Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
BICNU 100 mg polvere e solvente per concentrato per soluzione per infusione

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Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
BICNU 100 mg polvere e solvente per concentrato per soluzione per infusione 
carmustina
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti 
informazioni per Lei.
Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio illustrativo, si rivolga al medico o all’infermiere. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:

1. Cos’è BICNU e a cosa serve

BICNU 100 mg di polvere e solvente per concentrato per soluzione per infusione è un medicinale che contiene carmustina. La carmustina appartiene a un gruppo di sostanze antitumorali noto come nitrosuree che agisce rallentando la crescita delle cellule tumorali.
BICNU è usato come terapia palliativa (per alleviare e prevenire la sofferenza dei pazienti) come singolo agente o in terapia di combinazione stabilita con altre sostanze antitumorali approvate in determinati tipi di tumori, come:
tumori cerebrali glioblastoma, medulloblastoma, astrocitoma e tumori cerebrali metastatici;
mieloma multiplo (tumore maligno che si sviluppa dal midollo osseo);
malattia di Hodgkin (tumore linfoide);
linfomi non Hodgkin (tumore linfoide);
tumori del tratto gastrointestinale o dell’apparato digerente;
melanoma maligno (tumore cutaneo);
Carmustina è inoltre usata come terapia di condizionamento prima del trapianto delle proprie cellule staminali del sangue (trapianto autologo di cellule staminali) in patologie ematologiche maligne del sistema linfatico (linfoma di Hodgkin e linfoma non Hodgkin).

2. Cosa deve sapere prima di usare BICNU

Non usi BICNU:
- se è allergico a carmustina o ad uno qualsiasi degli altri ingredienti di questo medicinale
(elencati al paragrafo 6).
- BICNU non deve essere usato in pazienti che hanno un numero ridotto di piastrine
(trombociti), globuli bianchi (leucociti) o globuli rossi (eritrociti), sia come conseguenza della chemioterapia o per altre cause.
- In caso di grave compromissione della funzionalità renale.
- Se l’età del paziente è inferiore a 18 anni.
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- se sta allattando al seno
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al suo medico, al farmacista o all’infermiere prima di assumere BICNU.
Poiché il principale effetto collaterale di questo medicinale è ritardato dalla soppressione del midollo osseo, il medico monitorerà la conta ematica settimanale per almeno 6 settimane dopo la somministrazione di una dose. Ai dosaggi raccomandati, le somministrazioni di BICNU non avverrebbero con una frequenza inferiore a 6 settimane. Il dosaggio verrà confermato con l’emocromo.
Informare immediatamente il medico se si verifica qualsiasi dei seguenti sintomi:
segni di infezione (febbre, mal di gola persistente);
maggiore tendenza alla formazione di lividi/al sanguinamento;
stanchezza insolita;
battito cardiaco accelerato/palpitazioni.
La Sua funzionalità epatica e renale verrà verificata prima del trattamento e tenuta sotto regolare osservazione durante il trattamento.
Durante la terapia possono verificarsi sintomi gastrointestinali sotto forma di vomito e nausea.
Poiché l’uso di BICNU può provocare danno polmonare, prima di iniziare il trattamento verrà
effettuata una radiografia al torace e verranno eseguiti esami relativi alla funzionalità polmonare
(vedere anche la sezione “Possibili effetti indesiderati”).
Un trattamento ad alto dosaggio di carmustina (fino a 600 mg/m2) viene somministrato solo in combinazione con un successivo trapianto di cellule staminali. Un così alto dosaggio può aumentare la 
frequenza o la gravità di tossicità a livello polmonare, renale, epatico, cardiaco e gastrointestinale 
come anche di infezioni e squilibri elettrolitici (livelli bassi di potassio, magnesio e fosfato nel sangue).
Può insorgere dolore di stomaco (entercolite neutropenica) quale evento avverso durante la terapia con agenti chemioterapici.
I pazienti che soffrono di condizioni multiple contemporaneamente e presentano uno stato di malattia più grave sono a maggiore rischio di eventi avversi. Questo è particolarmente importante per i pazienti anziani.
