Cos'č Gamunex?
Gamunex č un farmaco a base del principio attivo Immunoglobulina Umana Normale Per Uso Endovenoso , appartenente alla categoria degli Immunoglobuline umane normali e nello specifico Immunoglobuline, umane normali. E' commercializzato in Italia dall'azienda Grifols Deutschland GmbH .
Gamunex puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Gamunex puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Gamunex 100 mg/ml soluzione per infusione 1 flaconcino 50 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Grifols Deutschland GmbH
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Immunoglobulina Umana Normale Per Uso Endovenoso
Gruppo terapeutico:Immunoglobuline umane normali
ATC:J06BA02 - Immunoglobuline, umane normali, per somministrazione intravascolare
Forma farmaceutica: soluzione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione
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Indicazioni
Perché si usa Gamunex? A cosa serve?
Terapia sostitutiva in adulti e in bambini e adolescenti (0-18 anni):
- Sindromi da immunodeficienza primaria (PID) con alterata produzione di anticorpi (vedere paragrafo 4.4).
- Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con leucemia linfocitica cronica che non hanno risposto alla profilassi antibiotica.
- Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto all'immunizzazione pneumococcica.
- Ipogammaglobulinemia nei pazienti che sono stati sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (Haematopoietic Stem Cell Transplantation, HSCT).
- AIDS congenito con infezioni batteriche ricorrenti.
Immunomodulazione in adulti e in bambini e adolescenti (0-18 anni) per:
- Trombocitopenia Immune Primaria (ITP), in pazienti ad alto rischio di emorragia o prima di interventi chirurgici, per il ripristino della conta piastrinica.
- Sindrome di Guillain-Barré.
- Malattia di Kawasaki.
- Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (Chronic Inflammatory Demyelinating Polyneuropathy, CIDP).
Posologia
Come usare Gamunex: Posologia
La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di uno specialista nel trattamento dell'immunodeficienza.
Posologia
La dose e lo schema posologico dipendono dall'indicazione.
Nella terapia sostitutiva può rendersi necessario personalizzare la dose per ciascun paziente in base alla risposta farmacocinetica e clinica. Gli schemi posologici di seguito vengono forniti come linea guida.
Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria
Il regime posologico deve indurre il raggiungimento di una concentrazione minima di IgG (misurata prima della successiva infusione) di almeno 5 – 6 g/l. Sono necessari da tre a sei mesi dall'inizio della terapia per raggiungere l'equilibrio. La dose iniziale raccomandata è compresa tra 0,4 e 0,8 g/kg da somministrare una volta, seguita da almeno 0,2 g/kg da somministrare ogni tre-quattro settimane.
La dose necessaria per ottenere una concentrazione minima di 5-6 g/l è compresa tra 0,2 e 0,8 g/kg/mese. L'intervallo tra le dosi dopo il raggiungimento dello stato stazionario è compreso tra 3 e 4 settimane. È necessario misurare ed accertare le concentrazioni minime congiuntamente all'incidenza di infezioni. Per ridurre il tasso di infezione, può essere necessario aumentare la dose e puntare a dosi minime più alte.
Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con leucemia linfocitica cronica che non hanno risposto alla profilassi antibiotica; ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto all'immunizzazione pneumococcica; AIDS congenito con infezioni batteriche ricorrenti
La dose raccomandata è compresa tra 0,2 e 0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane.
Ipogammaglobulinemia nei pazienti che sono stati sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche
La dose raccomandata è compresa tra 0,2 e 0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. Le concentrazioni minime devono essere mantenute sopra 5 g/l.
Trombocitopenia immune primaria
Esistono due schemi di trattamento alternativi:
- 0,8-1 g/kg il primo giorno, somministrazione che può essere ripetuta una volta entro 3 giorni
- 0,4 g/kg ogni giorno per due-cinque giorni.
Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidiva.
Sindrome di Guillain-Barré
0,4 g/kg/die per 5 giorni.
Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica
2 g/kg (20 ml/kg) in dosi frazionate in 2-4 giorni consecutivi come dose di carico. Dose di mantenimento di 1 g/kg, somministrata nell'arco di 1 giorno (10 ml/kg) o frazionata in due dosi da 0,5 g/kg (5 ml/kg) somministrate in due giorni consecutivi, ogni 3 settimane.
Vi è limitata esperienza dell'uso di immunoglobuline per via endovenosa in bambini con polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica.
Gli studi clinici condotti con Gamunex non hanno incluso un numero sufficiente di soggetti di età pari e superiore a 65 anni per determinare un preciso effetto del trattamento.
