Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
ZYVOXID 2mg/ml soluzione per infusione

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Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
ZYVOXID 2mg/ml soluzione per infusione
Linezolid
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene 
importanti informazioni per lei.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:

1. Che cos’è Zyvoxid e a che cosa serve

Zyvoxid è un antibiotico della classe degli ossazolidinoni, che agisce bloccando la crescita di determinati batteri (germi) che causano le infezioni. E’ usato per curare la polmonite e alcune infezioni della pelle o sotto la pelle. Il medico deciderà se Zyvoxid è adatto per trattare il suo tipo di infezione.

2. Cosa deve sapere prima di prendere Zyvoxid

Non prenda Zyvoxid:
se è allergico al linezolid o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).
se prende o ha preso nel corso delle ultime 2 settimane uno qualunque dei medicinali chiamati inibitori delle monoaminossidasi (IMAO, per esempio fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide). Sono medicinali generalmente usati per trattare la depressione o il morbo di
Parkinson.
se allatta. Zyvoxid passa nel latte materno e può avere effetti sul bambino.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di prendere Zyvoxid.
Zyvoxid può non essere adatto a lei se risponde di si ad una delle domande seguenti. In tal caso 
informi il medico, che dovrà controllarle lo stato generale di salute e la pressione del sangue prima e durante il trattamento, o che può decidere che una terapia alternativa è migliore per lei.
Chieda al medico se ha dei dubbi che queste categorie possano applicarsi a lei.
Ha la pressione alta, sia che lei stia prendendo o meno dei medicinali per questa condizione?
Le è stato diagnosticato un ipertiroidismo (tiroide iperattiva)?
Ha un tumore delle ghiandole surrenali (feocromocitoma) o una sindrome da carcinoide
(causata da tumori del sistema ormonale con sintomi di diarrea, arrossamenti della pelle, sibilo respiratorio)?
Soffre di depressione maniacale, disturbo schizoaffettivo, confusione mentale o qualsiasi altro disturbo mentale?
Ha una storia di iponatriemia (bassi livelli di sodio nel sangue) o assume medicinali che abbassano i livelli di sodio nel sangue, ad es. alcuni diuretici (chiamati anche “medicinali che aumentano la quantità di urina prodotta”) come l’idroclorotiazide?
Assume oppioidi?
L’utilizzo di alcuni medicinali, compresi antidepressivi e oppioidi, insieme a Zyvoxid può portare allo sviluppo della sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente fatale (vedere paragrafo 2
“Altri medicinali e Zyvoxid” e paragrafo 4).
Faccia particolare attenzione con Zyvoxid
Informi il medico prima di prendere questo medicinale se:
è anziano
è facilmente soggetto alla formazione di lividi e a episodi di sanguinamento
è anemico (ha pochi globuli rossi)
è incline a contrarre infezioni
ha una storia di convulsioni
ha disturbi al fegato o ai reni, specialmente se è in dialisi
ha la diarrea
Informi il medico immediatamente se durante il trattamento soffre di:
disturbi della vista come visione offuscata, alterazioni della visione dei colori, difficoltà a vedere i particolari, o se il campo visivo si restringe.
perdita di sensibilità nelle braccia o nelle gambe oppure sensazione di formicolio o pizzicore nelle braccia o nelle gambe.
durante il periodo in cui prende gli antibiotici, o dopo che ha terminato la terapia con gli antibiotici, incluso Zyvoxid, può sviluppare diarrea. Se la diarrea diventa grave o persistente o se nota che le feci contengono sangue o muco, deve smettere immediatamente di prendere
Zyvoxid e deve consultare il medico. In queste condizioni, non deve assumere medicinali che fermano o rallentano i movimenti intestinali.
nausea o vomito ricorrente, dolore addominale o respiro rapido.
sensazione di malessere con debolezza muscolare, cefalea, confusione e problemi di memoria che possono indicare iponatriemia (bassi livelli di sodio nel sangue).
Altri medicinali e Zyvoxid
C’è il rischio che Zyvoxid possa talvolta interagire con altri medicinali provocando effetti indesiderati come alterazioni della pressione, della temperatura o della frequenza cardiaca.
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale.
Informi il medico se sta assumendo o se ha assunto nel corso delle ultime 2 settimane i seguenti 
medicinali, poiché Zyvoxid non deve essere assunto se sta già prendendo questi medicinali o se li ha 
presi recentemente (vedere anche il paragrafo 2 soprastante “Non prenda Zyvoxid”).
inibitori delle monoaminossidasi (IMAO, per esempio fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide). Sono medicinali generalmente usati per trattare la depressione o il morbo di
Parkinson.
Informi il medico anche se sta prendendo i medicinali seguenti. Il medico potrà decidere di somministrarle Zyvoxid comunque, ma dovrà controllarle lo stato generale di salute e la pressione prima e durante il trattamento. In altri casi, il medico può decidere che un altro trattamento è migliore per lei.
Decongestionanti, preparati contro il raffreddore o l’influenza che contengono pseudoefedrina o fenilpropanolamina.
Alcuni medicinali usati nel trattamento dell’asma come salbutamolo, terbutalina, fenoterolo.
Alcuni antidepressivi come i triciclici o come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina). Ce ne sono molti, tra cui amitriptilina, Citalopram, clomipramina, dosulepina, doxepina, fluoxetina, fluvoxamina, imipramina, lofepramina, paroxetina, sertralina.
Medicinali usati per il trattamento dell’emicrania come sumatriptan e zolmitriptan.
Medicinali usati per il trattamento delle reazioni allergiche gravi e improvvise come l’adrenalina (epinefrina).
Medicinali che innalzano la pressione del sangue, come la noradrenalina (norepinefrina), dopamina e dobutamina.
Oppiodi, per esempio la petidina, usati nel trattamento del dolore da moderato a grave.
Medicinali usati nel trattamento dei disturbi d’ansia, come il buspirone
Medicinali che bloccano la coagulazione del sangue, come il warfarin.
Un antibiotico chiamato rifampicina
Zyvoxid con cibi, bevande e alcol
Zyvoxid le può essere somministrato prima, durante o dopo i pasti.
