Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
OPDIVO 10 mg/mL concentrato per soluzione per infusione

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Foglio illustrativo: informazioni per l'utilizzatore
OPDIVO 10 mg/mL concentrato per soluzione per infusione 
nivolumab
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti 
informazioni per lei.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- È importante che, durante il trattamento, porti con sé la scheda di allerta.
- Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:

1. Cos'è OPDIVO e a cosa serve

OPDIVO è un medicinale utilizzato per il trattamento:
del melanoma avanzato (un tipo di cancro della pelle) negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni
del melanoma dopo resezione completa negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a
12 anni (il trattamento dopo rimozione chirurgica è chiamato terapia adiuvante)
del carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato (un tipo di cancro del polmone) negli adulti
del carcinoma polmonare non a piccole cellule (un tipo di cancro del polmone) prima della resezione negli adulti (il trattamento prima della rimozione chirurgica è chiamato terapia neoadiuvante)
del mesotelioma maligno della pleura (un tipo di cancro che colpisce il rivestimento del polmone) negli adulti
del carcinoma a cellule renali avanzato (cancro del rene avanzato) negli adulti
del linfoma di Hodgkin classico che si è ripresentato dopo o non ha risposto a precedenti terapie, incluso il trapianto autologo di cellule staminali (un trapianto di cellule proprie che producono il sangue) negli adulti
del carcinoma avanzato della testa e del collo negli adulti
del carcinoma uroteliale avanzato (cancro della vescica e del tratto urinario) negli adulti
del carcinoma uroteliale dopo resezione completa negli adulti
del carcinoma del colon-retto avanzato (cancro del colon o del retto) negli adulti
del carcinoma avanzato esofageo (cancro dell’esofago) negli adulti
del cancro esofageo (esofago) o della giunzione gastro-esofagea con malattia patologica residua dopo chemioradioterapia seguita da chirurgia negli adulti
dell’adenocarcinoma avanzato dello stomaco, della giunzione gastro-esofagea o dell’esofago
(cancro dello stomaco o dell’esofago) negli adulti.
Esso contiene il principio attivo nivolumab, che è un anticorpo monoclonale, un tipo di proteina disegnata per riconoscere ed attaccare una specifica sostanza bersaglio nell'organismo.
Nivolumab si lega ad una proteina bersaglio chiamata recettore di morte programmata-1 (PD-1) che può inibire l'attività delle cellule T (un tipo di globuli bianchi che fa parte del sistema immunitario, il sistema di difesa naturale dell'organismo). Nivolumab, attaccandosi al PD-1, blocca la sua azione ed
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impedisce che esso inibisca l'attività delle cellule T; questo aiuta ad aumentare l'attività delle cellule T
contro le cellule tumorali del melanoma, polmone, rene, linfoidi, testa e collo, vescica, colon, retto, stomaco, esofago o giunzione gastro-esofagea.
OPDIVO può essere somministrato in associazione ad altri medicinali anti-cancro. È importante che lei legga anche il foglio illustrativo di questi altri medicinali. Se ha qualsiasi dubbio su questi medicinali, si rivolga al medico.

2. Cosa deve sapere prima di usare OPDIVO

Non deve esserle somministrato OPDIVO
se è allergico a nivolumab o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
(elencati al paragrafo 6 "Contenuto della confezione e altre informazioni"). Se non è sicuro, ne 
parli con il medico.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico prima di usare OPDIVO poiché può causare:
Problemi al cuore quali modifiche nel ritmo o nella frequenza del battito cardiaco o anomalie 
del ritmo cardiaco.
Problemi ai polmoni quali difficoltà di respirazione o tosse. Questi possono essere segni di 
infiammazione dei polmoni (polmonite o malattia polmonare interstiziale).
Diarrea (feci acquose, liquide o molli) o qualsiasi sintomo di infiammazione dell'intestino
(colite), quale dolore di stomaco e presenza di muco o sangue nelle feci.
Infiammazione del fegato (epatite). Segni e sintomi di epatite possono includere alterazioni 
delle prove di funzionalità epatica, colorazione gialla degli occhi o della pelle (ittero), dolore nella parte destra dell'addome o stanchezza.
Infiammazione o problemi ai reni. Segni e sintomi possono includere alterazione delle prove 
di funzionalità renale o ridotta quantità di urine.
Problemi con le ghiandole che producono ormoni (comprese l’ipofisi, la tiroide, le paratiroidi 
e le ghiandole surrenali) che possono influenzare il funzionamento di queste ghiandole. I segni e i sintomi che indicano il non corretto funzionamento di queste ghiandole possono includere affaticamento (estrema stanchezza), cambiamento di peso o mal di testa, diminuzione dei livelli di calcio nel sangue e disturbi visivi.
Diabete incluso un problema grave, talvolta pericoloso per la vita, dovuto all’acido nel sangue 
prodotto dal diabete (chetoacidosi diabetica). I sintomi possono includere sensazione di fame o sete più del solito, necessità di urinare più spesso, perdita di peso, sensazione di stanchezza o difficoltà a pensare chiaramente, alito che ha un odore dolce o fruttato, sapore dolce o metallico in bocca o un odore dell’urina o del sudore diverso dal solito, nausea o vomito, dolore allo stomaco e respiro profondo o veloce.