Malattia di Kawasaki
Somministrare 1,6-2,0 g/kg in dosi frazionate in due-cinque giorni oppure 2,0 g/kg in dose singola. I pazienti devono essere trattati contemporaneamente con acido acetilsalicilico.
La posologia raccomandata è riepilogata nella seguente tabella:
Indicazione
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Dose
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Frequenza di somministrazione
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Terapia sostitutiva nell'immunodeficienza primaria
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- dose iniziale: 0,4 - 0,8 g/kg successivamente:0,2 - 0,8 g/kg
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ogni 3 - 4 settimane per ottenere una concentrazione sierica minima di IgG di almeno 5 - 6 g/l
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Terapia sostitutiva nell'immunodeficienza secondaria
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0,2 - 0,4 g/kg
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ogni 3 - 4 settimane per ottenere una concentrazione sierica minima di IgG di almeno 5 - 6 g/l
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AIDS congenito
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0,2 - 0,4 g/kg
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ogni 3 - 4 settimane
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Ipogammaglobulinemia (< 4 g/l) in pazienti che sono stati sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
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0,2 - 0,4 g/kg
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ogni 3 - 4 settimane per ottenere una concentrazione sierica minima di IgG superiore a 5 g/l.
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Immunomodulazione:
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- Trombocitopenia immune primaria
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0,8 - 1 g/kg o 0,4 g/kg/die
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il giorno 1, con possibilità di ripetizione una volta entro 3 giorni per 2 - 5 giorni
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- Sindrome di Guillain-Barré
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0,4 g/kg/die
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per 5 giorni
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Indicazione
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Dose
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Frequenza di somministrazione
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- Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica#
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dose di carico 2 g/kg
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in dosi frazionate in 2-4 giorni consecutivi
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dose di mantenimento 1 g/kg
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somministrata nell'arco di 1 giorno o frazionata in due dosi da 0,5 g/kg (5 ml/kg) somministrata in 2 giorni consecutivi, ogni 3 settimane
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- Malattia di Kawasaki
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1,6 - 2 g/kg o
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in dosi frazionate nell'arco di 2 - 5 giorni in associazione con acido acetilsalicilico
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2 g/kg
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in una sola dose in associazione con acido acetilsalicilico
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# La dose si basa sulla dose utilizzata nello studio clinico condotto con Gamunex.
Una durata di trattamento oltre 48 settimane deve essere soggetta alla discrezione del medico, in base alla risposta del paziente e alla risposta di mantenimento a lungo termine.
È possibile che la somministrazione e i relativi intervalli debbano essere adottati secondo il decorso individuale della malattia.
Popolazione pediatrica
Dal momento che la posologia per ogni indicazione viene data in base al peso corporeo e aggiustata in base al risultato clinico delle sopramenzionate condizioni, la posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti.
Modo di somministrazione
Per uso endovenoso.
L'immunoglobulina umana normale deve essere infusa per via endovenosa a una velocità iniziale di 0,6 - 1,2 ml/kg/ora per 0,5 ore. Se ben tollerata (vedere paragrafo 4.4), la velocità di somministrazione può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 4,8 - 8,4 ml/kg/ora.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Gamunex
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1), in particolare in pazienti con anticorpi anti-IgA.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Gamunex
Tutti i pazienti devono essere attentamente monitorati quando si utilizzano velocità d'infusione elevate (8,4 ml/kg/ora). Nei bambini o nei pazienti a rischio di insufficienza renale, la velocità d'infusione massima non deve superare 4,8 ml/kg/ora.
Gamunex non deve essere miscelato con altre soluzioni per infusione (ad es. soluzione fisiologica) e con altri medicinali. Se è necessaria la diluizione prima dell'infusione, può essere utilizzata a tale scopo una soluzione di glucosio 50 mg/ml. Tuttavia, in caso di diabete latente (nel quale può presentarsi glucosuria transitoria), di diabete o in pazienti che seguono una dieta ipoglucidica, l'uso di una soluzione di glucosio 50 mg/ml deve essere attentamente monitorato. Vedere anche l'avvertenza riguardo all'insufficienza renale acuta di seguito.
La somministrazione contemporanea di Gamunex ed eparina tramite un dispositivo di somministrazione a lume singolo deve essere evitata.
Alcune reazioni avverse severe possono essere correlate alla velocità d'infusione. La velocità d'infusione raccomandata nel paragrafo 4.2 deve essere seguita scrupolosamente. I pazienti devono essere strettamente monitorati e attentamente osservati per rilevare eventuali sintomi durante il tempo dell'infusione.
