Aspaveli

    Ultimo aggiornamento: 22/04/2024

    Cos'è Aspaveli?

    Aspaveli è un farmaco a base del principio attivo Pegcetacoplan, appartenente alla categoria degli Immunosoppressori e nello specifico . E' commercializzato in Italia dall'azienda Swedish Orphan Biovitrum S.r.l..

    Aspaveli può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Aspaveli 1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 1 flaconcino da 20 ml (54 mg/ml)
    Aspaveli 1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 8 flaconcini da 20 ml (54 mg/ml)

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Swedish Orphan Biovitrum AB
    Concessionario: Swedish Orphan Biovitrum S.r.l.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Pegcetacoplan
    Gruppo terapeutico: Immunosoppressori
    ATC: L04AJ03 - Pegcetacoplan
    Forma farmaceutica: soluzione


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Aspaveli? A cosa serve?
    ASPAVELI è indicato nel trattamento di pazienti adulti con emoglobinuria parossistica notturna (EPN) che rimangono anemici dopo trattamento con un inibitore di C5 per almeno 3 mesi.

    Posologia

    Come usare Aspaveli: Posologia
    La terapia deve essere iniziata sotto la supervisione di un operatore sanitario esperto nella gestione dei pazienti con disturbi ematologici. Per i pazienti che hanno ben tollerato l'infusione in centri di trattamento specializzati devono essere prese in considerazione l'auto-somministrazione e l'infusione domiciliare. La decisione in merito alla possibilità di auto-somministrazione e di infusione domiciliare deve essere adottata previa valutazione e raccomandazione del medico curante.
    Posologia
    Pegcetacoplan può essere somministrato da un operatore sanitario o dal paziente o dal prestatore di assistenza previo adeguato addestramento.
    Pegcetacoplan è somministrato due volte alla settimana mediante infusione sottocutanea di 1080 mg utilizzando una pompa per infusione a siringa disponibile in commercio in grado di dispensare dosi fino a 20 mL. La dose deve essere somministrata due volte alla settimana nei Giorni 1 e 4 di ogni settimana di trattamento.
    L'EPN è una malattia cronica e si raccomanda di continuare il trattamento con ASPAVELI per tutta la vita del paziente, a meno che l'interruzione di questo medicinale non sia clinicamente indicata (vedere paragrafo 4.4).
    Pazienti che passano da un inibitore di C5 ad ASPAVELI
    Per le prime 4 settimane, pegcetacoplan viene somministrato due volte alla settimana per via sottocutanea con una dose di 1080 mg in aggiunta all'attuale dose di inibitore di C5 ricevuta dal paziente, in modo da ridurre al minimo il rischio di emolisi associato alla brusca interruzione del trattamento. Dopo 4 settimane, il paziente deve interrompere il trattamento con l'inibitore di C5 prima di continuare in monoterapia con ASPAVELI.
    Aggiustamento della dose di ASPAVELI
    Il regime posologico può essere modificato a 1080 mg ogni tre giorni (es., Giorno 1, Giorno 4, Giorno 7, Giorno 10, Giorno 13, e così via) nei soggetti con livelli di lattato deidrogenasi (LDH) maggiori di 2 volte il limite superiore della norma. In caso di aumento della dose, i livelli di LDH devono essere monitorati due volte alla settimana per almeno 4 settimane (vedere paragrafo 4.4).
    Dose dimenticata di ASPAVELI
    Qualora venga dimenticata una dose di pegcetacoplan, l'infusione deve essere eseguita non appena la dimenticanza viene notata per poi riprendere il normale regime di somministrazione.
    Popolazioni speciali
    Anziani (>65 anni)
    Sebbene negli studi clinici condotti non siano state osservate differenze evidenti legate all'età, il numero di pazienti di età pari o superiore a 65 anni non è sufficiente per stabilire se essi rispondono in modo diverso al trattamento rispetto ai pazienti più giovani. Non esistono prove che indichino la necessità di prendere precauzioni particolari durante il trattamento della popolazione anziana.
