Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
banda blu

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
Kybernin P 500 U.I.
Kybernin P 1000 U.I.

Clicca qui per visualizzare l’estratto della Scheda Tecnica




Foglio illustrativo: informazioni per il medico
Le seguenti informazioni sono destinate esclusivamente ai medici o agli operatori sanitari:
Composizione qualitativa e quantitativa
Confezione
Kybernin P 500 U.I.
Kybernin P 1000 U.I.
Antitrombina III
500 U.I.
1000 U.I.
Volume di solvente per la ricostituzione
10 ml
20 ml
U.I. totali dopo ricostituzione con
500 U.I./10 ml
1000 U.I./20 ml solvente
U.I./ml di soluzione ricostituita
50 U.I./ml
50 U.I./ml
Proteine totali
95 mg
190 mg
Il metodo utilizzato per la determinazione della potenza è il saggio cromogenico (“Chromogenic substrate method”) riportato nella monografia 2.7.17.della Farmacopea Europea. L’attività specifica è approssimativamente di 5 U.I./mg di proteina
Dopo ricostituzione con il solvente incluso nella confezione, la soluzione ottenuta contiene 50 U.I./ml di antitrombina III.
Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
In caso di reazioni allergiche o anafilattiche (vedere anche la sezione 4), l'infusione di Kybernin P deve essere interrotta immediatamente e deve essere instaurato un adeguato trattamento medico. In caso di shock si devono seguire le correnti indicazioni terapeutiche per questa patologia.
Se necessario potranno essere adottate le seguenti ulteriori terapie:
a) Reazioni di modesta entità: Somministrare corticosteroidi e antistaminici, b) Reazioni gravi o potenzialmente letali (es. shock anafilattico), in relazione alla gravità della reazione:
- iniettare immediatamente adrenalina per infusione endovenosa lenta,
- aggiungere corticosteroidi ad alti dosaggi per infusione endovenosa lenta,
- se necessario ripristino del volume plasmatico, ossigenoterapia.
Sicurezza virale
Kybernin P viene prodotto da plasma umano. Misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati dal sangue o dal plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici indicatori di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Ciononostante, quando vengono somministrati medicinali preparati da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere un agente infettivo non può essere esclusa completamente. Ciò riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni.
Per ridurre il rischio di agenti infettivi vengono adottati controlli severi nella selezione dei donatori e delle donazioni. Inoltre, nel processo di produzione del Kybernin P vengono incluse procedure di inattivazione/rimozione virale:
- Kybernin P viene preparato esclusivamente da donazioni di plasma risultate negative al test per gli anticorpi anti HIV-1, HIV-2, HCV e per l’antigene HBs.
- Il pool di plasma viene inoltre testato per gli anticorpi anti HIV-1, HIV-2 e per l’antigene HBs e per la ricerca del materiale genetico dei virus HBV, HCV e anti HIV-1 utilizzando la metodica di Amplificazione dell’Acido Nucleico (NAT), per es. Reazione a catena della Polimerasi (PCR). Quest’ultima è la metodica più sensibile, a differenza della ricerca degli anticorpi, perché è una ricerca diretta del materiale genetico dei virus eventualmente presenti. Il pool di plasma viene utilizzato per l’ulteriore lavorazione solo se i risultati sono negativi.
- Il processo di produzione del Kybernin P prevede numerosi passaggi che contribuiscono, a loro volta, all’inattivazione/rimozione dei virus. Per il passaggio di virus inattivazione è stato introdotto un trattamento a calore in soluzione acquosa per 10 ore a 60°C.
Ai pazienti che ricevono regolarmente somministrazioni di prodotti derivati da plasma umano, incluso
Kybernin P (antitrombina III), si raccomanda di effettuare una appropriata vaccinazione (Epatite A ed Epatite
B).
Nell’interesse dei pazienti si raccomanda che ogni volta che venga loro somministrato Kybernin P si registri, il nome ed il numero del lotto del prodotto.
Posologia e metodo di somministrazione
Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di pazienti con deficit di antitrombina.
Posologia
La posologia e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del disturbo e dalle condizioni cliniche.
Nella carenza congenita, il dosaggio deve essere individualizzato per ogni paziente, tenendo in considerazione la storia familiare riguardo gli eventi tromboembolici e gli effettivi fattori di rischio clinico.