Eviti di mangiare grandi quantità di formaggi stagionati, derivati del lievito o dei semi di soia, p.es. salsa di soia, e di bere alcolici, specialmente birre alla spina e vino. Il motivo è che
Zyvoxid può reagire a una sostanza chiamata tiramina che è naturalmente presente in alcuni alimenti. Questa interazione può provocare un aumento della pressione del sangue.
Se insorge un mal di testa pulsante dopo aver mangiato o bevuto, informi immediatamente il medico, il farmacista o l’infermiere.
Gravidanza, allattamento e fertilità
L’effetto di Zyvoxid sulle donne in gravidanza non è conosciuto. Pertanto il medicinale non deve essere assunto in gravidanza a meno che non sia espressamente indicato dal medico. Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Mentre assume Zyvoxid non deve allattare, perché il medicinale passa nel latte materno e può avere effetto sul bambino.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Zyvoxid può provocare dei leggeri capogiri o causare problemi alla vista . In questo caso, non guidi veicoli e non usi macchinari. Ricordi che se non si sente bene la sua capacità di guidare veicoli e di azionare macchinari può risultare compromessa.
Zyvoxid contiene
1 ml di Zyvoxid soluzione contiene 45,7 mg di Glucosio (13,7 g di Glucosio in una sacca).
Informi il medico se è diabetico.
Sodio
1 ml di Zyvoxid soluzione contiene 0,38 mg di sodio (componente principale del sale da cucina) (114
mg di sodio in una sacca). Il sodio in una sacca equivale al 5,7% dell’assunzione massima giornaliera di sodio raccomandata con la dieta di un adulto.
Informi il medico o l’infermiere se deve rispettare una dieta a scarso contenuto di sodio.

3. Come prendere Zyvoxid

Adulti
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente quanto riportato in questo foglio o le istruzioni del medico, del farmacista o dell’infermiere. Se ha dubbi consulti il medico, il farmacista o l’infermiere.
Questo medicinale le verrà somministrato tramite infusione lenta (a goccia) in vena da un medico o da un operatore sanitario. La dose raccomandata per gli adulti (età superiore a 18 anni) è di 300 ml (600
mg di linezolid) due volte al giorno, che viene somministrata direttamente nel sangue tramite infusione lenta endovenosa, per un periodo di tempo che va dai 30 ai 120 minuti.
Se è in dialisi renale, deve prendere Zyvoxid dopo la dialisi.
Un ciclo di trattamento dura generalmente da 10 a 14 giorni, ma può durare fino a 28 giorni. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale per periodi superiori ai 28 giorni non sono state accertate.
Sarà il medico a decidere quanto tempo deve durare il trattamento.
Mentre assume Zyvoxid, il medico deve effettuare regolarmente delle analisi del sangue per controllare il numero delle cellule del sangue.
Se assume Zyvoxid per un periodo superiore a 28 giorni, il medico deve controllarle la vista.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Zyvoxid non è normalmente utilizzato per trattare bambini e adolescenti (di età inferiore ai 18 anni).
Se prende più Zyvoxid di quanto deve
Se crede che le sia stata somministrata una quantità eccessiva di Zyvoxid, informi immediatamente il medico o l’infermiere.
Se dimentica di prendere Zyvoxid
Poiché questo medicinale le verrà somministrato con un attento controllo, è molto improbabile che si possa saltare una dose. Se pensa che sia stata saltata una dose, informi immediatamente il medico o l’infermiere. Non prenda una dose doppia per compensare la dose dimenticata.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Informi immediatamente il medico, l’infermiere o il farmacista se nota la comparsa di uno 
qualsiasi di questi effetti indesiderati durante il trattamento con Zyvoxid:
Gli effetti indesiderati gravi (con frequenza indicata tra parentesi) di Zyvoxid sono:
reazioni cutanee gravi (non comune), gonfiore, specialmente sul viso e sul collo (non comune), affanno e/o difficoltà a respirare (raro). Possono essere i segni di una reazione allergica e potrebbe essere necessario interrompere il trattamento con Zyvoxid. Reazioni cutanee quali eruzione cutanea violacea in rilievo dovuta a infiammazione dei vasi sanguigni
(rara), ulcerazione della pelle e desquamazione (dermatite) (non comune), eruzione (comune), prurito (comune).
disturbi della vista (non comune) come visione offuscata (non comune), alterazioni della visione dei colori (non nota), difficoltà a vedere i particolari (non nota) o se il campo visivo si restringe (raro).
diarrea grave contenente sangue e/o muco (colite associata ad antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa), che in casi rari può causare complicazioni che potrebbero mettere in pericolo di vita (non comune).
nausea o vomito ricorrenti, dolore addominale o respiro rapido (raro).
con Zyvoxid sono stati segnalati attacchi epilettici o convulsioni (non comune).
Sindrome serotoninergica (non nota): se compaiono agitazione, confusione, delirio, rigidità, tremore, mancanza di coordinazione, convulsioni, battito cardiaco accelerato, problemi respiratori gravi e diarrea (suggestivi di sindrome serotoninergica) mentre sta assumendo anche dei farmaci antidepressivi chiamati SSRI o oppioidi (vedere paragrafo 2), deve informare il medico.
sanguinamenti o lividi inspiegabili, probabilmente dovuti a variazioni del numero di alcune cellule nel sangue che possono influire sulla coagulazione o portare all’anemia (comune).
alterazioni del numero di alcune cellule nel sangue che possono influire sulla capacità di combattere le infezioni (non comune) alcuni segni di infezione includono: febbre (comune), mal di gola (non comune), ulcere della bocca (non comune) e stanchezza (non comune).
infiammazione del pancreas (non comune).
convulsioni (non comune).
attacchi ischemici transitori (temporanea alterazione dell’afflusso del sangue al cervello che provoca sintomi di breve durata, come perdita della vista, debolezza alle gambe e alle braccia, difficoltà di articolazione del linguaggio e perdita di coscienza) (non comune).
ronzio nelle orecchie (tinnito) (non comune).
Intorpidimento, sensazione di formicolio o visione offuscata sono stati segnalati da pazienti ai quali
Zyvoxid è stato somministrato per più di 28 giorni. Se ha dei problemi alla vista consulti il medico il prima possible.
