Cos'č Blenrep?
Blenrep č un farmaco a base del principio attivo Belantamab Mafodotin , appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri anticorpi monoclonali e coniugati anticorpo farmaco. E' commercializzato in Italia dall'azienda GlaxoSmithKline S.p.A. .
Blenrep puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Blenrep puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Blenrep 100 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione - uso endovenos 1 flaconcino
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: GlaxoSmithKline (Ireland) Limited
Concessionario:GlaxoSmithKline S.p.A.
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Belantamab Mafodotin
Gruppo terapeutico:Antineoplastici
ATC:L01FX15 - Belantamab mafodotin
Forma farmaceutica: Polvere
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
Indicazioni
BLENREP è indicato in monoterapia per il trattamento del mieloma multiplo nei pazienti adulti che hanno ricevuto almeno quattro terapie precedenti e la cui malattia risulta refrattaria ad almeno un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo monoclonale anti-CD38, e che hanno mostrato progressione della malattia durante l'ultima terapia.
Posologia
Il trattamento con BLENREP deve essere iniziato e supervisionato da medici con esperienza nel trattamento del mieloma multiplo.
Cure di supporto raccomandate
I pazienti devono sottoporsi ad esame oftalmico (che includa acuità visiva ed esame alla lampada a fessura) eseguito da uno specialista oftalmologo al basale, prima dei successivi 3 cicli di trattamento e come clinicamente indicato durante il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
I medici devono avvertire i pazienti di utilizzare lacrime artificiali senza conservanti almeno 4 volte al giorno a partire dal primo giorno di infusione proseguendo fino al completamento del trattamento, in quanto ciò può ridurre i sintomi corneali (vedere paragrafo 4.4).
Per i pazienti con sintomi di secchezza oculare, possono essere prese in considerazione terapie aggiuntive in accordo a quanto raccomandato dallo specialista oftalmologo.
Posologia
La dose raccomandata è di 2,5 mg/kg di BLENREP somministrato per infusione endovenosa una volta ogni 3 settimane.
Si raccomanda la continuazione del trattamento fino alla progressione della malattia o alla tossicità inaccettabile (vedere paragrafo 4.4).
Modifiche posologiche
Gli aggiustamenti alla dose raccomandata per le reazioni avverse corneali sono riportati in Tabella 1. La Tabella 2 riporta gli aggiustamenti alla dose raccomandata per altre reazioni avverse.
Gestione delle reazioni avverse corneali
Le reazioni avverse corneali possono includere risultanze all'esame oculare e/o modifiche dell'acuità visiva (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Il medico curante deve rivedere il referto dell'esame oftalmico del paziente prima della somministrazione e deve stabilire la dose di BLENREP sulla base della più alta categoria dal referto per l'occhio colpito con maggior severità, in quanto può non esservi lo stesso grado di interessamento ad entrambi gli occhi (Tabella 1).
Durante l'esame oftalmico lo specialista oftalmologo deve valutare quanto segue:
- i risultati dell'esame corneale e il declino della miglior acuità visiva corretta (BCVA - best corrected visual acuity)
- se vi è il declino della BCVA, deve essere stabilita la correlazione tra gli esiti dell'esame corneale e BLENREP
- devono essere segnalati al medico curante il grado di classificazione maggiore per i risultati dell'esame e la BCVA
Tabella 1. Modifiche della dose per reazioni avverse corneali
Categoriaa
|
Risultati dell'esame oculare
|
Modifiche della dose raccomandata
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Lieve
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Risultato(i) dell'esame corneale
Cheratopatia superficiale lieveb
Modifiche del BCVA
Declino rispetto al basale di una linea dell'acuità visiva secondo Snellen
|
Continuare il trattamento alla dose attuale.
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Moderata
|
Risultato(i) dell'esame corneale
Cheratopatia superficiale moderatac
Modifiche di BCVA
Declino rispetto al basale di 2 o 3 linee (e non peggiore di 20/200 dell'acuità visiva secondo Snellen)
|
Sospendere il trattamento fino a miglioramento dei risultati dell'esame e della BCVA ad una severità lieve o migliore.
Considerare di riprendere il trattamento ad una dose ridotta a 1,9 mg/kg.
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Severa
|
Risultato(i) dell'esame corneale
Cheratopatia superficiale severad
Difetto corneale epitelialee
Modifiche di BCVA
Declino rispetto al basale di più di 3 linee dell'acuità visiva secondo Snellen
|
Sospendere fino a miglioramento dei risultati dell'esame e della BCVA a una severità lieve o migliore.
