Amsadina

    Ultimo aggiornamento: 23/11/2022

    Cos'è Amsadina?

    Amsadina è un farmaco a base del principio attivo Amsacrina, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri antineoplastici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Interlabo S.r.l..

    Amsadina può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Amsadina 75 mg/1,5 ml concentrato e solvente per soluzione per infusione 6 flac.ni + 6 flac.ni solv.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Eurocept International BV
    Concessionario: Interlabo S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Amsacrina
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01XX01 - Amsacrina
    Forma farmaceutica: soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Amsadina? A cosa serve?
    Terapia di salvataggio della Leucemia mieloide acuta (LMA) refrattaria/recidivante negli adulti, in associazione con altri agenti chemioterapici.

    Posologia

    Come usare Amsadina: Posologia
    Posologia
    Il trattamento con Amsadina deve essere iniziato da o in collaborazione con un medico esperto nel trattamento con citostatici. Prima dell'inizio del trattamento, occorre controllare e correggere il livello di potassio nel siero. Amsadina viene somministrato in combinazione con altri citostatici. Si raccomanda un livello di potassio nel siero prima della somministrazione >4 mEq/L.
    Fase di induzione: la dose ottimale è individuale e dipende dalla combinazione. La dose abituale per ogni periodo di trattamento è di 300-650 mg/m2 ed è suddivisa nell'arco di 3-7 giorni. La dose totale durante il periodo di trattamento non deve superare i 750 mg/m2. Al fine di ottenere la remissione può essere necessario più di un periodo di trattamento.
    Fase di consolidamento/mantenimento: vengono somministrate dosi paragonabili o leggermente inferiori rispetto alla fase di induzione.
    Danno renale
    Si consiglia cautela quando si somministra Amsacrina a pazienti con danno renale. In pazienti con disfunzione renale lieve, non è raccomandato alcun aggiustamento della dose iniziale. In pazienti con danno renale moderato o grave, dovrebbe essere considerata una riduzione della dose iniziale di circa il 20-30%. Possono essere necessari successivi aggiustamenti della dose sulla base della tossicità clinica.
    Compromissione epatica
    Si consiglia cautela quando si somministra amsacrina a pazienti con compromissione epatica. In pazienti con lieve disfunzione epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose. In pazienti con compromissione epatica moderata o grave, deve essere considerata una riduzione della dose iniziale di circa il 20-30%. Possono essere necessari successivi aggiustamenti della dose sulla base della tossicità clinica.
    Anziani
    Non ci sono informazioni disponibili in merito all'effetto dell'età sulla farmacocinetica o tollerabilità di amsacrina.
    Popolazione pediatrica
    Amsacrina non è autorizzata all'uso nella popolazione pediatrica. Non ci sono informazioni disponibili in merito all'effetto dell'età sulla farmacocinetica o tollerabilità di amsacrina.
    Controllo del trattamento
    Durante la fase di induzione, i pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione e monitoraggio di laboratorio in un ospedale. Devono essere disponibili trasfusioni di eritrociti e piastrine. Devono essere controllati regolarmente il livello di potassio nel siero, ECG e funzione epatica e renale.
    Modo di somministrazione
    Uso endovenoso.
    Amsadina deve essere diluito in 500 ml di soluzione glucosata ed essere somministrato come infusione endovenosa nell'arco di 1-2 ore. Alle dosi di 125 mg/m2 o superiori, la durata dell'infusione deve essere di almeno 90 minuti.
    Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
    Soluzioni diverse dal glucosio non possono essere utilizzate, Amsadina non è compatibile con gli ioni cloruro.
    Devono essere utilizzate solo siringhe di vetro durante l'estrazione e il trasferimento di soluzioni concentrate.
    Prestare attenzione nella manipolazione e nella preparazione della soluzione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Amsadina
    • Ipersensibilità ad Amsacrina o ai derivati dell'acridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
    • Accertata soppressione del midollo osseo come conseguenza del trattamento con farmaci citostatici o radioterapia;
    • Allattamento.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Amsadina
    Amsacrina deve essere utilizzata solo sotto stretto controllo di un oncologo specializzato, preferibilmente in strutture con esperienza con questo tipo di terapie.
    Soppressione del midollo osseo
    Amsacrina può causare grave depressione del midollo osseo, pertanto è necessario controllare frequentemente il sangue. Infezioni ed emorragie possono essere fatali. In caso di una preesistente depressione del midollo osseo causata da farmaci, amsacrina deve essere somministrata con cautela e con controlli aggiuntivi. Può essere necessaria l'interruzione del trattamento con amsacrina o la riduzione del dosaggio anche se si verifica una diminuzione troppo forte di globuli bianchi o piastrine. Devono essere disponibili globuli rossi e piastrine per trasfusione, nonché altri mezzi per il trattamento della depressione del midollo osseo.
    Iperuricemia