Infiammazione della pelle che può portare ad una reazione della pelle grave (nota come 
necrosi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson). Segni e sintomi di una reazione della pelle grave possono includere arrossamento, prurito e desquamazione della pelle (che può essere fatale).
Infiammazione dei muscoli quale miocardite (infiammazione del muscolo del cuore), miosite
(infiammazione dei muscoli) e rabdomiolisi (rigidità nei muscoli e nelle articolazioni, spasmo muscolare). Segni e sintomi possono includere dolore muscolare, rigidità, debolezza, dolore toracico, o affaticamento grave.
Rigetto del trapianto di organo solido.
Malattia del trapianto verso l'ospite.
Linfoistiocitosi emofagocitica. Una malattia rara in cui il sistema immunitario produce una 
quantità eccessiva rispetto al normale di cellule che combattono le infezioni, chiamate istiociti e linfociti. I sintomi possono includere: ingrossamento del fegato e/o della milza, eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi, problemi respiratori, facilità di comparsa dei lividi, anomalie renali e problemi cardiaci.
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Informi immediatamente il medico se ha uno qualsiasi di questi segni o sintomi o se essi 
peggiorano. Non cerchi di trattare questi sintomi con altri medicinali. Il medico può
prescriverle altri medicinali per prevenire le complicazioni e ridurre i sintomi,
sospendere la dose successiva di OPDIVO,
o interrompere del tutto il trattamento con OPDIVO.
Tenga presente che questi segni e sintomi sono a volte ritardati e possono svilupparsi settimane o 
mesi dopo l'ultima somministrazione. Prima del trattamento, il medico controllerà il suo stato di salute 
generale. Nel corso del trattamento sarà sottoposto anche ad analisi del sangue.
Prima che le sia somministrato OPDIVO, verifichi con il medico o l'infermiere se:
ha una malattia autoimmune (una condizione in cui l'organismo attacca le proprie cellule);
ha un melanoma dell'occhio;
le è stato somministrato in precedenza ipilimumab, un altro medicinale per trattare il melanoma 
ed ha avuto gravi effetti indesiderati a causa di quel medicinale;
le è stato detto che il cancro si è diffuso nel cervello;
ha avuto in passato un'infiammazione dei polmoni;
ha assunto un medicinale per sopprimere il sistema immunitario.
Complicanze del trapianto di cellule staminali che utilizzano un donatore di cellule staminali
(allogenico) dopo il trattamento con OPDIVO. Queste complicanze possono essere gravi e portare a 
morte. Se viene sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali, il personale sanitario che si prende cura di lei la monitorerà per segni di complicanze.
Bambini e adolescenti
OPDIVO non deve essere somministrato ai bambini ed agli adolescenti di età inferiore ai 18 anni, eccetto agli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni con melanoma.
Altri medicinali e OPDIVO
Prima che le venga somministrato OPDIVO, informi il medico se sta assumendo qualsiasi altro 
medicinale che sopprime il sistema immunitario, come i corticosteroidi, poiché questi medicinali possono interferire con l'effetto di OPDIVO. Tuttavia, una volta che è stato trattato con OPDIVO, il medico può darle dei corticosteroidi per ridurre ogni possibile effetto indesiderato che può avere durante il trattamento e questo non avrà impatto sull'effetto del medicinale.
Informi il medico se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale. Non 
prenda nessun altro medicinale durante il trattamento senza aver parlato prima con il medico.
Gravidanza e allattamento
Informi il medico se è in corso una gravidanza, se sospetta o se sta pianificando una gravidanza, o se 
sta allattando con latte materno.
Non utilizzi OPDIVO se è in corso una gravidanza a meno che il medico le dica di farlo. Gli effetti 
di OPDIVO nelle donne in gravidanza non sono noti ma è possibile che il principio attivo nivolumab provochi danni al nascituro.
Se è una donna in età fertile che può iniziare una gravidanza, deve usare un metodo 
contraccettivo efficace durante il trattamento con OPDIVO e per almeno 5 mesi dopo l'ultima 
dose di OPDIVO.
Se inizia una gravidanza durante il trattamento con OPDIVO, informi il medico.
Non è noto se OPDIVO passi nel latte materno. Un rischio per il lattante non può essere escluso.
Chieda al medico se può allattare con latte materno durante o dopo il trattamento con OPDIVO.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
OPDIVO oppure OPDIVO in associazione ad ipilimumab può alterare lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari; tuttavia, usi cautela quando svolge queste attività finché non è sicuro che OPDIVO non abbia su di lei effetti negativi.
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OPDIVO contiene sodio
Se segue una dieta iposodica (una dieta povera di sale), informi il medico prima della 
somministrazione di OPDIVO. Questo medicinale contiene 2,5 mg di sodio (componente principale del sale da cucina) in ogni mL di concentrato. OPDIVO contiene 10 mg di sodio per flaconcino da
4 mL, 25 mg di sodio per flaconcino da 10 mL, 30 mg di sodio per flaconcino da 12 mL o 60 mg di sodio per flaconcino da 24 mL, rispettivamente equivalenti allo 0,5%, all’1,25%, all’1,5% o al 3%
dell’assunzione massima giornaliera raccomandata con la dieta di un adulto.