Nel caso di peggioramento dei sintomi che non rispondono all'appropriata gestione, valutare l'interruzione.
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a La categoria di severità è definita sulla base dell'occhio colpito con maggiore severità in quanto può non esservi lo stesso grado di interessamento ad entrambi gli occhi.
b Cheratopatia superficiale lieve (peggioramento documentato rispetto al basale), con o senza sintomi.
c Cheratopatia superficiale moderata con o senza depositi a chiazze simili a microcisti, offuscamento subepiteliale (periferico), o nuova opacità stromale periferica.
d Cheratopatia superficiale severa con o senza depositi diffusi simili a microcisti che coinvolgono la cornea centrale, offuscamento subepiteliale (centrale) o nuova opacità stromale centrale.
e Un difetto corneale può portare a ulcere corneali. Queste devono essere gestite tempestivamente e come clinicamente indicato dallo specialista oftalmologo.
Tabella 2. Modifiche della dose per altre reazioni avverse
Reazione avversa
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Severità
|
Modifiche della dose raccomandata
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Trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4)
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Grado 2-3:
Conta piastrinica da 25.000 a meno di 75.000/microlitri
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Valutare la sospensione di BLENREP e/o la riduzione della dose di BLENREP a 1,9 mg/kg.
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Grado 4:
Conta piastrinica inferiore a 25.000/microlitri
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Sospendere BLENREP fino a miglioramento della conta piastrinica a Grado 3 o migliore.
Valutare di riprendere ad una dose ridotta a 1,9 mg/kg.
|
|
Reazioni da infusione (vedere paragrafo 4.4)
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Grado 2
(moderato)
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Interrompere l'infusione e fornire un trattamento di supporto. Dopo risoluzione dei sintomi, riprendere ad una velocità di infusione ridotta di almeno il 50%.
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Grado 3 o 4
(severo)
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Interrompere l'infusione e fornire il trattamento di supporto.
Dopo risoluzione dei sintomi, riprendere ad una velocità di infusione ridotta di almeno il 50%.
Nel caso di reazione da infusione anafilattica o pericolosa per la vita, interrompere definitivamente l'infusione ed istituire adeguate cure di emergenza.
|
Le reazioni avverse sono classificate secondo i criteri terminologici comuni per gli eventi avversi(CTCAE, Common Terminology Criteria for Adverse Events) del National Cancer Institute.
Popolazioni speciali
Anziani
Non è necessario un aggiustamento della dose per i pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale
Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata (eGFR ≥30 mL/min). Nei pazienti con compromissione renale severa vi sono dati insufficienti e non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (bilirubina da maggiore di ULN a minore o uguale a 1,5 × ULN o aspartato transaminasi [AST] maggiore di ULN). Nei pazienti con compromissione epatica moderata vi sono dati insufficienti e nei pazienti con compromissione epatica severa non vi sono dati per poter fare una raccomandazione riguardante la posologia (vedere paragrafo 5.2).
Peso corporeo
BLENREP non è stato studiato nei pazienti di peso corporeo < 40 kg o > 130 kg (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di BLENREP nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
BLENREP è per uso endovenoso.
BLENREP deve essere ricostituito e diluito da un operatore sanitario prima della somministrazione tramite infusione endovenosa. BLENREP deve essere infuso nell'arco di almeno 30 minuti (vedere paragrafo 6.6).
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Tracciabilità
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Reazioni avverse corneali
Sono state segnalate reazioni avverse corneali con l'uso di BLENREP. Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state cheratopatia e alterazioni epiteliali simili a microcisti nell'epitelio corneale (come osservato all'esame oculare) con o senza modifiche dell'acuità visiva, visione offuscata e sintomi di secchezza oculare. I pazienti con anamnesi di secchezza oculare sono stati più inclini a sviluppare alterazioni dell'epitelio corneale. Le modifiche dell'acuità visiva possono essere associate a difficoltà nella guida o nell'uso di macchinari (vedere paragrafo 4.7).
Gli esami oftalmici, comprendenti la valutazione dell'acuità visiva e l'esame alla lampada a fessura, devono essere effettuati al basale, prima dei 3 cicli di trattamento successivi e durante il trattamento come clinicamente indicato. I pazienti devono essere informati di utilizzare lacrime artificiali senza conservanti almeno 4 volte al giorno durante il trattamento (vedere paragrafo 4.2). I pazienti devono evitare di usare lenti a contatto fino alla fine del trattamento.
I pazienti che manifestano cheratopatia con o senza alterazioni dell'acuità visiva possono richiedere una modifica posologica (differimento e/o riduzione) o l'interruzione del trattamento sulla base della severità delle manifestazioni (vedere Tabella 1).