    Amsacrina può indurre iperuricemia secondaria alla rapida lisi delle cellule neoplastiche. Si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli di acido urico nel sangue, in particolare per quanto riguarda le possibili conseguenze per la funzione renale. Considerare la riduzione profilattica dei livelli di acido urico, prima o in concomitanza con il trattamento a base di amsacrina.
    Pazienti con compromissione epatica o renale
    La tossicità alle dosi raccomandate è aumentata dalla compromissione epatica o renale. È necessaria la valutazione di laboratorio della funzione epatica e renale prima e durante la somministrazione. Il monitoraggio epatico deve includere bilirubina sierica, transaminasi (GOT e GPT) e fosfatasi alcalina. Gli esami di laboratorio per la funzione epatica sono raccomandati prima (preferibilmente 24 ore) e regolarmente durante la somministrazione di amsacrina. Inoltre, il potassio sierico dovrebbe essere >4 mEq/L prima della somministrazione.
    Reazioni avverse
    Il medico deve essere informato di reazioni allergiche (anafilassi, edema e reazioni della cute), problemi gastrointestinali e attacchi epilettici (crisi epilettiche correlate all'uso di amsacrina possono essere trattate secondo il regime standard). Con uno stravaso di amsacrina può verificarsi necrosi locale (vedere paragrafo 4.8). Si può prevenire l'irritazione al sito di iniezione diluendo amsacrina in un volume maggiore di glucosio al 5% e estendendo l'infusione nell'arco di un periodo di tempo maggiore (minimo 1 ora).
    Funzione cardiaca
    Si raccomanda un attento monitoraggio del ritmo cardiaco per il rilevamento di cardiotossicità. I pazienti con ipokaliemia sono ad aumentato rischio di fibrillazione ventricolare. Il rischio di sviluppare aritmia può essere minimizzato assicurando immediatamente, prima e durante la somministrazione di amsacrina un livello normale di potassio nel siero.
    L'ipokaliemia deve essere corretta prima della somministrazione di amsacrina.
    L'ipomagnesiemia transitoria può contribuire al rischio di aritmia cardiaca. Si raccomanda di correggere i livelli di magnesio nel siero prima della somministrazione di amsacrina.
    Porfiria
    Nel “Drug Database for Acute Porphyria“, amsacrina è stata indicata come possibilmente porfirinogenica.
    Esami di laboratorio
    Emocromo, test di funzionalità epatica e renale e dosaggio degli elettroliti devono essere eseguiti regolarmente. Gli elettroliti devono essere nuovamente valutati prima di ciascun trattamento.
    In pazienti a rischio di sindrome da lisi tumorale (SLT) (ad es. elevati livelli di acido urico pre- trattamento, funzione renale compromessa o uso di farmaci nefrotossici), si raccomanda la valutazione pre-trattamento. Si raccomandano esami di laboratorio della funzione renale prima (preferibilmente 24 ore) e durante la somministrazione di amsacrina.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Amsadina
    Interazioni di tipo farmacodinamico:
    Vaccini
    La concomitante vaccinazione antinfluenzale o pneumococcica e la terapia immunosoppressiva sono state associate con un'alterata risposta immunitaria al vaccino. In generale, tutti i tipi di vaccini vivi devono essere evitati durante il trattamento con amsacrina.
    Altri agenti citotossici
    Gli effetti avversi possono essere potenziati dall'uso con altri agenti citotossici. 
    Interazioni di tipo farmacocinetico
    Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di amsacrina
    L'effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di amsacrina non è stato studiato. Amsacrina è ampiamente metabolizzata, ma l'identità degli enzimi catalizzatori e dei trasportatori è sconosciuta. Se possibile, deve essere evitato l'uso concomitante di forti inibitori o induttori enzimatici.
    Effetti di amsacrina sulla farmacocinetica di amsacrina
    Non è stato studiato se amsacrina possa agire come un inibitore o un induttore enzimatico. Pertanto, gli altri medicinali devono essere usati con cautela con amsacrina.
    Gli studi sugli animali indicano che amsacrina può inibire il metabolismo di metotrexato con conseguente aumento dell'esposizione al metotrexato, ma la rilevanza clinica di questa osservazione non è nota.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati relativi all'uso di Amsacrina in donne in gravidanza per giudicare la possibile nocività. Tuttavia, sono possibili effetti farmacologici dannosi durante la gravidanza.
    Gli studi sugli animali hanno mostrato teratogenicità e altra tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Sulla base degli studi sugli animali e del meccanismo di azione della sostanza, l'uso durante la gravidanza è sconsigliato, soprattutto durante il primo trimestre.
    In ciascun caso individuale i vantaggi del trattamento devono essere soppesati contro i rischi per il feto.
    La paziente deve essere informata dei rischi potenziali per il feto.
    Contraccezione in maschi e femmine
    A causa del meccanismo d'azione di amsacrina e dei possibili effetti avversi sul feto, le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante e fino a 3 mesi dopo il trattamento e gli uomini durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.
    Allattamento
    Non è noto se amsacrina sia escreta nel latte materno. L'allattamento è controindicato durante il trattamento con amsacrina.
    Fertilità