Troverà messaggi chiave tratti da questo foglio illustrativo anche nella scheda di allerta per il paziente che le è stata consegnata dal medico. è importante che lei porti con sé questa scheda di allerta e che la mostri al suo partner o a chi si prende cura di lei.

3. Come usare OPDIVO

Quanto OPDIVO viene somministrato
Quando OPDIVO è somministrato da solo, la dose raccomandata è o 240 mg somministrati ogni
2 settimane o 480 mg somministrati ogni 4 settimane in base all'indicazione.
Quando OPDIVO è somministrato da solo, per il trattamento del cancro della pelle negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di almeno 50 kg di peso, la dose raccomandata è 240 mg somministrati ogni 2 settimane o 480 mg somministrati ogni 4 settimane. Per gli adolescenti di età pari o superiore a
12 anni e di peso inferiore a 50 kg, la dose raccomandata è 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo somministrati ogni 2 settimane o 6 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo somministrati ogni 4 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro della pelle negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni, la dose raccomandata di
OPDIVO è 1 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo per le prime 4 dosi (fase di associazione). Successivamente, la dose raccomandata di OPDIVO (fase di monoterapia) è 240 mg somministrati ogni 2 settimane o 480 mg somministrati ogni 4 settimane negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di almeno 50 kg di peso o 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo somministrati ogni 2 settimane o 6 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo somministrati ogni 4 settimane per gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di peso inferiore a 50 kg.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro del rene avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo per le prime 4 dosi (fase di associazione). Successivamente, la dose raccomandata di OPDIVO è
240 mg somministrati ogni 2 settimane oppure 480 mg somministrati ogni 4 settimane (fase di monoterapia).
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro del colon o del retto avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo per le prime 4 dosi (fase di associazione). Successivamente, la dose raccomandata di
OPDIVO è 240 mg somministrati ogni 2 settimane (fase di monoterapia).
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del mesotelioma maligno della pleura, la dose raccomandata di OPDIVO è 360 mg ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro dell’esofago avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo ogni 2 settimane oppure 360 mg ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento neoadiuvante del carcinoma polmonare non a piccole cellule, la dose raccomandata di OPDIVO è 360 mg ogni
3 settimane.
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Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento del cancro dell’esofago avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 240 mg ogni 2 settimane o 480 mg ogni
4 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento dell’adenocarcinoma avanzato dello stomaco, della giunzione gastro-esofagea o dell’esofago, la dose raccomandata di OPDIVO è 360 mg ogni 3 settimane oppure 240 mg ogni 2 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab e chemioterapia per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 360 mg ogni 3 settimane. Dopo il completamento di 2 cicli di chemioterapia, OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab, e la dose raccomandata di OPDIVO è 360 mg ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a cabozantinib per il trattamento del cancro del rene avanzato, la dose raccomandata di OPDIVO è 240 mg somministrati ogni 2 settimane oppure 480 mg somministrati ogni 4 settimane.
A seconda della dose, la quantità appropriata di OPDIVO sarà diluita, prima dell'uso, con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio
50 mg/mL (5%). Per ottenere la dose richiesta può essere necessario più di un flaconcino di OPDIVO.
Come viene somministrato OPDIVO
OPDIVO le sarà somministrato in ospedale o in clinica, sotto il controllo di un medico esperto.
OPDIVO sarà somministrato per infusione (iniezione goccia a goccia) in vena (per via endovenosa)
della durata di 30 o 60 minuti, ogni 2 settimane o ogni 4 settimane, in base alla dose che sta ricevendo.
Il medico continuerà a somministrarle OPDIVO finché lei ne trarrà beneficio o fino a quando il trattamento non sarà più tollerato.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro della pelle, del rene avanzato o del colon o del retto avanzato, riceverà un'infusione della durata di 30 minuti ogni 3 settimane per le prime 4 dosi (fase di associazione). Successivamente, riceverà un'infusione della durata di 30 o 60 minuti ogni 2 settimane o ogni 4 settimane, in base alla dose che sta ricevendo
(fase di monoterapia).
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del mesotelioma maligno della pleura, riceverà un'infusione della durata di 30 minuti, ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab per il trattamento del cancro dell’esofago avanzato, riceverà un'infusione della durata di 30 minuti, ogni 2 o 3 settimane, in base alla dose che sta ricevendo.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento neoadiuvante del carcinoma polmonare non a piccole cellule, riceverà un’infusione della durata di 30 minuti, ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento del cancro dell’esofago avanzato, riceverà un'infusione della durata di 30 minuti, ogni 2 o 4 settimane, in base alla dose che sta ricevendo.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a chemioterapia per il trattamento dell’adenocarcinoma avanzato dello stomaco, della giunzione gastro-esofagea o dell’esofago, riceverà
un'infusione della durata di 30 minuti, ogni 3 settimane oppure ogni 2 settimane, in base alla dose che sta ricevendo.
