possono essere risvegliati facilmente. Pertanto la dexmedetomidina non adatta per pazienti che non tollerano questo profilo di effetti, ad esempio quelli che necessitano di una sedazione profonda continua.
    Dexmedetomidina B. Braun non deve essere usato per l'induzione di anestesia generale per l'intubazione o per fornire sedazione durante l'uso di medicinalimiorilassanti.
    Dexmedetomidina non presenta l'azione anticonvulsivante di alcuni altri sedativi e quindi non sopprime l'attività delle crisi epilettiche sottostanti.
    Si deve prestare attenzione nella somministrazione di dexmedetomidina con altre sostanze ad azione sedativa o con attività cardiovascolare, in quanto si possono verificare effetti additivi.
    Dexmedetomidina B. Braun non è raccomandato per la sedazione controllata dal paziente. Non sono disponibili dati adeguati.
    Quando Dexmedetomidina B. Braun è utilizzato in ambito ambulatoriale, i pazienti devono generalmente essere affidati alla cura di una terza parte che possa monitorarli adeguatamente. I pazienti devono essere avvisati di astenersi dalla guida o da altre attività pericolose e, ove possibile, di evitare l'uso di altri agenti che possano avere effetti sedativi (ad es. benzodiazepine, oppioidi, alcol) per un periodo di tempo adeguato, valutato in base agli effetti osservati della dexmedetomidina, alla procedura, all'uso di farmaci concomitanti, all'età e alle condizioni del paziente.
    Si deve prestare attenzione durante la somministrazione di dexmedetomidina a pazienti anziani. I pazienti anziani di età superiore ai 65 anni possono essere più predisposti all'ipotensione a seguito della somministrazione di dexmedetomidina, inclusa una dose di carico, utilizzata per procedure diagnostiche o chirurgiche. Si deve prendere in considerazione una riduzione della dose. Vedere paragrafo 4.2.
    Effetti cardiovascolari e precauzioni
    Dexmedetomidina riduce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna attraverso un'azione simpaticolitica centrale ma a concentrazioni più elevate causa vasocostrizione periferica che determina ipertensione (vedere paragrafo 5.1). Dexmedetomidina non è quindi adatta a pazienti con grave instabilità cardiovascolare.
    Si deve prestare attenzione quando si somministra dexmedetomidina a pazienti con preesistente bradicardia. I dati sugli effetti di Dexmedetomidina B. Braun in pazienti con frequenza cardiaca < 60 sono molto limitati e si deve quindi prestare particolare attenzione con tali pazienti. La bradicardia generalmente non richiede un trattamento, ma generalmente risponde a medicinali anticolinergici o a riduzione della dose, ove necessario. I pazienti con elevata preparazione atletica e bassa frequenza cardiaca a riposo possono essere particolarmente sensibili agli effetti bradicardici degli agonisti dei recettori alfa-2 e sono stati riportati casi di arresto sinusale transitorio. Sono stati segnalati anche casi di arresto cardiaco, spesso preceduti da bradicardia o blocco atrioventricolare (vedere paragrafo 4.8).
    Gli effetti ipotensivi di dexmedetomidina possono essere più significativi in pazienti con preesistente ipotensione (soprattutto se non rispondono ai medicinali vasopressori), ipovolemia, ipotensione cronica o riserva funzionale ridotta, come i pazienti con grave disfunzione ventricolare e gli anziani; in questi casi è giustificata un'attenzione particolare (vedere paragrafo 4.3). L'ipotensione generalmente non richiede un trattamento specifico ma, ove necessario, coloro che usano questo medicinale devono essere pronti ad intervenire con una riduzione della dose, somministrazione di liquidi e/o vasocostrittori.
    I pazienti con ridotta attività periferica del sistema nervoso autonomo (ad es. a causa di lesioni del midollo spinale) possono presentare variazioni emodinamiche più pronunciate dopo aver iniziato l'infusione con dexmedetomidina e pertanto devono essere trattati con attenzione.
    Ipertensione arteriosa transitoria concomitante agli effetti di vasocostrizione periferica è stata osservata principalmente durante la dose di carico che, pertanto, non è raccomandata nella sedazione in UTI. Il trattamento dell'ipertensione non è generalmente necessario, ma può essere consigliabile ridurre la velocità di infusione continua.
    A concentrazioni superiori la vasocostrizione locale può essere di maggiore importanza nei pazienti con cardiopatia ischemica o grave malattia cerebrovascolare, che pertanto devono essere attentamente monitorati. Nei pazienti che sviluppano segni di ischemia miocardica o cerebrale deve essere considerata la riduzione della dose o la sospensione del trattamento.
    Si consiglia cautela quando si somministra dexmedetomidina insieme ad anestesia spinale o epidurale a causa di un possibile aumento del rischio di ipotensione o bradicardia.
