Bondronat - Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 12/09/2023

    Cos'è Bondronat - Soluzione (uso Interno)?

    Bondronat - Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Acido Ibandronico Sale Monosodico Monoidrato, appartenente alla categoria degli Osteomodulanti e nello specifico Bifosfonati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Altais Pharma S.r.l..

    Bondronat - Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Bondronat 6 mg/6 ml soluz. per infusione endovena 1 flaconcino

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Atnahs Pharma UK Limited
    Concessionario: Altais Pharma S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Acido Ibandronico Sale Monosodico Monoidrato
    Gruppo terapeutico: Osteomodulanti
    ATC: M05BA06 - Acido ibandronico
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Bondronat? A cosa serve?
    Bondronat è indicato negli adulti per:
    • Prevenzione degli eventi scheletrici (fratture patologiche, complicanze ossee che richiedono l'uso della radioterapia o della chirurgia) in pazienti affette da tumore della mammella e metastasi ossee.
    • Trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumori con o senza metastasi.

    Posologia

    Come usare Bondronat: Posologia
    Ai pazienti trattati con Bondronat deve essere consegnato il foglio illustrativo e la scheda di promemoria per il paziente.
    La terapia con Bondronat deve essere iniziata solamente da medici esperti nel trattamento dei tumori.
    Posologia
    Prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti affette da cancro alla mammella e metastasi ossee
    Il dosaggio raccomandato per la prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti affette da cancro alla mammella e metastasi ossee è di 6 mg per iniezione endovenosa somministrati ogni 3-4 settimane. La dose deve essere infusa nell'arco di almeno 15 minuti.
    Un tempo di infusione inferiore (ad es. 15 minuti) deve essere utilizzato solamente in pazienti con una funzionalità renale normale o con insufficienza renale lieve. Non vi sono dati disponibili che sostengano l'utilizzo di un tempo di infusione inferiore nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min. I medici devono consultare il paragrafo Pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2) per le raccomandazioni relative al dosaggio e alla somministrazione del farmaco in questa popolazione di pazienti.
    Trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumori
    Prima del trattamento con Bondronat il paziente deve essere adeguatamente reidratato con una soluzione 9 mg/ml di cloruro di sodio (0,9%). Vanno considerati sia la gravità dell'ipercalcemia sia il tipo di tumore. In generale, pazienti con metastasi osteolitiche richiedono dosi inferiori rispetto ai pazienti con ipercalcemia di tipo umorale. Nella maggior parte dei pazienti con grave ipercalcemia (calcemia corretta per i valori di albumina* ≥ 3 mmol/l o ≥ 12 mg/dl), 4 mg costituiscono una dose singola adeguata. Nei pazienti con moderata ipercalcemia (calcemia corretta per i valori di albumina < 3 mmol/l o < 12 mg/dl), 2 mg costituiscono un dosaggio efficace. La più alta dose usata negli studi clinici è stata di 6 mg, ma questo dosaggio non determina un ulteriore beneficio in termini di efficacia.
    *Si noti che le concentrazioni di calcio plasmatiche corrette per i valori di albumina sono calcolate come segue: 
    Calcemia [mmol/l] corretta
    per i valori di albumina
    =
    calcemia [mmol/l] - [0,02 × valori di albumina (g/l)] + 0,8
     