Il medico La informerà della possibilità di danno polmonare e di reazioni allergiche nonché sui relativi sintomi. Qualora si verifichino tali sintomi, contatti immediatamente il medico (vedere la sezione 4).
Le donne e i maschi in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo il trattamento (vedere anche la sezione “Gravidanza, allattamento e fertilità”).
Altri medicinali e BICNU
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, compresi quelli non soggetti a prescrizione medica, come:
Fenitoina, utilizzata nell’epilessia
Cimetidina, utilizzata per problemi allo stomaco come l’indigestione
Digossina, utilizzata in caso di aritmia
Melfalan, un farmaco antitumorale
Desametasone, utilizzato come agente immunodepressivo e antinfiammatorio
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Metotrexato, ciclofosfamide, procarbazina, clormetina (mostarda azotata), fluorouracile, vinblastina, actinomicina (dactinomicina), bleomicina, doxorubicina (adriamicina) utilizzati per il trattamento di vari tipi di tumori.
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza e fertilità
BICNU non deve essere usato durante la gravidanza perché può provocare danni al feto. Questo medicinale pertanto di norma non deve essere somministrato a donne in gravidanza. Se utilizzato in gravidanza, la paziente deve essere consapevole dei potenziali rischi per il feto . Alle donne in età
fertile si consiglia di evitare una gravidanza durante il trattamento con questo medicinale. Si consiglia alle donne in età fertile di utilizzare metodi contraccettivi efficaci per non iniziare una gravidanza durante e per almeno 6 mesi dopo il periodo di trattamento con questo medicinale.
I pazienti di sesso maschile devono utilizzare metodi contraccettivi adeguati durante il trattamento con
BICNU e per almeno 6 mesi dalla fine del trattamento per evitare una gravidanza della partner . La fertilità dei pazienti di sesso maschile può essere influenzata dal trattamento con BICNU. Prima di iniziare il trattamento con BICNU, è necessario richiedere un’adeguata consulenza riguardo alla fertilità/pianificazione familiare.
Allattamento
Non allatti al seno durante il periodo di assunzione del medicinale e fino a 7 giorni dopo il trattamento. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
L’effetto di questo medicinale sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari non è noto. Chieda informazioni al medico prima di guidare o di usare attrezzi o macchinari perché la quantità di alcol contenuta in questo medicinale può ridurre la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
BICNU contiene etanolo (alcol etilico)
Questo medicinale contiene 0,57% vol di etanolo (alcol), cioè fino a 7,68 g per dose, equivalenti a 11,32 ml di birra o 4,72 ml di vino per dose.
Nocivo per chi soffre di alcolismo. Da tenere in considerazione in gruppi ad alto rischio come i pazienti con malattia epatica o epilessia.
La quantità di alcol in questo medicinale può alterare gli effetti di altri medicinali.

3. Come usare BICNU

BICNU le sarà sempre somministrato da un operatore sanitario con esperienza nell’utilizzo di medicinali antitumorali.
Adulti
Il dosaggio dipende dalla condizione medica, dalla corporatura e dalla risposta al trattamento. Viene generalmente somministrato almeno ogni 6 settimane. La dose raccomandata di BICNU come agente singolo in pazienti non trattati precedentemente è compresa tra 150 e 200 mg/m 2 per via endovenosa ogni 6 settimane. Può essere somministrata in un’unica dose o suddivisa in infusioni giornaliere di 75-
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100 mg/m2 in due giorni consecutivi. Il dosaggio varia anche in base all’eventuale uso di BICNU in associazione ad altri farmaci antitumorali.
Le dosi vengono regolate in base alla risposta al trattamento.
La dose raccomandata di carmustina somministrata in combinazione con altre sostanze antitumorali prima di un trapianto autologo di cellule staminali è pari a 300 - 600 mg/m2 per via endovenosa.
L’emocromo è monitorato frequentemente per evitare la tossicità nel midollo osseo e la dose è adeguata, se necessario.
Via di somministrazione
Dopo la ricostituzione e la diluizione, BICNU viene somministrato per via endovenosa tramite flebo per un periodo di 1-2 ore. La durata dell’infusione non deve essere inferiore a un’ora per evitare bruciore e dolore nel sito di iniezione. Il sito di iniezione viene controllato durante la somministrazione.