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Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad ipilimumab e chemioterapia per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato, riceverà un'infusione della durata di 30 minuti, ogni 3 settimane.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione a cabozantinib, riceverà un'infusione della durata di
30 minuti o 60 minuti, ogni 2 settimane o 4 settimane, in base alla dose che sta ricevendo.
Se salta una somministrazione di OPDIVO
È molto importante che rispetti tutti gli appuntamenti stabiliti per la somministrazione di OPDIVO. Se salta un appuntamento, chieda al medico quando programmare la somministrazione successiva.
Se interrompe il trattamento con OPDIVO
L'interruzione del trattamento può interrompere l'effetto del medicinale. Non interrompa il trattamento con OPDIVO prima di averne parlato con il medico.
Se ha qualsiasi dubbio sul trattamento o sull'uso di questo medicinale si rivolga al medico.
Quando OPDIVO è somministrato in associazione ad altri medicinali anti-cancro, riceverà prima
OPDIVO e poi l’altro medicinale.
Faccia riferimento al foglio illustrativo di questi altri medicinali per comprenderne l'uso. Se ha dubbi su di essi, si rivolga al medico.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Il medico discuterà con lei questi effetti e le spiegherà i rischi ed i benefici del trattamento.
Tenga presenti gli importanti sintomi di infiammazione. OPDIVO agisce sul sistema immunitario e 
può causare infiammazione in alcune parti dell'organismo. L'infiammazione può causare gravi danni all'organismo ed alcune condizioni infiammatorie possono essere pericolose per la vita e richiedere un trattamento o l'interruzione di OPDIVO.
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con OPDIVO da solo:
Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10)
Infezioni delle alte vie respiratorie
Diminuzione del numero dei globuli rossi (che trasportano l’ossigeno), globuli bianchi (che sono importanti per combattere le infezioni) o piastrine (cellule che aiutano il sangue a coagulare)
Diminuzione dell'appetito, alti livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia)
Mal di testa
Respiro corto (dispnea), tosse
Diarrea (feci acquose, liquide o molli), vomito, nausea, dolore di stomaco, stipsi
Eruzione cutanea qualche volta con bolle o vesciche, prurito
Dolore ai muscoli, alle ossa (dolore muscoloscheletrico) e alle articolazioni (artralgia)
Sensazione di stanchezza o di debolezza, febbre
Comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 10)
Infezione grave dei polmoni (infezione polmonare), bronchite
Reazioni correlate all'infusione del medicinale, reazione allergica (inclusa reazione allergica pericolosa per la vita)
Ridotto funzionamento della tiroide (che può causare stanchezza o aumento di peso), aumentato funzionamento della tiroide (che può causare accelerazione della frequenza cardiaca, sudorazione e perdita di peso), gonfiore della ghiandola tiroide
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Disidratazione, diminuzione del peso corporeo, bassi livelli di zucchero nel sangue
(ipoglicemia)
Infiammazione dei nervi (che causa intorpidimento, debolezza, sensazione di formicolio o dolore bruciante alle braccia ed alle gambe), capogiro
Visione offuscata, occhi secchi
Battito cardiaco veloce, ritmo cardiaco anomalo
Pressione del sangue elevata (ipertensione)
Infiammazione dei polmoni (polmonite, caratterizzata da attacchi di tosse e difficoltà a respirare), liquido intorno ai polmoni
Infiammazione dell'intestino (colite), ulcere della bocca e vescicole labiali (stomatite), bocca secca
Alterazione del colore della pelle con chiazze (vitiligine), pelle secca, arrossamento della pelle, perdita inusuale o assottigliamento dei capelli
Infiammazione delle articolazioni (artrite)
Insufficienza renale (inclusa una brusca perdita della funzione renale)
Dolore, dolore al petto, edema (gonfiore)
Non comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 100)
Aumento di alcuni tipi di globuli bianchi
Malattie croniche associate ad un accumulo di cellule infiammatorie in vari organi e tessuti, più comunemente i polmoni (sarcoidosi)
Diminuzione della secrezione degli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali (ghiandole situate sopra i reni), ridotto funzionamento (ipopituitarismo) o infiammazione (ipofisite) della ghiandola pituitaria situata alla base del cervello, diabete
Aumento dei livelli degli acidi nel sangue (acidosi metabolica)
Danno ai nervi che causa intorpidimento e debolezza (polineuropatia), infiammazione dei nervi causata da un attacco dell'organismo verso se stesso, che causa intorpidimento, debolezza, formicolio o dolore bruciante (neuropatia autoimmune)
Infiammazione dell'occhio (che causa dolore e rossore)
Infiammazione del muscolo cardiaco, infiammazione del rivestimento del cuore e accumulo di liquido intorno al cuore (malattie del pericardio), modifiche nel ritmo o nella frequenza del battito cardiaco
Liquido nei polmoni
Infiammazione del pancreas (pancreatite), infiammazione dello stomaco (gastrite)
Infiammazione del fegato (epatite), blocco dei dotti biliari (colestasi)
Malattia della pelle con chiazze ispessite di pelle arrossata, spesso con scaglie argentee
(psoriasi), malattia della pelle del viso nella quale il naso e le guance sono insolitamente rosse