Sono stati segnalati casi di ulcera corneale (cheratite ulcerativa ed infettiva) (vedere paragrafo 4.8). Questi devono essere gestiti tempestivamente e come clinicamente indicato dallo specialista oftalmologo. Il trattamento con BLENREP deve essere interrotto fino alla guarigione dell'ulcera corneale (vedere Tabella 1).
Trombocitopenia
Gli eventi trombocitopenici (trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita) sono stati segnalati frequentemente nello studio 205678. La trombocitopenia può portare a eventi di grave sanguinamento, incluso sanguinamento gastrointestinale e intracranico.
L'emocromo completo deve essere eseguito al basale e monitorato durante il trattamento, come clinicamente indicato. I pazienti che manifestano trombocitopenia di Grado 3 o 4 o coloro in trattamento anticoagulante concomitante possono aver bisogno di un monitoraggio più frequente e devono essere gestiti con un differimento o una riduzione della dose (vedere Tabella 2). Deve essere fornita una terapia di supporto (es. trasfusioni piastriniche) secondo la pratica medica standard.
Reazioni da infusione
Sono state segnalate reazioni da infusione (IRR - Infusion-related reactions) con BLENREP. La maggior parte delle IRR è stata di Grado 1-2 e si è risolta nello stesso giorno (vedere paragrafo 4.8). Nel caso di reazioni da infusione di Grado 2 o superiore durante la somministrazione, ridurre la velocità di infusione o interrompere l'infusione a seconda della severità dei sintomi. Istituire il trattamento medico appropriato e riprendere l'infusione ad una velocità inferiore, se le condizioni del paziente sono stabili. Se si verificano IRR di Grado 2 o superiore, somministrare una premedicazione per le successive infusioni (vedere Tabella 2).
Polmonite
Con l'uso di BLENREP sono stati osservati con segnalazioni spontanee e in usi terapeutici su base nominale casi di polmonite, inclusi eventi fatali. Nei pazienti che manifestano sintomi polmonari inspiegabili di nuova insorgenza o in peggioramento (es. tosse, dispnea) si deve effettuare una valutazione per escludere un'eventuale polmonite.
Nel caso di sospetta polmonite di Grado 3 o superiore, BLENREP deve essere sospeso. Se una polmonite di Grado 3 o superiore viene confermata, deve essere iniziato un trattamento appropriato. BLENREP deve essere ripreso solo dopo una valutazione del beneficio e del rischio.
Eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 100 mg, cioè essenzialmente “senza sodio“.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi d'interazione formali con belantamab mafodotin.
Sulla base dei dati in vitro e i dati clinici disponibili, vi è un basso rischio di interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche per belantamab mafodotin (vedere paragrafo 5.2).
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile/Contraccezione maschile e femminile
Donne
Lo stato di gravidanza delle donne in età fertile deve essere verificato prima di iniziare la terapia con BLENREP.
Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con BLENREP e per 4 mesi dopo l'ultima dose.
Uomini
Gli uomini con compagne in età fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con BLENREP e per 6 mesi dopo l'ultima dose.
Gravidanza
Non sono disponibili dati relativi all'uso di BLENREP nelle donne in gravidanza.
Sulla base del meccanismo d'azione del componente citotossico monometil auristatina F (MMAF), Belantamab Mafodotin può causare danno embrio-fetale quando somministrato a donne in gravidanza (vedere paragrafo 5.3). È noto che le immunoglobuline G (IgG) umane attraversano la placenta; pertanto, belantamab mafodotin può potenzialmente essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo (vedere paragrafo 5.3).
BLENREP non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi i potenziali rischi per il feto. Se una donna in gravidanza necessita di essere sottoposta a trattamento, deve essere chiaramente informata sul rischio potenziale per il feto.
Allattamento
Non è noto se belantamab mafodotin sia escreto nel latte materno. Le immunoglobuline G (IgG) sono presenti nel latte materno in piccole quantità. Poiché belantamab mafodotin è un anticorpo monoclonale di una IgG umanizzata e sulla base del meccanismo d'azione, esso può causare reazioni avverse gravi nei bambini allattati con latte materno. Le donne devono essere avvisate di interrompere l'allattamento prima di iniziare il trattamento con BLENREP e per 3 mesi dopo l'ultima dose.
Fertilità
Sulla base dei risultati negli animali e del meccanismo d'azione, belantamab mafodotin può compromettere la fertilità in donne e uomini potenzialmente fertili (vedere paragrafo 5.3).