    Oppure
     
    Calcemia [mg/dl] corretta
    per i valori di albumina
    =
    calcemia [mg/dl] + 0,8 x [4 - valori di albumina (g/dl)]
    Per convertire i valori di calcemia corretta per i valori di albumina da mmol/l a mg/dl, moltiplicare per 4.
    Nella maggior parte dei casi un'aumentata calcemia può venire riportata a valori normali entro 7 giorni. Il tempo mediano della ricaduta (reincremento della calcemia corretta per i valori di albumina superiore a 3 mmol/l) è stato di 18-19 giorni per le dosi di 2 mg e 4 mg. Per la dose di 6 mg il tempo mediano della ricaduta è stato di 26 giorni.
    Un numero limitato di pazienti (50 pazienti) ha ricevuto una seconda infusione per il ripresentarsi dell'ipercalcemia. Sono possibili trattamenti ripetuti in caso di ipercalcemia ricorrente o per insufficiente efficacia.
    Bondronat concentrato per soluzione per infusione deve essere somministrato come infusione endovenosa nell'arco di 2 ore.
    Popolazioni speciali
    Pazienti con insufficienza epatica
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Pazienti con insufficienza renale
    Nelle pazienti con insufficienza renale lieve (CLcr ≥ 50 e < 80 ml/min) non è necessario alcun aggiustamento della dose. Nelle pazienti con insufficienza renale moderata (CLcr ≥ 30 e < 50 ml/min) o insufficienza renale grave (CLcr < 30 ml/min) che sono in trattamento per la prevenzione degli eventi scheletrici conseguenti a carcinoma mammario e malattia ossea metastatica, devono essere seguite le seguenti raccomandazioni per il dosaggio (vedere paragrafo 5.2): 
    Clearance della creatinina (ml/min)
    Dosaggio
    Volume di infusione1 e Tempo2
    ≥ 50 CLcr < 80
    6 mg  (6 ml di concentrato per soluzione per infusione)
    100 ml nell'arco di 15 minuti
    ≥ 30 CLcr < 50
    4 mg  (4 ml di concentrato per soluzione per infusione)
    500 ml nell'arco di un'ora
    < 30
    2 mg  (2 ml di concentrato per soluzione per infusione)
    500 ml nell'arco di un'ora
    1Soluzione allo 0,9% di cloruro di sodio o soluzione al 5% di glucosio
    2Somministrazione ogni 3-4 settimane..
    Il tempo di infusione di 15 minuti non è stato studiato in pazienti affette da tumore con una clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min.
    Popolazione anziana (> 65 anni)
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Bondronat nei bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
    Modo di somministrazione
    Per somministrazione endovenosa.
    Il contenuto del flaconcino deve essere utilizzato come segue:
    • Prevenzione degli eventi scheletrici - aggiunto a 100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o 100 ml di soluzione di destrosio al 5% e infuso nell'arco di almeno 15 minuti. Vedere anche la sezione sopra indicata relativa a pazienti con insufficienza renale.
    • Trattamento di ipercalcemia indotta da tumore - aggiunto a 500 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o 500 ml di soluzione di destrosio al 5% e infuso nell'arco di 2 ore.
    Solo per dose singola. La soluzione deve essere usata solo se si presenta limpida e priva di particelle.
    Bondronat concentrato per soluzione per infusione deve essere somministrato come infusione endovenosa.
    Occorre assicurarsi di non somministrare Bondronat concentrato per soluzione per infusione per via endoarteriosa o paravenosa, poichè tale eventualità potrebbe determinare danni tissutali.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Bondronat
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Ipocalcemia.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Bondronat
    Pazienti con disturbi del metabolismo osseo e minerale
    L'ipocalcemia e gli altri disturbi del metabolismo osseo e minerale devono essere trattati efficacemente prima di iniziare la terapia con Bondronat per la malattia metastatica ossea.
    È importante un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D in tutti i pazienti. I pazienti devono ricevere un supplemento di calcio e/o vitamina D se l'assunzione con gli alimenti è inadeguata.
    Reazione anafilattica/shock
    Casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventi fatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico ad uso endovenoso.
    Un adeguato supporto medico e misure di controllo devono essere prontamente disponibili quando l'iniezione di Bondronat viene effettuata per via endovenosa. Nel caso si verificassero reazioni anafilattiche o altre gravi reazioni di ipersensibilità/allergiche, interrompere immediatamente l'iniezione e avviare un trattamento appropriato.
    Osteonecrosi della mandibola/mascella
    Dopo l'immissione in commercio, l'osteonecrosi della mandibola/mascella è stata riscontrata molto raramente nei pazienti che assumono Bondronat per indicazioni oncologiche (vedere paragrafo 4.8)
    L'inizio del trattamento o di un nuovo ciclo di terapia deve essere ritardato nei pazienti con lesioni aperte non cicatrizzate dei tessuti molli all'interno del cavo orale.
    Si raccomanda una visita odontoiatrica con un'appropriata profilassi dentale e una valutazione del rapporto rischio/beneficio prima del trattamento con Bondronat in pazienti con fattori di rischio concomitanti.
    Si devono considerare i seguenti fattori di rischio quando si valuta il rischio di un paziente di sviluppare l'osteonecrosi della mandibola/mascella:
    • Potenza del prodotto medicinale che inibisce il riassorbimento dell'osso (rischio più elevato per i composti più potenti), via di somministrazione (rischio più alto con la somministrazione per via parenterale) e dose cumulativa della terapia per il riassorbimento osseo.
    • Cancro, condizioni di co-morbidità (es. anemia, coagulopatie, infezione), fumo.
    • Terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia, inibitori dell'angiogenesi, radioterapia alla testa e al collo.
    • Scarsa igiene orale, malattia peridontale, dentiere scarsamente fissate, storia di patologia dentale, procedure invasive dentali come ad esempio le estrazioni dentarie.
    Tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsi ai controlli odontoiatrici di routine, e riportare immediatamente qualsiasi sintomo orale come mobilità dentale, dolore o gonfiore, ulcere non guarite o secrezione durante il trattamento con Bondronat. Durante il trattamento, le procedure dentali invasive possono essere effettuate solo dopo attenta considerazione e devono essere evitate in stretta prossimità della somministrazione di Bodronat.
    Il piano di trattamento dei pazienti che sviluppano l'osteonecrosi della mandibola/mascella deve essere definito in stretta collaborazione con medico, dentista e chirurgo orale con esperienza sull'osteonecrosi della mandibola/mascella. Un'interruzione temporanea del trattamento con Bondronat deve essere presa in considerazione fino a che la condizione non si risolva e i fattori rischio contribuenti siano mitigati laddove possibile.
    Osteonecrosi del canale uditivo esterno
    È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio.
    Fratture atipiche del femore
    Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. È stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture.
    Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
    Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore.
    Pazienti con insufficienza renale
    Gli studi clinici non hanno dimostrato evidenze di deterioramento della funzionalità renale durante la terapia a lungo termine con Bondronat. Tuttavia, in accordo con la valutazione clinica del singolo paziente, si raccomanda che la funzionalità renale e i livelli serici di calcio, fosfato e magnesio siano controllati nei pazienti trattati con Bondronat (vedere paragrafo 4.2).
    Pazienti con insufficienza epatica
    Poichè non sono disponibili dati clinici, non possono essere raccomandati i dosiper pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.2).
    Pazienti con insufficienza cardiaca
    L'iperidratazione va evitata nei pazienti a rischio di insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.2).
    Pazienti con accertata ipersensibilità ad altri bisfosfonati
    Essere prudenti con quei pazienti con nota ipersensibilità ad altri bifosfonati.
    Eccipienti con effetto noto
    Bondronat è essenzialmente privo di sodio.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Bondronat
    Le interazioni metaboliche non sono considerate probabili in quanto l'acido ibandronico non inibisce i principali isoenzimi epatici del citocromo P450 umano ed è stato dimostrato che non induce il sistema epatico del citocromo P450 nel ratto (vedere paragrafo 5.2). L'acido ibandronico è eliminato solamente per secrezione renale e non soggiace ad alcuna biotrasformazione.
    È necessario essere prudenti quando si somministrano bifosfonati assieme ad aminoglicosidi perchè ambedue le sostanze possono abbassare la calcemia per periodi di tempo prolungati. Bisogna anche tenere conto di un'eventuale contemporanea ipomagnesemia.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non vi sono dati sufficienti sull'uso di acido ibandronico nelle donne in gravidanza. Studi condotti nei ratti hanno dimostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo è sconosciuto. Di conseguenza, Bondronat non deve essere somministrato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se l'acido ibandronico venga escreto nel latte materno. Studi condotti nei ratti in fase di allattamento hanno dimostrato la presenza di bassi livelli di acido ibandronico nel latte dopo somministrazione endovenosa. Bondronat non deve essere usato durante l'allattamento al seno.
    Fertilità
    Non vi sono dati sugli effetti dell'acido ibandronico nell'uomo. Negli studi di riproduzione condotti nei ratti utilizzando la somministrazione orale, l'acido ibandronico ha ridotto la fertilità. Negli studi condotti nei ratti utilizzando la somministrazione endovenosa, l'acido ibandronico ha ridotto la fertilità a dosi giornaliere alte (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Sulla base del profilo farmacodinamico e farmacocinetico e delle segnalazioni di reazioni avverse, si può prevedere che Bondronat non ha nessuna o ha un'influenza trascurabile sulla capacità di guidare e azionare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Bondronat
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse segnalate di maggiore gravità sono state reazione anafilattica/shock, fratture atipiche del femore, osteonecrosi della mandibola/mascellae infiammazione oculare (vedere paragrafo “Descrizione di alcune reazioni avverse“ e paragrafo 4.4).
    Il trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumore è più frequentemente associato ad un aumento della temperatura corporea. Meno frequentemente, si segnala una diminuzione dei livelli sierici di calcio al di sotto dei valori di normalità (ipocalcemia). Nella maggior parte dei casi non è stato necessario uno o specifico trattamento e i sintomi scompaiono dopo un paio di ore/giorni.
    Nella prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti con carcinoma mammario e metastasi ossee, il trattamento è più frequentemente associato ad astenia seguita da un aumento della temperatura corporea e mal di testa.
    Elenco tabellare delle reazioni avverse
    La tabella 1 elenca le reazioni avverse riportate da studi principali di fase III (trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumore: 311 pazienti trattati con Bondronat 2 mg o 4 mg; prevenzione di eventi scheletrici in pazienti con carcinoma mammario e metastasi ossee: 152 pazienti trattati con Bondronat 6 mg) e dall'esperienza successiva alla commercializzazione.
    Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e la categoria di frequenza stabilite da MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite mediante la seguente convenzione: molto comune (> 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 1 Reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con Bondronat somministrato per via endovenosa 
    Classificazione per sistemi ed organi
     