Alcune reazioni avverse possono verificarsi più frequentemente:
- in caso di velocità d'infusione elevata,
- in pazienti che ricevono immunoglobulina umana normale per la prima volta, oppure, in rari casi, quando il prodotto a base di immunoglobulina umana normale viene cambiato o quando è trascorso un lungo periodo di tempo dalla precedente infusione.
Spesso è possibile evitare potenziali complicazioni verificando che i pazienti:
- non siano sensibili all'immunoglobulina umana normale somministrando dapprima il prodotto lentamente (0,1 ml/kg/ora),
- siano attentamente monitorati per rilevare eventuali sintomi durante il periodo d'infusione. In particolare, i pazienti mai trattati con immunoglobulina umana, i pazienti che prima assumevano un altro prodotto IVIg o per i quali sia trascorso un lungo periodo dalla precedente infusione devono essere monitorati durante la prima infusione e nella prima ora successiva, per rilevare potenziali reazioni avverse. Tutti gli altri pazienti devono essere osservati per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.
In caso di reazioni avverse, si deve ridurre la velocità di somministrazione o interrompere l'infusione. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e dalla severità della reazione avversa. In caso di shock, deve essere attuato il trattamento medico standard per questo evento.
In tutti i pazienti, la somministrazione di IVIg richiede:
- adeguata idratazione prima dell'inizio dell'infusione di IVIg
- monitoraggio della diuresi
- monitoraggio dei livelli sierici di creatinina
- di evitare l'utilizzo concomitante di diuretici dell'ansa. Questo medicinale è essenzialmente “senza sodio“.
Ipersensibilità
Vere reazioni d'ipersensibilità sono rare. Si possono verificare in pazienti con anticorpi anti-IgA.
Le IVIg non sono indicate in pazienti con deficit selettivo di IgA, laddove il deficit di IgA sia l'unica anomalia di interesse.
Raramente, l'immunoglobulina umana normale può causare una riduzione della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che hanno tollerato precedenti trattamenti con immunoglobulina umana normale.
Tromboembolia
Esistono evidenze cliniche di un'associazione tra somministrazione di IVIg ed eventi tromboembolici, quali infarto miocardico, accidente cerebrovascolare (tra cui l'ictus), embolia polmonare e trombosi venose profonde, che si presume siano correlati a un relativo aumento della viscosità ematica per l'elevato afflusso di immunoglobulina in pazienti a rischio. Bisogna prestare particolare attenzione nel prescrivere e infondere IVIg in pazienti obesi e in pazienti con fattori di rischio preesistenti per eventi trombotici (come età avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con trombofilia acquisita o congenita, pazienti con prolungati periodi d'immobilità, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con patologie che provocano un aumento della viscosità ematica).
In pazienti a rischio di reazioni avverse tromboemboliche, i prodotti IVIg devono essere somministrati alla velocità d'infusione e alla dose minime possibili.
Insufficienza renale acuta
Sono stati riportati casi di insufficienza renale acuta in pazienti che seguono una terapia con IVIg. Nella maggior parte dei casi, sono stati identificati fattori di rischio, quali condizioni preesistenti di insufficienza renale, diabete mellito, ipovolemia, sovrappeso, farmaci nefrotossici concomitanti o età superiore a 65 anni.
In caso d'insufficienza renale, va presa in considerazione l'interruzione della terapia con IVIg. Sebbene tali segnalazioni di alterata funzionalità renale e insufficienza renale acuta siano stati associati all'uso di molti prodotti a base di immunoglobulina autorizzati, contenenti vari eccipienti quali saccarosio, glucosio e maltosio, quelli che contengono saccarosio come stabilizzante rappresentano un'altissima percentuale del numero complessivo. Nei pazienti a rischio, può essere considerata l'opportunità di utilizzare prodotti IVIg che non contengano questi eccipienti. Gamunex non contiene saccarosio, maltosio o glucosio.
In pazienti a rischio di insufficienza renale acuta, i prodotti IVIg devono essere somministrati alla velocità d'infusione e alla dose minime possibili.
Sindrome da meningite asettica(Aseptic Meningitis Syndrome, AMS)
Sindrome da meningite asettica è stata segnalata in associazione con il trattamento con IVIg. L'interruzione del trattamento con IVIg ha portato a remissione di AMS entro diversi giorni senza postumi. La sindrome di solito inizia entro alcune ore fino a 2 giorni dopo il trattamento con IVIg. Gli studi sul liquido cerebrospinale sono spesso positivi con pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm3, prevalentemente della serie granulocitaria e livelli elevati di proteine, fino a diverse centinaia di mg/dl. L'AMS può verificarsi più frequentemente in associazione al trattamento con IVIg ad alte dosi (2 g/kg).