(rosacea), grave condizione della pelle che causa macchie rosse, spesso pruriginose, simili a quelle dell’eruzione di morbillo, che inizia a livello degli arti e talvolta sul viso e sul resto del corpo (eritema multiforme), orticaria (eruzione cutanea pruriginosa, rilevata)
Infiammazione dei muscoli che causa dolore o rigidità (polimialgia reumatica)
Rari (possono interessare fino ad 1 persona su 1000)
Infiammazione non infettiva temporanea e reversibile delle membrane protettive che circondano il cervello e il midollo spinale (meningite asettica)
Una malattia che causa l'infiammazione o l'ingrossamento di un linfonodo (linfadenite di
Kikuchi)
Acidi nel sangue prodotti dal diabete (chetoacidosi diabetica), ridotta funzione delle ghiandole paratiroidi
Infiammazione temporanea dei nervi che causa dolore, debolezza e paralisi delle estremità
(sindrome di Guillain-Barré), perdita del rivestimento protettivo dei nervi (demielinizzazione), una condizione nella quale i muscoli diventano deboli e si stancano con facilità (sindrome miastenica), infiammazione del cervello
Malattia infiammatoria dei vasi sanguigni
Ulcera del piccolo intestino
Desquamazione della pelle grave e che può causare morte (necrolisi epidermica tossica o sindrome di Stevens-Johnson)
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Malattia nella quale il sistema immunitario attacca le ghiandole che producono i liquidi per l'organismo, come le lacrime e la saliva (sindrome di Sjogren), dolori muscolari, dolorabilità o debolezza muscolare, non causati da esercizio (miopatia), infiammazione dei muscoli (miosite), rigidità nei muscoli e nelle articolazioni, spasmo muscolare (rabdomiolisi)
Infiammazione del rene, infiammazione della vescica, i segni e i sintomi possono includere minzione frequente e/o dolorosa, urgenza di urinare, presenza di sangue nelle urine, dolore o pressione nel basso addome
Altri effetti indesiderati che sono stati riportati con frequenza non nota (non può essere stimata 
sulla base dei dati disponibili):
Una malattia (denominata linfoistiocitosi emofagocitica) in cui il sistema immunitario produce in eccesso cellule che combattono le infezioni, chiamate istiociti e linfociti, e che può causare vari sintomi
Rigetto del trapianto di organo solido
Un gruppo di complicazioni metaboliche che si verificano dopo trattamento del cancro caratterizzate da alti livelli di potassio e fosfato nel sangue e bassi livelli di calcio nel sangue
(sindrome da lisi tumorale)
Un disordine infiammatorio (più comunemente di origine autoimmune) che colpisce gli occhi, la pelle e le membrane delle orecchie, del cervello e del midollo spinale (sindrome di
Vogt-Koyanagi-Harada)
Cambiamenti in qualsiasi area della pelle e/o area genitale associati a secchezza, assottigliamento, prurito e dolore (lichen scleroso o altri tipi di lichen)
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con OPDIVO in associazione ad altri medicinali 
anti-cancro (la frequenza e la gravità degli effetti indesiderati può variare con l’associazione dei 
medicinali anti-cancro ricevuti):
Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10)
Infezioni delle alte vie respiratorie
Diminuzione del numero dei globuli rossi (che trasportano l’ossigeno), globuli bianchi (che sono importanti per combattere le infezioni) o piastrine (cellule che aiutano il sangue a coagulare)
Ridotto funzionamento della tiroide (che può causare stanchezza o aumento di peso), aumentato funzionamento della tiroide (che può causare accelerazione della frequenza del battito cardiaco, sudorazione e perdita di peso)
Diminuzione dell'appetito, diminuzione del peso corporeo, diminuzione dei livelli di albumina nel sangue, alti (iperglicemia) o bassi (ipoglicemia) livelli di zucchero nel sangue
Infiammazione dei nervi (che causa intorpidimento, debolezza, formicolio o dolore bruciante alle braccia ed alle gambe), mal di testa, capogiro, senso del gusto alterato
Pressione del sangue elevata (ipertensione)
Respiro corto (dispnea), tosse, timbro della voce anormale (disfonia)
Diarrea (feci acquose, liquide o molli), stipsi, vomito, nausea, dolore di stomaco, ulcere della bocca e herpes labiali (stomatite), indigestione (dispepsia)
Eruzione cutanea qualche volta con bolle o vesciche, prurito, dolore alle mani o alle piante dei piedi: rash o arrossamento della pelle, formicolio e dolorabilità che provoca rossore simmetrico, gonfiore e dolore principalmente sul palmo della mano e sulla pianta del piede (sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare)
Dolore alle articolazioni (artralgia), dolore ai muscoli e alle ossa (dolore muscoloscheletrico), spasmi muscolari
Proteine in eccesso nelle urine
Sensazione di stanchezza o di debolezza, febbre, edema (gonfiore)
Comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 10)
Infezione grave dei polmoni (infezione polmonare), bronchite, infiammazione dell’occhio
(congiuntivite)
Aumento di alcuni tipi di globuli bianchi, riduzione dei neutrofili con febbre
Reazione allergica, reazioni correlate all'infusione del medicinale
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Diminuzione della secrezione degli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali (ghiandole situate sopra i reni), ridotto funzionamento (ipopituitarismo) o infiammazione (ipofisite) della ghiandola pituitaria situata alla base del cervello, gonfiore della ghiandola tiroide, diabete