La durata del trattamento è stabilita dal medico e può variare per ogni paziente.
Uso nei bambini e negli adolescenti (età < 18 anni)
BICNU non può essere usato nei bambini e negli adolescenti a causa dell’elevato rischio di tossicità
polmonare.
Uso negli anziani
BICNU può essere usato con cautela nei pazienti anziani. In tal caso, la funzionalità renale dovrà
essere attentamente monitorata.
Se usa più BICNU di quanto deve
Poiché sarà un medico o un infermiere a somministrarLe questo medicinale, è improbabile che Le venga somministrata una dose non corretta. Informi il medico o l’infermiere in caso di dubbi riguardo alla quantità di medicinale somministratole.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Informi immediatamente il medico o l’infermiere se nota quanto segue:
sibilo respiratorio improvviso, respirazione difficoltosa, gonfiore delle palpebre, del viso o delle labbra, eruzione cutanea o sensazione di prurito (specialmente in tutto il corpo) e sensazione di svenimento.
Questi possono esseri segni di una reazione allergica grave.
BICNU può provocare i seguenti effetti indesiderati:
Molto comune (può interessare più di 1 persona su 10)
mielosoppressione ritardata (diminuzione delle cellule ematiche nel midollo osseo);
atassia (assenza di coordinazione volontaria dei movimenti muscolari);
capogiro;
cefalea;
arrossamento temporaneo degli occhi, visione annebbiata dovuta a sanguinamento della retina,
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infiammazione dell’iride e del nervo ottico;
ipotensione (calo della pressione sanguigna) con terapia ad alto dosaggio;
flebite (infiammazione delle vene) associata a dolore, gonfiore, rossore, dolorabilità;
disturbi respiratori (disturbi ai polmoni) con problemi alla respirazione. Questo medicinale può provocare danno polmonare grave (anche fatale) che si può manifestare anni dopo il trattamento. Si rivolga immediatamente al medico se osserva uno dei seguenti sintomi: respiro affannoso, tosse persistente, dolore toracico, debolezza/stanchezza permanente;
nausea e vomito gravi; con inizio entro 2-4 ore dalla somministrazione e una durata di 4-6 ore;
se utilizzato sulla cute, infiammazione cutanea (dermatite);
Il contatto accidentale con la cute può provocare un’iperpigmentazione transitoria (scurimento di un’area della cute o delle unghie).
Comune (può interessare fino a 1 persona su 10)
leucemia acuta (tumore del sangue) displasia midollare (sviluppo anomalo del midollo osseo) dopo un uso prolungato. Possono verificarsi i seguenti sintomi: sanguinamento gengivale, dolore osseo, febbre, infezioni frequenti, sanguinamento dal naso frequente o grave, noduli dovuti a gonfiore dei linfonodi del collo e intorno al collo, delle ascelle, dell’addome o dell’inguine, pallore della pelle, respiro affannoso, debolezza, stanchezza o diminuzione generale dell’energia;
anemia (diminuzione della quantità di globuli rossi nel sangue);
encefalopatie (disturbo del cervello) in terapia ad alto dosaggio; Tra i sintomi possono esservi debolezza muscolare; in una determinata area, scarsa capacità di prendere decisioni o di concentrazione, contrazione involontaria, tremore, difficoltà nel parlare o deglutire, crisi convulsive;
perdita dell’appetito (anoressia);
stipsi;
diarrea;
infiammazione della bocca e delle labbra;
tossicità epatica reversibile in terapia ad alto dosaggio, ritardata fino a 60 giorni dopo la somministrazione, che può provocare un aumento degli enzimi epatici e della bilirubina (evidenziato dagli esami ematici);
alopecia (perdita dei capelli);
rossore della pelle;
reazioni nel sito dell’iniezione;
Raro (può riguardare fino a 1 persona su 1 000)
malattia veno-occlusiva (progressiva ostruzione delle vene) in terapia ad alto dosaggio, in cui vene del fegato molto piccole si ostruiscono. Sono possibili i seguenti sintomi: accumulo di liquidi nell’addome, ingrossamento della milza, sanguinamento grave dell’esofago, colorazione gialla della pelle e del bianco degli occhi;
problemi respiratori dovuti a un tipo di malattia polmonare in cui il tessuto polmonare presenta cicatrici (fibrosi interstiziale) (con dosi inferiori); i sintomi possono includere tosse secca, respiro affannoso, affaticamento, perdita di peso
problemi renali;
ginecomastia (sviluppo delle mammelle nell’uomo)
sanguinamento nel tratto gastrointestinale
infiammazione del nervo ottico e della retina adiacente nell’occhio.