    È stata descritta azoospermia reversibile negli esseri umani. Anche se non ci sono dati conclusivi, alcune segnalazioni suggeriscono che amsacrina possa influenzare la fertilità femminile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non ci sono dati noti in merito a questo effetto. In considerazione di effetti avversi segnalati, dopo la somministrazione di Amsacrina ai pazienti si consiglia cautela durante la guida e l'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Amsadina
    Le reazioni avverse più comuni sono nausea e/o vomito, anemia, febbre e infezione. Sono stati segnalati dolore o flebiti durante l'infusione.
    Tutti i pazienti trattati con un dosaggio terapeutico di Amsacrina mostrano depressione del midollo osseo. Le principali complicazioni sono infezioni ed emorragie. Il numero minimo di globuli bianchi si osserva al giorno 5-12, solitamente seguito da un recupero completo il giorno 25. Il modello di inibizione delle piastrine è simile a quello dei leucociti. 
    Nella tabella sottostante tutte le reazioni avverse sono presentate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e classe di frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1000 a <1/100); raro (≥ 1/10.000 a <1/1000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). 
    Infezioni ed infestazioni
    Comune
    Infezione
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune
    Trombocitopenia, pancitopenia, emorragia
    Raro
    Anemia, granulocitopenia, leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Raro
    Ipersensibilità, reazione anafilattica, edema
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Ipokaliemia
    Raro
    Peso diminuito, peso aumentato
    Non nota
    Iperuricemia
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Labilità affettiva
    Raro
    Letargia, confusione
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Crisi convulsiva da grande male1
    Raro
    Cefalea, ipoestesia, capogiro, neuropatia periferica
    Patologie dell'occhio
    Raro
    Disturbi visivi
    Patologie cardiache
    Comune
    Cardiotossicità, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia2
    Raro
    Fibrillazione atriale, tachicardia sinusale, fibrillazione ventricolare3, aritmie ventricolari, cardiomiopatia, bradicardia, ECG anormale, frazione di eiezione ridotta
    Patologie vascolari
    Molto comune
    Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune
    Dispnea
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Nausea, vomito (da lieve a moderato), diarrea, dolore addominale, stomatite4
    Comune
    Sanguinamento gastrointestinale
    Patologie epatobiliari
    Comune
    Epatite, ittero, insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.2)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Porpora
    Comune
    Alopecia, orticaria ed eruzione cutanea
    Patologie renali e urinarie
    Comune
    Ematuria
    Raro
    Anuria, proteinuria, insufficienza renale acuta
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Flebite in sede di infusione
    Comune
    Piressia,
    Irritazione in sede di iniezione, necrosi, infiammazione della cute5
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Enzimi epatici aumentati (see section 4.4).
    Raro
    Bilirubina ematica aumentata, urea ematica aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, creatinina ematica aumentata
    1 Talvolta accompagnata da ipokaliemia
    2 soprattutto in pazienti pediatrici, pre-trattati con antracicline
    3 Fatale o che pone a rischio per la vita, solitamente in pazienti con ipokaliemia 
    4 Le mucose della bocca e del tratto digerente sono spesso coinvolte variando in gravità da lieve a potenzialmente mortale. L'intera mucosa orale può essere coinvolta, la guarigione richiede diverse settimane.
    5 Correlata alla concentrazione di amsacrina infusa (vedere paragrafo 4.4)
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Amsadina
    Non si conosce alcun antidoto specifico in caso di sovradosaggio. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.
    L'emorragia e l'infezione, derivanti dall'ipoplasia o aplasia del midollo osseo, possono richiedere un trattamento di supporto intensivo con trasfusioni di globuli rossi, granulociti o piastrine e antibiotici appropriati.
    Un trattamento sintomatico forte può essere necessario per grave mucosite, vomito o diarrea.

    Scadenza

    2 anni.
    Soluzione diluita (concentrato e solvente miscelati, prima di ulteriore diluizione): 
    La soluzione diluita deve essere utilizzata immediatamente per ulteriore diluizione. Tuttavia, quando conservato tra 2° C e 25° C, è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica in uso per 48 ore. Se conservata per 24-48 ore la soluzione diluita deve essere ulteriormente diluita e utilizzata immediatamente.
    Soluzione per infusione:
    È stata dimostrata la stabilità chimica e fisica in uso della soluzione per infusione per 48 ore a 2° C – 25° C. Non è stata dimostrata stabilità chimica e fisica in uso per la soluzione diluita da prima diluizione e la soluzione per infusione ulteriormente diluita per più di un totale di 48 ore.
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono di responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare le 24 ore a 2-8 ° C, a meno che la ricostituzione/diluizione sia avvenuta in condizioni asettiche controllate e validate.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
    Per le condizioni di conservazione del prodotto medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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