Anemia emolitica
I prodotti IVIg possono contenere anticorpi anti-gruppo sanguigno che possono agire come emolisine e indurre in vivo il rivestimento dei globuli rossi con immunoglobulina, causando una reazione antiglobulinica diretta positiva (test di Coombs) e, raramente, emolisi. L'anemia emolitica si può sviluppare in seguito a terapia di IVIg a causa dell'aumentato sequestro di globuli rossi. I soggetti che ricevono IVIg devono essere monitorati per rilevare segni clinici e sintomi di emolisi. (Vedere paragrafo 4.8).
I seguenti fattori di rischio sono associati allo sviluppo di emolisi: dosi elevate, in un'unica somministrazione o frazionate nell'arco di diversi giorni; gruppo sanguigno non 0; stato infiammatorio di base. Si raccomanda una maggiore vigilanza nei pazienti con gruppo sanguigno non 0 che ricevono dosi elevate per indicazioni diverse da PID. Emolisi è stata riferita raramente nei pazienti sottoposti a terapia sostitutiva per PID.
Si sono verificati casi isolati di alterata funzionalità renale/insufficienza renale correlata a emolisi con esito fatale.
Interferenza con test sierologici
Dopo l'infusione di immunoglobulina, il transitorio incremento dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue di un paziente può condurre a risultati falsi positivi nei test sierologici. La trasmissione passiva di anticorpi rivolti verso gli antigeni eritrocitari, ad esempio A, B, D, può interferire con alcuni test sierologici per anticorpi eritrocitari, ad esempio il test diretto dell'antiglobulina (DAT, test di Coombs diretto).
Agenti trasmissibiliLe misure standard per la prevenzione di infezioni derivanti dall'uso di medicinali prodotti da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l'inclusione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/eliminazione dei virus. Nonostante ciò, quando si somministrano prodotti ottenuti da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente esclusa. Ciò vale anche per virus e altri patogeni non noti o emergenti.
Le misure adottate sono considerate efficaci per virus con involucro, quali HIV, HBV e HCV. Tali misure possono essere di valore limitato nei confronti di virus senza involucro, quali HAV e parvovirus B19.
Esiste una rassicurante esperienza clinica in merito alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con immunoglobuline e si ritiene che il contenuto anticorpale dia un importante contributo alla sicurezza virale.
Si raccomanda fortemente di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto ogni volta che si somministra Gamunex a un paziente, al fine di poter correlare il paziente al lotto del prodotto.
Popolazione pediatrica
Sebbene siano disponibili dati limitati, si prevede che le stesse avvertenze e precauzioni e gli stessi fattori di rischio valgano per la popolazione pediatrica. Nelle segnalazioni post-marketing, si osserva che le indicazioni ad alto dosaggio di IVIg nei bambini, in particolare la malattia di Kawasaki, sono associate a un maggiore tasso di segnalazione di reazioni emolitiche rispetto ad altre indicazioni IVIg nei bambini.
In caso di sospetta emolisi, i medici devono considerare vivamente il monitoraggio dei livelli di emoglobina da 24 a 48 ore dopo il completamento dell'IVIg. Se si richiede un ritrattamento, si raccomanda vivamente di monitorare i livelli di emoglobina una settimana dopo la successiva somministrazione di IVIg qualora si sospetti emolisi. I familiari devono essere avvisati di ripresentarsi se il proprio figlio sviluppa sintomi di emolisi, quali: pallore, letargia, urine scure, dispnea o palpitazioni.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Gamunex
Vaccini con virus vivi attenuati
La somministrazione di immunoglobulina può compromettere per un periodo minimo di 6 settimane e un periodo massimo di 3 mesi l'efficacia di vaccini con virus vivi attenuati, quali morbillo, rosolia, parotite o varicella. Dopo la somministrazione del prodotto, deve trascorrere un periodo di 3 mesi prima di sottoporsi a vaccinazione con virus vivi attenuati. In caso di morbillo, tale compromissione può persistere fino a un anno. Pertanto, è necessario controllare lo stato degli anticorpi nei pazienti che ricevono il vaccino contro il morbillo.