    Pazienti con compromissione epatica
    Si deve prestare attenzione in caso di grave compromissione epatica in quanto una dose eccessiva può aumentare il rischio di reazioni avverse, sedazione eccessiva o prolungamento dell'effetto come conseguenza della ridotta clearance di dexmedetomidina.
    Pazienti con patologie neurologiche
    L'esperienza sull'uso di dexmedetomidina nelle patologie neurologiche gravi come trauma cranico e dopo neurochirurgia è limitata, per cui il medicinale deve essere usato con cautela in questi casi, specialmente se è necessaria una sedazione profonda. Dexmedetomidina può ridurre il flusso ematico cerebrale e la pressione intracranica e questo deve essere preso in considerazione nella scelta della terapia.
    Altro
    In associazione al trattamento con dexmedetomidina è stato riportato diabete insipido. Se si verifica poliuria, si raccomanda di interrompere la dexmedetomidina e controllare il livello sierico di sodio e l'osmolalità delle urine.
    Gli alfa-2 agonisti sono stati raramente associati a reazioni da sospensione quando sono stati interrotti improvvisamente dopo un uso prolungato. Questa possibilità deve essere presa in considerazione se il paziente sviluppa agitazione e ipertensione poco dopo la sospensione di dexmedetomidina.
    La dexmedetomidina può indurre ipertermia. che può essere resistente ai metodi di raffreddamento tradizionali. Il trattamento con Dexmedetomidina B. Braun deve essere sospeso in caso di febbre persistente di origine sconosciuta e non ne è raccomandato l'uso in pazienti sensibili all'ipertermia maligna.
    Avvertenze speciali / precauzioni riguardo agli eccipienti
    Dexmedetomidina B. Braun contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per ogni fiala da 2 mL e da 4 mL, cioè è essenzialmente "senza sodio".
    Questo medicinale contiene 35,4 mg di sodio per ogni fiala da 10 mL, equivalente all'1,8 % dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dexmedetomidina B. Braun
    Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
    La co-somministrazione di dexmedetomidina con anestetici, sedativi, ipnotici e oppioidi può provocare un potenziamento degli effetti, inclusi quelli sedativi, anestetici e cardiorespiratori. Studi specifici hanno confermato effetti aumentati con isoflurano, propofol, alfentanil e midazolam.
    Non sono state dimostrare interazioni farmacocinetiche tra dexmedetomidina e isoflurano, propofol, alfentanil e midazolam. Tuttavia, a causa delle possibili interazioni farmacodinamiche, può essere necessaria una riduzione della dose di dexmedetomidina o del concomitante anestetico, sedativo, ipnotico o oppioide quando somministrati contemporaneamente.
    L'inibizione degli enzimi CYP, compreso CYP2B6, da parte di dexmedetomidina è stata studiata mediante incubazioni in microsomi epatici umani. Uno studio in vitro suggerisce l'esistenza di una potenziale interazione in vivo tra dexmedetomidina e substrati con metabolismo dominante da parte di CYP2B6.
    È stata osservata in vitro un'induzione di dexmedetomidina su CYP1A2, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9 e CYP3A4 e non può essere esclusa un' induzione in vivo. Il significato clinico di questa induzione non è noto.
    Deve essere presa in considerazione la possibilità di un potenziamento degli effetti ipotensivi e bradicardizzanti nei pazienti trattati con altri medicinali che causano tali effetti, ad esempio beta-bloccanti, anche se in uno studio di interazione con esmololo gli effetti aggiuntivi sono stati modesti.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di dexmedetomidina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
    Studi su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Dexmedetomidina B. Braun non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con dexmedetomidina.
    Allattamento
    La dexmedetomidina viene escreta nel latte materno, tuttavia i livelli saranno inferiori al limite di rilevabilità entro 24 ore dall'interruzione del trattamento. I rischi per i neonati/lattanti non possono essere esclusi. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con dexmedetomidina, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    In uno studio di fertilità sul ratto, dexmedetomidina non ha avuto alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile. Non ci sono dati disponibili sulla fertilità umana.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Dexmedetomidina B. Braun compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    I pazienti devono essere avvisati di astenersi dalla guida o da altre attività pericolose per un adeguato periodo di tempo dopo aver ricevuto dexmedetomidina per la sedazione procedurale.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Dexmedetomidina B. Braun
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Sedazione di pazienti adulti in UTI (Unità di Terapia Intensiva)
    Le reazioni avverse più frequentemente riportate con dexmedetomidina in UTI sono ipotensione, ipertensione e bradicardia, che si verificano, rispettivamente, in circa il 25%, 15% e 13% dei pazienti.
    Ipotensione e bradicardia sono anche state anche le più frequenti reazioni avverse gravi legate a dexmedetomidina , che si sono verificate rispettivamente nell'1,7% e nello 0,9% dei pazienti randomizzati nelle Unità di Terapia Intensiva (UTI).