Disidratazione, riduzione dei livelli di fosfato nel sangue
Sensazioni come intorpidimento e formicolio (parestesia)
Sensazione di un suono persistente nell’orecchio quando non esiste alcun suono (tinnito)
Visione offuscata, occhio secco
Battito cardiaco veloce, ritmo cardiaco anomalo, malattia infiammatoria dei vasi sanguigni
Formazione di un coagulo di sangue all’interno di un vaso sanguigno (trombosi)
Infiammazione dei polmoni (polmonite caratterizzata da attacchi di tosse e difficoltà nel respirare), liquido intorno ai polmoni, coaguli di sangue, sanguinamento dal naso
Infiammazione dell’intestino (colite), infiammazione del pancreas (pancreatite), bocca secca, infiammazione dello stomaco (gastrite), dolore orale, emorroidi (pile)
Infiammazione del fegato
Alterazione del colore della pelle con chiazze (compresa la vitiligine), arrossamento della pelle, perdita inusuale o assottigliamento dei capelli, cambiamento di colore dei capelli, orticaria
(eruzione pruriginosa), depigmentazione o scurimento anomalo della pelle (iperpigmentazione cutanea), pelle secca
Infiammazione delle articolazioni (artrite), debolezza muscolare, dolori muscolari
Insufficienza renale (inclusa una brusca perdita della funzione renale)
Dolore, dolore toracico, brividi
Sensazione generale di non stare bene (malessere)
Non comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 100)
Acido nel sangue prodotto dal diabete (chetoacidosi diabetica)
Aumento dei livelli di acido nel sangue
Infiammazione temporanea dei nervi che causa dolore, debolezza e paralisi delle estremità
(sindrome di Guillain-Barré); danno ai nervi che causa intorpidimento e debolezza
(polineuropatia); piede cadente (paralisi del nervo peroneo); infiammazione dei nervi, provocata da un attacco dell'organismo verso se stesso, che causa intorpidimento, debolezza, formicolio o dolore bruciante (neuropatia autoimmune); debolezza muscolare e stanchezza senza atrofia
(miastenia gravis o sindrome)
Infiammazione del cervello
Infiammazione dell’occhio (che causa dolore e rossore)
Modifiche nel ritmo e nella frequenza del battito cardiaco, ritmo cardiaco lento, infiammazione del muscolo cardiaco
Perforazione intestinale, infiammazione del duodeno, sensazione di bruciore o dolore nella lingua (glossodinia)
Desquamazione della pelle grave e che può causare morte (sindrome di Stevens-Johnson), malattia della pelle con chiazze ispessite di pelle arrossata, spesso con scaglie argentee
(psoriasi), grave condizione della pelle che causa macchie rosse, spesso pruriginose, simili a quelle dell'eruzione di morbillo, che inizia agli arti e, talvolta, sul viso e sul resto del corpo
(eritema multiforme)
Dolorabilità o debolezza muscolare, non causati da esercizio (miopatia), infiammazione dei muscoli (miosite), rigidità nei muscoli e nelle articolazioni, infiammazione dei muscoli che causa dolore o rigidità (polimialgia reumatica), danno osseo nella mascella, apertura anomala tra due parti del corpo, come un organo o un vaso sanguigno e un’altra struttura (fistola)
Infiammazione del rene, infiammazione della vescica, i segni e i sintomi possono includere minzione frequente e/o dolorosa, urgenza di urinare, presenza di sangue nelle urine, dolore o pressione nel basso addome
Rari (possono interessare fino ad 1 persona su 1000)
Infiammazione non infettiva temporanea e reversibile delle membrane protettive che circondano il cervello ed il midollo spinale (meningite asettica)
Malattie croniche associate ad un accumulo di cellule infiammatorie in vari organi e tessuti, più comunemente i polmoni (sarcoidosi)
Ridotta funzione delle ghiandole paratiroidi
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Un gruppo di complicazioni metaboliche che si verificano dopo trattamento del cancro caratterizzate da alti livelli di potassio e fosfato nel sangue e bassi livelli di calcio nel sangue
(sindrome da lisi tumorale)
Un disordine infiammatorio (più comunemente di origine autoimmune) che colpisce gli occhi, la pelle e le membrane delle orecchie, del cervello e del midollo spinale (sindrome di
Vogt-Koyanagi-Harada)
Infiammazione dei nervi
Desquamazione della pelle grave e che può causare morte (necrolisi epidermica tossica), cambiamenti in qualsiasi area della pelle e/o area genitale associati a secchezza, assottigliamento, prurito e dolore (lichen scleroso o altri tipi di lichen)
Malattia cronica delle articolazioni (spondiloartropatia), malattia nella quale il sistema immunitario attacca le ghiandole che producono i liquidi per l’organismo, come le lacrime e la saliva (sindrome di Sjogren), spasmo muscolare (rabdomiolisi)
Altri effetti indesiderati che sono stati riportati con frequenza non nota (la frequenza non può 
essere definita sulla base dei dati disponibili):
Una malattia (denominata linfoistiocitosi emofagocitica) in cui il sistema immunitario produce in eccesso cellule che combattono le infezioni, chiamate istiociti e linfociti, e che può causare vari sintomi
Rigetto del trapianto di organo solido
Infiammazione del rivestimento del cuore e accumulo di liquido intorno al cuore (malattie del pericardio)
Informi immediatamente il medico se si verifica uno qualsiasi di questi effetti indesiderati elencati 
sopra. Non cerchi di trattare questi sintomi con altri medicinali.