Altri effetti indesiderati comprendono:
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
Infezioni micotiche, specialmente candidosi vaginale o orale
Mal di testa
Sapore metallico nella bocca
Diarrea, nausea o vomito
Alterazioni di alcuni risultati delle analisi del sangue, compresi i valori per controllare proteine, sali o enzimi che misurano la funzionalità dei reni o del fegato o i livelli di zucchero nel sangue
Difficoltà a prendere sonno
Aumento della pressione del sangue
Anemia (pochi globuli rossi)
Capogiri
Dolore addominale localizzato o generale
Costipazione
Indigestione
Dolore localizzato
Riduzione delle piastrine
Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):
Infiammazione della vagina o dei genitali nelle donne
Sensazioni come formicolio o intorpidimento
Gonfiore, dolore o scolorimento della lingua
Bocca secca
Dolore sulla parte del corpo dove è stata effettuata l’infusione
Infiammazione delle vene (compresa la parte dove è stata effettuata l’infusione)
Necessità di urinare più frequentemente
Brividi
Sensazione di sete
Aumento della sudorazione
Iponatremia (bassi livelli di sodio nel sangue)
Insufficienza renale
Gonfiore addominale
Dolore in sede di iniezione
Aumento della creatinina
Mal di stomaco
Alterazioni della frequenza cardiaca (es. aumento della frequenza)
Riduzione del numero di cellule del sangue
Debolezza e/o alterazioni sensoriali
Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000):
Scolorimento superficiale dei denti, rimovibile con una pulizia dentale professionale
(rimozione manuale)
Sono stati inoltre segnalati i seguenti effetti indesiderati (frequenza non nota: la frequenza non 
può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Alopecia (perdita di capelli)
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Zyvoxid

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola, sulle sacche e sul rivestimento dopo “SCAD”.
La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.
Il personale ospedaliero deve verificare che Zyvoxid soluzione non sia utilizzato dopo la data di scadenza stampata sulla sacca e che le sia somministrato subito dopo l’apertura. Provvederà anche ad effettuare un’ispezione visiva della soluzione prima dell’uso e potrà essere usata soltanto una soluzione trasparente, senza particelle. Il personale preposto controllerà inoltre che la soluzione sia conservata correttamente nella confezione e all’interno dell’apposito involucro, per proteggerla dalla luce e tenerla lontano dalla vista e dalla portata dei bambini, per il tempo necessario.
Dopo l’apertura:
Da un punto di vista microbiologico il prodotto deve essere usato immediatamente, tranne nel caso in cui le modalità di apertura precludano il rischio di contaminazioni. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione sono di responsabilità dell’utilizzatore.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Zyvoxid
- Il principio attivo è linezolid. 1 ml di soluzione contiene 2 mg di linezolid. Ogni sacca per infusione da 300 ml contiene 600 mg di linezolid.
- Gli altri componenti sono Glucosio monoidrato (un tipo di zucchero, vedere paragrafo 2 “Zyvoxid contiene Glucosio”), sodio citrato biidrato (E331, vedere paragrafo 2 “Zyvoxid contiene sodio”), acido citrico anidro (E330), acido cloridrico (E507) o sodio idrossido (E524), e acqua per preparazioni iniettabili.
Descrizione dell’aspetto di Zyvoxid e contenuto della confezione
Zyvoxid si presenta sotto forma di soluzione cristallina in singole sacche per infusione che contengono 
ciascuna 300 ml di soluzione.
Le sacche sono contenute in confezioni contenenti 1, 2, 5, 10, 20 o 25 sacche.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell’Autorizzazione all’immissione in commercio
Pfizer Italia S.r.l. - Via Isonzo, 71 - 04100 Latina
Produttore
Fresenius Kabi Norge AS: Svinesundveien 80, NO-1788 Halden, Norvegia.
Questo medicinale è autorizzato negli stati membri dello Spazio Economico Europeo con le 
seguenti denominazioni:
Austria
Zyvoxid
Belgio
Zyvoxid
Cipro
Zyvoxid
Repubblica Ceca
Zyvoxid
Danimarca
Zyvoxid
Estonia
Zyvoxid
Finlandia
Zyvoxid
Francia
Zyvoxid
Germania
Zyvoxid
Grecia
Zyvoxid
Islanda
Zyvoxid
Irlanda
Zyvox
Italia
Zyvoxid
Lettonia
Zyvoxid
Lituania
Zyvoxid
Lussemburgo
Zyvoxid
Malta
Zyvox
Paesi Bassi
Zyvoxid
Norvegia
Zyvoxid
Polonia
Zyvoxid
Portogallo
Zyvoxid
Slovacchia
Zyvoxid
Slovenia
Zyvoxid
Spagna
Zyvoxid
Svezia
Zyvoxid
Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente ai medici o agli operatori sanitari:
Zyvoxid 2 mg/ml soluzione per infusione
Linezolid
IMPORTANTE: Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto prima di effettuare la prescrizione.
Linezolid non è attivo nelle infezioni causate da patogeni Gram-negativi. Quando si sospetta o si ha la certezza di essere in presenza di coinfezioni con patogeni Gram-negativi, deve essere iniziata una terapia concomitante specifica contro i patogeni Gram-negativi.
Descrizione
Sacche per infusione monouso, pronte per l’uso, in pellicola priva di lattice, multistrato in poliolefine (Excel o Freeflex) sigillate all’interno di un foglio di laminato.
Le sacche contengono 300 ml di soluzione e sono confezionate in una scatola. Ogni scatola contiene 1, 2, 5, 10*, 20 o 25 sacche per infusione.
Nota:
*Soltanto le scatole da 10 sacche sono attualmente commercializzate.
Zyvoxid 2mg/ml soluzione per infusione contiene linezolid 2mg/ml in soluzione isotonica, trasparente, e variabile dall’incolore al giallo. Gli eccipienti sono: Glucosio monoidrato, sodio citrato biidrato (E331), acido citrico anidro (E330), acido cloridrico (E507) o sodio idrossido
(E524), acqua per preparazioni iniettabili.
Dose e modo di somministrazione
Il trattamento con linezolid deve essere iniziato solamente in ambito ospedaliero e dopo consultazione con uno specialista qualificato, come un microbiologo o un infettivologo.