Molto raro (può riguardare fino a 1 persona su 10.000)
processo infiammatorio che provoca la formazione di un coagulo di sangue e il blocco di una o più vene, solitamente nelle gambe. La vene interessata potrebbe trovarsi vicino alla superficie della pelle o in profondità all’interno di un muscolo (tromboflebite).
Non noto (la frequenza non può essere prevista sulla base dei dati disponibili)
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dolore ai muscoli;
tumori secondari (tumori maligni causati da radioterapia o chemioterapia);)crisi (attacchi) incluso lo stato epilettico;
danni ai tessuti dovuti alla fuoriuscita nel sito di iniezione;
infertilità;
Compromissione dello sviluppo dell’embrione/del feto nelle donne in gravidanza;
qualsiasi segno di infezione;
battito cardiaco accelerato, dolore toracico;
reazione allergica;
squilibri elettrolitici (bassi livelli di potassio, magnesio, fosfato nel sangue);
dolore addominale (enterocolite neutropenica);
diminuzione del volume renale, progressivo accumulo di alcuni prodotti metabolici nel sangue
(azotemia) e insufficienza renale sono stati osservati dopo elevate dosi cumulative e dopo un trattamento prolungato con BICNU e altre nitrosuree. Il danno renale è stato osservato anche dopo dosi totali inferiori;
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite:
il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare BICNU

Conservare il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Conservare e trasportare in frigorifero (2°C – 8°C).
Non usare il medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul flacone e sulla scatola dopo “SCAD.”.
La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale sarà conservato dal medico o dal personale sanitario preposto.
Conservare i flaconcini nell’imballaggio esterno per proteggerli dalla luce. La soluzione madre ricostituita ulteriormente diluita con 500 ml di soluzione iniettabile di cloruro di sodio o soluzione iniettabile di glucosio al 5%, in contenitori di vetro o polipropilene, è fisicamente e chimicamente stabile per 4 ore a 15
°C - 25 °C quando protetta dalla luce. Queste soluzioni sono inoltre stabili per 24 ore in frigorifero (2 °C -
8 °C) e per altre 3 ore a 15 °C - 25 °C, quando protette dalla luce.
La soluzione deve essere protetta dalla luce fino alla fine della somministrazione.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più: in tal modo contribuirà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene BICNU
Il principio attivo è carmustina.
Ogni flaconcino di polvere per concentrato per soluzione per infusione contiene 100 mg di carmustina.
Ogni flaconcino di solvente contiene 3 ml di etanolo anidro.
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Dopo ricostituzione con il solvente fornito e ulteriore diluizione con 27 ml di acqua sterile, un ml di soluzione contiene 3,3 mg di carmustina.
Gli altri eccipienti sono:
- polvere: nessun eccipiente.
- solvente: etanolo anidro.
Descrizione dell’aspetto di BICNU e contenuto della confezione
BICNU è una polvere e un solvente per concentrato per soluzione per infusione.
La polvere è di colore giallo pallido ed è fornita in un flaconcino di vetro di tipo I Amber (30 ml) con un tappo di gomma bromobutilica grigio scuro e sigillato con un cappuccio di polipropilene.
Il solvente è un liquido trasparente incolore e viene fornito in un flaconcino di vetro trasparente di tipo I
(5 ml) con un tappo di gomma bromobutilica grigia e sigillato con un cappuccio di polipropilene.
Una confezione contiene un flaconcino di polvere da 100 mg e un flaconcino con 3 ml di solvente.