    Compromissione renale
    Una compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min) non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di pegcetacoplan; pertanto, non è necessario un aggiustamento della dose di pegcetacoplan nei pazienti con compromissione renale. Non sono disponibili dati sull'uso di pegcetacoplan in pazienti con nefropatia allo stadio terminale (ESRD) che necessitano di emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    La sicurezza e l'efficacia di pegcetacoplan non sono state studiate in pazienti con compromissione epatica; tuttavia, non si raccomanda un aggiustamento della dose, poiché non si prevede che la compromissione epatica influisca sulla clearance di pegcetacoplan.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di ASPAVELI nei bambini affetti da EPN di età compresa tra 0 e <18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Questo medicinale non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 12 anni, poiché non sono disponibili dati preclinici sulla sua sicurezza per questa fascia di età.
    Modo di somministrazione
    ASPAVELI deve essere somministrato unicamente per via sottocutanea utilizzando una pompa per infusione a siringa disponibile in commercio. Questo medicinale può essere somministrato autonomamente dal paziente. Prima di iniziare l'auto-somministrazione, il paziente dovrà essere istruito da un operatore sanitario qualificato in merito alle tecniche di infusione, all'uso di una pompa per infusione a siringa, alla compilazione di un diario di trattamento, al riconoscimento di possibili reazioni avverse e alle misure da adottare qualora queste ultime si manifestino.
    ASPAVELI deve essere infuso nell'addome, nella coscia o nelle braccia. Le sedi di infusione devono essere almeno a 7,5 cm di distanza l'una dall'altra. Alternare le sedi di infusione tra una somministrazione e l'altra. Evitare l'infusione nei punti in cui la pelle è sensibile, presenta lividi, appare arrossata o risulta indurita. Evitare l'infusione nelle aree cutanee con tatuaggi, cicatrici o smagliature. La durata tipica dell'infusione è di circa 30 minuti (se si utilizzano due sedi) o di circa 60 minuti (se si utilizza una sola sede). L'infusione deve essere iniziata subito dopo aver aspirato il medicinale nella siringa. La somministrazione deve essere completata entro 2 ore dopo la preparazione della siringa. Per le istruzioni sulla preparazione e l'infusione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Aspaveli
    Ipersensibilità a Pegcetacoplan o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    La terapia con pegcetacoplan non deve essere iniziata in pazienti
    • con un'infezione non risolta da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae (vedere paragrafo 4.4)
    • che non siano attualmente vaccinati contro Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, a meno che non ricevano un trattamento profilattico con antibiotici appropriati fino a 2 settimane dopo la vaccinazione (vedere paragrafo 4.4).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Aspaveli
    Infezioni gravi causate da batteri capsulati
    L'uso di Pegcetacoplan può predisporre le persone allo sviluppo di infezioni gravi da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae. Per ridurre il rischio di infezione, tutti i pazienti devono essere vaccinati contro tali batteri secondo le linee guida applicabili a livello locale almeno 2 settimane prima di ricevere ASPAVELI, a meno che il rischio di ritardare la terapia non sia maggiore del rischio di sviluppare un'infezione.
    Pazienti con una storia vaccinale documentata
    Prima di sottoporli a trattamento con ASPAVELI, ci si deve assicurare che i pazienti con una storia vaccinale documentata siano stati vaccinati contro i batteri capsulati, tra cui Streptococcus pneumoniae, Neisseria meningitidis di tipo A, C, W, Y e B e Haemophilus influenzae di tipo B nei 2 anni precedenti l'inizio della terapia con ASPAVELI.