Alterazioni dei risultati degli esami
OPDIVO da solo o in associazione può causare alterazioni dei risultati degli esami eseguiti dal medico, quali:
Anomalie dei test di funzionalità del fegato (aumento degli enzimi epatici aspartato aminotransferasi, alanina aminotransferasi, gamma-glutamiltransferasi, o fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dei livelli nel sangue del prodotto di scarto bilirubina)
Anomalie dei test di funzionalità dei reni (aumento della creatinina nel sangue)
Livelli aumentati dell'enzima che decompone i grassi e dell'enzima che decompone l'amido
Aumento o diminuzione della quantità di calcio o potassio
Aumento o diminuzione dei livelli di magnesio o sodio nel sangue
Aumento della quantità dell’ormone che stimola la tiroide
Aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue
Aumento dei livelli di colesterolo nel sangue
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga 
al medico. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di 
segnalazione riportato nell'allegato V. Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare OPDIVO

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sull'etichetta del flaconcino dopo "Scad." o "EXP". La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
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Il flaconcino chiuso può essere conservato a temperatura ambiente controllata fino a 25°C nelle normali condizioni di luce ambientale fino a 48 ore.
Non conservare la soluzione per infusione inutilizzata per un successivo utilizzo. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene OPDIVO
Il principio attivo è nivolumab.
Ogni mL di concentrato per soluzione per infusione contiene 10 mg di nivolumab.
Ogni flaconcino contiene 40 mg (in 4 mL), 100 mg (in 10 mL), 120 mg (in 12 mL) o 240 mg
(in 24 mL) di nivolumab.
Gli altri componenti sono: sodio citrato diidrato, sodio cloruro (vedere il paragrafo 2 "OPDIVO
contiene sodio"), mannitolo (E421), acido pentetico, polisorbato 80 (E433), sodio idrossido, acido cloridrico ed acqua per preparazioni iniettabili.
Descrizione dell'aspetto di OPDIVO e contenuto della confezione
OPDIVO concentrato per soluzione per infusione (concentrato sterile) è un liquido di aspetto da limpido ad opalescente, da incolore a giallo pallido, che può contenere poche particelle leggere.
È disponibile in confezioni contenenti 1 flaconcino da 4 mL, 1 flaconcino da 10 mL, 1 flaconcino da 12 mL o 1 flaconcino da 24 mL.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Bristol-Myers Squibb Pharma EEIG
Plaza 254
Blanchardstown Corporate Park 2
Dublin 15, D15 T867
Irlanda
Produttore
Swords Laboratories Unlimited Company t/a Bristol-Myers Squibb Cruiserath Biologics
Cruiserath Road, Mulhuddart
Dublin 15, D15 H6EF
Irlanda
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell'Agenzia europea per i medicinali, http://www.ema.europa.eu.
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Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente agli operatori sanitari:
Preparazione e somministrazione di OPDIVO
La preparazione deve essere eseguita da personale addestrato nel rispetto delle regole di buona prassi, in particolare relativamente all'asepsi.
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Calcolo della dose
Per somministrare la dose totale al paziente, può essere necessario più di un flaconcino di OPDIVO
concentrato.
Nivolumab in monoterapia
La dose prescritta per gli adulti è 240 mg o 480 mg in base all'indicazione, a prescindere dal peso corporeo.
Melanoma (avanzato o trattamento adiuvante) negli adolescenti. La dose prescritta per gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di almeno 50 kg di peso è 240 mg o 480 mg. Per gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di peso inferiore a 50 kg la dose prescritta è data in mg/kg. Sulla base della dose prescritta, calcolare la dose totale da somministrare.
Dose totale di nivolumab in mg = peso del paziente in kg × dose prescritta in mg/kg.
Volume di OPDIVO concentrato per preparare la dose (mL) = dose totale di nivolumab in mg, 
diviso 10 (il dosaggio di OPDIVO concentrato è 10 mg/mL).
Nivolumab in associazione ad ipilimumab
La dose prescritta per il paziente è indicata in mg/kg. Sulla base della dose prescritta, calcolare la 
dose totale da somministrare (vedere sopra).