I pazienti che iniziano il trattamento con la formulazione parenterale possono successivamente passare alle formulazioni orali se clinicamente appropriato. In tali circostanze non è richiesta alcuna modifica della dose poiché la biodisponibilità per via orale di linezolid è di circa il 100%.
La soluzione per infusione deve essere somministrata in un periodo di tempo da 30 a 120 minuti.
Il dosaggio raccomandato di linezolid deve essere somministrato per via endovenosa due volte al giorno.
Dosaggio consigliato e durata del trattamento negli adulti
La durata del trattamento dipende dal patogeno, dalla sede dell’infezione e dalla sua gravità, nonché dalla risposta clinica del paziente.
Le seguenti raccomandazioni sulla durata della terapia riflettono quelle adottate negli studi clinici.
Regimi di trattamento più brevi possono essere adatti per alcuni tipi di infezione ma non sono stati valutati negli studi clinici.
La durata massima del trattamento è di 28 giorni. La sicurezza e l’efficacia di linezolid somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state accertate.
Non è richiesto alcun incremento di dosaggio né aumento della durata del trattamento per infezioni associate a batteriemia concomitante.
Il dosaggio raccomandato per la soluzione per infusione e per le compresse o il granulato per sospensione orale è identico ed è il seguente:
Infezioni
Polmonite nosocomiale
Polmonite acquisita in comunità
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Dosaggio
600 mg due volte al giorno
600 mg due volte al giorno
Durata del trattamento
10-14 giorni consecutivi
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia del linezolid nei bambini (< 18 anni) non sono 
state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2 del RCP ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Anziani: non è richiesta alcuna modifica della dose.
Danno renale: non è richiesta alcuna modifica della dose.
Danno renale grave (cioè Clearance della creatinina < 30 ml/min): non è richiesta alcuna modifica 
della dose. Poiché il significato clinico dell’esposizione più elevata (fino a 10 volte) ai due principali metaboliti di linezolid nei pazienti con insufficienza renale grave non è nota, linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in questi pazienti e solo quando il beneficio previsto è considerato superiore al rischio teorico.
Poiché circa il 30% di una dose di linezolid viene rimosso in 3 ore di emodialisi, il linezolid deve essere somministrato dopo la dialisi nei pazienti sottoposti a tale trattamento. I metaboliti principali di linezolid vengono eliminati in una certa misura dalla emodialisi, ma le concentrazioni di questi metaboliti rimangono ancora sostanzialmente più elevate dopo dialisi rispetto a quelle osservate in pazienti con funzionalità renale normale o con insufficienza renale lieve o moderata. Il linezolid deve, pertanto, essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave sottoposti a dialisi, e solo quando il beneficio previsto supera il rischio teorico.
Finora non esistono dati sulla somministrazione di linezolid in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) o a trattamenti alternativi per l’insufficienza renale
(diversi dall’emodialisi).
Compromissione epatica: Pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (cioè classe A o B
di Child-Pugh): non è richiesta alcuna modifica della dose.
Compromissione epatica grave (cioè classe C di Child-Pugh): Poiché il linezolid viene 
metabolizzato mediante un processo non enzimatico, una alterazione della funzionalità epatica non deve modificarne significativamente il suo metabolismo, pertanto non si raccomanda nessuna modifica della dose. Tuttavia, esistono dati clinici limitati e si raccomanda di usare linezolid in tali pazienti soltanto quando i vantaggi previsti superano i rischi teorici (vedere sezione 4.4 e 5.2).
Controindicazioni
Pazienti con ipersensibilità al linezolid o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Il linezolid non deve essere utilizzato in pazienti in trattamento con medicinali che inibiscono le monoamino-ossidasi A o B (per es., fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide) o entro due settimane dall’assunzione di tali medicinali.
Il linezolid non deve essere somministrato a pazienti che presentano le seguenti condizioni cliniche o che assumono i seguenti tipi di medicinali concomitanti se non sono disponibili strutture per una stretta osservazione del paziente e per il monitoraggio della pressione arteriosa:
Pazienti con ipertensione incontrollata, feocromocitoma, carcinoide, tireotossicosi, depressione bipolare, disturbi schizoaffettivi, stati confusionali acuti.
Pazienti che assumono i seguenti medicinali: inibitori del re-uptake della serotonina, antidepressivi triciclici, agonisti per il recettore 5HT1 della serotonina (triptani), simpaticomimetici ad azione diretta o indiretta (tra cui broncodilatatori adrenergici, pseudoefedrina e fenilpropanolamina), sostanze vasopressorie (ad esempio adrenalina, noradrenalina), sostanze dopaminergiche (ad esempio dopamina), dobutamina, petidina o buspirone.
L’allattamento al seno deve essere interrotto prima o durante la somministrazione (vedere sezione 4.6
del RCP).
Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Mielosoppressione
Nei pazienti trattati con linezolid sono stati segnalati casi di mielosoppressione (comprendente anemia, leucopenia, pancitopenia e trombocitopenia). Nei casi ad esito noto, è stato osservato che i parametri ematologici alterati erano risaliti verso i valori precedenti il trattamento, una volta che il linezolid era stato sospeso. Il rischio di questi effetti sembra essere correlato alla durata del trattamento. I pazienti anziani in trattamento con linezolid possono correre un rischio maggiore di presentare discrasie ematiche rispetto ai pazienti più giovani. La trombocitopenia può verificarsi più comunemente nei pazienti con insufficienza renale grave, in dialisi oppure no. Si raccomanda, pertanto, un accurato monitoraggio della conta degli elementi del sangue nei pazienti con pre-
esistente anemia, granulocitopenia o trombocitopenia; nei pazienti che ricevono concomitanti medicamenti che possono diminuire i livelli di emoglobina, deprimere la conta degli elementi del sangue o esercitare effetti avversi sulla conta o sulla funzione delle piastrine; nei pazienti con insufficienza renale grave; nei pazienti in terapia con linezolid da più di 10 – 14 giorni. In tali pazienti, il linezolid deve essere somministrato soltanto quando sia possibile un accurato monitoraggio dei livelli di emoglobina o sia possibile effettuare la conta degli elementi del sangue e delle piastrine.