    Pazienti senza una storia vaccinale documentata
    Per i pazienti che non hanno una storia vaccinale documentata, i vaccini richiesti devono essere somministrati almeno 2 settimane prima di infondere la prima dose di ASPAVELI. Se è indicata una terapia immediata, i vaccini richiesti devono essere somministrati il prima possibile e il paziente deve essere sottoposto a trattamento con antibiotici appropriati fino a 2 settimane dopo la vaccinazione.
    Monitoraggio dei pazienti per le infezioni gravi
    La vaccinazione può non essere sufficiente a prevenire un'infezione grave. Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali sull'uso appropriato di agenti antibatterici. Tutti i pazienti devono essere monitorati per i segni precoci di infezioni da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, valutati immediatamente se si sospetta un'infezione e trattati con antibiotici appropriati, se necessario. I pazienti vanno informati dei relativi segni e sintomi nonché delle misure da intraprendere per richiedere immediatamente assistenza medica. I medici devono discutere con i pazienti dei benefici e dei rischi della terapia con ASPAVELI.
    Ipersensibilità
    Sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Se si verifica una reazione severa di ipersensibilità (inclusa anafilassi), l'infusione con ASPAVELI deve essere interrotta immediatamente e deve essere istituito un trattamento appropriato.
    Reazioni in sede di iniezione
    Reazioni in sede di iniezione sono state riferite con l'uso di ASPAVELI per via sottocutanea (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti adeguatamente sulla corretta tecnica di iniezione.
    Monitoraggio dei test di laboratorio per l'EPN
    I pazienti affetti da EPN in trattamento con ASPAVELI devono essere monitorati regolarmente per segni e sintomi di emolisi, inclusa la misurazione dei livelli di LDH, e possono richiedere un aggiustamento della dose entro la posologia raccomandata (vedere paragrafo 4.2).
    Effetti sui test di laboratorio
    Vi possono essere interferenze tra i reagenti a base di silice utilizzati negli esami della coagulazione e pegcetacoplan con conseguente tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) artificiosamente prolungato; di conseguenza, deve essere evitato l'utilizzo di reagenti a base di silice negli esami della coagulazione.
    Interruzione del trattamento per l'EPN
    Se i pazienti con EPN interrompono il trattamento con ASPAVELI, devono essere attentamente monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di emolisi intravascolare grave, identificata da livelli di LDH elevati accompagnati da un'improvvisa riduzione delle dimensioni del clone EPN o dell'emoglobina, oppure dalla ricomparsa di sintomi quali stanchezza, emoglobinuria, dolore addominale, dispnea, eventi avversi vascolari maggiori (inclusa trombosi), disfagia o disfunzione erettile. Se è necessario interrompere il trattamento con questo medicinale, deve essere considerata una terapia alternativa. Se si dovesse riscontrare grave emolisi dopo l'interruzione della terapia, prendere in considerazione l'adozione delle seguenti procedure o l'avvio dei seguenti trattamenti: trasfusione di sangue (concentrati eritrocitari), exsanguinotrasfusione, anticoagulazione e corticosteroidi. I pazienti devono essere attentamente monitorati per almeno 8 settimane dopo l'assunzione dell'ultima dose, un periodo corrispondente a oltre 5 emivite del medicinale, onde consentirne la completa eliminazione (vedere paragrafo 5.2) al fine di scongiurare emolisi grave e altre reazioni. Deve essere altresì presa in considerazione la sospensione lenta.
    Si raccomanda alle donne potenzialmente fertili di utilizzare metodi contraccettivi efficaci per evitare una gravidanza durante il trattamento con pegcetacoplan e per almeno 8 settimane dopo l'ultima dose di pegcetacoplan (vedere paragrafo 4.6).
    Accumulo di polietilenglicole (PEG)