Popolazione pediatrica
Sebbene non siano stati effettuati studi d'interazione specifici nella popolazione pediatrica, non si prevedono differenze tra gli adulti e i bambini.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Gravidanza
La sicurezza di questo medicinale non è stata stabilita per l'uso umano in gravidanza in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrato con cautela alle donne in gravidanza e durante l'allattamento con latte materno. È stato dimostrato che le IVIg attraversano la placenta, in misura crescente durante il terzo trimestre. L'esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non sono prevedibili effetti dannosi sul decorso della gravidanza o sul feto e sul neonato.
Allattamento
Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno e possono contribuire a proteggere il neonato da agenti patogeni che hanno accesso all'organismo attraverso le mucose.
Fertilità
L'esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non sono da attendersi effetti dannosi sulla fertilità.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La capacità di guidare veicoli o di usare macchinari può essere alterata da alcune reazioni avverse associate a Gamunex . I pazienti che hanno reazioni avverse durante il trattamento devono attendere che tali reazioni terminino, prima di guidare o usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Gamunex
Riassunto del profilo di sicurezza
Reazioni avverse quali brividi, cefalea, capogiro, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, pressione arteriosa bassa e moderato dolore dorso-lombare possono verificarsi occasionalmente.
Raramente le immunoglobuline umane normali possono causare una brusca riduzione della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilità a una precedente somministrazione.
Con la somministrazione di immunoglobulina umana normale sono stati osservati casi di meningite asettica reversibile e rari casi di reazioni cutanee temporanee. Reazioni emolitiche reversibili sono state osservate specialmente nei pazienti con gruppo sanguigno A, B, e AB. Raramente si può sviluppare un'anemia emolitica che richieda una trasfusione dopo trattamento ad alte dosi con IVIg (vedere anche paragrafo 4.4).
Sono state osservate creatinina sierica aumentata e/o insufficienza renale acuta.
Molto raramente: Reazioni tromboemboliche, quali infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, trombosi venose profonde.
Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
Tabella delle reazioni avverse
La tabella sotto riportata segue la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC e livello di termine preferito). Le frequenze sono state valutate in base alla convenzione seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.
Reazioni avverse al farmaco segnalate negli studi clinici con Gamunex con frequenza rara:
Anemia emolitica, dispnea, sinusite, esfoliazione della cute, ansia, mialgia, emoglobina ridotta, dispepsia, contusione, dermatite, rossore, rigidità muscoloscheletrica, eritema palmare, afonia.
Frequenza delle reazioni avverse al farmaco (ADR) negli studi clinici con Gamunex
MedDRA Classificazione per sistemi e organi
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Termine preferito MedDRA
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ADR categoria di frequenza
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Esami diagnostici
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Conta dei leucociti diminuita
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Non comune
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Comune
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Capogiro
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Non comune
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Orticaria, dermatite, prurito, eruzione cutanea
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Non comune
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Patologie gastrointestinali
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Dolore addominale, diarrea, nausea, vomito
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Non comune
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Patologie vascolari
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Ipertensione, ipotensione
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Non comune
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Faringite, tosse, congestione nasale, sibilo respiratorio
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Non comune
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Artralgia, dolore dorsale, dolore al collo, dolore alla spalla
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Non comune
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Patologie cardiache
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Dolore toracico
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Non comune
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Piressia
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Comune
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Malattia simil influenzale, malessere, affaticamento, brividi, astenia, reazione in sede di iniezione
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Non comune
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Popolazione pediatrica
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse previste nei bambini sono uguali a quelli attesi negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Gamunex
Il sovradosaggio può portare al sovraccarico idrico e all'iperviscosità, particolarmente nei pazienti a rischio, inclusi i pazienti anziani o pazienti con compromissione cardiaca o renale.
Scadenza
3 anni
Conservazione
Conservare a +2°C - +8°C (in frigorifero). Non congelare.
Il medicinale può essere conservato nell'imballaggio esterno per un singolo periodo massimo di 6 mesi a temperatura ambiente (non superiore a 25°C). In tale caso, il periodo di validità del medicinale scade al termine dei 6 mesi. La nuova data di scadenza deve essere annotata sull'imballaggio esterno e sull'etichetta del flaconcino. La nuova data di scadenza non deve essere successiva alla data di scadenza stampata, dopodiché il medicinale deve essere utilizzato o eliminato. Non è possibile una successiva refrigerazione.
Elenco degli eccipienti
Glicina.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Gamunex a base di Immunoglobulina Umana Normale Per Uso Endovenoso sono: Flebogamma, Gamten, Intratect - Soluzione (uso Interno), Iqymune, Kiovig, Privigen