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Tillomed Italia Srl, viale G. Richard 1, Torre A, 20143 Milano, Italia
Produttore
MIAS Pharma Limited
Suite 2, Stafford House, Strand Road
Portmarnock, Co. Dublin
Irlanda
Questo medicinale è autorizzato negli Stati Membri dello Spazio Economico Europeo con le seguenti 
denominazioni:
Belgio:
Repubblica Ceca:
Danimarca:
Finlandia:
Grecia:
Ungheria:
Irlanda:
Italia:
Lituania:
Olanda:
Norvegia:
Polonia:
Carmustine Tillomed 100 mg poudre et solvant pour solution à
diluer pour perfusion
Carmustine Zentiva
Carmustin Macure
Carmustine Macure100 mg kuiva-aine ja liuotin välikonsentraatiksi infuusionestettä varten, liuos
Carmustine/Tillomed 100 mg κόνις και διαλύτης για ςυμπύκνωμα
για διάλυμα προς έγχυςη
Carmustine Zentiva 100 mg por és oldószer oldatos infúzióhoz
Carmustine 100 mg powder and solvent for concentrate for solution for infusion
BICNU
Carmustine Zentiva 100 mg milteliai ir tirpiklis koncentratui infuziniam tirpalui
Carmustine Tillomed 100 mg poeder en oplosmiddel voor concentraat voor oplossing voor infusie
Carmustine Macure
Carmustine Zentiva
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Portogallo:
Slovacchia:
Slovenia:
Svezia:
Carmustine Tillomed 100 mg pó e solvente para concentrado para solução para perfusão
Carmustine Zentiva 100 mg prášok a rozpúšťadlo na infúzny koncentrát
Karmustin Tillomed 100 mg prašek in vehikel za raztopino za infundiranje
Carmustine Macure
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Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente agli operatori sanitari.
Viene fornita una breve descrizione della preparazione e/o manipolazione, delle interazioni, della posologia del medicinale, del sovradosaggio o delle misure di controllo e indagini di laboratorio basate sull’attuale riassunto delle caratteristiche del prodotto.
La formulazione di dosaggio liofilizzata non contiene conservanti e non è intesa come flaconcino a dose multipla. Il medicinale è solo monouso. Deve essere maneggiato con cautela; evitare il contatto con la pelle del medicinale. La ricostituzione e ulteriori diluizioni vanno eseguite in condizioni asettiche.
Seguendo le istruzioni sulla conservazione del prodotto è possibile evitare il deterioramento del flaconcino integro fino alla data di scadenza indicata sulla confezione.
La conservazione di carmustina a 27 °C o temperatura più elevata può portare alla liquefazione della sostanza, poiché la carmustina ha un basso punto di fusione (da 30,5 °C a 32 °C). Un’indicazione della decomposizione è la presenza di una pellicola oleosa sul fondo del flaconcino. In tal caso, il medicinale non deve essere più utilizzato. Se non si è sicuri dell’adeguato raffreddamento del prodotto, è necessario controllare immediatamente ciascun flaconcino contenuto nella confezione. Per effettuare tale verifica, esporre il flaconcino a luce intensa.
Preparare la ricostituzione e diluizione della polvere per concentrato per soluzione per infusione di ciascun flaconcino come segue
Sciogliere la carmustina (100 mg di polvere) con 3 ml del solvente di etanolo sterile fornito nel confezionamento primario (flaconcino in vetro marrone). Carmustina deve sciogliersi completamente nell’etanolo prima che si aggiunga l’acqua sterile per iniezioni. La dissoluzione della polvere può richiedere fino a 2 minuti. Successivamente aggiungere asetticamente 27 ml di acqua sterile per iniezione alla soluzione alcolica. La soluzione madre 30 ml deve essere miscelata accuratamente.
Ogni ml della soluzione ricostituita conterrà 3,3 mg di carmustina in etanolo al 10% e avrà un pH
compreso tra 4,0 e 6,8.
La ricostituzione, come da indicazioni, dà come risultato una soluzione giallastra.
La soluzione madre da 30 ml deve essere immediatamente diluita aggiungendo la soluzione madre da
30 ml a 500 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per iniezione oppure a 500 ml di soluzione iniettabile di glucosio al 5%. La soluzione diluita di 530 ml (ossia la soluzione pronta all’uso) deve essere miscelata per almeno 10 secondi prima della somministrazione.