    Sedazione procedurale/cosciente
    Le reazioni avverse più frequentemente riportate con dexmedetomidina nella sedazione procedurale sono elencate di seguito (i protocolli degli studi di fase III includevano soglie predefinite per segnalare come eventi avversi le variazioni della pressione sanguigna, della frequenza respiratoria e della frequenza cardiaca).
    • Ipotensione (55% nel gruppo trattato con dexmedetomidina vs. 30% nel gruppo placebo che ha ricevuto midazolam e fentanil come trattamento di soccorso)
    • Depressione respiratoria (38%% nel gruppo trattato con dexmedetomidina vs. 35% nel gruppo placebo che ha ricevuto midazolam e fentanil come trattamento di soccorso)
    • Bradicardia (14% nel gruppo trattato con dexmedetomidina vs. 4% nel gruppo placebo che ha ricevuto midazolam e fentanil come trattamento di soccorso)
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono state ottenute dai dati combinati di studi clinici in terapia intensiva.
    Le reazioni avverse sono classificate in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, <1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 1: Reazioni avverse
    Patologie endocrine
    Non nota
    Diabete insipido
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Iperglicemia, ipoglicemia
    Non comune
    Acidosi metabolica, ipoalbuminemia
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Agitazione
    Non comune
    Allucinazione
    Patologie cardiache
    Molto comune
    Bradicardia1,2
    Comune
    Ischemia miocardica o infarto, tachicardia
    Non comune
    Blocco atrioventricolare1, gittata cardiaca diminuita, arresto cardiaco1
    Patologie vascolari
    Molto comune
    Ipotensione1,2, ipertensione1,2
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto comune
    Depressione respiratoria2,3
    Non comune
    Dispnea, apnea
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Nausea2, vomito, bocca secca2
    Non comune
    Distensione dell'addome
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Sindrome da astinenza, ipertermia
    Non comune
    Farmaco inefficace, sete
    1 Vedere paragrafo Descrizione di reazioni avverse selezionate
    2 Reazione avversa osservata anche in studi sulla sedazione procedurale
    3 Incidenza "comune" in studi sulla sedazione in UTI
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    L'ipotensione o la bradicardia clinicamente significative devono essere trattate come descritto al paragrafo 4.4
    In soggetti relativamente sani, non ricoverati in UTI e trattati con dexmedetomidina, la bradicardia ha occasionalmente provocato arresto o pausa sinusale. I sintomi hanno risposto al sollevamento delle gambe e all'uso di anticolinergici come atropina o glicopirrolato. In casi isolati, la bradicardia è progredita a periodi di asistolia in pazienti con bradicardia preesistente. Sono stati segnalati anche casi di arresto cardiaco, spesso preceduti da bradicardia o blocco atrioventricolare.
    L'ipertensione è stata associata all'uso di una dose di carico e questa reazione può essere ridotta evitando tale dose di carico o riducendo la velocità di infusione o la quantità della dose di carico.
    Popolazione pediatrica
    Bambini di età > 1 mese, principalmente in fase postoperatoria, sono stati valutati per il trattamento fino a 24 ore in UTI ed è stato dimostratoun profilo di sicurezza simile a quello degli adulti. I dati sui neonati (28-44 settimane di gestazione) sono molto limitati e ristretti a dosi di mantenimento ≤ 0,2 mcg/kg/h. In letteratura è stato riportato un unico caso di bradicardia ipotermica in un neonato.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dexmedetomidina B. Braun
    Sintomi
    Sono stati segnalati diversi casi di sovradosaggio da dexmedetomidina, sia negli studi clinici che nell'esperienza post-marketing. Le velocità di infusione massime di dexmedetomidina riportate in questi casi hanno raggiunto 60 mcg/kg/h per 36 minuti e 30 mcg/kg/h per 15 minuti rispettivamente in un bambino di 20 mesi e in un adulto. Le reazioni avverse più comuni segnalate, associate al sovradosaggio includono bradicardia, ipotensione, ipertensione, ipersedazione, depressione respiratoria e arresto cardiaco.
    Trattamento
    Nei casi di sovradosaggio con sintomi clinici, l'infusione di dexmedetomidina deve essere ridotta o interrotta. Gli effetti attesi sono principalmente cardiovascolari e devono essere trattati secondo le indicazioni cliniche (vedere paragrafo 4.4). A concentrazioni elevate l'ipertensione può essere più importante dell'ipotensione. Negli studi clinici, i casi di arresto sinusale si sono risolti spontaneamente o hanno risposto al trattamento con atropina e glicopirrolato. La rianimazione è stata necessaria in casi isolati di sovradosaggio severo con conseguente arresto cardiaco.

    Scadenza

    Confezione non aperta
    2 anni
    Dopo la diluizione
    Non refrigerare.
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 48 ore a 25°C.
    Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere usato immediatamente, a meno che il metodo di apertura precluda il rischio di contaminazione microbiologica. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione durante l'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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