Se durante il trattamento con linezolid si dovesse manifestare significativa mielosoppressione, si deve interrompere la somministrazione, tranne nel caso che la continuazione della terapia sia considerata assolutamente necessaria; in tale evenienza devono essere intrapresi un monitoraggio intensivo della conta degli elementi del sangue ed adeguate misure di trattamento.
Si raccomanda, inoltre, il monitoraggio completo, settimanale, della conta degli elementi del sangue (comprendente anche i livelli di emoglobina, le piastrine e il conteggio totale e differenziato dei leucociti) nei pazienti che ricevono linezolid, indipendentemente dai valori basali.
Nel corso di studi per uso compassionevole, è stata segnalata una maggiore incidenza di casi di anemia grave nei pazienti trattati con linezolid per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni. In questi pazienti la necessità di una trasfusione ematica è stata più frequente. Casi di anemia con necessità di trasfusione sono stati segnalati anche nell’esperienza dopo la commercializzazione, con un’incidenza maggiore nei pazienti sottoposti a terapia con linezolid per periodi superiori a 28 giorni.
Nell’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di anemia sideroblastica. Nei casi in cui era noto il tempo d’insorgenza, la maggior parte dei pazienti aveva ricevuto il trattamento con linezolid da più di 28 giorni. La maggior parte dei pazienti ha mostrato ripresa totale o parziale dopo la sospensione della terapia con linezolid, con o senza trattamento dell’anemia.
Squilibrio del tasso di mortalità in uno studio clinico su pazienti con infezioni ematiche da batteri
Gram positivi correlate al catetere
In uno studio clinico condotto in aperto su pazienti gravi con infezioni da catetere intravascolare è stato osservato un tasso di mortalità più elevato nei pazienti trattati con linezolid rispetto a quanto riscontrato con vancomicina, dicloxacillina o oxacillina [78/363 (21,5%) versus 58/363 (16,0%)]. Il principale fattore che ha influenzato il tasso di mortalità è stato il livello di gravità dell’infezione da
Gram-positivi al basale. La mortalità era simile nei pazienti con infezioni causate esclusivamente da batteri Gram-positivi (odds ratio 0,96; intervallo di confidenza 95%: 0,58-1,59), ma era significativamente superiore (p=0,0162) nel gruppo di trattamento con linezolid nei pazienti che presentavano qualsiasi altro patogeno o nessun patogeno al basale (odds ratio 2,48; intervallo di confidenza 95%: 1,38-4,46). La differenza maggiore si è verificata nel corso del trattamento ed entro 7 giorni dall’interruzione della terapia. Un numero maggiore di pazienti nel gruppo di trattamento con linezolid ha contratto infezioni da patogeni Gram-negativi nel corso dello studio e i pazienti sono deceduti per infezioni da patogeni Gram-negativi e infezioni polimicrobiche.
Pertanto, nelle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, linezolid deve essere utilizzato nei pazienti con infezioni concomitanti da patogeni Gram-negativi, accertate o presunte, solo quando non sono disponibili altre alternative terapeutiche. In queste circostanze deve essere contemporaneamente iniziato un trattamento contro i patogeni Gram-negativi.
Diarrea e colite associate agli antibiotici
Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui il linezolid, sono state segnalate diarrea associata ad antibiotici e colite associata ad antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa e la diarrea associata a Clostridium difficile, la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. E’ quindi importante considerare questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con linezolid. Se si sospetta o se viene confermata diarrea associata ad antibiotici o colite associata ad antibiotici, si deve interrompere il trattamento in corso con gli antibatterici, compreso il linezolid, e instaurare immediatamente le misure terapeutiche appropriate. In questa situazione gli antiperistaltici sono controindicati.
Acidosi lattica
Con l’uso di linezolid sono stati segnalati casi di acidosi lattica. I pazienti che durante la terapia con linezolid sviluppano segni e sintomi di acidosi metabolica - tra cui nausea o vomito ricorrenti, dolori addominali, un basso livello di bicarbonato o iperventilazione - devono ricevere cure mediche immediate. Se si verifica acidosi lattica, bisogna valutare i vantaggi della prosecuzione della terapia con linezolid rispetto ai potenziali rischi.
Disfunzione mitocondriale
Il linezolid inibisce la sintesi proteica mitocondriale. Conseguentemente a tale inibizione, possono verificarsi eventi avversi quali acidosi lattica, anemia e neuropatia (ottica e periferica); questi eventi sono più comuni quando il medicinale è usato per più di 28 giorni.
Sindrome serotoninergica
Sono state riportate segnalazioni spontanee di sindrome serotoninergica associata alla somministrazione concomitante di linezolid e medicinali serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI)
e gli oppioidi (vedere paragrafo 4.5 del RCP). La somministrazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici è pertanto controindicata (vedere paragrafo 4.3 del RCP), ad eccezione dei casi in cui la somministrazione concomitante di linezolid e medicinali serotoninergici è essenziale.
In tali casi i pazienti devono essere tenuti sotto attenta osservazione per gli eventuali segni e sintomi della sindrome serotoninergica, quali alterazioni della funzionalità cognitiva, iperpiressia, iperreflessia e mancanza di coordinazione. In presenza di questi segni e sintomi, il medico deve valutare l’interruzione di uno o di entrambi i trattamenti concomitanti; se si interrompe il medicinale serotoninergico, si possono verificare i sintomi da sospensione.
Iponatriemia e SIADH
In alcuni pazienti trattati con linezolid sono state osservate iponatriemia e/o sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico (SIADH). Si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli sierici di sodio nei pazienti a rischio di iponatriemia come i pazienti anziani o i pazienti che assumono medicinali che possono abbassare i livelli di sodio nel sangue (ad es. diuretici tiazidici come l’idroclorotiazide).
Neuropatia periferica e ottica
Nei pazienti in terapia con linezolid sono state riportate neuropatia periferica, nonché neuropatia ottica e neurite ottica, che talvolta progrediscono a perdita della vista. Questi casi si sono verificati principalmente in pazienti trattati per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28
giorni.
