Cos'è Calcio Gluconato 10% B. Braun?
Calcio Gluconato 10% B. Braun è un farmaco a base del principio attivo
Calcio Gluconato Per Preparazioni Iniettabili, appartenente alla categoria degli
Integratori minerali, Calcio e nello specifico
Soluzioni che influenzano l'equilibrio elettrolitico. E' commercializzato in Italia dall'azienda
B. Braun Milano S.p.A..
Calcio Gluconato 10% B. Braun può essere prescritto con
Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.
Calcio Gluconato 10% B. Braun 10% soluz. iniettabile 20 fiale 10 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: B. Braun Melsungen AGConcessionario: B. Braun Milano S.p.A.Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe: C
Principio attivo: Calcio Gluconato Per Preparazioni IniettabiliGruppo terapeutico: Integratori minerali, Calcio
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
Trattamento dell'ipocalcemia sintomatica acuta.
La normale concentrazione di calcio nel plasma è all'interno dell'intervallo di 2,25-2,62 mmol per litro. Il trattamento deve essere mirato a ristabilire questo livello. Durante la terapia i livelli di calcio nel siero devono essere attentamente monitorati.
Posologia
Adulti
La dose abituale iniziale negli adulti è 10 ml di Calcio gluconato 10% B. Braun che corrisponde a 2,25 mmol di calcio. Se necessario, la dose può essere ripetuta in relazione alle condizioni cliniche del paziente. Le dosi successive devono essere adattate in accordo con il livello effettivo di calcio nel siero.
Popolazione pediatrica (<18 anni)
La dose e la via di somministrazione dipendono dal grado di ipocalcemia e dalla natura e gravità dei sintomi. In caso di lievi sintomi neuromuscolari deve essere preferita la somministrazione orale di calcio.
La seguente tabella riporta i valori della dose abituale iniziale:
Età
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ml/kg
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3 mesi
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0,4-0,9
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6 mesi
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0,3-0,7
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1 anno
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0,2-0,5
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3 anni
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0,4-0,7
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7,5 anni
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0,2- 0,4
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12 anni
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0,1-0,3
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> 12 anni
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Come per gli adulti
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In caso di gravi sintomi di ipocalcemia nei neonati o infanti, per es. sintomi cardiaci, dosi iniziali più elevate (fino a 2 ml per kg di peso corporeo, ? 0,45 mmoli di calcio per kg di peso corporeo) possono essere necessarie per un più veloce ripristino di un normale livello di calcio nel siero.
Se necessario, la dose può essere ripetuta in relazione alle condizioni cliniche del paziente. Le dosi successive devono essere adattate in accordo con il livello effettivo di calcio nel siero.
La terapia endovenosa deve essere seguita da somministrazione orale se indicata, ad esempio nei casi di carenza di calciferolo.
Pazienti anziani
Anche se non ci sono evidenze che la tolleranza all'iniezione di calcio gluconato sia condizionata direttamente dall'età avanzata, i fattori che possono talvolta essere associati all'età, come la funzione renale compromessa e una dieta povera, possono indirettamente condizionare la tolleranza e richiedere una riduzione del dosaggio.
Modo di somministrazione
Il paziente deve essere sdraiato e deve essere attentamente monitorato durante l'iniezione. Il monitoraggio deve includere la frequenza cardiaca o l'ECG.
Adulti
Uso endovenoso o uso intramuscolare.
A causa del rischio di irritazione locale, le iniezioni intramuscolari profonde devono essere effettuate solo se l'iniezione endovenosa lenta non è possibile. Occorre avere cura di effettuare le iniezioni intramuscolari sufficientemente in profondità, preferibilmente nella regione dei glutei (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). In caso di pazienti obesi deve essere scelto un ago più lungo per una sicura localizzazione dell'iniezione nel muscolo e non nei tessuti adiposi. Se sono necessarie iniezioni ripetute, la sede dell'iniezione deve essere cambiata ogni volta.