Pertanto, alle donne in età fertile che desiderino avere dei figli in futuro, devono essere fornite informazioni prima della terapia sull'opzione del congelamento degli ovuli prima del trattamento. Agli uomini trattati con questo medicinale si consiglia di far congelare e conservare lo sperma prima del trattamento.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
BLENREP altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). I pazienti devono essere informati di prestare attenzione quando guidano o utilizzano macchinari in quanto BLENREP può influenzare la vista.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
La sicurezza di BLENREP è stata valutata su 95 pazienti che hanno ricevuto 2,5 mg/kg di BLENREP nello studio 205678. Le reazioni avverse più frequenti (≥30%) sono state cheratopatia (71%) e trombocitopenia (38%). Le reazioni avverse gravi più comunemente segnalate sono state polmonite (7%), piressia (7%) e IRR (3%). L'interruzione permanente dovuta a una reazione avversa si è verificata nel 9% dei pazienti che hanno ricevuto BLENREP, con il 3% legato a reazioni avverse oculari.
Tabella delle reazioni avverse
La Tabella 3 riassume le reazioni avverse che si sono verificate nei pazienti che ricevevano la dose raccomandata di 2,5 mg/kg di BLENREP una volta ogni 3 settimane.
Le frequenze sono definite come molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Entro ciascun gruppo di frequenza, ove rilevante, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 3. Reazioni avverse segnalate nei pazienti con mieloma multiplo trattati con BLENREP
Classificazione per sistemi e organi
|
Reazioni avversea
|
Frequenza
|
Incidenza (%)
|
|
Qualsiasi grado
|
Grado 3-4
|
|||
Infezioni ed infestazioni
|
Polmoniteb
|
Molto comune
|
11
|
7
|
|
Infezione delle vie respiratorie superiori
|
Comune
|
9
|
0
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
Trombocitopeniac
|
Molto comune
|
38
|
22
|
Anemia
|
27
|
21
|
||
Linfopeniad
|
20
|
17
|
||
Leucopeniae
|
17
|
6
|
||
Neutropeniaf
|
15
|
11
|
||
Patologie dell'occhio
|
Cheratopatiag
|
Molto comune
|
71
|
31
|
Eventi di visione offuscatah
|
25
|
4
|
||
Eventi di secchezza ocularei
|
15
|
1
|
||
Fotofobia
|
Comune
|
4
|
0
|
|
Irritazione oculare
|
|
3
|
0
|
|
|
Cheratite ulcerativa
|
Non comune
|
1
|
1
|
|
Cheratite infettiva
|
|
1
|
1
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
Polmonite
|
Not nota
|
NA
|
NA
|
Patologie gastrointestinali
|
Nausea
|
Molto comune
|
25
|
0
|
Diarrea
|
|
13
|
1
|
|
|
Vomito
|
Comune
|
7
|
2
|
Patologie renali e urinarie
|
Albuminuriak
|
Comune
|
2
|
1
|
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
Piressia
|
Molto comune
|
23
|
4
|
Stanchezza
|
|
16
|
2
|
|
Esami diagnostici
|
Aspartato amino transferasi aumentata
|
Molto comune
|
21
|
2
|
Gamma glutamil transferasi aumentata
|
11
|
3
|
||
|
Creatina fosfochinasi aumentata
|
Comune
|
5
|
2
|
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
|
Reazioni da infusionej
|
Molto comune
|
21
|
3
|
NA = Non Applicabile
a Reazioni avverse codificate tramite MedDRA e classificate per severità in base ai CTCAE v4.03.
bInclude polmonite e polmonite da herpes simplex.
cInclude trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
d Include linfopenia e conta linfocitaria diminuita.
e Include leucopenia e conta leucocitaria diminuita.
f Include neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
g Sulla base dell'esame oculare, caratterizzata come alterazioni dell'epitelio corneale con o senza sintomi.
h Include diplopia, visione offuscata, acuità visiva ridotta e compromissione visiva.
i Include secchezza oculare, fastidio oculare e prurito oculare.
j Include eventi definiti come correlati all'infusione dagli sperimentatori. Le reazioni da infusione possono includere, ma non sono limitate a, piressia, brividi, diarrea, nausea, astenia, ipertensione, letargia, tachicardia.
k Identificata da pazienti nel programma clinico di BLENREP incluso lo studio 205678. La frequenza è basata sull'esposizione globale in tutto il programma di sviluppo.
|
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Reazioni avverse corneali
Le reazioni avverse corneali sono state valutate nello studio 205678 dalla popolazione di sicurezza (n = 218) che includeva pazienti trattati con 2,5 mg/kg (n=95). Gli eventi di disturbi degli occhi si sono verificati nel 74% dei pazienti e le reazioni avverse più comuni sono state cheratopatia o alterazioni epiteliali simili a microcisti dell'epitelio corneale [identificate all'esame oculare, con o senza sintomi] (71%), visione offuscata (25%) e sintomi di secchezza oculare (15%). È stata segnalata visione diminuita (acuità visiva secondo Snellen peggiore di 20/50) nell'occhio migliore nel 18% ed è stata segnalata perdita severa della vista (20/200 o peggiore) nell'occhio che vede meglio nell'1% dei pazienti trattati con Belantamab Mafodotin.