Tutti i pazienti devono essere avvisati di segnalare i sintomi di alterazioni visive, come modifiche dell’acuità visiva, alterazioni della visione dei colori, offuscamento della vista o difetti del campo visivo. In questi casi si raccomanda un esame tempestivo e, se necessario, di far riferimento ad un oculista. Nei casi di assunzione di linezolid per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni, si devono effettuare controlli regolari della funzionalità visiva in tutti i pazienti.
Nel caso di insorgenza di neuropatia periferica o ottica, il proseguimento della terapia con linezolid in questi pazienti deve essere valutato considerando i potenziali rischi.
Il rischio di neuropatie può aumentare quando linezolid è usato in pazienti che assumono in concomitanza o che hanno assunto recentemente medicinali antimicobatterici per il trattamento della tubercolosi.
Convulsioni
In pazienti in trattamento con Zyvoxid sono stati segnalati casi di convulsioni. Nella maggior parte dei casi è stata segnalata un’anamnesi positiva di convulsioni o fattori di rischio per le convulsioni.
In presenza di anamnesi positiva di convulsioni, si deve consigliare ai pazienti di informare il proprio medico curante.
Inibitori delle monoamino-ossidasi
Il linezolid è un inibitore reversibile, non selettivo, delle monoamino-ossidasi (MAOI); alle dosi utilizzate per la terapia antibatterica non esercita, tuttavia, un effetto antidepressivo. Sono disponibili dati molto limitati sia dagli studi d’interazione farmacologica che sulla sicurezza del linezolid somministrato a pazienti con condizioni cliniche preesistenti e/o sottoposti a terapie farmacologiche concomitanti che possono comportare loro un rischio a causa della inibizione delle
MAO. L’impiego del linezolid non è quindi raccomandato in queste circostanze, a meno che sia possibile una stretta sorveglianza e monitoraggio del paziente.
Uso con alimenti ricchi di tiramina
Si deve consigliare ai pazienti di non assumere grandi quantità di alimenti ricchi in tiramina.
Sovrainfezioni
Gli studi clinici non hanno valutato gli effetti esercitati dalla terapia con linezolid sulla flora normale.
L’uso di antibiotici può talvolta causare una crescita eccessiva di microrganismi non sensibili. Per esempio, circa il 3% dei pazienti trattati con la dose consigliata di linezolid ha manifestato la comparsa di candidiasi farmaco-correlata durante gli studi clinici. Qualora si manifestasse una sovrainfezione durante la terapia si dovranno adottare le misure appropriate.
Popolazioni particolari
Il linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave e solo quando il beneficio previsto supera i rischi teorici (vedere paragrafi 4.2 e 5.2 del RCP).
Si raccomanda di somministrare il linezolid nei pazienti con insufficienza epatica grave solo quando il beneficio previsto supera il rischio teorico.
Compromissione della fertilità
Il linezolid ha ridotto in modo reversibile la fertilità e indotto anomalie morfologiche dello sperma di ratti maschi adulti a livelli di esposizione equivalenti a quelli attesi negli esseri umani; possibili effetti del linezolid sul sistema riproduttivo maschile nell’uomo non sono noti.
Studi clinici
La sicurezza e l’efficacia del linezolid somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state determinate.
Gli studi controllati non comprendevano pazienti con lesioni da diabete al piede, piaghe da decubito, o lesioni ischemiche, gravi ustioni o gangrene. Pertanto, l’esperienza con l’impiego di linezolid nel trattamento di tali lesioni è limitata.
Eccipienti
Ogni ml di soluzione contiene 45,7 mg (cioè 13,7 g/300 ml) di Glucosio. Di questo se ne deve tener conto nei pazienti con diabete mellito o altre condizioni associate all’intolleranza al Glucosio.
Sodio
Ogni ml di soluzione contiene anche 0,38 mg (114 mg/300 ml) di sodio, equivalenti allo 0,02%
dell’assunzione massima giornaliera raccomandata (RDI) dall’OMS con la dieta di un adulto che corrisponde a 2 g. Il contenuto di sodio deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che seguono una dieta controllata per il sodio.
Zyvoxid soluzione per infusione può essere ulteriormente preparata per la somministrazione con soluzioni contenenti sodio (vedere paragrafi 4.2, 6.2 e 6.6) e questo deve essere tenuto in considerazione relativamente alla quantità totale di sodio da tutte le fonti che verranno somministrate al paziente.
Interazioni
Inibitori delle monoamino-ossidasi
Il linezolid è un inibitore reversibile, non selettivo, delle monoamino-ossidasi (MAOI). Sono disponibili dati molto limitati sia dagli studi d’interazione farmacologica che sulla sicurezza del linezolid somministrato a pazienti in terapia concomitante con medicinali che possono comportare un rischio di inibizione delle MAO. L’impiego del linezolid non è quindi raccomandato in queste circostanze, a meno che sia possibile una stretta sorveglianza e il monitoraggio accurato del ricevente.
Potenziali interazioni che producono aumenti della pressione sanguigna
In volontari sani normotesi, il linezolid ha potenziato l’aumento della pressione arteriosa indotto da pseudoefedrina e fenilpropanolamina cloridrato. La somministrazione concomitante di linezolid con pseudoefedrina e fenilpropanolamina ha indotto aumenti medi della pressione arteriosa sistolica dell’ordine di 30-40 mmHg, rispetto a incrementi di 11-15 mmHg con il solo linezolid, 14-
18 mmHg con la sola pseudoefedrina o fenilpropanolamina, e 8-11 mmHg con il placebo. Non sono stati condotti studi analoghi nei soggetti ipertesi. Si raccomanda di titolare accuratamente il dosaggio dei medicinali con azione vasopressoria, incluse le sostanze dopaminergiche, allo scopo di ottenere la risposta desiderata quando vengono somministrati in concomitanza con il linezolid.
Potenziali interazioni serotoninergiche
La potenziale interazione farmaco-farmaco con il destrometorfano è stata studiata in volontari sani.
I soggetti sono stati trattati con destrometorfano (due dosi da 20 mg con un intervallo di 4 ore), con o senza linezolid. Nei soggetti normali trattati con linezolid e destrometorfano non è stato osservato alcun effetto della sindrome serotoninergica (confusione, delirio, irrequietezza, tremori, eritemi, diaforesi e iperpiressia).
