Cos'è Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar?
Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar è un farmaco a base del principio attivo
Sodio Fosfato Monobasico Diidrato + Disodio Fosfato Dibasico Dodecaidrato, appartenente alla categoria degli
Lassativi e nello specifico
Clismi. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Sofar S.p.A..
Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar può essere prescritto con
Ricetta SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco.
Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar 20 flaconi clisma 120 ml
Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar clisma 120 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Sofar S.p.A.Ricetta: SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco
Classe: C
Principio attivo: Sodio Fosfato Monobasico Diidrato + Disodio Fosfato Dibasico DodecaidratoGruppo terapeutico: Lassativi
Forma farmaceutica: clisma
- Trattamento della stitichezza.
- Condizioni cliniche che richiedono uno svuotamento intestinale pre e post- operatorio, in preparazione ad esami radiologici ed indagini endoscopiche dell'ultimo tratto intestinale.
Adulti e adolescenti (12 - 18 anni): 1 flacone da 120 ml.
Non utilizzare più di un flacone al giorno.
Ogni flacone deve essere utilizzato per una sola somministrazione: eventuale medicinale residuo deve essere eliminato.
Modo di somministrazione:
La somministrazione può essere praticata a temperatura ambiente. Se preferito tiepido, basta mettere il flacone a contatto con acqua calda (per immersione o sotto il rubinetto). Per un migliore effetto è consigliabile praticare la somministrazione in posizione coricata sul fianco sinistro (vedi fig. 1). Per una maggiore azione pulente, assumere la posizione genupettorale per qualche minuto, subito dopo la somministrazione (vedi fig. 2).
Istruzioni per l'uso:
- Togliere il cappuccio protettivo dalla cannula rettale (vedi fig. 3).
- Impugnare il flacone e introdurre delicatamente la cannula nel retto in direzione dell'ombelico (vedi fig. 4), quindi spremere il flacone a fondo. È previsto che un residuo di soluzione rimanga nel flacone.
- A somministrazione terminata, estrarre la cannula e gettare il vuoto nella sua stessa scatola (vedi fig. 5)
- Restare coricati fino a urgente bisogno di evacuare, che si manifesta di solito entro 5 minuti. In ogni caso non è necessario trattenere il clistere oltre 10-15 minuti.

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- dolore addominale acuto o di origine sconosciuta
- nausea o vomito
- ostruzione o stenosi intestinale o stenosi anorettale
- sub occlusione intestinale
- ileo meccanico
- ileo paralitico
- disturbi intestinali di tipo infiammatorio ed altre condizioni che possono aumentare l'assorbimento del medicinale
- perforazione anale
- megacolon congenito o acquisito
- malattia di Hirschsprung
- sanguinamento rettale di origine sconosciuta
- crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento
- grave stato di disidratazione
- bambini di età inferiore a dodici anni.
I fosfati sono controindicati in pazienti con disturbi cardiaci, grave insufficienza renale o in presenza di iperfosfatemia.
Non si devono somministrare contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Assumere Sodio Fosfato Soluzione Rettale Sofar durante la gravidanza e l'allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Il medicinale non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia è possibile che durante il trattamento si manifestino degli effetti indesiderati, pertanto è bene conoscere la reazione al farmaco prima di guidare veicoli o usare macchinari.
L'effetto più frequentemente osservato in seguito ad ingestione o somministrazione rettale è irritazione gastrointestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea).
Alla diarrea persistente ne consegue perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Le perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate.
Gli squilibri elettrolitici sono caratterizzati dai seguenti sintomi: sete, vomito indebolimento, edema, dolori alle ossa (osteomalacia) e ipoalbuminemia.
Nei casi più gravi è possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.
Le perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate.
Generalmente sono sufficienti provvedimenti conservativi; si devono somministrare molti liquidi, soprattutto succhi di frutta.
Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo 4.4 circa l'abuso di lassativi.
Se una quantità significativa di fosfato viene assorbita può verificarsi iperfosfatemia, ipocalcemia, e ipomagnesemia.
Alterazioni dell'equilibrio idroelettrolitico sono state osservate in seguito ad esposizione orale, rettale e per via endovenosa.
L'iperfosfatemia grave e l'ipocalcemia possono provocare tetania, convulsioni, bradicardia, prolungamento dell'intervallo QT, aritmia, coma ed arresto cardiaco. Possono verificarsi inoltre disidratazione grave, ipernatriemia, ipotensione, acidosi metabolica e tachicardia.
Gli anziani, i bambini ed i pazienti con insufficienza renale sono a maggior rischio di effetti tossici.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmaco terapeutica: lassativi, codice ATC: A06AG01
L'effetto lassativo del sodio fosfato somministrato per via rettale è dovuto ad un'azione di tipo osmotico. La soluzione salina è in grado di
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Proprietà farmacocinetiche
Quando somministrato per via rettale non viene assorbito, ad eccezione dei casi in cui sono presenti danni della mucosa rettale o altre alterazioni patologiche intestinali.
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Dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici hanno scarsa rilevanza clinica alla luce della vasta esperienza acquisita con l'uso del farmaco nell'uomo.
Non sono stati condotti studi sul rischio riproduttivo del sodio fosfato nell'animale.
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Sodio benzoato; metilparaidrossibenzoato; acqua depurata.