Nella carenza acquisita, il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dal livello di antitrombina nel plasma, dalla presenza di segni di aumentato turnover, dalla malattia di base e dalla gravità della condizione clinica.
Il volume da somministrare e la frequenza di somministrazione devono essere basate sull'efficacia clinica e sui risultati delle indagini di laboratorio nei singoli casi.
Il numero di unità di antitrombina somministrate è espresso in Unità Internazionali (U.I.), riferite allo standard corrente WHO per l’antitrombina. L’attività di antitrombina nel plasma è espressa come percentuale
(relativa al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (relative allo Standard Internazionale per l’antitrombina nel plasma).
Una unità di antitrombina III equivale all'attività di antitrombina III presente in 1 ml di plasma umano normale citratato. Questa concentrazione viene considerata pari al 100%. La somministrazione di 1 U.I. di
Kybernin P per kg di peso corporeo aumenta l'attività di antitrombina III di 1,5%.
La dose iniziale viene calcolata secondo la seguente formula:
unità necessarie =
peso corporeo (kg) x [100 - attività effettiva di antitrombina III (in %)] x 2/3
La dose deve essere determinata in base alle indagini di laboratorio per l'attività dell'antitrombina III. Queste indagini devono essere effettuate almeno due volte al giorno finché la situazione del paziente è stabilizzata, successivamente una volta al giorno, preferibilmente subito prima della successiva infusione di Kybernin P.
Aggiustamenti del dosaggio devono tenere conto sia dei segni di un aumentato turnover di antitrombina sulla base dei controlli di laboratorio, sia del decorso clinico.
Inizialmente si deve cercare di ottenere un’attività dell’antitrombina III del 100%, e l’attività deve essere mantenuta al di sopra dell’80% per la durata del trattamento, a meno che le condizioni cliniche indichino un livello efficace differente.
Si deve tenere presente che l'emivita dell'antitrombina III può essere fortemente ridotta in determinate condizioni cliniche quali ad esempio coagulazione intravasale disseminata.
Nella carenza congenita la dose iniziale usuale sarebbe di 30-50 U.I./Kg. Successivamente, il dosaggio, la frequenza di somministrazione e la durata del trattamento devono essere aggiustati sulla base dei dati biologici e della situazione clinica.
Posologia nei neonati e bambini
Non sono disponibili dati sufficienti per raccomandare l’impiego di Kybernin P nei bambini di età inferiore a
6 anni.
In genere la terapia deve continuare fino alla normalizzazione dell’attività dell’antitrombina III e fino alla scomparsa della sintomatologia.
Modo di somministrazione
Ricostituire il preparato ed iniettare lentamente per via endovenosa (non oltre 4 ml/minuto).
Per l’infusione si può utilizzare una soluzione di albumina al 5% come diluente. Per preparazione con diluizioni di 1:5 si possono usare anche: soluzione Ringer lattato, soluzione salina (fisiologica), soluzione di glucosio al 5%, polygelin.
Incompatibilità
L’uso di amido idrossietilico (HES) non è raccomandato come diluente (per l’infusione) perché è stata osservata una diminuzione dell’attività dell’AT III.
Kybernin P non deve essere posto in soluzione con altri farmaci nella siringa/set da infusione.
Dopamina, dobutamina, furosemide non devono essere somministrate nello stesso accesso venoso utilizzato per la somministrazione di Kybernin P.
Periodo di validità
3 anni, se conservato in confezione integra
Kybernin P non deve essere utilizzato dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
Una volta che il contenitore è stato aperto, il contenuto deve essere usato immediatamente.
Dopo la ricostituzione con il solvente, la stabilità fisico/chimica è stata dimostrata essere di 8 ore ad una temperatura non superiore a +25°C.
Dal punto di vista microbiologico, poiché Kybernin P non contiene conservanti, il prodotto ricostituito deve essere usato immediatamente.
Se la soluzione non viene somministrata immediatamente, può essere conservata per non oltre 8 ore a una temperatura non superiore a +25°C.
Eventuali frazioni del prodotto non utilizzate devono essere eliminate in modo appropriato.
Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
La polvere deve essere interamente ricostituita in condizioni di sterilità con il solvente incluso nella confezione.
Normalmente la soluzione è limpida o leggermente opalescente.
Non usare soluzioni torbide o contenenti residui (depositi/particelle).
Per ulteriori informazioni consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.