Esperienza dopo la commercializzazione: è stato riportato un report di un paziente che ha manifestato effetti analoghi a quelli della sindrome serotoninergica durante l’assunzione concomitante di linezolid e destrometorfano, che si sono risolti con la sospensione di entrambi i trattamenti.
Nell’esperienza clinica con l’uso concomitante di linezolid e medicinali serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori del re-uptake della serotonina (SSRI) e gli oppioidi, sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica. La somministrazione concomitante è pertanto controindicata (vedere paragrafo 4.3 del RCP), ma la gestione dei pazienti per i quali il trattamento con linezolid e medicinali serotoninergici è essenziale è descritta al paragrafo Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso.
Uso con alimenti ricchi di tiramina
I soggetti trattati con linezolid e meno di 100 mg di tiramina non hanno evidenziato alcuna risposta pressoria significativa. Questo indica che è necessario solo evitare di ingerire quantità eccessive di alimenti e bevande con un elevato contenuto di tiramina (per es., formaggio stagionato, estratti di lievito, bevande alcoliche non distillate e prodotti con soia fermentata come la salsa di soia).
Medicinali metabolizzati dal citocromo P450
Il linezolid non viene metabolizzato in quantità rilevabile dal sistema enzimatico del citocromo
P450 (CYP) e non inibisce alcuna delle isoforme clinicamente significative del CYP umano (1A2,
2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4). Similmente, il linezolid non induce isoenzimi del P450 nei ratti. Non è pertanto attesa alcuna interazione farmacologica CYP450-indotta con il linezolid.
Rifampicina
L’effetto della rifampicina sulla farmacocinetica del linezolid è stato studiato su sedici volontari sani maschi adulti ai quali è stato somministrato linezolid 600 mg due volte al giorno per 2,5 giorni con e senza rifampicina 600 mg una volta al giorno per 8 giorni. La rifampicina ha abbassato la
Cmax e l’AUC del linezolid rispettivamente del 21% in media [90% IC, 15, 27] e del 32% in media
[90% IC, 27, 37]. Il meccanismo di questa interazione e il suo significato clinico non sono noti.
Warfarin
Quando è stato associato il warfarin alla terapia con linezolid, in condizioni di steady-state, si è osservata una riduzione del 10% della INR (International Normalized Ratio) massima media durante la somministrazione concomitante, con una riduzione del 5% della AUC INR. Non è possibile definire il significato clinico di questi riscontri, se esistente, poiché i dati dei pazienti trattati con warfarin e linezolid sono insufficienti.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Sono disponibili dati limitati sull’uso del linezolid nelle donne gravide. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato effetti tossici sulla riproduzione. Un rischio potenziale per gli esseri umani esiste.
Zyvoxid non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che sia strettamente necessario, cioè solo quando i benefici previsti superano il rischio teorico.
Allattamento
I dati nell’animale indicano che il linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e, di conseguenza, l’allattamento al seno deve essere interrotto prima e durante la somministrazione.
Fertilità
Negli studi condotti su animali, linezolid ha causato una riduzione della fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari
I pazienti devono essere informati sulla potenziale comparsa di capogiri o sintomi di compromissione della vista durante il trattamento con Zyvoxid, e quindi devono essere avvisati di non guidare veicoli né utilizzare macchinari nel caso in cui si manifesti uno qualsiasi di questi sintomi.
Effetti indesiderati
Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse con frequenza basata su tutti i dati di casualità, ottenuti da studi clinici in cui sono stati arruolati oltre 6.000 pazienti adulti, che sono stati trattati fino a 28 giorni con le dosi raccomandate di linezolid. Le più comunemente segnalate sono state diarrea (8,9%), nausea (6,9%), vomito (4,3%) e cefalea (4,2%).
Gli eventi avversi farmaco-correlati più comunemente segnalati che hanno causato l’interruzione del trattamento sono stati cefalea, diarrea, nausea e vomito. Circa il 3% dei pazienti ha interrotto il trattamento in seguito alla comparsa di un evento avverso farmaco-correlato.
Ulteriori reazioni avverse segnalate durante l’esperienza post-marketing sono incluse nella tabella sotto la categoria “non nota”, poiché dai dati disponibili non è possibile calcolare la frequenza effettiva.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con linezolid alle frequenze seguenti: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e
<1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione 
per sistemi e 
organi
Comune
(≥1/100 e
<1/10)
Non comune
(≥1/1.000 e
<1/100)
Raro
(≥1/10.000 e
<1/1.000)
Infezioni e 
infestazioni
Patologie del 
sistema 
emolinfopoietico
Disturbi del 
sistema 
immunitario
Disturbi del 
metabolismo e 
della nutrizione
Disturbi 
psichiatrici
Patologie del 
sistema nervoso
Patologie 
dell’occhio 
candidiasi, candidiasi orale, candidiasi vaginale, infezioni fungine trombocitopenia
*, anemia*
colite associata ad antibiotici, inclusa colite pseudomembr anosa*, vaginite pancitopenia*, leucopenia*, neutropenia, eosinofilia anemia sideroblastica*
anafilassi iponatremia acidosi lattica*
insonnia cefalea, alterazione del gusto (gusto metallico), capogiri convulsioni*, neuropatia periferica*, ipoestesia, parestesia neuropatia ottica*, visione offuscata*
modifiche del difetto del campo visivo*
Patologie 
dell’orecchio e 
del labirinto 
tinnito
Molto raro
(<1/10.000)
Frequenza non 
nota (non può 
essere definita 
sulla base dei 
dati 
disponibili)
mielosoppressio ne*
sindrome serotoninergica**
neurite ottica*, perdita della vista*, alterazioni dell’acuità
visiva*, alterazioni della visione dei colori*
Classificazione 
per sistemi e 
organi
Comune
(≥1/100 e
<1/10)
Non comune
(≥1/1.000 e
<1/100)
Raro
(≥1/10.000 e
<1/1.000)
Molto raro
(<1/10.000)
Patologie 
cardiache
Patologie 
vascolari
Patologie 
gastrointestinali
Patologie 
epatobiliari
Patologie della 
cute e del tessuto 
sottocutaneo
Patologie renali e 
urinarie
Patologie 
dell’apparato 
riproduttivo e 
della mammella
Patologie 
sistemiche e 
condizioni 
relative alla sede 
di 
somministrazion 
e
Esami 
diagnostici 
ipertensione diarrea, nausea, vomito, dolore addominale localizzato o generale, costipazione, dispepsia alterazione dei test di funzionalità
epatica;
aumento di
AST, ALT o della fosfatasi alcalina prurito, eruzione cutanea aumento dell’azotemia febbre, dolore localizzato
Ematochimica
Aumento di
LDH, creatininchinasi, lipasi, amilasi o aritmia
(tachicardia)
attacchi ischemici transitori, flebite, tromboflebite pancreatite, gastrite, distensione dell’addome, secchezza delle fauci, glossite, feci molli, stomatite, disturbi della colorazione o malattie a carico della lingua aumento della bilirubina totale angioedema, orticaria, dermatite bollosa, dermatite, diaforesi
Insufficienza renale, aumento della creatinina, poliuria disturbi vulvovaginali brividi, affaticamento, dolore nella sede di iniezione, aumento della sete
Ematochimica
Aumento di sodio o calcio.