Il tempo mediano all'insorgenza degli esiti corneali di Grado 2 o superiore (migliore acuità visiva corretta o cheratopatia all'esame oculare) è stato di 36 giorni (intervallo: da 19 a 143 giorni). Il tempo mediano alla risoluzione di questi esiti corneali è stato di 91 giorni (intervallo: da 21 a 201 giorni).
Gli esiti corneali (cheratopatia) hanno portato a ritardi nella somministrazione della dose nel 47% dei pazienti e riduzioni di dosaggio nel 27% dei pazienti. Il tre per cento dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di eventi corneali.
Reazioni da infusione
Negli studi clinici, l'incidenza delle reazioni da infusione (IRR) con belantamab mafodotin 2,5 mg/kg è stata del 21% e la maggior parte (90%) si è verificata durante la prima infusione. La maggior parte delle IRR sono state segnalate come di Grado 1 (6%) e Grado 2 (12%) mentre il 3% ha manifestato IRR di Grado 3. IRR gravi sono state segnalate dal 4% dei pazienti e includevano sintomi di piressia e letargia. Il tempo mediano all'insorgenza e la durata mediana del primo evento di IRR sono stati di 1 giorno. Un paziente (1%) ha interrotto il trattamento in seguito a IRR, avendo manifestato IRR di Grado 3 alla prima e alla seconda infusione. Non sono state segnalate IRR di Grado 4 o 5.
Trombocitopenia
Si sono verificati eventi trombocitopenici (trombocitopenia e conta delle piastrine ridotta) nel 38% dei pazienti trattati con belantamab mafodotin 2,5 mg/kg. Si sono verificati eventi trombocitopenici di Grado 2 nel 3% dei pazienti, di Grado 3 nel 9% e di Grado 4 nel 13%. Nel 2% dei pazienti si sono verificati eventi di sanguinamento di Grado 3 e non è stato segnalato nessun evento di Grado 4 o 5.
Infezioni
Nell'ambito del programma clinico di belantamab mafodotin, sono state segnalate comunemente infezioni delle vie respiratorie superiori, prevalentemente da lievi a moderate (Grado da 1 a 3), verificatesi nel 9% dei pazienti trattati con belantamab mafodotin 2,5 mg/kg. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi di infezioni delle vie respiratorie superiori.
L'infezione più frequente è stata la polmonite, segnalata nell'11% dei pazienti trattati con belantamab mafodotin 2,5 mg/kg. La polmonite è stata anche il più frequente evento avverso grave, segnalato nel 7% dei pazienti. Le infezioni con esito fatale sono state principalmente dovute a polmonite (1%).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web dell'Agenzia Italiana del Farmaco, https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Negli studi clinici non si sono verificati casi di sovradosaggio.
Non ci sono antidoti specifici noti contro il sovradosaggio di Belantamab Mafodotin. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato per qualsiasi segno o sintomo di effetti avversi e deve essere immediatamente istituito un trattamento di supporto appropriato.
Scadenza
Flaconcino integro
3 anni.
Soluzione ricostituita
La soluzione ricostituita può essere conservata fino a 4 ore a temperatura ambiente (tra 20ºC e 25ºC) o conservata in frigorifero (tra 2°C e 8°C) fino a 4 ore. Non congelare.
Soluzione diluita
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, la soluzione diluita può essere conservata in frigorifero (a una temperatura compresa tra 2ºC e 8ºC) prima della somministrazione fino a 24 ore. Non congelare. Se refrigerata, far equilibrare la soluzione diluita a temperatura ambiente prima della somministrazione.
La soluzione per infusione diluita può essere lasciata a temperatura ambiente (tra 20ºC e 25ºC) per un massimo di 6 ore (incluso il tempo di infusione).
Conservazione
Conservare in frigorifero (a una temperatura compresa tra 2ºC e 8ºC).
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Citrato di sodio
Acido citrico
Trealosio diidrato
Edetato disodico
Polisorbato 80