Modo di somministrazione:
Per uso endovenoso dopo ricostituzione e diluizione.
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La soluzione ricostituita e diluita deve essere somministrata immediatamente come infusione endovenosa nell’arco di 1-2 ore, al riparo dalla luce. La durata dell’infusione non deve essere inferiore a un’ora, onde evitare la comparsa di bruciore e dolore nell’area iniettata. L’area iniettata deve essere monitorata durante la somministrazione. La somministrazione deve essere ultimata entro 3 ore dalla ricostituzione/diluizione del medicinale.
Per la somministrazione dell’infusione deve essere usato un set di infusione in PE privo di PVC.
Devono essere rispettate le linee guida per la manipolazione e lo smaltimento sicuro degli agenti antineoplastici.
Posologia e indagini di laboratorio
Dosi iniziali
La dose raccomandata di BICNU come agente singolo in pazienti non trattati precedentemente è compresa tra 150 e 200 mg/m2 per via endovenosa ogni 6 settimane. Tale dose deve essere assunta in un’unica somministrazione o suddivisa in infusioni giornaliere di 75-100 mg/m2 in due giorni consecutivi.
Quando BICNU è utilizzato in associazione con altri medicinali mielosoppressivi o in pazienti con deplezione della riserva midollare, le dosi devono essere adeguate al profilo ematologico del paziente come indicato di seguito.
Monitoraggio e dosi successive
Non si deve somministrare un nuovo ciclo di BICNU fino a quando gli elementi del sangue circolante non siano tornati a livelli accettabili (piastrine al di sopra di 100.000/mm3, leucociti al di sopra di 4.000/mm3), il che di solito avviene nell’arco di sei settimane. I valori ematici devono essere monitorati frequentemente e non devono essere somministrati cicli ripetuti prima di sei settimane a causa della tossicità ematologica tardiva.
Le dosi successive alla dose iniziale devono essere adeguate in base alla risposta ematologica del paziente alla dose precedente, sia in monoterapia sia in terapia di associazione con altri medicinali mielosoppressivi. La tabella in basso è riportata come guida per l’aggiustamento posologico.
Tabella 1
Nadir dopo la dose precedente
Leucociti/mm3
Piastrine/mm3
Percentuale della dose precedente da somministrare
>4.000
3.000 – 3.999
2.000 – 2.999
<2.000
>100.000
75.000 – 99.999
25.000 – 74.999
<25.000
100%
100%
70%
50%
Nei casi in cui il nadir dopo la dose iniziale non rientri nella stessa riga per leucociti e piastrine (ad es.
leucociti >4.000 e piastrine <25.000), deve essere usato il valore con la percentuale più bassa della dose precedente (ad es. con piastrine <25.000 deve essere somministrato al massimo il 50 % della dose precedente).
Trattamento di condizionamento precedente a SCT
La carmustina viene somministrata per via endovenosa in combinazione con altri agenti chemioterapici in pazienti con patologie ematologiche maligne precedentemente a SCT a un dosaggio di 300 - 600 mg/m2
Popolazioni speciali
Pazienti con funzionalità renale compromessa
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Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, la dose di carmustina deve essere ridotta in base alla velocità di filtrazione glomerulare.
Anziani
In generale, la scelta della dose per un paziente anziano deve essere prudente, solitamente partendo dalla parte bassa dell’intervallo, considerata la maggiore frequenza nella diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e prendendo in considerazione eventuali malattie concomitanti o terapie con altri medicinali.
Poiché nei pazienti anziani è maggiore la probabilità di una funzionalità renale ridotta, occorre fare attenzione nella scelta del dosaggio, monitorare la funzionalità renale e ridurre la dose all’occorrenza.
Bambini e adolescenti
La carmustina è controindicata nei bambini e negli adolescenti di età < 18 anni (vedere paragrafo 4.3) a causa dell’alto rischio di tossicità polmonare (vedere paragrafo 4.4).
Compatibilità/Incompatibilità con i contenitori
La soluzione per infusione è instabile in contenitori di polivinilcloruro (PVC). La soluzione di carmustina può essere somministrata solo da flaconcini di vetro o contenitori in polipropilene.
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati al paragrafo 6.6.
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