Diminuzione di Glucosio
scolorimento superficiale dei denti necrolisi epidermica tossica#, sindrome di
Stevens-Johnson#, vasculite da ipersensibilità
Frequenza non 
nota (non può 
essere definita 
sulla base dei 
dati 
disponibili)
alopecia
Classificazione 
per sistemi e 
organi
Comune
(≥1/100 e
<1/10)
Non comune
(≥1/1.000 e
<1/100)
Raro
(≥1/10.000 e
<1/1.000)
Glucosio non a digiuno.
Diminuzione di proteine totali, albumina, sodio o calcio.
Aumento o diminuzione di potassio o bicarbonato non a digiuno.
Aumento o diminuzione di cloruro.
Molto raro
(<1/10.000)
Frequenza non 
nota (non può 
essere definita 
sulla base dei 
dati 
disponibili)
Ematologia
Aumento di neutrofili o eosinofili.
Diminuzione di emoglobina, ematocrito o globuli rossi.
Aumento o diminuzione di piastrine o globuli bianchi
Ematologia
Aumento di reticolociti.
Diminuzione di neutrofili.
* Vedere paragrafo Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
** Vedere paragrafi Controindicazioni ed Interazioni
# Frequenza ADR stimata utilizzando “La regola del 3”
† Vedere informazioni sottostanti
Le seguenti reazioni avverse al linezolid sono state considerate gravi in casi rari: dolore addominale localizzato, attacchi ischemici transitori e ipertensione.
†Nel corso degli studi clinici controllati in cui linezolid è stato somministrato fino a 28 giorni di trattamento, i casi di anemia segnalati sono stati pari al 2,0% dei pazienti. Durante un programma per uso compassionevole in pazienti con infezioni potenzialmente fatali e patologie di base concomitanti, la percentuale di pazienti che ha sviluppato anemia durante il trattamento con linezolid per ≤ 28 giorni è stata pari al 2,5% (33/1.326), rispetto al 12,3% (53/430) dei casi in cui la terapia è stata >28 giorni. La percentuale dei casi in cui è stata segnalata anemia grave correlata al farmaco con necessità di trasfusione ematica è stata del 9% (3/33) nei pazienti trattati per ≤ 28
giorni e del 15% (8/53) in quelli trattati per > 28 giorni.
Popolazione pediatrica
I dati di sicurezza risultanti da studi clinici condotti su oltre 500 pazienti pediatrici (dalla nascita fino a 17 anni) non indicano che il profilo di sicurezza del linezolid per i pazienti pediatrici differisce da quello degli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-
avverse.
Sovradosaggio
Non è noto un antidoto specifico.
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Le seguenti informazioni possono risultare comunque utili:
E’ consigliato un trattamento di supporto unitamente al mantenimento della filtrazione glomerulare.
Circa il 30% di una dose di linezolid viene eliminata in 3 ore di emodialisi, ma non è disponibile alcun dato sulla eliminazione del linezolid mediante dialisi peritoneale o emoperfusione.
Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Solo per somministrazione unica. Togliere la confezione avvolgente solo al momento dell’uso, quindi verificare eventuali perdite schiacciando decisamente la sacca. Se la sacca presenta delle perdite scartarla, dato che la sterilità può risultare alterata. La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso e soltanto la soluzione limpida, senza particelle, deve essere usata. Non usare queste sacche in connessioni seriali. Qualsiasi soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Non ricollegare sacche parzialmente utilizzate.
Zyvoxid soluzione per infusione è compatibile con le seguenti soluzioni: Glucosio 5% per infusione endovenosa, Sodio Cloruro 0,9% per infusione endovenosa, Ringer lattato soluzione per iniezione
(soluzione di Hartmann per iniezione).
Incompatibilità
Non devono essere aggiunti additivi in questa soluzione. Se il linezolid dovesse essere somministrato in associazione ad un altro farmaco, ciascun farmaco dovrà essere somministrato separatamente in maniera conforme alle rispettive direttive d’impiego. Similmente, se per l’infusione sequenziale di diversi farmaci si dovesse utilizzare la stessa linea endovenosa, tale linea dovrà essere irrigata con una soluzione per infusione compatibile, prima e dopo la somministrazione del linezolid.
Zyvoxid soluzione per infusione è fisicamente incompatibile con le seguenti sostanze: amfotericina
B, clorpromazina cloridrato, Diazepam, pentamidina isetionato, eritromicina lattobionato, fenitoina sodica e sulfametossazolo/trimetoprim. Inoltre, è chimicamente incompatibile con Ceftriaxone
sodico.
Periodo di validità
Prima dell’apertura: 3 anni
Dopo l’apertura: Da un punto di vista microbiologico il prodotto deve essere usato immediatamente, tranne nel caso in cui le modalità di apertura precludano il rischio di contaminazioni. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione sono di responsabilità dell’utilizzatore.
Precauzioni particolari per la conservazione
Conservare nella confezione originale (rivestimento e scatola) fino al momento dell’uso.