    ASPAVELI è un medicinale PEGilato. I potenziali effetti a lungo termine dell'accumulo di PEG a livello del rene, del plesso corioideo del cervello e di altri organi non sono noti (vedere paragrafo 5.3). Si raccomanda di eseguire regolarmente test di laboratorio per la valutazione della funzione renale.
    Materiale formativo
    Tutti i medici che intendono prescrivere ASPAVELI devono assicurarsi di aver ricevuto il materiale informativo destinato ai medici e di aver acquisito familiarità con lo stesso. I medici devono illustrare ai pazienti, e discuterne con loro, i benefici e i rischi della terapia con ASPAVELI e fornire loro il pacchetto informativo destinato ai pazienti e la scheda per il paziente. I pazienti devono essere istruiti a richiedere prontamente assistenza medica se durante la terapia con ASPAVELI dovessero sviluppare qualsiasi segno o sintomo di infezione grave o ipersensibilità, in particolar modo se indicativi di infezione da batteri capsulati.
    Contenuto di sorbitolo
    ASPAVELI 1080 mg contiene 820 mg di sorbitolo per ogni flaconcino.
    Questo medicinale non deve essere somministrato ai/non deve essere assunto dai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio.
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio“.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Aspaveli
    Non sono stati effettuati studi d'interazione. Sulla base dei dati in vitro, pegcetacoplan presenta un basso potenziale di interazioni farmacologiche.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne potenzialmente fertili
    Si raccomanda alle donne potenzialmente fertili di utilizzare metodi contraccettivi efficaci per evitare una gravidanza durante il trattamento con Pegcetacoplan e per almeno 8 settimane dopo l'ultima dose di pegcetacoplan. Per le donne che pianificano una gravidanza, l'uso di ASPAVELI può essere considerato dopo una valutazione dei rischi e dei benefici (vedere Gravidanza).
    Gravidanza
    ASPAVELI non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
    Allattamento
    Non è noto se pegcetacoplan sia escreto nel latte materno. Il potenziale di assorbimento e di danno nel lattante allattato al seno è sconosciuto. I dati sugli animali suggeriscono una bassa escrezione (meno dell'1%, non farmacologicamente significativa) di pegcetacoplan nel latte di scimmia (vedere paragrafo 5.3). È improbabile che un lattante allattato al seno sia soggetto a un'esposizione clinicamente rilevante.
    Si raccomanda di interrompere l'allattamento al seno durante il trattamento con pegcetacoplan.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sugli animali o sull'uomo relativamente agli effetti di pegcetacoplan sulla fertilità. Negli studi di tossicità non sono state rilevate anomalie microscopiche degli organi riproduttivi maschili e femminili nelle scimmie (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    ASPAVELI non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Aspaveli
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comunemente riportate nei pazienti trattati con ASPAVELI sono state le reazioni in sede di iniezione: eritema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, lividura in sede di iniezione. Altre reazioni avverse, riportate in oltre il 10% dei pazienti durante gli studi clinici, sono state: infezione delle vie respiratorie superiori, diarrea, emolisi, dolore addominale, cefalea, stanchezza, piressia, tosse, infezione delle vie urinarie, complicazione di vaccinazione, capogiro, dolore a un arto, artralgia, dolore dorsale, nausea. Le reazioni avverse gravi più comunemente riportate sono state l'emolisi e la sepsi.
    Tabella delle reazioni avverse
    La Tabella 1 riporta le reazioni avverse osservate negli studi clinici condotti con Pegcetacoplan in pazienti affetti da EPN. Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    All'interno di ogni gruppo di frequenza le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 1. Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Reazione avversa
    Infezioni ed infestazioni
     