Nivolumab in associazione ad ipilimumab nel mesotelioma maligno della pleura
La dose prescritta per il paziente è 360 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione ad ipilimumab nel cancro dell’esofago avanzato
La dose prescritta per il paziente può essere basata sul peso corporeo (3 mg/kg) oppure è 360 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione a chemioterapia nel carcinoma polmonare non a piccole cellule resecabile
La dose prescritta per il paziente è 360 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione a chemioterapia nel cancro dell’esofago avanzato
La dose prescritta per il paziente è 240 mg o 480 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione a chemioterapia nell’adenocarcinoma dello stomaco, della giunzione gastro-esofagea o dell’esofago
La dose prescritta per il paziente è 360 mg o 240 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione ad ipilimumab e chemioterapia
La dose prescritta per il paziente è 360 mg a prescindere dal peso corporeo.
Nivolumab in associazione a cabozantinib
La dose prescritta per il paziente è nivolumab 240 mg o 480 mg a prescindere dal peso corporeo.
Preparazione della soluzione per infusione
Avere cura di adottare una tecnica asettica durante la preparazione della soluzione per infusione.
OPDIVO può essere utilizzato per somministrazione endovenosa:
senza diluizione, dopo il trasferimento in un contenitore per infusione endovenosa utilizzando 
un'apposita siringa sterile;
oppure
dopo diluizione in accordo alle seguenti istruzioni:
la concentrazione finale deve essere compresa tra 1 e 10 mg/mL
il volume totale di infusione non deve superare 160 mL. Per i pazienti di peso inferiore a
40 kg, il volume totale di infusione non deve superare 4 mL per chilogrammo di peso del paziente.
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Per diluire il concentrato di OPDIVO è possibile utilizzare:
una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%); oppure
una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
FASE 1
Ispezionare OPDIVO concentrato per rilevare l'eventuale cambiamento di colore o presenza di particelle. Non agitare il flaconcino. OPDIVO concentrato è un liquido di aspetto da limpido ad opalescente, da incolore a giallo pallido. Gettare il flaconcino se la soluzione è torbida, ha cambiato colore o contiene particelle che non siano poche, di colore da translucente a bianco.
Prelevare il volume richiesto di OPDIVO concentrato utilizzando un'apposita siringa sterile.
FASE 2
Trasferire il concentrato in un flacone di vetro sterile sotto vuoto o in contenitore per infusione endovenosa (PVC o poliolefina).
Se necessario, diluire con il volume richiesto di una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%). Per facilità di preparazione, il concentrato può essere trasferito direttamente in una sacca pre-riempita contenente il volume appropriato di una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Mescolare delicatamente la soluzione per infusione mediante rotazione manuale. Non agitare.
Somministrazione
L'infusione di OPDIVO non deve essere somministrata per via endovenosa rapida o con iniezione in bolo.
Somministrare l'infusione di OPDIVO per via endovenosa mediante infusione della durata di 30 o
60 minuti a seconda della dose e dell'indicazione.
L'infusione di OPDIVO non deve essere somministrata nella stessa linea endovenosa in concomitanza ad altre sostanze. Per l'infusione, utilizzare una linea di infusione separata.
Utilizzare un set per infusione ed un filtro in linea, sterile, apirogeno, a basso legame proteico
(dimensioni dei pori da 0,2 μm a 1,2 μm).
L'infusione di OPDIVO è compatibile con:
contenitori in PVC
contenitori in poliolefina
flaconi in vetro
set per infusione in PVC
filtri in linea con membrane in polietersulfone con dimensioni dei pori da 0,2 µm a 1,2 µm.
Dopo la somministrazione della dose di nivolumab, lavare la linea con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Condizioni di conservazione e periodo di validità
Flaconcino chiuso
OPDIVO deve essere conservato in frigorifero (2°C - 8°C). I flaconcini devono essere conservati 
nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. OPDIVO non deve essere congelato.
Il flaconcino chiuso può essere conservato a temperatura ambiente controllata fino a 25°C nelle normali condizioni di luce ambientale fino a 48 ore.
Non utilizzare OPDIVO dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sull'etichetta del flaconcino dopo "Scad." o "EXP". La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
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Infusione di OPDIVO
La stabilità chimica e fisica in uso dal momento della preparazione è stata dimostrata come segue (i tempi includono il periodo di somministrazione):
Preparazione della soluzione per 
infusione
Non diluita o diluita con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%)
Diluita con una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%)
Stabilità chimica e fisica in uso
Conservazione tra Conservazione a temperatura
2ºC e 8ºC al riparo ambiente (≤ 25°C) e in 
dalla luce 
normali condizioni di luce 
ambientale
24 ore
30 giorni
(dei 30 giorni totali di conservazione)
8 ore
7 giorni
(dei 7 giorni totali di conservazione)
Dal punto di vista microbiologico la soluzione per infusione preparata deve essere utilizzata immediatamente, a prescindere dal diluente adoperato. Se non è utilizzata immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione in uso prima dell’impiego sono sotto la responsabilità dell’utilizzatore e non dovrebbero di norma superare 7 giorni a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C oppure 8 ore
(dei 7 giorni totali di conservazione) a temperatura ambiente (≤ 25°C). Deve essere adottata una tecnica asettica durante la preparazione della soluzione per infusione.
Smaltimento
Non conservare la soluzione per infusione inutilizzata per un successivo utilizzo. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
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