In accordo alle linee guida NHS per il trattamento dell'ipocalcemia negli adulti la velocità di somministrazione endovenosa non deve superare i 2 ml (0,45 mmoli di calcio) per minuto.
Popolazione pediatrica (< 18 anni)
Solo iniezione endovenosa lenta o infusione endovenosa (entrambe dopo diluizione) in modo da raggiungere velocità di somministrazione sufficientemente basse ed evitare irritazione/necrosi in caso di stravaso accidentale. La velocità della somministrazione endovenosa non deve superare 5 ml di una diluizione 1:10 per minuto (vedere paragrafo 6.6) di Calcio gluconato 10% B. Braun nei bambini e negli adolescenti.
Non eseguire iniezioni intramuscolari nei pazienti pediatrici.
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- Ipercalcemia (per es. in pazienti con iperparatiroidismo, ipervitaminosi D, tumori maligni decalcificanti, insufficienza renale, osteoporosi immobilizzante, sarcoidosi, sindrome latte-alcali).
- Ipercalciuria.
- Intossicazione da glicosidi cardiaci.
- Terapia con glicosidi cardiaci. La sola eccezione può essere che la somministrazione endovenosa di calcio sia obbligatoria per il trattamento dei sintomi di ipocalcemia grave che pone il paziente in rischio di vita immediato, se non sono disponibili alternative terapeutiche più sicure e la somministrazione di calcio per via orale non è possibile (vedi paragrafi 4.4 e 4.5).
- È controindicata nei neonati prematuri e nei neonati (≤ 28 giorni di vita) la somministrazione concomitante di ceftriaxone e prodotti contenenti calcio per via endovenosa. Non si deve somministrare il ceftriaxone nei neonati prematuri e nei neonati (≤ 28 giorni di vita), se sono in terapia (o inizieranno una terapia) con prodotti contenenti calcio per via endovenosa.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Assumere Calcio Gluconato 10% B. Braun durante la gravidanza e l'allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Sintomi
I sintomi da ipercalcemia possono includere: anoressia, nausea, vomito, stipsi, dolore addominale, poliuria, polidipsia, disidratazione, debolezza muscolare, dolore alle ossa, calcificazione renale, stanchezza, confusione, ipertensione e, in casi gravi, aritmia cardiaca fino ad arresto cardiaco e coma.
Se l'iniezione endovenosa è troppo rapida, possono manifestarsi sintomi da ipercalcemia cosi come sapore gessoso, vampate di calore e ipotensione.
Trattamento d'emergenza, antidoti
Il trattamento deve essere mirato ad abbassare l'elevata concentrazione di calcio nel plasma.
Il trattamento iniziale deve includere la reidratazione e, nell'ipercalcemia grave, può essere necessario somministrare sodio cloruro per infusione endovenosa per espandere il liquido extracellulare. Può essere data calcitonina per abbassare l'elevata concentrazione di calcio nel siero. Può essere somministrata furosemide per aumentare l'escrezione di calcio, ma i diuretici tiazidici devono essere evitati poichè possono aumentare l'assorbimento renale di calcio.
L'emodialisi o la dialisi peritoneale possono essere prese in considerazione dove altri metodi hanno fallito e dove il paziente resta acutamente sintomatico. Gli elettroliti serici devono essere attentamente monitorati per tutto il trattamento del sovradosaggio.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: soluzioni che influenzano l'equilibrio elettrolitico, elettroliti, codice ATC: B05BB01.
Il calcio è il minerale più abbondante nell'organismo umano (costituisce circa l'1,5% dell'intero peso corporeo). Più del 99% del
...
Proprietà farmacocinetiche
Distribuzione
Dopo l'iniezione, il calcio somministrato mostra la stessa modalità di distribuzione del calcio endogeno. Circa il 45-50% del calcio plasmatico totale è nella forma ionizzata fisiologicamente attiva, circa il ...
Dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non mostrano rischi particolari per l'uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, tossicità della riproduzione e dello sviluppo.
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Calcio D-saccarato tetra idrato.
Acqua per preparazioni iniettabili.