    Molto comune
    Infezione delle vie respiratorie superiori
    Infezione delle vie urinarie
    Comune
     
    Sepsi
    Infezione gastrointestinale
    Infezione fungina
    Infezione della cute
    Infezione orale
    Infezione auricolare
    Infezione
    Infezione delle vie respiratorie
    Infezione virale
    Infezione batterica
    Orzaiolo
    Non comune
    COVID-19
    Cervicite
    Infezione dell'inguine
    Polmonite
    Ascesso nasale
    Herpes zoster oftalmico
    Infezione micotica vulvovaginale
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Emolisi
    Comune
    Trombocitopenia
    Neutropenia
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Ipokaliemia
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Ansia
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea
    Capogiro
    Patologie vascolari
    Comune
    Ipertensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto comune
    Tosse
    Comune
    Dispnea
    Epistassi
    Dolore orofaringeo
    Congestione nasale
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Dolore addominale
    Diarrea
    Nausea
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eritema
    Eruzione cutanea
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Molto comune
    Artralgia
    Dolore dorsale
    Dolore a un arto
    Comune
    Mialgia
    Spasmi muscolari
    Patologie renali e urinarie
    Comune
    Danno renale acuto
    Cromaturia
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Eritema in sede di iniezione
    Prurito in sede di iniezione
    Tumefazione in sede di iniezione
    Lividura in sede di iniezione
    Stanchezza
    Piressia
    Dolore in sede di iniezione
    Comune
    Reazione in sede di iniezione
    Indurimento in sede di iniezione
    Esami diagnostici
    Comune
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Bilirubina aumentata
    Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
    Molto comune
    Complicazione di vaccinazione1
    Le reazioni avverse elencate nella tabella sono state osservate negli studi clinici APL2-302, studio 202, studio 204 e studio CP0514 sull'EPN.
    I termini simili da un punto di vista medico sono stati raggruppati qualora attinenti a uno stesso concetto medico.
    1Le complicazioni di vaccinazione erano correlate alle vaccinazioni obbligatorie.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Infezioni
    In virtù del suo meccanismo d'azione, l'uso di pegcetacoplan potrebbe aumentare il rischio di infezione, in particolare di infezioni causate da batteri capsulati fra cui Streptococcus pneumoniae, Neisseria meningitidis di tipo A, C, W, Y e B, e Haemophilus influenzae (vedere paragrafo 4.4). Nel corso dello studio APL2-302 non sono stati osservati casi di infezione grave causata da batteri capsulati. Quarantotto pazienti hanno manifestato un'infezione nel corso dello studio. Tra le infezioni più frequenti osservate nei pazienti trattati con pegcetacoplan durante lo studio APL2-302 figurano le infezioni delle vie respiratorie superiori (28 casi, 35%). La maggior parte delle infezioni segnalate nei pazienti trattati con pegcetacoplan durante lo studio APL2-302 non era grave e per lo più di lieve intensità. Dieci pazienti hanno sviluppato infezioni riferite come gravi. Tra questi, un paziente è deceduto a causa di COVID-19. Le infezioni gravi più comuni sono state sepsi (3 casi) (che hanno comportato l'interruzione del trattamento con pegcetacoplan in un paziente) e gastroenterite (3 casi). Tutti i casi si sono risolti.
    Emolisi
    Diciannove pazienti hanno riportato emolisi durante lo studio APL2-302 fra i pazienti trattati con pegcetacoplan. Sette casi sono stati riportati come severi e 5 casi hanno portato all'interruzione del trattamento con pegcetacoplan. La dose di pegcetacoplan è stata aumentata in 10 pazienti.
    Immunogenicità
    L'incidenza di anticorpi anti-farmaco (ADA) (sieroconversione degli ADA o ADA incrementati rispetto al livello pre-esistente) era bassa e, ove presente, non ha evidenziato effetti rilevanti sulla farmacocinetica/farmacodinamica, sull'efficacia o sul profilo di sicurezza di pegcetacoplan. Per tutta la durata dello studio APL2-302, 2 pazienti su 80 hanno sviluppato anticorpi peptidici anti-pegcetacoplan. Entrambi i pazienti sono risultati positivi anche al test sugli anticorpi neutralizzanti (NAb). La risposta degli anticorpi neutralizzanti non ha avuto effetti evidenti sulla farmacocinetica o sull'efficacia clinica. Sei pazienti su 80 hanno sviluppato anticorpi anti-PEG; in 2 casi si trattava di sieroconversione e in 4 di incremento associato al trattamento.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aspaveli
    Finora non sono stati riportati casi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio, si raccomanda di monitorare il paziente per eventuali segni o sintomi di reazioni avverse e di istituire un adeguato trattamento sintomatico.

    Scadenza

    30 mesi.

    Conservazione


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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