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Non noto
    Infezioni e infestazioni
    Infezione
    Cistite, vaginite, candidosi orale
     
     
     
    Tumori benigni, maligni e non specificati
     
    Neoplasia benigna della pelle
     
     
     
    Patologie del sangue e del sistema linfatico
     
    Anemia, discrasia ematica
     
     
     
    Patologie del sistema immunitario
     
     
     
    Ipersensibilità,
    broncospasmo,
    angioedema†,
    reazione/shock anafilattico†**
    esacerbazione dell'asma,
    Patologie del sistema endocrino
    Disturbo paratiroideo
     
     
     
     
    Disturbi al metabolismo e della nutrizione
    Ipocalcemia**
    Ipofosfatemia
     
     
     
    Patologie psichiatriche
     
    Disturbi del sonno, ansia, labilità affettiva
     
     
     
    Patologie del sistema nervoso
    Mal di testa, vertigini, disgeusia (alterazione del gusto)
    Disturbi cerebrovascolari, lesione della radice del nervo, amnesia, emicrania, nevralgie, ipertonia, iperestesia, parestesia periorale, parosmia
     
     
     
    Patologie dell'occhio
    Cataratta
     
    Infiammazione oculare†**
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Sordità
     
     
     
    Patologie cardiache
    Blocco di branca
    Ischemia miocardica, disturbi cardiovascolari, palpitazioni
     
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Faringite
    Edema polmonare, stridore
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea, vomito, dispepsia, dolore gastrointestinale, disturbi ai denti
    Gastroenterite, gastrite, ulcerazione
    della bocca, disfagia, cheilite
     
     
     
    Patologie epatobiliari
     
    Colelitiasi
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Disturbi della pelle, ecchimosi
    Rash, alopecia
     
    Sindrome di Stevens-Johnson, Eritema Multiforme, Dermatite Bollosa
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artrosi, mialgia, artralgia, disturbi articolari,
    dolore osseo
     
    Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore
    Osteonecrosi della mandibola/mascella†**
    osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati)
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Ritenzione urinaria, cisti renale
     
     
     
    Patologie del sistema riproduttivo e della mammella
     
    Dolore pelvico
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione
    Piressia,
    malattia simil-influenzale**, edema periferico, astenia, sete
    Ipotermia
     
     
     
    Indagini
    Aumento gamma-GT e della creatinina
    Aumento della fosfatasi alcalina ematica, diminuzione di peso
     
     
     
    Trauma, avvelenamento e complicazioni
     
    Trauma, dolore nel sito di iniezione
     
     
     
    **Vedere le ulteriori informazioni sotto riportate.
    Identificato nell'esperienza successiva alla commercializzazione.
    Descrizione di alcune reazioni avverse
    Ipocalcemia
    Una diminuzione dell'escrezione renale del calcio può essere accompagnata da una riduzione dei livelli serici del fosfato che, comunque, non richiede interventi terapeutici. I livelli serici di calcio possono scendere a valori di ipocalcemia.
    Malattia simil-influenzale
    Si è verificata una malattia simil-influenzale con febbre, brividi, dolori ossei e/o muscolari. Nella maggior parte dei casi non è stato necessario alcun trattamento specifico e i sintomi sono scomparsi dopo un paio di ore/giorni.
    Osteonecrosi della mandibola/mascella
    Sono stati riportati casi di osteonecrosi della mandibola/mascella, prevalentemente in pazienti affetti da cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come l'acido ibandronico (vedere paragrafo 4.4). Casi di osteonecrosi della mandibola/mascella sono stati riportati in seguito all'immissione in commercio di acido ibandronico.
    Infiammazione oculare
    Con l'utilizzo dell'acido ibandronico sono stati riportati eventi infiammatori oculari come uveiti, episcleriti e scleriti. In alcuni casi, questi eventi non si sono risolti fino alla sospensione della terapia con acido ibandronico.
    Reazione anafilattica/shock
    Casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventi fatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico ad uso endovenoso.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Bondronat
    Fino ad ora non si è venuti a conoscenza di casi di intossicazione acuta con Bondronat concentrato per soluzione per infusione. Poichè, durante gli studi preclinici, effettuati con dosaggi elevati, sia i reni che il fegato sono risultati essere organi bersaglio per la tossicità, devono essere controllate la funzionalità renale e quella epatica. L'ipocalcemia rilevante dal punto di vista clinico deve venire corretta tramite la somministrazione endovenosa di gluconato di calcio.

    Scadenza

    5 anni.
    Dopo ricostituzione: 24 ore.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede nessuna condizione speciale per la conservazione prima della ricostiuzione.
    Dopo ricostituzione: conservare a temperatura compresa tra 2°C e 8°C (in frigorifero).
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, il periodo e le condizioni di conservazione durante l'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore e non si dovrebbero superare le 24 ore a temperatura compresa tra 2°C e 8°C, a meno che la ricostituzione sia avvenuta in condizioni di asepsi controllate e validate.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it